Mi vergogno anche così, conosco questi giochetti, so dove vuoi arrivare, lol: io ti rispondo "al di là dei miei motivi personali", ovviamente, e poi però quello che dico è al di qua dei miei motivi personali, ovviamente..
Cmq, secondo me non ha alcun ruolo rilevante.. Cioè ci devo pensare meglio, eh..
Secondo te?
Riflettendo sul tema, credo possano esservi diverse motivazioni, alcune già evidenziate sopra:
1) "illusione" o necessità di potere/controllo sul compagno
2) necessità di stimoli molto forti per raggiungere l'eccitazione, trasformando le fantasie e l'immaginario erotico in realtà.
3) (forse un po' forzato, ma mi piacerebbe avere un parere di colleghi freudiani)
esasperazione del conflitto edipico, l'altro rappresenta il padre, la donna la madre, fisicamente posseduta da questo, ma in realtà legata intimamente al chuckold.
E' lui, ora, che decide come vanno le cose, non è in balìa delle decisioni degli adulti...
4) omogenitalità...o meglio una sorta di identificazione + presa di distanza con "il terzo", più o meno abile con la sua donna, più o meno capace di soddisfarla, più o meno "potente". (un po' come coloro che frequentano i transgender)
5) una sorta di volontà di conoscere ancor più intimamente la propria compagna, vedere fin dove si spinge, quanto è disinibita...quanto lo è con lui e quanto con un estraneo.
6) molto perversa: la gelosia mi attanaglia al punto in cui sperimentare questa eventualità "in diretta", su mia decisione, s sono io a deciderlo, non è un tradimento, per cui la mia compagna/compagno non mi tradirà mai.
7) celato desiderio di omosessualità
Ribadisco, sono solo riflessioni: cosa potrebbe spingere una persona a... mi sono venute in mente queste possibilità.
"Nessuno teme l'Inquisizione spagnola" (tratto da "Sliding doors")
Con il termine cuckold, che non ha equivalenti in italiano, viene indicata una persona che prova piacere nel vedere la sua donna con un altro o comunque nel sapersi tradito.
Il cuckoldismo si può definire uno stile di vita o, nei casi più semplici, un modo di esplicitare la propria sessualità in maniera non convenzionale introducendo una terza persona nel menage coniugale o pseudo-coniugale.
Ma non trattasi di un c.d. gioco a tre come spesso accade dentro quella sfera denominata genericamente scambismo dove i partner introducono paritariamente una terza persona o un’altra coppia.
Nel cuckoldismo la terza persona, detto bull, non entra paritariamente, bensì come padrone della situazione perché la donna ha accettato di buon grado di avere rapporti sessuali con il bull ed il partner invece si trova a “subire” l’esproprio e spesso anche a dover servire l’amante della sua donna.
Il deus ex machina di questa situazione non è però il bull, come potrebbe sembrare, ma il cuckold stesso oppure la sua partner che – laddove abbia carattere dominante – obbliga l’uomo ad accettare questo tipo di rapporto.
Dunque il cuckoldismo rientra perlopiù nel BDSM. Se è pur vero che ci sono coppie che vedono in questo gioco un semplice diversivo erotico, è ben più vero che le dinamiche che si instaurano con questo gioco sono solitamente molto forti e vanno direttamente nella direzione BDSM.
L’uomo cornuto che, come detto più sopra è quasi sempre l’organizzatore, nella dinamiche degli eventi risulta sempre quello che subisce, che viene deriso dal bull, spesso anche dalla compagna che mostra di godere nelle mani del bull e spesso è anche obbligato a fungere da cameriere, servo, aiutante mentre i due scopano.
Questo canovaccio non è assolutamente fisso. Mentre alcune volte il cuckold è presente e con i risvolti di derisione qui ora detti, altre volte è assente dalla scena. Sta da altre parti a pensare a ciò che in quel momento la sua compagna fa e a ricevere forse qualche sms o telefonata dove i due lo rassicurano sulla piena riuscita dell’incontro.
Mentre il bull realizza il suo trip nella manifestazione di potenza e di dominazione, la donna trova soddisfazione nel sentirsi desiderata ed al centro di una delicata vicenda, le motivazione per il cuckold sono varie e complesse. Si articolano in un desiderio di annullarsi per la propria compagna facendola sentire una regina desiderata da un uomo forte (bull è o dovrebbe essere per antonomasia un uomo forte e molto dotato. Bull = toro) ; od anche in un desiderio di profonda umiliazione così come può aversi nel dover cedere la propria donna ad un altro che anche appare più forte, più bello, più dotato; od anche in un masochismo nei confronti dell’uomo così forte da impegnare anche la presenza della compagna che viene “regalata” al dominante; od anche in una semplice obbedienza alla compagna-Padrona se è lei che ha voluto il tutto ed in questo modo esercita il suo potere nei confronti del suo uomo; od anche una bisessualità – laddove il cuckold sia presente nel letto degli amanti – che trova una articolazione fuori dai canoni usuali.
Altre ancora e più sottili sono le motivazioni che in un ventaglio di sfumature concretizzano una pratica che si sta diffondendo non poco e che spesso è oggetto di aspre critiche da parte di coloro che trovano tutto questo assurdo. Non sapendo che in fatto di sessualità è assurdo solo ciò che è fatto con violenza.
Ultima modifica di Anapurna : 14-04-2012 alle ore 15.17.10
Su questo blog - http://noirpink.blogspot.it/2010/10/...radimento.html - c'è una descrizione del fenomeno "cuckoldismo" visto dal punto di vista di alcuni protagonisti e riassunta per gli interessati da Little Prince (ss); intitolata:
"Se mi tradisci ti sposo". Che dire? tutto un programma...
Ultima modifica di Anapurna : 16-04-2012 alle ore 18.46.22
grazie per le info Anapurna! (ma il tuo nick è ispiratto alla Vetta?)
"Nessuno teme l'Inquisizione spagnola" (tratto da "Sliding doors")
Scrivere una riflessione sul tema non significa per forza che poi lo si farebbe nella realtà e se anche si facesse non sei tenuto a dirlo o a spiegarne i motivi...era questo che intendevo con "al di là dei tuoi motivi personali". Immaginare di fare una cosa e darsi delle risposte sul perchè si farebbe non significa farlo davvero. Anch'io a volte penso "se facessi la cosa X probabilmente la farei per questo e quest'altro motivo" ma poi magari nella realtà non la farei mai, non so se sono riuscita a spiegarti cosa intendo
Beh secondo me un ruolo ce l'ha. Io ti posso anche rispondere secondo quelli che sono i miei motivi personali, io questa cosa non la farei mai e se il mio uomo me la chiedesse mi sentirei offesa, penserei "ma come? Questo vuole vedermi fare sesso con un altro? Non è geloso? Come può stare a guardare la sua donna con un altro e non infastidirsi?". Naturalemente io ti parlo di una relazione affettiva, se poi è una storia senza nessun tipo di coinvolgimento sentimentale (ammesso che sia possibile) può anche capitare che non ci sia gelosia nel vedere un atto di questo tipo.
Ho notato che questo argomento è stato già trattato nel 2008 in questo stesso forum. Ci sono 4 pagine di interessanti riflessioni anche da un punto di vista più scientifico. --> http://www.opsonline.it/forum/psicol...smo-68391.html
serate a tema cuckod vengono proposte in svariati privè e hanno particolare successo. Bisognerebbe partire da un presupposto,viviamo in italia dove c'è il papa quindi i preconcetti e i moralismi. detto ciò svariate possono essere le motivazioni,a mio avviso in ogni donna o uomo c'è un desiderio latente di provare il "triangolo" sessuale, alcuni lo praticano per soddisfare una semplice fantasia,altri perchè affetti da disfunzioni sessuali e altri sono bsx a volte dichiarati a volte la loro bisessualità è latente e nn accettate. Ci sarebbe da disquisire a lungo...io ho espresso una mia idea, opinabile ovviamente ma è un argomento attualissimo!
Ma sì dai, scherzavo.. è che non sapevo cosa dire..
Sentiti que' (in relazione al tema della gelosia): mantendendo l'ipotesi che il soggetto abbia omodesideri latenti, la sua eventuale gelosia (gelosia non abbastanza forte da impedirgli di trarre piacere da questa pratica) potrebbe essere un mix composto dalla normale gelosia, quella che proviamo nei confronti del partner, più quella proveniente dalla consapevolezza di non poter fare, se non implicando esplicitamente una manifestazione omosessuale magari egodistonica, quello che la sua compagna può invece fare tranquillamente. Egli sarebbe quindi geloso della sua compagna, del suo essere donna. Ma una tale gelosia deve ovviamente essere invertita, pena la consapevolezza dei propri omodesideri..
Io non sono uno psicologo e mi sono iscritto a questo sito solo per cercare una "risposta" ad alcune domande che mi pongo da tempo in quanto mi capita di "soffrire di questa patologia".
Molti di voi secondo me sono veramente fuori strada e hanno un'idea totalmente sbagliata di ciò che succede nella mente dei cuckold.
Io ad esempio ho avuto 4 storie importanti nella mia vita e solo con 2 di esse provavo queste sensazioni e sto cercando di capire le motivazioni di questi desideri che io stesso trovo anormali.
Sicuraente non soffro di gelosie acute tanto da sfociare in questi desideri, nè soffro di complessi edipici o di identificazione + presa di distanza con "il terzo".
Omodesideri latenti? Illusione/bisogno di controllo sulla compagna? Può darsi, ma non credo sia un fattore predominante, altrimenti perchè con alcune compagne accade e con altre no?
Inoltre credo che l'amore verso la compagna sia essenziale, cosa che molti hanno messo in discussione...
Ciao Anonimous, innanzitutto grazie per la tua testimonianza.
Sapere davvero cosa provano e pensano le persone che agiscono dei comportamenti nuovi, o che ancora non fanno parte della ns cultura, è
veramente importante.
Quando teorizziamo delle motivazioni riferendoci a certe modalità di comportamento, lo facciamo riferendoci alle "possibili" di un dato comportamento.
Per cui è chiaro per ogni persona ci possa essere una motivazione, latente o cosciente, differente.
Mi piace molto il tuo "viene messo in discussione l'amore per la compagna", quando invece tra le righe tu fai capire che è forte e presente, è un dato importante.
Inoltre è proprio interessante il fatto che non con tutte le tue compagne hai provato lo stesso desiderio, per cui è probabile che i fattori
di unione della coppia, ed altri (età, esperienze precedenti...) possano influenzare il desiderio di attuare o proporre questo tipo di comportamento.
(teniamo semore presente che una fantasia non è uguale ad agire un comportamento)
A me piace pensare ai comportamenti umani anche in chiave evoluzionistica...
La monogamia per tutto l'arco di vita, ad esempio, è propria solo di pochissime specie (e di recente sembra sia stato rilevato che non è esattamente così).
La specie umana non fa certo eccezione.(...)
Solitamente definiamo patologici quei comportamenti che arrivano a impedire una vita "regolare" alla persona o, nella sessualità, quelli senza i quali la persona non riesce a trarre piacere dal rapporto (per cui c'è una sorta di dipendenza o ossessività nel comportamento -per dirlo in breve-)
Per esempio guardare un film pornografico ogni tanto è una perversione soft, arrivare a non riuscire a trarre piacere da un rapporto sessuale con il proprio partner senza l'ausilio di questo mezzo, iniza ad essere problematico per la persona che lo vive, se non patologico, per poi poter sfociare -in chi è predisposto- anche in dipendenza.
Leggevo qualche post fa, che stanno svolgendo delle ricerche su questo nuovo tipo di comportamento, sono chiaramente comportamenti che,
ad oggi, non vengono raccontati da chi li agisce, (il tuo nick "anonimous" per registrarti e parlare di questo argomento, ne è un esempio lampante).
Per cui, ma qui sto esprimendo una mia opinione, in un ipotetico mondo dove potessimo studiare periodicamente i comportamenti umani (magari svolgendo ricerche, come fece Kinsey, e su cui è stato girato il film "Sex") oltre le teorie su questi comportamenti -che chiaro devono essere provate o confutate- avremmo una letteratura che ci potrebbe dare un panoramica più vicina al reale vissuto delle persone.
Essendo un comportamento che è in pratica "in fase di studio", al momento, certo, anche errando completamente strada, possiamo ipotizzare, anche sulla base di studi fatti su altri comportamenti (l'omogenitalià è appunto un concetto relativo alla pratica di chi desidera avere rapporti coi transgender...sempre che non sia un semplice desiderio di "variare il menù" o di trasgressione...) quali possano essere le motivazioni, il che non significa che siano state assodate.
Nel momento in cui anche verranno assodate, è possibile che siano valide per una percentuiale di chi agisce un certo comportamento e non per tutti.
Per cui certo, ci sarebbe bisogno di avere più testimonianze per aver un quadro più generale, veritiero e chiaro della situazione.
grazie davvero, di nuovo per il tuo intervento.
"Nessuno teme l'Inquisizione spagnola" (tratto da "Sliding doors")