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  1. #31
    Partecipante Esperto
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    17-03-2007
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Un grazie alle moderatrici per l'intervento,
    come scritto in precedenza, non metto in dubbio la "bontà" dell'intervento di crissangel quanto il suo essere prolisso. E con cio non ho altro da aggiungere se non che mi ritrovo nelle vs parole e nello spirito di opson che frequento volentieri dal 2007.

    La messaggistica privata ha il suo senso e probabilmente ho sbagliato io a non rispondere privatamente all'interessato, certamente, caro crissange mi auguro anch'io finisca qui perchè non mi piace far polemica, tanto meno sulle questioni legate all'ora in cui mi trovo a rispondere ad un messaggio.

    Ora ripasso la palla ai nuovi contributi del thread,
    un saluto

  2. #32
    L'avatar di Haruka
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    4

    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Ha detto tutto Giunone Fino a quando, tra l'altro, si è in topic (come in questo caso) non penso che nessuno si possa permettere di invitare ad utilizzare i PM se non noi moderatori
    Fate i bravi .. che fa caldo

  3. #33
    Partecipante Affezionato L'avatar di marisetta
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    29-01-2005
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    Re: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Io credo che ora come ora non ci si può aspettare un contratto da psicologo a tempo identerminato (tranne poche isole felici e gli psicologi della generazione passata ovvero quelli che sono entrati con i concorsi nelle AUSL ma che hanno circa 50 anni) per cui il motto è "aiutati che Dio ti aiuta" ovvero l'arte dell'arrangiarsi. Io per accucchiare (ma non è detto in tempi brevi ahimè!!) uno stipendio decente faccio diecimila cose insieme: le perizie civili (ora oltre al quelli su separazioni e affidi mi sto inserendo anche in quelle sulla valutazione del danno biologico-psichico visto che collaboro con un medico legale) e penali, i progetti con il comune e nelle scuole, lo studio, la formazione. Sta tutto nel farsi un giro di contatti giusti, a volte per caso, a volte per passaparola, i più fortunati perchè "segnalati" e altra cosa è formarsi. Non si può pensare (a parte i progetti) ad es. che basta essere psicologo per lavorare come perito, è necessario quanto meno frequentare un corso base e poi sopratutto avere una persona che ti segua come tutor (anche per un periodo breve in forma gratuita per imparare) o essere un semplice psicologo per fare terapia (occorre fare un corso di specializzazione) etc..Il fatto è, cosa che ripeto sempre e non finirò mai di dirlo, la psicologia è un mestiere per chi ha le spalle coperte, la formazione costa e parecchio per cui o si ha una famiglia che ti para oppure sei costretto a fare lavori non sempre consoni con quello che si studia per poterti pagare le spese.
    Allo "psicoterapeuta disoccupato" dico: io sono una psicoterapeuta familiare, famiglie ne vedo una su 10, per la maggior parte coppie e singoli, ho lo studio a casa perchè appunto i costi per uno studio anche condiviso sono troppi e non ci campo con i pazienti che vedo..almeno non solo con quelli. Dovresti cercare di capire su cosa ti vuoi buttare nel frattempo (la psicologia clinica non ha molti sbocchi, fai una ricerca di mercato, vedi quali campi della psicologia vanno per la maggiore!!; per es. io faccio corsi di autostima che sono molto richiesti o anche su benessere personale) e cerca di farti dei giri, presentati ai medici di base, alle associazioni, alle cooperative sociali. Un grosso in bocca al lupo
    Marisetta

  4. #34
    Partecipante
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    01-01-2008
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    36

    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Mi dispiace molto per la situzione dello psicoterapeuta che ha aperto il post. Adesso come va?

    Tornando al discorso del post ormai si sa che come hanno scritto altri quasi la totalità degli psicologi fanno più lavori contemporaneamente per arrangiarsi e spesso uno di questi è anche tutto tranne che inerente alla psicologia. Però una cosa dovrebbe sempre guidarci: il senso di realtà. Vedo troppi colleghi che non ne sono per nulla provvisti, che pensano di far la scuola di specializzazione e di trovare tutte le porte aperte - una collega tempo fa mi disse anche: "farò la scuola tanto uno psicoterapeuta non potrà mai restare senza lavoro visto l'alto grado di specializzazione". Sul lavoro di psicoterapeuti infatti mi domando come una persona possa ancora credere che tutto sia semplice o poco complicato; prendendo anche solo le pagine gialle riferite a una piccola realtà si può vedere che ci sono un numero spropositato di studi di tutti i tipi e se ne aggiungono sempre più. Ma la domanda rimane invariata ed è impossibile che tutti quegli studi lavorino e possano lavorare. Io utente fra l'altro se ne avessi bisogno andrei in consultorio non da un privato. Ricordo la mia prof delle superiori, insegnava psicologia e aveva (ha forse ancora) uno studio essendo anche psicoterapeuta, ma ricordo che già allora ci diceva che lei arrivava a fine mese per lo stipendio da insegnante e che lo studio, anche se le fruttava poco e aveva pochi clienti, lo teneva aperto per passione. Lei era stata più previdente affiancando una alternativa sicura a quella dello studio. Questo serve oggi; l'attività di studio rimane e rimarrà per molto (qualcuno potrà decollare ma pochi) una attività interessante ma collaterale rispetto ad una attività principale (o almeno principale fonte di reddito per vivere). un altro esempio? Una parente di mia madre finita la specializzazione ha tentato di aprire lo studio ma è riuscita ad andare avanti solo per quasi un anno, adesso riceve a casa e come attività principale svolge tutt'altro. Inutile girarci intorno è così e sarà così per molti. Poi mettiamoci tutta la sposorizzazione e la buona volontà che si vuole, ma la realtà è questa.

  5. #35
    Partecipante L'avatar di +Sun Tzu+
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    27-09-2012
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    38

    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Disoccupato perchè va nella società dunque nella giungla così:
    agnello.jpg
    piuttosto che così:
    lupo-ringhio.jpg


    Ricapitolando e ironizzando:

    http://www.youtube.com/watch?v=YyfHQfWcYtE

    Ultima modifica di +Sun Tzu+ : 04-10-2012 alle ore 11.47.48
    "L'inganno è l'essenza del potere" (Robert Green-Le 48 leggi del potere)
    "Governare è far credere" (Niccolò Machievelli-De Principatibus)
    "Non può esservi generale, se non conosce i cinque elementi fondamentali. Chi li padroneggia, vince;
    chi non se ne cura, è annientato." (Sun Tzu-L'arte della guerra)



    http://machiavelli.famebridge.com/

  6. #36
    Matricola L'avatar di verinit
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    01-10-2004
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Ciao! Capisco bene la demotivazione e lo scoramento...il mio consiglio è quello di trovarti un lavoro, meglio se attinente ma non necessariamente, e nel frattempo continuare a formarti con corsi sempre più specifici per specializzarti in un campo, ad es. se t'interessa l'età evolutiva, sui DDA o se ti interessa la coppia, sulla mediazione familiare. Ti ho segnalato questi due ambiti perchè saranno quelli in cui potremo trovare lavoro, anche perchè supportati dalla normativa. Inoltre, ti consiglierei di "agganciarti" a qualche associazione, all'inizio come volontario...lo so, è gratuito, ma se vuoi mantenere il tuo sogno di poter un domani lavorare come psicoterapaeuta, hai bisogno di crearti una rete di contatti...un bacino di utenza....e le associazioni rappresentano un'opportunità in tale senso.
    Inoltre, devi sistematizzare la tua ricerca di lavoro: agenzie interinali, coop soc, siti internet per la ricerca di lavoro, siti per i concorsi pubblici (non solo quelli riservati agli psy ma anche quelli amministrativi, anche nelle regioni affini alla tua) di enti locali e aziende sanitarie...non so se l'hai già fatto, ma iscriviti al centro per l'impiego e, aldilà di quello che dicono, tieni d'occhio le loro offerte, i bandi per le chiamate art.16 e i Lavori di Pubblica Utilità, sono pur sempre un'occasione!!
    Intanto questo e, se ci tieni veramente, se lo senti dentro, non mollare, dopo i sacrifici riuscirai a lavorare come psicoterapauta...questo il mio augurio!! Forza, mettiti di nuovo in moto!!

  7. #37
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    ciao verinit
    mi aggancio agli stimoli che ci offri con un paio di ulteriori suggerimenti

    i concorsi pubblici riguardo l'amministrativo non hanno a che fare con le professioni sociali. nemmeno se vogliamo metterci tutta la nostra buona volontà. Se poi uno dice tanto sono nel "pubblico" e poi ho la comodità di avere maggiore flessibilità per continuare nell'ambito della professione clinica privata, è un altro modo di vedere le cose e sono d'accordo.

    Rispetto le interinali: le ho fatte tutte nella mia zona ma senza risultato. Strano.. ora mi sto rivolgendo a fuori provincia. Magari è una questione di geografia...chissà

    I centri per l'impiego. Ne avevo parlato in post precedente sempre di questo 3D
    Preciso meglio: qualcosa si può tirar fuori da questi..ad esempio se sei iscritto hai l'opportunità di avere servizi on line e visionare le offerte della tua zona, godere degli sgravi fiscali di lunga disoccupazione ed essere riconosciuto dalle ditte come un "soggetto che conviene". Per il resto, non la considero proprio " l'ultima spiaggia", dico solo che quest'ente che dovrebbe fare molto per noi (almeno per legge) poco fa e muove il c...o. In ogni caso un giro al Cpi di zona conviene sempre farlo, almeno con una certa cadenzialità. Non si sa mai che salti fuori qualcosa sul sociale

    un saluto a tutti

  8. #38
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Citazione: Una parente di mia madre finita la specializzazione ha tentato di aprire lo studio ma è riuscita ad andare avanti solo per quasi un anno, adesso riceve a casa e come attività principale svolge tutt'altro. Inutile girarci intorno è così e sarà così per molti. Poi mettiamoci tutta la sposorizzazione e la buona volontà che si vuole, ma la realtà è questa.


    Se la reatà è dura ciò non vuol dire che si possano scegliere scorciatoie, come lavorare in casa, presumo in nero.....poi non lamentiamoci delle visione che le persone hanno del libero professionista.Questo lavoro non è per tutti, per una serie di ragioni, aprire lo studio e poi chiuderlo per poi lavorare a casa è come avere una ditta non in regola con la scusa " le tasse sono troppe, devo pur mangiare" e chi lavora seriamente e con sacrificio nella legalità allora? Se non ce la fai a fare lo psicologo allora non lo fare, non farlo a metà, oppure fai come tanti colleghi che si sacrificano con lavoro da educatori e similare con una partita iva che gli permette anche di fare lo psicologo con corretezza nei confronti dei pazienti e dei colleghi.Dobbiamo svegliarci e denunciare situazioni di illegalità, perchè ci sono.Se scopro che qualcuno lavora in casa in nero io denuncio, perche io fatturo fino all'ultimo centesimo. Naturlmenteho preso il pretesto dalla citazione, non mi riferisco al caso specifico.

  9. #39
    Banned
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Citazione Originalmente inviato da psicologo Visualizza messaggio
    Citazione: Una parente di mia madre finita la specializzazione ha tentato di aprire lo studio ma è riuscita ad andare avanti solo per quasi un anno, adesso riceve a casa e come attività principale svolge tutt'altro. Inutile girarci intorno è così e sarà così per molti. Poi mettiamoci tutta la sposorizzazione e la buona volontà che si vuole, ma la realtà è questa.


    Se la reatà è dura ciò non vuol dire che si possano scegliere scorciatoie, come lavorare in casa, presumo in nero.....poi non lamentiamoci delle visione che le persone hanno del libero professionista.Questo lavoro non è per tutti, per una serie di ragioni, aprire lo studio e poi chiuderlo per poi lavorare a casa è come avere una ditta non in regola con la scusa " le tasse sono troppe, devo pur mangiare" e chi lavora seriamente e con sacrificio nella legalità allora? Se non ce la fai a fare lo psicologo allora non lo fare, non farlo a metà, oppure fai come tanti colleghi che si sacrificano con lavoro da educatori e similare con una partita iva che gli permette anche di fare lo psicologo con corretezza nei confronti dei pazienti e dei colleghi.Dobbiamo svegliarci e denunciare situazioni di illegalità, perchè ci sono.Se scopro che qualcuno lavora in casa in nero io denuncio, perche io fatturo fino all'ultimo centesimo. Naturlmenteho preso il pretesto dalla citazione, non mi riferisco al caso specifico.
    Scusa, a che lavoro in casa ti riferisci?

  10. #40
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Ciao Handy,
    riprendevo episteme che faceva riferimento ad una parente della madre che dopo aver finito la specializzazione aveva provato con lo studio ma poi aveva viveva di altro lavoro, come da citazione perchè non riusciva ad andare avanti, e residualmente vedeva i pz a casa.Ribadisco libera professione vuol dire riuscire a stare sul mercato con le regole del marcato, se non ce la fai chiudi e non trovare scorciatoie, perchè chi come me ce la sta con la fatica facendo, non desidera avere concorrenza sleale. Senza nulla togliere alla bravura della collega che lavora a casa.

  11. #41
    Matricola L'avatar di verinit
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Ciao,
    forse non mi sono spiegata bene...allora, se ami veramente questa nostra professione e ci credi, come mi smebra di capire dai tuoi post, va bene anche un lavoro come amministrativo in un ente pubblico per il momento: hai bisogno di un lavoro che ti permetta di "respirare" economicamente ed intanto continuare a formarti e crearti un bacino di clienti facendoti conoscere. Tra l'altro puoi trovare nel pubblico delle professionalità - ad es. area "Servizio lavoro"/"Disabilità" - in cui il profilo inquadrato contrattualmente è amministrativo ma poi utilizzi alcune delle tue competenze che possono renderti il lavoro più piacevole finchè ne avrai necessità. Inoltre, negli enti pubblici previa autorizzazione (e se sei precario, perchè adesso il t. indet. è un'utopia) puoi svolgere 'altra attività lavorativa' fino ad una certa soglia di reddito (ad es. formazione, consulenze, progettazione servizi educativi - sociali etc). Sui Cpi, mi dispiace ma ovviamente la mia esperienza è legata alla mia regione d'appartenenza (Fvg), mi rendo conto che poi possano essere organizzati ed offrire opportunità diverse ma, come anche tu stesso hai scritto, val sempre la pena iscriversi ed ogni 'tot' presentarsi. Ti chiederei poi un'altra info, quale diploma di scuola superiore hai?? Ti permette qc altro tipo di lavoro?? Ovviamente sempre per respirare: se economicamente hai una base, indifferente se proveniente da un lavoro nel sociale o amministrativo o 'vattelapesca', sei più sereno nell'organizzare lo studio. Avevo anche letto che alcune psicologhe si sono riunite in una cooperativa sociale che si occupa di progetti nel sociale rivolti a minori disabili per ammortizzare i costi (una coop soc si apre e si gestisce con poco), non so se può servirti. Inoltre, concordo con i colleghi: meglio se si ha l'opportunità di utilizzare la casa, anche se non sempre è possibile. Ah, ovviamente, lavorare a casa per me NON vuol dire lavorare in nero!!! ASSOLUTAMENTE in REGOLA!!!!! Abbiamo una deontologia da difendere!!!!!! Molte mie amiche lo fanno, hanno prima raccolto le info necessarie all'Ordine degli Ps, sia per come deve essere lo studio che per la pubblicità. So che è dura, non demordere!
    Ultima modifica di verinit : 06-10-2012 alle ore 20.00.51

  12. #42
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    io non avevo capito che episteme parlasse di una psicoterapeuta che riceve in casa in nero...mi è sembrato di capire che, nn potendo sostenere i costi di uno studio, ha adibito a studio una stanza della sua casa, per risparmiare, e i pochi pazienti li riceve lì. E' perfettamente legale farsi lo studio in casa, chi può e ha una casa suddivisa in modo idoneo.
    Riguardo ai concorsi...anche quelli per semplice amministrativo (quindi se ho caito bene sono quelli che compaiono in gazzetta come "concorso per istruttore", che dovrebbe essere il termine burocratico per indicare l'ipiegato amministrativo generico e sono aperti a diplomati), a parte che scarseggiano, ma ormai inutile negare che nella max parte dei casi sono pilotati oppure sono in realtà stabilizzazioni, quindi è vero che un part-time nella pubblica amministrazione, fosse anche come "operatore delle pulizie", consentirebbe di rspirare, anzi direi pure di campare bene, di questi tempi...ma mica è così scontato ottenerlo, non perché uno non ne abbia le capacità, ma proprio per come funzionano questi pseudo-concorsi. Per vincerli in modo pulito, nei pochi casi che sono puliti, richiede il verificarsi diparecchi allineamenti astrali....E' più probabile "sfangarla" come libero professionista che vincere un concorso al comune come operatore delle pulizie! Ovviamente sfangarla con la professione implica farsi un mazzo a tarallo con l'analisi di mercato e la promozione dei propri servizi...non "divento psicoterapeuta e apro uno studio" senza aver fatto prima una dannata analizi di mercato e senza essersi sbattuti a sangue con la promozione e la creazione di una rete, sennò ci credo che dopo un anno chiudi la baracca.

  13. #43
    Matricola L'avatar di verinit
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Ri-ciao!
    Nel mio post non mi riferivo ad episteme, ma al post dell'altra collega, per quello ho puntualizzato!! La penso esattamente come te!! Per i concorsi, anche in questo caso dipende dalla regione d'appartenenza a questo punto, qui non puoi pilotare molto, anzi!! E' dura ma se studi molto (anche materie di cui non te ne frega nulla e non ne sai nulla...) puoi se non vincere, entrare in graduatoria ed esser chiamato, sia per collaborazioni che per t. det. I profili sono diversi, dai collaborat. amministr (impiegato generico, diploma) agli istruttori (specialisti, necessariamente con laurea). Per il resto, non ho altri suggerimenti, se non quello di sfruttare - se puoi - il titolo superiore in qc modo, avere tanta tenacia e non mollare!! In bocca al lupo!

  14. #44
    fiona774
    Ospite non registrato

    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Citazione Originalmente inviato da episteme Visualizza messaggio
    Ricordo la mia prof delle superiori, insegnava psicologia e aveva (ha forse ancora) uno studio essendo anche psicoterapeuta, ma ricordo che già allora ci diceva che lei arrivava a fine mese per lo stipendio da insegnante e che lo studio, anche se le fruttava poco e aveva pochi clienti, lo teneva aperto per passione. Lei era stata più previdente affiancando una alternativa sicura a quella dello studio. Questo serve oggi; l'attività di studio rimane e rimarrà per molto (qualcuno potrà decollare ma pochi) una attività interessante ma collaterale rispetto ad una attività principale (o almeno principale fonte di reddito per vivere). un altro esempio? Una parente di mia madre finita la specializzazione ha tentato di aprire lo studio ma è riuscita ad andare avanti solo per quasi un anno, adesso riceve a casa e come attività principale svolge tutt'altro. Inutile girarci intorno è così e sarà così per molti. Poi mettiamoci tutta la sposorizzazione e la buona volontà che si vuole, ma la realtà è questa.
    Ciao!
    Scusa se m'inserisco ma non sono assolutamente d'accordo.
    Lavorare nella clinica non può essere un passatempo. Se spendo energie e testa in un altro lavoro non avrò risorse sufficienti per fare lo psicoterapeuta.
    L'attività di psicoterapeuta richiede non solo formazione ma anche molta esperienza che certo non mi posso fare se lavoro tutta la vita con 3 o 4 pazienti a settimana (se va bene ). Voi ci andreste da un dentista che ogni mese lavora su massimo 3 pazienti o un chirurgo che ha operato solo 3persone? Va bene la tecnica, ma ci vuole anche esperienza.
    Ma soprattutto cosa pensare di una persona che valuta un lavoro così complesso e di responsabilità come quello dello psicoterapeuta, un lavoro da fare a tempo perso? Perché non si è impegnato abbastanza per dedicarsi a questo mestiere? Non so...qui mi pare che ci sia il rischio di far passare dei limiti personali, come conseguenze della crisi economica.
    Attenzione! Non sarà che forse fare questo benedetto mestiere di psicoterapeuta e' tanto fantasticato e idealizzato, ma quando poi ci si trova a farlo e' di grande frustrazione? Perché il mercato del lavoro e' altamente competitivo, i pazienti sono tosti e nessuno ci aspetta a braccia aperte?
    Non so...proviamo a rifletterci un po'.
    Ciao ciao

  15. #45
    Partecipante
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    Riferimento: Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

    Citazione Originalmente inviato da ste203xx Visualizza messaggio
    io non avevo capito che episteme parlasse di una psicoterapeuta che riceve in casa in nero...mi è sembrato di capire che, nn potendo sostenere i costi di uno studio, ha adibito a studio una stanza della sua casa, per risparmiare, e i pochi pazienti li riceve lì. E' perfettamente legale farsi lo studio in casa, chi può e ha una casa suddivisa in modo idoneo.
    Hai capito perfettamente ciò che volevo dire. Non ho mai detto che questa persona lavorasse in nero. Se uno può, come dice ste203xx è perfettamente legale. Ma al di là di questo ciò che volevo dire con questo esempio di questa persona è che oggi è abbastanza dura avere uno studio e vivere solo di quello. Almeno da mia esperienza so questo sapendo di molti che appunto svolgono nel frattempo anche un'altra professione (magari vicina ovviamente, non idraulico/psicoterapeuta).

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