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Discussione: Caso clinico

  1. #76
    Partecipante Assiduo
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    05-10-2011
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    130

    Riferimento: Re: Caso clinico

    Grazie mille!!!!!!!!!!!! Sei stata veramente molto chiara!!!
    Citazione Originalmente inviato da pollon86 Visualizza messaggio
    bè nella pratica i test servono proprio a escludere altre patologia e fare una buona diagnosi differenziale (es. Dato un bambino segnalato dalla scuola per problemi di apprendimento prima di fare diagnosi di dislessia tramite test appositi si esclude, ad esempio, il ritardo mentale, tramite test d'intelligenza; problemi sensoriali, tramite test della vista ecc ecc). Secondo me il processo che devi fare nello scegliere i test è quello che faresti nella realtà e che magari hai visto fare durante il tirocinio. é abbastanza intuitivo se ci pensi, insomma più facile a farsi che a dirsi :-)

  2. #77
    Partecipante Assiduo L'avatar di Pollon86
    Data registrazione
    15-06-2008
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    181

    Re: Caso clinico

    Guarda secondo me ancora una volta l'approccio migliore è quello più logico. Ovvero (te lo spiego ancora una volta nella pratica perchè è più facie capire): dato il bambino con problemi a scuola di cui sopra, poniamo che i test escludano sia il ritardo mentale che il disturbo di apprendimento. Il problema rimane e potrebbe essere di tipo emotivo, magari puoi indagare il tipo di richieste che la famiglia fa al bambino e scoprire che i genitori controllano molto il bambino sul piano scolastico e pretendono molto da lui, non gratificandolo in altri ambiti. Questo manda il bambino in ansia, abbassa il suo livello di autostima (magari ci infili in mezzo la storia del locus of control) ecc ecc. Come vedi è inutile ragionare per compartimenti stagni anche perchè gira che ti rigira le teorie dicono tutte le stesse cose, affrontando semplicemente il problema da un punto di vista differente. Secondo me l'approccio cognitivo comportamentale può spiegare benissimo anche problemi emotivi, dati ad esempio dall'instaurarsi di certi circoli viziosi di rinforzo di comportamenti, messaggi genitoriali e modi di pensare sbaglaiti nel bambino. Infine nulla ti vieta di usare modelli riconosciuti che esulano dal CC nel caso siano utili (es. L'attaccamento, che è accettato al livello scientifico). Insomma secondo me quello che vogliono vedere è come ragioni e come usi le tue conoscenze per arrivare alla soluzione del problema :-)

  3. #78
    Partecipante Assiduo L'avatar di diana597
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    23-01-2008
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    Ancona
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    169

    Riferimento: Re: Caso clinico

    Citazione Originalmente inviato da Pollon86 Visualizza messaggio
    Guarda secondo me ancora una volta l'approccio migliore è quello più logico. Ovvero (te lo spiego ancora una volta nella pratica perchè è più facie capire): dato il bambino con problemi a scuola di cui sopra, poniamo che i test escludano sia il ritardo mentale che il disturbo di apprendimento. Il problema rimane e potrebbe essere di tipo emotivo, magari puoi indagare il tipo di richieste che la famiglia fa al bambino e scoprire che i genitori controllano molto il bambino sul piano scolastico e pretendono molto da lui, non gratificandolo in altri ambiti. Questo manda il bambino in ansia, abbassa il suo livello di autostima (magari ci infili in mezzo la storia del locus of control) ecc ecc. Come vedi è inutile ragionare per compartimenti stagni anche perchè gira che ti rigira le teorie dicono tutte le stesse cose, affrontando semplicemente il problema da un punto di vista differente. Secondo me l'approccio cognitivo comportamentale può spiegare benissimo anche problemi emotivi, dati ad esempio dall'instaurarsi di certi circoli viziosi di rinforzo di comportamenti, messaggi genitoriali e modi di pensare sbaglaiti nel bambino. Infine nulla ti vieta di usare modelli riconosciuti che esulano dal CC nel caso siano utili (es. L'attaccamento, che è accettato al livello scientifico). Insomma secondo me quello che vogliono vedere è come ragioni e come usi le tue conoscenze per arrivare alla soluzione del problema :-)
    pollon il tuo ragionamento non fa una piega e mi ci ritrovo perfettamente!!..una cosa però..non vorrei che stai ipotizzando un pò troppo,nel senso che loro chiedono un'ipotesi diagnostica generale e non su tutti gli stili comportamentali/relazionali della famiglia ecc..o almeno io l'ho capita così..non vorrei che poi ci si va a incartare!!

  4. #79

    Riferimento: Caso clinico

    Pardon per il ritardo nella risposta ma grazie mille per il tuo aiuto. La penso anche io in questo modo e penso sia quello più corretto. io ho troivat un buon libro sull analisi della domanda in evolutivo che è: "la diagnosi psicologica in età evolutiva" di Olga Codispoti, Paola Bastianoni editore Carocci. Se vi capita dategli un occhio penso ne valga la pena!
    Però ho un dubbio! tu nell'analisi della domanda, quali son le domande che poni? Spego, secondo il libro si dovrebbe indagar tanto sui genitori (es: riguardo i loro rapporti coniugali), ma questo tipo di indagine (domande) secondo te rientra nell' analisi o nel colloquio (4 fase)?.
    Spero di esser stata comprensibile......( sopra citato,

  5. #80

    Riferimento: Caso clinico

    Salve, sono Stefania , son del vecchio ordinamento, iscritta da poco nel forum e in realtà iscritta per la prima volta in un forum. Anche io son immersa negli esami di stato e devo dire anche un po in difficoltà! ho letto tanto ma ancora non riesco a risolvere per intero un caso clinico di evolutivo, non arrivo fino infondo c'è sempre qualcosa che mi blocca. Mi piacerebbe scambiare delle opinion con voi, naturalmente con il vostro consenso e piacere!
    Personalmente ho letto un libro: "la diagnosi psicologica in età evolutiva" di Olga Codispoti, Paola Bastianoni editore Carocci, che spiega l'analisi della domanda, ma non son sicura che vada bene. Vi anndrebbe di dialogar con me?
    Vi ringrazio e vi auguro un buono studio.... Ste

  6. #81
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    18-02-2005
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    Riferimento: Caso clinico

    Citazione Originalmente inviato da stefania78 Visualizza messaggio
    Però ho un dubbio! tu nell'analisi della domanda, quali son le domande che poni? Spego, secondo il libro si dovrebbe indagar tanto sui genitori (es: riguardo i loro rapporti coniugali), ma questo tipo di indagine (domande) secondo te rientra nell' analisi o nel colloquio (4 fase)?.
    Spero di esser stata comprensibile......( sopra citato,
    nell'analisi della domanda rientrano tutte le fasi di colloqui con bambino, famiglia e eventualmente anche degli isnegnanti!...domanda tipiche sono:
    riguarda al bambino: indagare: relazioni, tappe evolutive, attaccamento, emozioni, amicizie, paure.....
    riguardo ai genitori: come vivono il rpoblema, come e se lo affrontano, coppia, dinamiche familiari, dinamiche verso il abmbino......
    riguardo insegnati: se consoconoe come affrontano il rpoblema, se utilizzano strategie a tal fine....


    Stefania:la prova del caso è la più complessa..è iìovvio che ntu non riesca ad affrontarla...comuqnue studiando bene, non avrai problemi!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  7. #82

    Riferimento: Caso clinico

    Buondì, MEmolememole,
    volevo anche dirti che ti ho mandato una mail,vietato scrvere recapiti! In riferimento all'analisi della domanda quuindi, si svoge in tuto prima di fare ipotesi diagnostica. Spero avendo sotto mano il caso che mi manderai, di poter star più tranquilla (emotivamente parlando)!
    Sai, LA CONFUSIONE NASCE DAL FATTO CHE un po di persone mi hanno dato delle scalette ma: 1) tra clinico e evolutivo secondo me cambia molto l'impostazione, e 2) ANCHE TRA SCALETTE DI EVOLUIVO C'è CHE PARLA CON I GENITORI FACENDO DOMANDE DEL TIPO: "AVETE DESIDERATO AVERE VOSTRO FIGLIO, OPPURE DOMANDE SUL MATRIMONIO ECC, SOLO DOPO AVER FATTO DIAGNOSI DIFFERENZIALE.e' DA UESTE COSE CHE NON MI RIESCO A FAR UN IDEA PIù PRECISA.
    SARà NORMALE AVER CONFUSIONE MA ..............CAPPERI SOTTO SALE CI SI IMPAZZISCE!!!!
    GRAZIE
    Ultima modifica di MEMOLEMEMOLE : 15-02-2012 alle ore 11.24.24

  8. #83
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Caso clinico

    ma perchè tu hai intenzione di scrivere le domande precise?
    così ti vai ad impelagare in maniera tremenda. sarebbe più opportuno scrivere le aree che tu andresti ad indagare e, ovviamente, fornire delle valide motivazioni, ma senza andare nel particolare delle domande addirittura!

  9. #84
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    Riferimento: Caso clinico

    confermo...non è necessario scrivere le domande che si vanno a fare..ma le aree che indaghereste..tipo: colloquio con bambino: reazioni, attaccamento..etc etc......Non le domande specifiche!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  10. #85

    Riferimento: Re: Caso clinico

    ciao Margherita83, nel leggere la scaletta che mi hai mandato mi è venuta in mente una domanda. Tanti mi hanno detto che bisogna far almeno due ipotesi diagnostiche ma come fai poi a passare alla diagnosi differeziale portando una sola ipotesi......
    Mi spiego meglio. seguendo il mio schemino io appivo ad ipotizzare ad esempi un disturbo post traumatico da stress e anche un d. d'ansia di separazione, poi come ci arrivo da due ip. a dire per esempio tale ipotesi è confermata dalla presenza dei seguenti sintomi (seson 2 ipot) e iniziare così la d. differenziale? spero di esser stata chiara..... Pardon la domanda ma io ho niziato da poco a svolgere per iscritto i casi. Se a qualcuno va di rspondermi è grazia ricevuta Grazie stefania
    Ultima modifica di stefania78 : 19-02-2012 alle ore 18.44.42

  11. #86
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: Caso clinico

    Beh..tu le ipotesi kle devi verificare..quindi scriverai ad esmepio che fai ipotesi di ansia da separaizone e posttarumatico da stress...

    Se si verificasse, AD ESEMPIO ansia da separazione...allora si dovrebbe differenziarlo da...(e parti con diagnosi differenziale)..in pratica ne scegli uno...
    Coqmunaue in genere le ipotesi diagnostiche (le due che farai) appartengono alla setssa classe (tipo dist ansia) e anche la diagnsoi differenziale quindi è molto ma molto simile!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  12. #87
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Caso clinico

    ciao a tutti...volevo chiedere una cosa riguardo il caso clinico..cosa si deve studiare esattamente per ogni disturbo? è sufficiente sapere i criteri diagnostici e le terapie, oppure dobbiamo studiare proprio tutto tutto (tipo: eziologia, decorso e prognosi, incidenza...)? grazie!

  13. #88
    Partecipante Figo L'avatar di Arianna150681
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    Riferimento: Caso clinico

    per la mia esperienza di questa sessione a chieti ti dico di farti i criteri diagnostici del DSM, i trattamenti, la diagnosi differenziale, gli strumenti che potrebbero essere utili per approfondire la tua valutazione diagnostica e, anche se mai mi sarei aspettata lo chiedessero (ma è successo) , il codice deontologico.
    per l'eziologia, decorso prognosi ecc ecc non ti so dire, io non le ho fatte e non sono state chieste, anche perchè penso sia impossibile ricordarle tutte per tutti i disturbi del DSM
    se hai bisogno di chiarimenti chiedi pure

    Citazione Originalmente inviato da anitnelav Visualizza messaggio
    ciao a tutti...volevo chiedere una cosa riguardo il caso clinico..cosa si deve studiare esattamente per ogni disturbo? è sufficiente sapere i criteri diagnostici e le terapie, oppure dobbiamo studiare proprio tutto tutto (tipo: eziologia, decorso e prognosi, incidenza...)? grazie!

  14. #89
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Caso clinico

    grazie arianna... posso chiederti qualche indicazione riguardo gli stumenti diagnostici? dove li posso tovare specifici per ogni disturbo?
    Citazione Originalmente inviato da Arianna150681 Visualizza messaggio
    per la mia esperienza di questa sessione a chieti ti dico di farti i criteri diagnostici del DSM, i trattamenti, la diagnosi differenziale, gli strumenti che potrebbero essere utili per approfondire la tua valutazione diagnostica e, anche se mai mi sarei aspettata lo chiedessero (ma è successo) , il codice deontologico.
    per l'eziologia, decorso prognosi ecc ecc non ti so dire, io non le ho fatte e non sono state chieste, anche perchè penso sia impossibile ricordarle tutte per tutti i disturbi del DSM
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  15. #90
    Partecipante Figo L'avatar di Arianna150681
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    Riferimento: Caso clinico

    beh parti sempre dal presupposto che uno strumento indispensabile per la valutazione diagnostica è il colloquio, quindi quello io lo citerei sempre e comunque per approfondire il caso.
    poi sempre per approfondire la sintomatologia che ti si presenta puoi citare dei test. diciamo che il jolly della situazione è quasi sempre l'uso di un test di personalità (l'MMPI-2 in primis) poichè con esso puoi avere un profilo completo della struttura di personalità di quel paziente e in più ottieni anche alcune informazioni dalle scale che lo costituiscono su molte psicopatologie (ansia, depressione, mania,...). diciamo che nello strutturare i casi io l'MMPI cercavo sempre di inserirlo, non credo sia sbagliato (ad eccezione certo di patologie come la schizofrenia, dove lo trovo sinceramente un po' azzardato se non sono stati messi sotto controllo prima i sintomi psicotici con i farmaci). altri strumenti che fanno da jolly sono la SCID I e II, rispettivamente per indagare la presenza di disturbi dell'asse I e II del DSM.
    comunque se fai una ricerca su internet per ogni disturbo troverai test specifici per ognuno; esempio per i DCA puoi somministrare l'EDI-3, per la depressione il BECK DEPRESSION INVENTORY, e così via... è un po' dispendioso mettersi a cercare ma le cose si trovano

    Citazione Originalmente inviato da anitnelav Visualizza messaggio
    grazie arianna... posso chiederti qualche indicazione riguardo gli stumenti diagnostici? dove li posso tovare specifici per ogni disturbo?

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