Psicoterapeuta disoccupato.E ora?

[Esami Psi]

Eccomi qua, psicologa abilitata e psicoterapeuta.. disoccupata e sconfortata.. Veramente sconfortata non so più che inventarmi, non mi va di lamentarmi di continuo ma non so proprio cosa fare più. C'è da premettere che non sono una di quelle persone che si stanno con le mani in mano, dalla laurea nel 2008 ho sempre lavorato, in comunità, qualcosa nelle scuole con progetti, e tanto tantissimo volontariato sia per farmi conoscere, sia per sviluppare eventuali contatti lavorativi. Visto che erano sempre progetti ovviamente a termine ho fatto anche altri lavori sempre part time, da doposcuola al call center, in modo che si potessero conciliare con la scuola di specializzazione e con lo studio che intanto ho avviato. Ora mi ritrovo con la specializzazione e senza lavoro se non pochissimi pazienti nel privato. Non penso di poter puntare solo su quello promuovendomi di continuo tra i medici di base, pediatri ecc perchè per ottenere risposte alla promozione ci vuole tempo e non si campa di solo pochi pazienti a quando vengono...e nenache di fare volontariato perchè mi è venuta un'insofferenza a lavorare gratis. Quindi non so più che cavolo pensare ne fare, mando curriculum, chiamo direttamente alle strutture per un appuntamento con i responsabili in modo da presentarmi di persona, ho presentato progetti ai servizi sociali ma ovviamente "aggratis" te lo fanno fare altrimenti nulla, non ci sono fondi. Ad oggi praticamente disoccupata. a volte mi dico che è meglio che cambio mestiere! Scusate lo sfogo!!!

[ziguli81]

Ciao vi racconto la mia storia. Durante il terzo anno di scuola di specializzazione ho perso il lavoro di psicologa per mancanza di fondi ed ho deciso di aprire uno studio ho affittato una stanza a metà con un mio collega a 150 euro tutto il mese in un paese noto ai castelli romani. Ora è un anno e mezzo e durante questo anno ho ricevuto 35 richieste e ho ben 15 concorrenti. Ogni giorno da quel giorno lavoro almeno due ore in marketing! Che cosa vuol dire? La gente cerca uno psicologo su internet!! Cosa avete fatto per essere visibili su internet? nessuno di questi 35 pazienti mi è stato mandato da qualcuno ma mi ha trovato su internet e mi ha scelto tra 15 psicologi in zona!! Ogni settimana scrivo un articolo nel mio blog,ho contattato un esperto seo che mi ha dato ottimi consigli e aiuto per ottimizzare il mio sito. Ho un account facebook professionale in cui le persone di questo paese mi contattano per consulenze. Consiglio inoltre di aprire uno studio in un paese che abbia altri paesini più piccolini vicino o in una piccola città dove è più facile essere visibili e dopo un attento esame dei colleghi che vi sono.

[Esami Psi]

Grazie Ziguli il tuo post è molto interessante, di promuovermi su internet l'avevo pensato è stavo iniziando anche a scrivere qualcosa,cominciando ad aprire un pagina su facebook, per poi aprire un blog o un sito professionale, tuttavia da un lato pensavo che le persone per andare da un psicologo si fanno consigliare maggiormente da amici o medici di fiducia... La tua esperienza è positiva e anche rassicurante, sicuramente ci vuole impegno quotidiano come dici tu per fare marketing e avere dei risultati. Ma leggere chi ce la fa a farlo questo lavoro, e a farlo anche bene, non fa che motivare a tentarci almeno! Grazie

[danzalavita]

Salve ragazzi! :-)
Vi scrivo perchè sto incominciando a patire uno strano senso di disorientamento in campo lavorativo e da voi vorrei dei pareri e dei consigli per aiutarmi a canalizzare meglio e miei pensieri: vivo in Sardegna (terra che amo ma che è particolarmente colpita dalla disoccupazione) e da qualche anno ormai sono una psicologa iscritta all'albo e con un master in psiconcologia. Ho lavorato fino al mese scorso sia come educatrice che come psicologa in ospedale con contratto a progetto che ormai è terminato e ora mi trovo con le spalle al muro. Tante le cose che vorrei realizzare anche perchè gli anni passano e come tutti ho bisogno di certezze e tranquillità quindi che fare?....tanti sono i quesiti che mi pongo e sono davvero in preda alla disperazione più totale. Lo so, non sono l'unica e la situazione è deprimente per molti ma...di tutto ciò che schizza sulla mia mente, cosa mi consigliate?
1- ripresento altri progetti in ospedale in attesa di finanziamenti anche se poveri?
2- oppure cerco altri lavori rinunciando a tutto quello che ho fatto, pur di guadagnare?
3- oppure mi tuffo nello studio di tutti i concorsi che esistono qua in Italia?
4- oppure...parto all'estero riniziando da zero totalmente, vista la nuova lingua da imparare?
5- oppure....? ditemi voi!

Tutto questo per lavoro. E la famiglia quando me la faccio visto che anche il mio partner è molto precario?

CONFUSIONE!

Aiutatemi!!!

Grazie a tutti!

[GIUNONE]

Ciao danzalavita, mi ritrovo come molti nelle tue parole e la "soluzione" per me è consitita nell'integrare tutti e 4 i punti da te elencati in un tempo lungo sette anni...Per "campare" ho fatto lavori non psi, nel frattempo mandavo o portavo progetti a destra e a manca, ho studiato come una matta per concorsi ed uno l'ho vinto, ho avviato la libera professione e collaborazioni mentre lavoravo finchè mi sono stabilizzata in un lavoro psi. Ho sempre avuto in mente l'obiettivo di fare la psi, sentendomici ogni giorno di più, nel frattempo ho fatto anche la scuola di specializzazione, quindi divenivo sempre più consapevole di quello che amavo fare. Ti consiglio di non perdere il tuo obiettivo di vista e soprattutto di avere un'alta soglia di tolleranza perchè i risultati si colgono solo sul lungo raggio..Tenacia, costanza, determinazione prima o poi ti portano dove vuole il tuo cuore (che romantica)..
Ps. Il quarto punto consisteva per me in un tirocinio al Parlamento europeo che poi però non feci perchè altrimenti avrei perso il mio inserimento lavorativo...Mi mangio le mani, ma in effetti sarebbe stata una sorta di vacanza studio o invece chissà ci sarei anche potuta rimanere per altri motivi...Ma la vita è fatta di scelte, spesso non indolori, ti dico solo cerca di cogliere le occasioni che la vita ti offre, mantenendo alti i tuoi obiettivi..

[danzalavita]

Grazie Giunone della tua preziosa testimonianza
Ti confido che sono molto stanca di lottare da anni per trovare la "mia" dimensione e credo che la mia soglia di tolleranza sia fin troppo alta ma come giustamente dici tu, è bene non perdere l'obiettivo di vista.
Ora proverò tutto in contemporanea e vedremo
GRAZIE MILLE

[psicologo]

Grazie Giunone della tua preziosa testimonianza
Ti confido che sono molto stanca di lottare da anni per trovare la "mia" dimensione e credo che la mia soglia di tolleranza sia fin troppo alta ma come giustamente dici tu, è bene non perdere l'obiettivo di vista.
Ora proverò tutto in contemporanea e vedremo
GRAZIE MILLE

Ti capisco, sono anni che sto vivendo questa situazione, e anche quando finalmente pensavo di vedere realizzati i miei sacrifici in realtà si è tramutato tutto in un' illusione. Purtroppo io ho 40 anni e non vedo altri percorsi possibili se non sperare di non soccombere, ma è difficile, anche perchè in molti settori c' la dismissione della nostra figura professionale e chi come me è vecchierella fa fatica a proporsi ad enti, anche perchè la proposta economica non è assolutamente in linea con gli anni di esperienza. In questo periodo chi come me lavora in ambito penitenziario vede realizzarsi il timore più grande, la cancellazione del nostro ruolo a favore di psicologi di asl e a.o, mentre chi come me lavora da anni in questo contesto non è stato stablizzato. E' difficile mantenere la positività ma io non demordo, anche se a distanza di 15 anni dalla mia laurea ti assicuro che ciò che sto vivendo non me lo sarei proprio immaginata.
Credo che tu sia più giovane e questo è un punto a tuo favore. In bocca al lupo per tutto.

[danzalavita]

Ti capisco, sono anni che sto vivendo questa situazione, e anche quando finalmente pensavo di vedere realizzati i miei sacrifici in realtà si è tramutato tutto in un' illusione. Purtroppo io ho 40 anni e non vedo altri percorsi possibili se non sperare di non soccombere, ma è difficile, anche perchè in molti settori c' la dismissione della nostra figura professionale e chi come me è vecchierella fa fatica a proporsi ad enti, anche perchè la proposta economica non è assolutamente in linea con gli anni di esperienza. In questo periodo chi come me lavora in ambito penitenziario vede realizzarsi il timore più grande, la cancellazione del nostro ruolo a favore di psicologi di asl e a.o, mentre chi come me lavora da anni in questo contesto non è stato stablizzato. E' difficile mantenere la positività ma io non demordo, anche se a distanza di 15 anni dalla mia laurea ti assicuro che ciò che sto vivendo non me lo sarei proprio immaginata.
Credo che tu sia più giovane e questo è un punto a tuo favore. In bocca al lupo per tutto.

Bè non sono più una ragazzina nemmeno io perchè di anni ne ho 36
Ma si può a quest'età sentirsi esclusi perchè o troppo vecchi o troppo titolati?!
Quando studiavo mi sono sempre prodigata con lavoretti di ogni tipo per arrangiarmi un pò, convinta di scalare chissà quale montagna. E ora mi trovo a dover cercare nel vuoto. Se poi trovi, o sei troppo grande o non hai l'esperienza ventennale oppure troppo titolata. Non si puòòòòòòòòòò!!!
Quando leggo che nel resto d'europa è tutto molto più semplice, mi schizza subito l'idea di scappare poi...invece sono ancora qua.
Vabbè, non perdiamoci d'animo e pensiamo a ciò che vogliamo lasciandoci alle spalle tutto quello che invece non ci sta
piacendo.
In bocca al lupo ad entrambe allora

[Blooby gosh]

La situazione per gli psicologi è molto triste. La settimana scorsa ho rivisto le mie vecchie compagne di specializzazione e siamo solo in 3 su 21 ad avere un'occupazione stabile mentre altre 2 hanno avviato uno studio che a 7 anni di distanza è ancora lontano dal dirsi avviato. Il problema poi è un altro, pensare di lavorare per 8 o più ore al giorno facendo psicoterapia, è logorante. Prima di stabilizzarmi, avevo già deciso che avrei smistato il mio impegno lavorativo in almeno due campi (psicoterapia & formazione). Il mio consiglio è quello di chiarirsi per bene quali sono le proprie inclinazioni e capacità, senza seguire le mode del momento o il corso all'ultimo grido, e impegnarsi in quella direzione. Certa la congiuntura economica del momento non è favorevole, ma non per questo ci si deve rassegnare.

[gnometta77]

io sono specializzata da 2 anni, pz non se ne vedono, ho un' invalidità e x via delle agevolazioni fiscali pensavo fosse più facile trovare un lavoretto in comunità....ma nella mia regione, la Puglia, lo psicologo non può fare l' educatore...e quando mi propongo x lavori che si "allontanano x così dire dalla psicologia dicono che sono troppo qualificata...non ho parole

[danzalavita]

Eh si Gnometta77 ti capisco benissimo. Anch'io paradossalmente mi sono sentita dire che ero troppo titolata o con poca esperienza su un preciso campo. Il pessimismo spesso mi invade ma non è certamente il modo migliore per affrontare questa realtà...così a volte torna in me un pò di speranza
Poi credo sia fondamentale ascoltarsi nel profondo e per quanta precarietà ci sia, è bene seguire le proprie attitudini altrimenti non si potrà mai dare il meglio di sè.
in bocca l lupo per tutto

[ste203xx]

Che poi mi chiedo: ma tutti questi che dicono a uno psicologo "sei troppo specializzato"...se fosse stato specializzato nel grado giusto che volevano loro, lo avrebbero assunto? Non ci credo manco se lo vedo...Quelli che dicono "hai poca esperienza": se l'avesse avuta nel grado giusto, lo avrebbero assunto? Sì sì, come no, ma ci prendessero meno peri fondelli, vah...tanto avrebbero trovato un'altra scusa, o avrebbero al massimo, nella migliore delle ipotesi, proposto un incarico a partita iva, a 2 lire bucate, a condizioni assurde e con tasse a carico del malcapitato...o direttamente a prestazione occasionale. E che c'abbiamo l'anello al naso???!!! Sarò diventata cinica per l'età e le disillusioni, ma non credo più a niente e a nessuno!

[Jorasses]

Ciao a tutti,
sono tornato su OPS dopo un lungo periodo di assenza (ero iscritto quando frequentavo ancora la triennale, e successivamente cancellato). Ora, a 32 anni, il motivo è quello di condividere qualche esperienza, fare rete, e - non lo nego - avere un po' di sostegno da parte di colleghi più motivati.

Alcune informazioni su di me:
Sono laureato in Clinica dal 2008 e abilitato dal 2010. Lavoro da inizio 2006 in comunità come educatore. Nella formazione post laurea ho acquisito un Master in Tecniche Educative, ed una formazione in disturbi specifici dell'apprendimento, oltre a varie altre esperienze che nulla hanno a che fare con la psicologia.
Il problema è che, contrariamente a quando incominciai a lavorare, fare l'educatore in comunità non è più, per me, di alcuno stimolo, motivo per cui ho incominciato a guardarmi attorno.

Il panorama è desolante, credo un po' per tutti, ma restando nel nostro orticello le cose sono ben più che difficili. Nel frattempo, le mie competenze si sono impolverate, le strade dei miei colleghi si sono più o meno separate (e a parte pochi fortunati, vedevo comunque un generale problema di "sopravvivenza" tra i laureati in psicologia), l'età è avanzata chiudendomi molte porte (ad es. i concorsi nelle forze armate). Nel bene o nel male, ma NON grazie alla laurea, sono riuscito a costruirmi un tetto sotto cui abitare e ad avere una qualità di vita tutto sommato soddisfacente.

Per un breve periodo ho anche fatto il formatore e poi il diagnosta (attività che mi era congeniale) ma senza aprire partita iva, appoggiandomi quindi a una società che fatturava le mie prestazioni. Ho sempre rifiutato di fare un mutuo per l'iscrizione a una scuola di psicoterapia che, come ben sappiamo, non garantisce maggiori possibilità di lavoro in quanto il mercato è saturo.
L'anno scorso ho deciso di re-iscrivermi ad una triennale scientifico-economica, che sto portando avanti con piacere e che spero mi darà nuovi sbocchi professionali (anche in sinergia con il titolo da psicologo, a voler ben vedere) ad un costo assolutamente risibile rispetto alle specializzazioni in area clinica.
Sto ancora valutando se aprire la partita iva, ma i costi di mantenimento sono elevati, il riscontro economico incerto soprattutto in periodi di crisi.

Questo preambolo per dire che mi sento profondamente demotivato, isolato e "depresso" in senso - per ora - non squisitamente clinico.
Avrei piacere di confrontarmi con qualche collega. E' strano per me scrivere queste righe: per il mio lavoro ho sempre fornito supporto a coloro che ne avessero bisogno, in senso professionale ma anche semplicemente "umano", anche in situazioni di elevatissimo disagio sociale, ed ora mi trovo dall'altra parte della barricata a causa di elementi squisitamente personali e professionali. Forse il consiglio più sensato sarebbe quello di ricorrere ad una supervisione (o ad un sostegno) da parte di un collega, ma ahimè credo che in questo momento non me lo potrei proprio permettere.

PS. Spero di non aver sbagliato sezione.

[Blooby gosh]

Ciao, i periodi di sconforto ci sono per tutti ma anche questi in fondo servono per fare un bilancio, come stai facendo tu, e capire quale direzione prendere...... mi è poco chiaro cosa hai fatto dal 2010 ad oggi e cosa ti è successo ora da rimettere la tua vita, che definisci soddisfacente, in discussione. Il nodo forse sta lì.

[crissangel]

Ciao Jorasses e bentornato nel forum sebbene le circostanze non siano delle migliori

PS. Spero di non aver sbagliato sezione.

Nessun problema, ho comunque spostato la tua discussione e l'ho unita ad una di molto simile aperta qualche mese fa nella stanza di "lavoro e imprenditoria". Direi che possiamo continuare qui. Di discussioni di questo genere ve ne sono parecchie, purtroppo; prova a vedere se questa o altre discussioni del forum ti possono essere di aiuto in qualche modo. La situazione e i vissuti che stai vivendo accomunano una buona parte di noi...

Buona continuazione