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  1. #46
    Partecipante Super Figo
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Citazione Originalmente inviato da angiulella Visualizza messaggio
    :O non so manco cosa sia il metodo Gordon...
    Se ti stai preparando sui progetti puoi vedere su google progetti già svolti.In alcuni di questi (tipo progetto sull'educazione socio-affettiva) nella metodologia inseriscono anche il metodo Gordon sia per la gestione dei conflitti sia per migliorare la comunicazione.

    Secondo me potrebbe essere un metodo "jolly" da utilizzare per vari interventi.Però è chiaro che bisogna conoscerlo, cioè come lo si svolge praticamente, ed io non lo so ovviamente, perchè bisogna fare un corso. Quindi mi chiedo se la commissione potrebbe bocciarlo perchè non si studia all'università oppure apprezzarlo.

  2. #47
    Partecipante Super Figo
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Citazione Originalmente inviato da laysarose Visualizza messaggio
    Ciao ragazzi, mi e' sorto un dubbio... per la prima prova vanno studiati anke tutti i modelli, ES. Cognitivismo, Costruttivismo, etc,etc,etc.? Ve lo kiedo xke' nn se ne e' parlato in nessun post.
    Comportamentismo versus Cognitivismo un classico

    S-R vs S-O-R

    Anche se poi in effetti io ci vedo più che una critica, un miglioramento di una teoria precedente.

  3. #48
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Ho capito... secondo me, allora, è meglio non rischiare, e mantenersi generici (ma non troppo)...
    Volevo chiedere anche un'altra cosa: ma se non si passa, ad esempio, la seconda prova, o la terza... bisogna rifare tutto da capo o si ripete la prova fallita?
    Bisogna poi ri-pagare la mega tassa da 400 euro quasi?
    io temo di conoscere già una risposta a questa domanda... spero che non sia quella giusta!

  4. #49
    L'avatar di Melody82
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    purtroppo già conosci la risposta giusta bisogna rifare e ripagare tutto da capo, purtroppo....
    *** Venditore Accreditato OpS per materiale completo EdS***

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  5. #50
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    T_T tristezza infinita...
    Vabbè, allora cerchiamo di studiare il più possibile, e che Dio (o Buddah, Allah, o chi per loro) ce la mandi buona...

  6. #51
    Partecipante Super Figo
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    Re: Esame di stato Giugno 2012

    Voi che teorie indicate in una possibile traccia sul Sé?

  7. #52
    Partecipante Super Figo
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    Re: Esame di stato Giugno 2012

    Io pensavo allo sviluppo del Sé di Stern

  8. #53
    Partecipante
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Mi hai fatto sorgere un dubbio esagerato! Pure le teorie sul Sè ci si mettono :s
    Kohut? C'azzecca qualcosina, no?

  9. #54
    Partecipante Super Figo
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    Re: Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Citazione Originalmente inviato da angiulella Visualizza messaggio
    Mi hai fatto sorgere un dubbio esagerato! Pure le teorie sul Sè ci si mettono :s
    Kohut? C'azzecca qualcosina, no?
    Certo!io vengo dal cognitivo e l'unica che capisco è quella di Stern!

    Ho pensato al sè per l'argomento sè e identità

  10. #55
    Venditore Accreditato OPs L'avatar di aquilandra
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    rispetto al sè james e mead.
    cosa sapete dirmi del funzionalismo? grazie

  11. #56
    Partecipante Super Figo
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    Re: Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Citazione Originalmente inviato da aquilandra Visualizza messaggio
    rispetto al sè james e mead.
    cosa sapete dirmi del funzionalismo? grazie
    Sintetico:

    Indirizzo inaugurato da W.James e da J. Dewey in opposizione all'indirizzo elementarista e introspezionista di Wundt.
    Per il F. bisogna analizzare i fenomeni psichici non come strutture, ma come funzioni attraverso cui l'organismo si adatta all'ambiente.
    I principi di base a cui si ispira sono:

    L'evoluzionismo di Darwin che interpreta la psiche come un'ulteriore funzione di cui sono forniti gli organismi superiori per meglio adattarsi all'ambiente

    L' olismo nel senso che i fenomeni devono essere analizzati nella loro totalità e non parcellizzandoli, in questo anticipa la psicologia della forma

    Non condivide l'approccio comportamentista che spiega l'adattamento sulla base di stimolo-risposta

    I funzionalisti cercano di rispondere alla domanda: a che cosa servono i processi mentali? e non: che cosa sono?


    Trovato su Facebook:

    Funzionalismo
    Il movimento funzionalistico – la “Scuola di Chicago” – fa parte della nuova cultura nordamericana e si presenta come un sistema composito ed eterogeneo, tollerante nei confronti della filosofia, della storia, della letteratura, dell’arte, dell’antropologia comparata (anticipa il contemporaneo interdisciplinarismo) e delle altre prospettive psicologiche. A cominciare dall’istanza evoluzionistica dell’opera di William James, psicologo americano – nel suo Principi di psicologia (1890), per la prima volta, viene sottolineata la rilevanza delle teorie di Darwin e di Spencer.

    E proprio facendo esplicito riferimento a queste teorie che gli psicologi funzionalisti considerano l’organismo umano come l’ultimo stadio del processo evolutivo e i processi mentali come supporto all’adattarsi nell’ambiente di tale organismo. Non è interessante, quindi, scoprire il contenuto della mente, la natura dei processi mentali, ma bensì, soffermarsi sulle loro operazioni e rispettive funzioni. Inoltre, scompare il dualismo “mente-corpo” (parallelismo psicofisico di Wundt e Titchener) perché processi mentali e processi biologici sono espressi dallo stesso organismo. Da un tale punto di partenza si riesce già a delineare una notevole diversità tra strutturalismo e funzionalismo: i primi si limitano a descrivere la struttura della mente e affidano ai biologi il compito di spiegarne le funzioni; i secondi, invece, vestono sia il ruolo di psicologi che di biologi, descrivendone e spiegandone sia la struttura che le funzioni.

    Sicuramente, l’oggetto di studio della ricerca psicologica funzionalista è il «comportamento adattivo», che comprende l’analisi delle attività mentali relative all’acquisizione, all’immagazzinamento, all’organizzazione, alla valutazione e alla successiva utilizzazione delle esperienze ed è caratterizzato da 3 componenti:

    stimolazione motivante, interna o esterna all’organismo (x es. la fame);
    situazione sensoriale (x es. vista e odore di cibo);
    risposta che soddisfa le condizioni motivanti (x es. mangiare).

    La coscienza riveste un ruolo importante, perché costituisce il massimo esempio di adattamento biologico: essa emerge quando il comportamento è ostacolato da eventi problematici – siamo coscienti quando comincia a formarsi una nuova abitudine – e, una volta svolto il proprio ruolo adattivo, tende a eclissarsi e a farsi sostituire dagli automatismi comportamentali – diventiamo meno coscienti con il progressivo consolidarsi dell’abitudine stessa.

    Esistono, comunque, anche dei comportamenti non adattivi, descritti in termini di stimolo-risposta.

    Si notano, poi, anche altri rilevanti influssi, come quello proveniente dalla filosofia pragmatistica di Mead, Moore e Dewey, attraverso il quale il funzionalismo sferra un forte attacco all’elementismo.

    Sostanzialmente, solo un principio viene preso in prestito da questa filosofia: il globalismo. Secondo Dewey l’arco riflesso non è scomponibile in due entità indipendenti (stimolo e risposta), ma costituisce un anello unitario di un’ininterrotta catena di altri archi riflessi; quindi, ogni attività dell’organismo deve essere intesa come un processo globale e continuo. Tuttavia, è lecito sottolineare la differenza “funzionale”, e non “esistenziale”, tra stimolo e risposta – essi svolgono operazioni diverse per raggiungere, però, lo stesso scopo, adattare, cioè, l’organismo all’ambiente.

    Di conseguenza, la definizione di funzione mentale adottata dai funzionalisti è: «attività globale, non scomponibile, di natura dinamica ed adattiva».

    Come Titchener, anche i funzionalisti analizzano in modo più approfondito i principali processi mentali , in questo contesto già definiti più volte “funzioni” di natura adattiva, che sono: sensazione ed emozione – estrapolate proprio dalla teoria titcheneriana – percezione, motivazione, apprendimento e pensiero.

    SENSAZIONE – diversamente dai strutturalisti, per i funzionalisti occupa un ruolo marginale, sebbene le riconoscono un valore adattivo, in particolare mediante l’abilità spaziale, che consente di localizzare gli oggetti nello spazio e discriminarne le dimensioni.

    EMOZIONE – viene intesa in termini globali e non articolata in stati affettivi; i funzionalisti, inoltre, ammettono l’esistenza sia di emozioni a carattere adattivo (alcune, come la collera, hanno una funzione di riadattamento automatico che aumenta l’efficacia della risposta a situazioni particolari) che di emozioni “gratuite”, non direttamente funzionali o addirittura antifunzionali alla sopravvivenza.

    PERCEZIONE – non equivale alla somma di sensazioni elementari, ma è un processo a sé stante; Carr la definisce: «cognizione di un oggetto presente in relazione a un qualche comportamento adattivo».

    MOTIVAZIONE – i funzionalisti le attribuiscono grande importanza e Carr la definisce come: «un qualsivoglia stimolo relativamente persistente che domina il comportamento fino a quando l’individuo non reagisce in modo da soddisfarlo».

    APPRENDIMENTO – è uno dei principali oggetti di studio (la sua importanza equivale a quella della sensazione per lo strutturalismo), definito come la funzione adattiva per eccellenza, che consiste in: «acquisizione di appropriate modalità di risposta a situazioni problematiche presenti nell’ambiente, che hanno valore di sopravvivenza». Se tale definizione globale è un’esclusiva dei funzionalisti, la spiegazione dei meccanismi interni viene estrapolata dalla tradizione associazionistica di Thorndike; Carr infatti propone la famosa “legge dell’effetto” (1905): il rafforzamento o la dissociazione di una qualsiasi connessione stimolo-risposta deriva dall’effetto – piacevole o sgradevole – che la risposta produce. Viene fatta però una precisazione. Se per Thorndike l’apprendimento avviene “per prove ed errori”, in modo casuale, per i funzionalisti, ad uno stimolo l’organismo risponde in maniera selettiva ed analitica sin dal primo impatto.

    PENSIERO – inteso come flusso continuo e non sezionato in immagini, anche in questo caso viene evidenziata una funzione adattiva (esempio: il pensiero di un esame può indurre nel soggetto una preparazione più adeguata, per vivere ed adeguarsi meglio a quella situazione).

    Anche per quanto riguarda il metodo, si differenziano dagli strutturalisti, limitati al solo uso dell’introspezione e adottato un certo eclettismo metodologico: valorizzano la sperimentazione in laboratorio, anche se la praticano in modo poco sistematico, adoperano il metodo genetico, ma preferiscono in particolare il criterio osservazionale puro (osservazione soggettivistica).

    Diversamente da quanto accade per lo Strutturalismo, una volta estintasi la Scuola di Chicago, per opera dell’ascesa del Comportamentismo (1913), il movimento funzionalistico è in qualche modo sopravvissuto, fino ad influenzare la psicologia di oggi.

    Sicuramente il comportamentismo watsoniano funge quasi da filtro, appropriandosi, da un lato, di tematiche originali, quali lo studio dell’apprendimento e l’istanza utilitaristica, e sbarazzandosi, dall’altro, di numerose componenti filosofiche, come la teoria della conoscenza di James e l’influsso prettamente filosofico di Dewey.

    Tuttavia, alcuni frammenti sfuggono a questa ispezione, per inserirsi nel panorama della psicologia, dagli anni ’20 ai giorni nostri. Il concetto di funzione viene assimilato dal gestaltismo e dal cognitismo del problem solving; l’unità psicofisica giustifica lo sviluppo della psicofisiologia; la totalità dei processi mentali non si contrappone alla nozione di attività mentale inconscia introdotta dai sistemi psicoanalitici; il concetto di adattamento all’ambiente e il termine funzione sono stati introdotti nel panorama della psicologia odierna. Inoltre alcune tendenze contemporanee sono inequivocabilmente neofunzionalistiche: il “funzionalismo probabilistico” di Brunswik (1940-50); nelle ricerche sulla percezione viene sottolineato il ruolo dell’apprendimento, dell’aspettativa, della motivazione, dei fattori affettivi; i ricercatori, oggi, prediligono l’indagine sul campo perché non approvano l’artificiosità del laboratorio.


    https://www.facebook.com/pages/Psico...18879048223927
    Ultima modifica di LemureGatta : 25-04-2012 alle ore 12.54.38

  12. #57
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Buon giorno a tutti ragazzi,
    ho studiato a Firenze ma vorrei sostenere l' eds in un'altra sede.
    Pensavo Napoli dato che sono calabrese ed è più vicina.
    Vorrei porvi alcune domande:
    1) normalmente per la prima prova la commissione preferisce i temi sintetici? quante facciate possiamo scrivere?
    2) anche in questa sede bisogna strutturare il teme: definizione, teorie, studi ed ambiti applicativi?
    3) io sto studiando sul Canestrari e sul Moderato-Rovetto ma ho letto che voi avete altri libri, ve li hanno consigliati l' in sede?
    4) la sede dell'università è a Na centrale, dista molto dalla stazione?
    Grazie mille a chiunque sia cosi gentile da rispondere.
    PS: potremmo utilizzare queste pagine, per confrontarci ed aiutarci dato che viaggiamo tutti verso la stessa meta

  13. #58
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    la sintesi è apprezzata ovunque! ..il numero di facciate non è previsto, non sono così rigidi!
    per i testi: vanno bene anche quellic he hai purchè vengano integrati son info che puoi trovare facilmente anche su internet!

    per la sede..boh! non so..attendiamo risposte da chi è Napoletano di....residenza!
    Il tema per la prima prova si, più o meno segue questo schema..ma aggiungi metodologia e profesisone....
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
    .................

    nuovo regolamento: http://www.opsonline.it/help/
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  14. #59
    Partecipante Super Figo
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    Re: Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    Citazione Originalmente inviato da psiche... Visualizza messaggio
    Buon giorno a tutti ragazzi,
    ho studiato a Firenze ma vorrei sostenere l' eds in un'altra sede.
    Pensavo Napoli dato che sono calabrese ed è più vicina.
    Vorrei porvi alcune domande:
    1) normalmente per la prima prova la commissione preferisce i temi sintetici? quante facciate possiamo scrivere?
    2) anche in questa sede bisogna strutturare il teme: definizione, teorie, studi ed ambiti applicativi?
    3) io sto studiando sul Canestrari e sul Moderato-Rovetto ma ho letto che voi avete altri libri, ve li hanno consigliati l' in sede?
    4) la sede dell'università è a Na centrale, dista molto dalla stazione?
    Grazie mille a chiunque sia cosi gentile da rispondere.
    PS: potremmo utilizzare queste pagine, per confrontarci ed aiutarci dato che viaggiamo tutti verso la stessa meta
    Non so se questo potrà essere di aiuto per la scelta della sede: io so che a Napoli gli argomenti che studiano sono prevalentamente di Psicologia Dinamica, rispetto ad esempio all'università di Caserta dove l'impostazione è più "cognitivista" (memoria, linguaggio, attenzione, neuropsicologia)

    E'chiaro comunque che molto dipende dai prof che compongono la commissione.

  15. #60
    Partecipante Affezionato L'avatar di Ciottolin@
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    Riferimento: Esame di stato Giugno 2012

    io posso raccontarvi della mia esperienza...io sono laureata a caserta e sto sostenendo l'eds a napoli...Bhè...la nostra prima prova era su percezione, emozione e motivazione...quindi assolutamente non dinamica! studiate bene tutto e per tutte le sedi, perchè niente è scontato e niente è prevedibile! inoltre, dall'appello di novembre, è sempre solo 1 traccia per prova, quindi non sperate in "miracoli"! cmq...io sono arrivata all'orale e vi posso assicurare che avere un pò di tempo tra una prova e un'altra è fondamentale per sedarla l'ansia perchè riesci ad organizzare e ad approfondire..e ogni tanto ad uscire senza sentirti in colpa
    in bocca al lupo :*

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