intendevo nell'ambito psicologico...
intendevo nell'ambito psicologico...
Cioè tipo tirocinio pre-laurea (non so se esiste)? Nel caso si potesse fare, potresti affiancare uno psicologo. Oppure una ricordo che aveva iniziato iscrivendosi nelle liste di quelli che lavorano all'interno dell'università. Faceva lavori di segreteria, ma vedeva i vari ambiti e adesso (da laureata) sta svolgendo attività di formazione.
scusatemi se mi intrometto qui...ma a proposito di master..secondo voi..dovendo investire denaro per sperare poi di trovare un lavoro..che master vi sentite di consigliare??in pratica attualmente che settore di psicologia secondo voi ha più possibilità??dilemma aperto a tutti..vediamo se qualcuno ha le idee più chiare di me...
Già, questa è bella! Condivido in pieno! Anche io ragazzi ho attraversato lo stesso iter: laurea in psicologia 3+2, anno di tirocinio (gratuito, anzi sei tu che paghi un'assicurazione), esame di stato e poi..... Tocca a noi giocare bene le carte. Quando voi parlate di fare gli educatori cosa intendete? ci sono dei riconoscimenti per questa esperienza? perchè l'ho fatto per due anni circa in una casa alloggio per minori a rischio.
AHHHH!
Cari giovanissimi, e per questo preziosi ,colleghi, cosa odono le mie orecchie??!!
Anzi..leggono i miei occhi??!!
Fare l'educatore?? E da quando serve una laurea in psicologia per fare l'educatore??
Ma soprattutto: se non avevate in mente proprio questa professione quando avete scelto il vostro corso di laurea, perchè, ohibò, vorreste intraprenderla proprio ora??
Aldilà del fatto che ormai in buona parte d'Italia viene richiesta una figura di educatore con titolo sanitario (cioè un corso di laurea ben specifico, legato alla facoltà di Medicina), così che i buoni amministratori delle aziende sanitarie all'italico collasso di budget, possano riempire le file di paramedici troppo costosi, con questa nuova figura più a buon mercato; ma soprattutto che "c'azzecca" l'educatore con lo psicologo??
E se non si trova lavoro oggi come psicologo, cosa vi fa pensare che tra 2 anni di educatore, lo troverete??
Non sarebbe meglio tentare di entrare, seppur timidamente e con le giuste attenzioni, nel mercato del lavoro dello psicologo??
Giovani ed entusiasti studenti o tirocinanti, abbinando lavoretti in attesa dell'esame di stato, non potreste valutare dove e come collaborare con psicologi che già lavorano o in associazioni di psicologi??
Guardatevi intorno, leggete i giornali, cercate idee e spunti per un progetto che vi piacerebbe realizzare e proponetevi...
Saluti a tutti
Sognavo di essere Freud...mi sono svegliata come Willy il Coyote!
Sognavo di essere Freud...mi sono svegliata come Willy il Coyote!
Cara Summer,
qualcosa mi dice che ci conosciamo..ma non ho capito chi sei.
Ma a parte questo.
L'educatore è un bel mestiere.
Anche io l'ho fatto. E per tanto tempo. Ma per poter pagare il mutuo o pagare le bollette.
Se oggi "faccio la psicologa", non è perchè "ce l'ho fatta", come se avessi vinto un terno al lotto, ma perchè ho sempre fatto due lavori: l'educatore e lo psicologo, a volte nella stessa azienda, in servizi diversi, con contratti diversi, senza che l' azienda se ne rendesse conto, fino a che non ho lanciato a sufficienza la mia attività da psicologo da potermi bastare un solo lavoro.
Quindi hai perfettamente ragione quando dici che l'educatore può essere in certi contesti ( ma solo in certi, non in tutti, anzi a volte è peggio: quando sei "l'educatore" ti rimane quel marchio lì addosso) una rampa di lancio o un modo per creare contatti per future collaborazioni.
Ma quello che volevo dire ai giovani è : non credete che fare l'educatore è un step prefissato per fare lo psicologo.
Non so.. vedo e parlo con molti giovani colleghi che scelgono la strada dell'educatore perchè non si sentono preparati ad investire su di sè come psicologi, hanno paura di non essere abbastanza esperti per fare un colloquio, per pubblicizzarsi come consulenti, anche solo per fare colloqui di orientamento.
Ma è sicuro che dopo 2 o 3 anni da educatore, lo stato d'animo di solito non migliora..anzi, semmai il contrario! Molti tendono a restare in attesa di un concorso, di un finanziamento a progetto e intanto il mercato del privato lo riempiono ...councelor e filosofi clinici.
E noi psicologi cosa aspettiamo?
E poi ci tenevo a sottolineare che finalmente anche le associazioni di educatori stanno iniziando a reclamare la loro fetta di mercato. Sono nati due iter universitari molto precisi che sfornano giovani educatori, che piano piano rimpiazzeranno tutti gli psicologi in attesa di fare lo psicologo, i diplomati degli istituti magistrali e pedagogici,ecc.
Quindi non ha proprio senso investire in un mestiere che non può e non deve essere l'obiettivo dello psicologo.
In conclusione: se avessi potuto scegliere a 3 settimane dalla laurea avrei fatto volentieri la commessa in qualche libreria, avevo anche dei contatti, ma mi chiamarano subito a fare l'educatore a tempo indeterminato e quindi accettai con l'impulsività dei 25 anni.
Lo rifarei?
Sono stata bene, ma...No, non lo rifarei.
Saluti
Fiona con "ce l'hai fatta" intendevo che hai raggiunto il tuo obiettivo, anche se in questo lavoro un pochino di fortuna non guasta sono la prima a dire che siano la determinazione, i sacrifici e la competenza a portare ai successi lavorativi (e non solo nel nostro campo).
Il mio intervento riguardava la mia esperienza, nel senso che se invece di fare la commessa durante gli ultimi 2 anni di università e durante il tirocinio (anche se devo ammettere che a livello di entrate economiche è stata una saggia decisione) mi fossi introdotta nell'ambito sociale sicuramente avrei saltato alcuni step che ho dovuto fare dopo perdendo tempo.
Il fatto che a brevissimo tempo gli educatori rimpiazzeranno gli psicologi in attesa di fare altro lo so perché io ho la fortuna di lavorare ancora un po' come educatore semplicemente perché sono inserita in 2 cooperative che mi conoscono...altrimenti ciccia!
Saluti.
Sognavo di essere Freud...mi sono svegliata come Willy il Coyote!