Originalmente inviato da
MEMOLEMEMOLE
...come vi capisco!....e davvero mi dispiace sentire che non si passa alla terza prova..perchè credo che uno ci metta tanta fatica..e arrivare a metà...è davvero triste! ma....non possiamo farci nulla se non cercare di capire dove abbiamo sbagliato..o semplicemente dove..potevamo fare meglio...quindi ioc ercherò di dirvi come IO AVERI SVOLTO QUESTO COMPITO, FERMO RESTANDO CHE io non SONO LA commissione per cui il mio è un parere di una di voi....
Paola è una bambina di 14 anni, viene bocciata in prima liceo scientifico e viene portata in consultazione dalla madre per una valutazione dell’intelligenza e delle attitudini al fine di scegliere una nuova scuola.
I genitori di Paola sono divorziati lei vive con la madre ma vede il padre nei fine settimana e nei periodi di vacanza.
La madre è ragioniera presso un’azienda, cerca di seguire la figlia e di pianificare tutti i suoi momenti della giornata per aiutarla ad organizzare le ore di studio: questa è infatti la cosa che la preoccupa di più e vorrebbe che la figlia si concentrasse esclusivamente sullo studio tralasciando qualsiasi attività extrascolastica.
Il padre come lavoro fa il rappresentante di commercio e viene descritto dalla madre come una persona inconcludente e con la testa tra le nuvole, anche lui però segue la figlia con sollecitudine ed ha con lei un buon rapporto, sembra più tollerante e accondiscendente della madre.
Paola ottiene al test Wisc- un QI verbo di 92 un QI performance di 96 e un QI tot di 94.
Il QI inferiore nella parte verbale sembra dovuto principalmente ad un blocco di fronte alle prove di ragionamento aritmetico e memoria di cifre che la ragazza rifiuta di continuare dopo aver incontrato le prime difficoltà.
Al test attitudinale DAT-5 il suo rendimento è nella media del suo gruppo di età, ma anche qui si ottiene u rifiuto quando deve affrontare prove logiche che utilizzano dei numeri
allora io inzierei col dire, che mi riferirò, per l'anlisi del caso al DSM_Iv...(come approccio metodologico).
poi passerei a dire che per prima cosa è importante raccogliere info accurate eprecise, quindi anamensi mirata ad acquisire info in più come: innanzitutto la mpotivazione della ragazza vistoc he veine portata dalla madre..lei è d'accordo? perchè ci viene? cosas si aspetta?...poi indagherei la relazione con la madre (dice solo che pianifica tutto...e cosa significa? potrebbe essere ossessiva?..opopyure solo organizzata? e cosa ne pensa la figlia?....stessa cosa con il padre...(dice poco)..inoltre indagherei i rapoporti di coppia e i vissuti sulla figlia in entrambi i geniotri.....
Tutto ciò con dei colloqui con la ragazza da sola, e poi con i geniotri e con genitori e figlia!...
poi..la ragzza ha 14 anni...è adolescente....cosa signofica? come la sta vivendo? e i geniotri come vivono l'adolescenza della figlia?
poi passerei allanlaisi dei unteggid ei test..cosa in dicano?
e poi...indagherei smepre nella ragazza: relazioni con i pari...eventuali traumi infantili ....
e ovviamente area scolatsica (sia con colloqui con insegnanti che con la ragazza)
e successivamente mic oncentrrerei sui rifuti di effettuare delle prove(che cosa indicano?)
Solo dopo aver qacuisito queste info..direi che, raccolte queste info, in base ai sintomi presentei..si potrebbero fare delle IPOTESI di dist ansia (descrivo i sintomi che risportano a questa ipotetica diagnosi) o anche Dist di apprendimento( Sempre ipotesi)..
poi passerei a dire che qualora , raccolte le info, si verifficasse che la ragazza può avere un dist di ansia allora dovrei differenziarla da (diagnosi differnziale)....
e se dai successivi accetsramenti e colloqui(test : li cito)emerge che effettivamente l'ipotesi è corretta allora proporrei un ipotetico trattamento di tipo............................che la laiuta a .............con l'obiettivo di....................
inoltre proporrei un intervento anche sulla famiglia di tipo................per aiutarla a ..........................
e delle insegnanti (per fddotartle di strategie utili per accogliere e aiutare la ragzza in classe)