qualcuno sa se c'è del materiale di questo corso su opsonline???
qualcuno sa se c'è del materiale di questo corso su opsonline???
Ti ho inviato una email
Arzella
qualcuno che ha fatto il 1 appello potrebbe dirci le domande del compito??grazieee
marty
ho un dubbio: nella relazione vanno messi anche dei paragrafi oppure bisogna scrivere direttamente il corpo della relazione?
marty
Se c'e' qualcun o che deve dare l'esame, e/o non e' frequentante mi contatti via mail per favore duccio78@yahoo.it
Ricordo a chi ancora non l'avesse fatto.. siccome il programma rispetto allo scorso anno è cambiato e c'è il manuale in inglese al posto del Pratkanis.. di contattarmi via mail .. poi vi spiego meglio.. chi lo ha già fatto o è già in contatto con me non importa... faccio per gli ultimi ritardatari eventuali..
duccio78@yahoo.it
qualcuno mi può dare qualche dritta per la relazione che va fatta con la stefanile?come la vuole?
marty
Nella sezione dell'e-learning alla pagina del corso ci sono alcune indicazioni..
In pratica lei vuole che sia fatta più o meno come un articolo scientifico a sua volta.. una introduzione dove introduci brevemente l'argomento che tratti, il corpo del testo dove spieghi un po' in maniera esauriente l'argomento , quello che hai trovato e dove integri e analizzi gli articoli u cui hai lavorato e le conclusioni... Devi scriverla seguendo le norme APA sia nella stesura che nella bibliografia e deve avere un lingiaggio tecnico e scientifico... Anche a lezione ha più volte ribadito che non deve essere il riassunto degli articoli ma una trattazione dove si elaborano e si integrano ...
Insomma non ha detto niente di più diciamo..
In ogni caso avendo iniziato a studiare il Cavazza (che già avevo fatto) e il Perloff che ormai sostituisce il Pratkanis, mi sento di darvi un piccolo consiglio, secondo me il Cavazza è abbastanza semplice ma un pò noioso nel senso che è denso di nozioni ed è molto tecnico anche se comunque per fortuna di dimensioni ridotte, il Perloff che è molto più esteso invece si presenta molto pratico, pragmatico e ricco di esempi e spunti di riflessione, senza troppa speculazione nè digressione filosofica ma punta sul pratico.
Deve essere una caratteristica dei manuali anglofoni, la stessa sensazione finalmente di arrivare al punto senza troppe pippe mentali la ebbi con il Taylor, manuale in inglese per psicologia della salute, mentre i manuali italiani generalmente soffrono di autoreferenzialità, si piacciono molto gli autori mentre scrivono e l'impressione è che più che spiegarti l'argomento vogliano snocciolarti tutto e più di tutto andando a braccio senza però arrivare al centro della cosa ma facendo a gara a chi usa un linguaggio più forbito e ridondante.
Quindi secondo me data anche la praticità e la chiarezza (altra sua caratteristica) del Perloff secondo me è utile partire dal Cavazza, farlo bene ma mentre si studiano gli argomenti andare argomento per argomento ad approfondirlo sul Perloff.. e lo stesso quando si trovano gli appelli alla paura integrarli studiandoli sugli articoli oltre che sul Perloff. Secondo me si arriva ada avere una preparazione migliore, integrando maggiormente le cose fra loro, dato che anche il tipo di compito che ci aspetta.
Ovviamente questo non vuol dire tralasciare e fare meno cose del Perloff che poi comunque va studiato tutto ma farli di pari passo proprio per la particolarità del manuale in inglese.
Studiare quindi per argomenti, che poi fu lo stesso consiglio che dette la professoressa.
Chi vuole mi scriva comunque via mail se non mi ha contattato nei mesi scorsi...
io avrei una domanda.. ma per la relazione c'è un numero minimo o un numero massimo di pagine da scrivere?
No, ovviamente dovendo essere redatto come fosse un articolo scientifico non è necessario che sia enormemente lungo.. può essere anche sintetico ma preciso e centrato.. Può essere da anche 3, 4 pagine fino anche a 15.. quello dipende anche dal numero di articoli che hai scelto ma non c'è un limite
chi ha sostenuto l'esame ci racconta qualcosa? che tipo di domande, vignetta ecc ecc.. e qualche considerazione alla luce dell'esame su come impostare lo studio, se è bene concentrarsi su un testo o farli bene entrambi ecc grazie mille
ciao!io ieri ho fatto l'esame e vi dico come l'ho trovato...le domande a crocette non sono difficili, se uno ha studiato sono abbastanza fattibili.. si concentrano molto anche sugli esperimenti descritti nei vari libri ma tutto sommato non vanno troppo sullo specifico!
per quanto riguarda la vignetta c'era una campagna promozionale del ministero della salute sulla vaccinazione dei bambini contro la rosolia il morbillo e la parotite..questa parte secondo me è un po' più difficile: ti chiede di analizzare l'immagine(che era un bambino in questo caso), il frame, di dire con quale modello sugli appelli alla paura potevi analizzarla e di spiegare il perchè si era scelto un determinato modello.. erano 2 pagine di domande aperte!!poi chiedeva che considerazioni si potevano fare sull'efficacia e cosa si sarebbe potuto cambiare/migliorare.. insomma era molto ad interpretazione personale!
cmq i libri vanno fatti entrambi perchè, al di là delle crocette, che non mi ricordo su quale libro erano le risposte , quando vai ad analizzare la vignetta ti fa comodo sapere quanto più possibile per riuscire a tirar fuori qualcosa di buono!!