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  1. #1
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Gli psicologi sono troppi?

    Visitando il forum ho letto molte discussioni che riguardavano il problema della difficoltà lavorativa degli psicologi imputabile spesso anche alle università che ogni anno sfornano baraonde di laureati in psicologia.
    A questo proposito propongo sul forum la stessa domanda che da qualche giorno gira su internet e su facebook: gli psicologi sono troppi? ed a seguire l'annuncio stampa CNOP- – Presentato il decalogo “La riforma della formazione degli Psicologi”

    Vi copio il comunicato stampa pensando che vi possa interessare:

    UFFICIO COMUNICAZIONE CNOP: 12/04/2012 PRESENTATO IL DECALOGO LA RIFORMA DELLA FORMAZIONE DEGLI PSICOLGI. ROMA – PIAZZA MASTAI PALAZZO DELL’INFORMAZIONE: Numero chiuso per l’accesso alla facoltà universitaria, prove di ammissioni comuni nello stesso giorno a livello nazionale, riforma della cosiddetta laurea breve, migliore qualità del tirocinio e revisione dell’esame di Stato. Sono questi i punti salienti presentati oggi a Roma dagli Stati generali della psicologia per garantire una nuova e migliore formazione professionale

    CNOP, PRESENTATO IL DECALOGO PER LA RIFORMA DELLA FORMAZIONE DEGLI PSICOLGI


    Numero chiuso per l’accesso alla facoltà universitaria, prove di ammissioni comuni nello stesso giorno a livello nazionale, riforma della cosiddetta laurea breve, migliore qualità del tirocinio e revisione dell’esame di Stato. Sono questi i punti salienti presentati oggi a Roma dagli Stati generali della psicologia per garantire una nuova e migliore formazione professionale.


    Roma, 12 aprile 2012 – Realizzare nuovi percorsi formativi per facilitare l’accesso dei giovani professionisti al mercato del lavoro e garantire agli utenti adeguati livelli di qualità del servizio. Sono questi alcuni dei capisaldi della linea di azione che il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, in sinergia con la Conferenza dei Presidi delle facoltà di Psicologia, con la Consulta dei Direttori di Dipartimento di Psicologia e con l’Associazione italiana di Psicologia, ha tracciato ed elaborato in un documento ufficiale, presentato oggi a Roma durante una conferenza stampa, una proposta in grado di rivoluzionare il percorso di formazione e l’accesso alla professione.

    Secondo i dati ufficiali raccolti dal CNOP sono circa 83.000 i professionisti in Italia iscritti all’Albo degli Psicologi. E ogni anno il numero medio degli iscritti aumenta di circa 5.000 unità. Ma oltre la metà degli iscritti non riesce a esercitare la professione di psicologo. Ecco perché il CNOP presenta oggi alle istituzioni un vero e proprio decalogo ufficiale di proposte, ma anche di azioni già avviate, che riguardano in particolare l’accesso alla professione, la sperimentazione di nuovi percorsi formativi e professionali, il tirocinio, la riforma degli esami di Stato.

    “La precarietà che registriamo in alcune fasce dei nostri professionisti potrebbe essere attribuita al rilevante numero di laureati che, negli ultimi quindici anni, sono usciti dalle Università come conseguenza della proliferazione dei corsi di laurea”, ha dichiarato Giuseppe Luigi Palma, Presidente del Cnop. Nel 2010 sono stati attivati più di 40 corsi di laurea di I Livello e più di 60 corsi di laurea di II Livello. Ma, “a fronte di un simile aumento nell’offerta di formazione, continua Palma, è mancata una programmazione degli accessi rispetto al fabbisogno nazionale degli psicologi. Ecco perché il documento propone di definire un numero adeguato di accessi annuali, periodicamente aggiornabile e in base a criteri condivisi di ammissione in modo da decongestionare da una parte il sovraffollamento universitario e dall’altra, garantire l’accesso al mondo del lavoro, una volta conseguito il diploma di laurea.

    Sempre su questa linea si propone l’abolizione della sezione B dell’Albo degli psicologi. “Sulla base dell’esperienza maturata con l’istituzione dei corsi triennali”, ha spiegato Palma, “tre anni sono necessari per porre le basi di una cultura psicologica, ma non sono sufficienti per una formazione professionale. A fronte degli oltre 83.000 iscritti, solo circa 200 risultano gli iscritti all’Albo B. Ecco perché riteniamo opportuna l’abolizione o la sua messa in esaurimento”.

    Il documento punta, inoltre, a una migliore qualificazione del tirocinio professionalizzante, che oggi si configura ormai come un lavoro semi-indipendente svolto nell’ambito di un team professionale e in contesti sempre più eterogenei, come cliniche e laboratori di ricerca, servizi sociosanitari, aziende, scuole, tribunali, strutture di accoglienza, centri sportivi.

    Legato a doppio filo con il praticantato è lo sviluppo professionale continuo che, soprattutto nella categoria degli psicologi, ha un’incidenza elevata. Secondo stime dell’Ordine, infatti, il 97 per cento dei laureati proseguono la loro formazione frequentando corsi di specializzazione, master o dottorati di ricerca.

    Il documento, ancora, contiene proposte concrete sulla sperimentazione di una nuova forma di ciclo quinquennale per la laurea in Psicologia, in sostituzione del cosiddetto “3+2”. Infine, si invoca una vera riforma dell’esame di Stato, prestando maggiore attenzione agli aspetti deontologici e professionali. In particolare, l’Ordine chiede che gli esami si possano svolgere in tutte le sedi di corsi di laurea in psicologia, prevedendo solo due prove, di cui una uguale per tutte le sedi e monitorata a campione su tutto il territorio nazionale.

    il link: http://altrapsicologia.com/gli-psico...-cnop/2012/04/

  2. #2
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Il problema è che stanno tagliando a dismisura il numero per l'accesso alla specialistica e quindi molte persone si ritroverebbero a non poter proseguire un percorso lasciandolo a metà ... Non sarebbe più intelligente tagliare solo il numero degli accessi alle triennali?? Così non ci si ritroverebbe a buttare 3 anni della propria vita senza poi aver la possibilità di continuare!
    Per il resto sono d'accordo sul ridurre i posti e spero che lo facciano in maniera "seria" (si guardi ad esempio alle triennali come fisioterapia, psicomoricità, logopedia e così via, facoltà che accettano al massimo 30-35 posti l'anno) anche se dubito che sarà fatto.
    In ogni caso meglio di niente, almeno è un passo avanti, qualcuno si sta svegliando.

  3. #3
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    eh,beh...è più facile e comodo tagliare l'accesso alla formazione piuttosto che auto-promuoversi e fare delle scelte mirate nel corso della propria specializzazione mirate a migliorare le proprie abilità e competenze, visto che l'ambito della psicologia è così ad ampio respiro ed eterogeneo...sempre la solita solfa

  4. #4
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Sono d'accordo con la tua riflessione, bijoux, e da psicologa non posso non interessarmi e avere a cuore il problema. Non è concepibile questa preparazione sommaria, frammentaria e scadente da parte della maggior parte degli atenei italiani! Non solo non ha senso sbarrare, ma non ha senso proprio frammentare un percorso in psicologia dividendolo in due blocchi, andava assolutamente salvaguardata la laurea quinquennale, ovviamente con tutti i perfezionamenti e aggiornamenti del caso. Sono a favore del ripristino della vecchia quinquennale e di un test d'ingresso rigido e selettivo, aggiungerei attento in special modo alla personalità del candidato, alle risorse che può mettere in campo in un mestiere tanto complesso, quindi alla logica, alla capacità di comprensione del testo, deduzione, intuizione, cultura generale, più che a domande sulle grattachecche. Bisogna sì selezionare e sbarrare, ma in modo intelligente, il più possibile meritocratico. Non ha senso farlo dopo o vedere tutti questi giovani disoccupati che oggi si pentono di aver rivendicato il diritto allo studio. Cosa è il diritto allo studio? Si studia anche a casa per conto proprio con un libro acquistato su internet, l'università ha un valore diverso e dovrebbe servire a lavorare e costruire un futuro, accidenti!

  5. #5
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Completamente d'accordo con te Psichedelic ...

  6. #6
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Noto con piacere che la discussione è stato visitata molte volte... Nessuno vuole però lasciare il suo pensiero??

  7. #7
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    provo a esporre io il mio pensiero da studentessa
    .. secondo me l'idea di mettere il numero chiuso alla triennale è sacrosanta..
    c'è chi non è d'accordo perchè dice che i test d'ingresso non sono selettivi nel modo giusto, perchè poi si andrebbe a conoscenze ecc
    quando ho fatto io il test, in effetti, la distinzione tra chi entrava e chi non entrava era basata solo su una cosa: quanto ci si era esercitati con i manuali per fare esercizi per i test d'ingresso. non veniva valutata nè la preparazione, nè l'intelligenza.
    ad ogni modo se io non fossi riuscita ad entrare a psicologia al primo colpo, credo non ne avrei fatto un dramma ,
    sarebbe un dramma invece trovarsi dopo anni e anni di sacrifici a capire che forse si ha buttato via tempo e denaro

    per la divisione del percorso in due parti, non ci vedo molto senso, l'unico vantaggio è che se uno dopo i 3 anni non vuol continuare a studiare può sfruttare la laurea triennale per cercare lavoro come educatore (ma non credo fosse questo lo scopo della divisione del percorso)
    oppure può iscriversi alla laurea specialistica di un'altra facoltà, se si accorge di voler continuare con un indirizzo diverso, io per esempio ho cambiato facoltà per fare neuropsicologia
    in ogni caso, la divisione, con tutto quello che ne comporta, porta la maggior parte della gente a perdere ulteriore tempo e laurearsi con un anno o più di ritardo per fare una tesi (triennale) che spesso non ha grande valore formativo, anzi, diciamocelo, è un po' una farsa

    poi per quanto riguarda il tirocinio, secondo me sarebbe molto ma molto più utile fatto all'interno dell'università. innanzitutto per accorciare i tempi, poi per far sì che ci sia una maggiore supervisione da parte dell'università sulle sedi dove viene effettuato il tirocinio, e poi perchè la formazione teorica viene affrontata in modo completamente diverso se si ha un riscontro pratico di quello che si studia
    credo che all'interno dei 5 anni ci siano un sacco di corsi inutili e/o ridondanti e togliere un paio di questi corsi per fare spazio a un tirocinio non inciderebbe poi molto sulla preparazione di noi studenti (mentre gioverebbe molto alla nostra salute mentale non essere sempre sotto pressione per gli esami
    Ultima modifica di irenebrambilla : 27-04-2012 alle ore 15.14.39

  8. #8
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    In effetti il punto è proprio che sarebbe meglio bloccare l'accesso alla triennale in modo più corposo piuttosto che fare una mezza selezione all'entrata per poi ri-tagliare le persone fuori dopo 3 anni di studi... Se una persona non rientra alla triennale bè se ne fa una ragione come x altre facoltà che ho citato prima... Ma tagliare il percorso a metà e non permettere di continuare a coloro che invece hanno già lasciato anni e soldi all'università mi sembra davvero sciocco!!! Ma purtroppo è proprio quello che stanno facendo...

  9. #9
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    se una persona non riesce a entare alla triennale, non se ne fà una ragione....anzi! a meno chè non fosse interessata...e poi mi ripeto, fare una selezione ,non so...non mi piace molto, piuttosto sarebbe meglio permettere a tutti di entrare e poi se non si riesce a stare in corso oppure se si è fuoricorso da piu' di un'anno...si manda via il/la studente/ssa..avrebbe più senso, a mio avviso
    e poi il problema essenziale è sempre il solito: il percorso di studio (qualunque) è lontano dal mondo del lavoro..a differenza di cio' che accade in Germania, dove scuola e lavoro sono strettamente legate e permette di trovare lavoro in maniera molto piu' semplice rispetto che in italia o , chessò in spagna...altro che "selezione all'ingresso" che a mè sembra proprio una bella cretinata..come a dire..siamo in troppi! e certo....ma questo non ti spinge a migliorarti?...è chiaro che è mooolto più semplice fare entrare quasi nessuno, piuttosto che migliorasi come professionisti...si fà molta più fatica...ma permette anche di migliorare l'immagine professionale a livello della società

  10. #10
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Io parlo dal mio punto di vista... Io ho sempre voluto fare questa professione ma se mi avessero tagliato fuori alla triennale ci sarei stata male certo ma avrei optato x qualcos'altro (come fa qualsiasi persona che non entra a medicina, odontoiatria, alla accademia di danza e così via per tutto), un discorso diverso è essere tagliati dopo la triennale, dopo che hai investito tempo, soldi ed ideali in questa facoltà, dopo che ti senti già "quasi psicologa", dopo che questa professione fa già parte di te!!!!
    Essere tagliati fuori a 18 anni quando ancora non sai che fare del tuo futuro in maniera concreta credo che sia completamente diverso che rimanere bloccato a metà di una professione ed essere costretta a fare qualcos'altro (sarebbe stato molto meglio iniziare a fare quel qualcos'altro da subito)...

  11. #11
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Citazione Originalmente inviato da jasperer Visualizza messaggio
    se una persona non riesce a entare alla triennale, non se ne fà una ragione....anzi! a meno chè non fosse interessata...e poi mi ripeto, fare una selezione ,non so...non mi piace molto, piuttosto sarebbe meglio permettere a tutti di entrare e poi se non si riesce a stare in corso oppure se si è fuoricorso da piu' di un'anno...si manda via il/la studente/ssa..avrebbe più senso, a mio avviso
    e poi il problema essenziale è sempre il solito: il percorso di studio (qualunque) è lontano dal mondo del lavoro..a differenza di cio' che accade in Germania, dove scuola e lavoro sono strettamente legate e permette di trovare lavoro in maniera molto piu' semplice rispetto che in italia o , chessò in spagna...altro che "selezione all'ingresso" che a mè sembra proprio una bella cretinata..come a dire..siamo in troppi! e certo....ma questo non ti spinge a migliorarti?...è chiaro che è mooolto più semplice fare entrare quasi nessuno, piuttosto che migliorasi come professionisti...si fà molta più fatica...ma permette anche di migliorare l'immagine professionale a livello della società
    secondo me se è una persona non troppo motivata se ne fa una ragione
    se è una persona motivata invece se non passa al primo colpo riproverà l'anno dopo, magari nel frattempo si iscrive a qualche facoltà tipo scienze dell'educazione per cominciare a dare qualche esame che potrà poi farsi tenere buono anche per psicologia, cmq prima o poi riuscirà ad entrare!

    penso che un buon 50% delle persone che si iscrivono a psicologia rientrano nella categoria "non molto motivati".. è una facoltà abbastanza di moda..
    Ultima modifica di irenebrambilla : 29-04-2012 alle ore 21.08.58

  12. #12
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    Re: Gli psicologi sono troppi?

    Riesumo questo post per chiedere a qualcuno che sa: ma questi provvedimenti sono cogenti o sono l'ennesimo tono di voce alzato che poi si rivela tutto fumo e niente arrosto? Personalmente sono d'accordo con i nuovi provvedimenti proposti (anzi secondo me erano da attuare già 5-8 anni fa) ma da che anno si concretizzeranno? O erano solo proposte che fra 10 anni forse qualcuno vedrà se applicare?...

  13. #13
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Guarda io so che molte università stanno diminuendo gli accessi ... Ad esempio alla Sapienza da 8 corsi di laurea in psicologia ne sono rimasti solo 2 ed alla magistrale mentre gli altri anni accoglievano 160 persone a corso quest anno ne accolgono 120 (quindi almeno in questa univeersità stanno tagliando i posti ed anche di molto, per quel che riguarda le altre non saprei dirti)...

  14. #14
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    Re: Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Citazione Originalmente inviato da -bijoux- Visualizza messaggio
    Guarda io so che molte università stanno diminuendo gli accessi ... Ad esempio alla Sapienza da 8 corsi di laurea in psicologia ne sono rimasti solo 2 ed alla magistrale mentre gli altri anni accoglievano 160 persone a corso quest anno ne accolgono 120 (quindi almeno in questa univeersità stanno tagliando i posti ed anche di molto, per quel che riguarda le altre non saprei dirti)...
    Grazie per la risposta. Al nord (Milano e Bergamo) a quanto so non si sono fatti grandi tagli, sembra tutto procedere come gli altri anni. Secondo me bisogna essere più incisivi e già da subito (adesso dal prox a.a.) adottare certi provvedimenti. Ad esempio sul test d'ingresso nazionale non mi sembra si sia fatto e neppure modifiche su tirocini e esami di stato. E cosa che mi starebbe più a cuore l'abolizione del tanto inutile 3+2 e una certa uniformazione dei programmi e piani di studio a livello nazionale. Questi provvedimenti arrivano già in ritardo, se aspettano ancora molti anni temo che non si farà altro che prolungare la situazione insostenibile che si è (volutamente) venuta a creare finora. Aspettiamo e stiamoa vedere, nella speranza che una buona volta l'ordine o chi per esso prenda posizione e faccia sentire davvero la sua voce.

  15. #15
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    Riferimento: Re: Riferimento: Gli psicologi sono troppi?

    Citazione Originalmente inviato da episteme Visualizza messaggio
    Grazie per la risposta. Al nord (Milano e Bergamo) a quanto so non si sono fatti grandi tagli, sembra tutto procedere come gli altri anni. Secondo me bisogna essere più incisivi e già da subito (adesso dal prox a.a.) adottare certi provvedimenti. Ad esempio sul test d'ingresso nazionale non mi sembra si sia fatto e neppure modifiche su tirocini e esami di stato. E cosa che mi starebbe più a cuore l'abolizione del tanto inutile 3+2 e una certa uniformazione dei programmi e piani di studio a livello nazionale. Questi provvedimenti arrivano già in ritardo, se aspettano ancora molti anni temo che non si farà altro che prolungare la situazione insostenibile che si è (volutamente) venuta a creare finora. Aspettiamo e stiamoa vedere, nella speranza che una buona volta l'ordine o chi per esso prenda posizione e faccia sentire davvero la sua voce.
    Concordo con te , secondo me si dovrebbe ridurre l'accesso in maniera esemplare, dovrebbero adottare lo stesso criterio delle altre scienze sanitarie (ad esempio fisoterapia e logopedia, a La Sapienza ne entrano intorno ad una trentina l'anno non ricordo il numero preciso, ma certo rispetto ai nostri mille studenti c'è molta differenza)

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