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Discussione: 3 prova CASO EVOLUTIVO

  1. #46
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    ragazzi mi potreste aiutare per questo caso uscito anni fà nella mia facoltà..cosa fareste???

    F. e un bambino di otto anni; i suoi genitori si rivolgono ad un servizio materno infantile della ASL territoriale. F. frequenta la terza elementare in una scuola statale. Dal colloquio con i genitori emerge che il bambino negli ultimi mesi ha difficoltà ad andare a scuola, dice ai genitori che teme di essere punito ingiustamente dalle maestre.
    La madre ritiene che ultimamente p diventato più dipendente da lei e con atteggiamenti infantili nei suoi confronti; ha chiesto, un paio di sere fa, la sua vicinanza prima di addormentarsi, mentre dopo un “brutto sogno” ha chiesto di dormire con i genitori.
    Nel corso del colloquio con i genitori si apprende che i genitori attraversano una crisi di coppia e che cominciano a pensare di separarsi, in quanto non riescono a “trovare punti di incontro” su varie vicende familiari, sono sempre in tensione; il marito dice che preferisce “fare gli straordinari al lavoro piuttosto che tornare a casa”.
    Si avvia l’esame psicodiagnostico del bambino; i risultati della valutazione cognitiva mettono in luce una buona capacita d’apprendimento e comprensione delle prove proposte; non si evidenziano problemi cognitivi.
    Il candidato illustri in modo sintetico:
    a) l’ipotesi o le ipotesi che si possono avanzare per spiegare le difficoltà del bambino;
    b) quali ipotesi di diagnosi differenziale si possono avanzare;
    c) quali ulteriori dati sarebbero necessari per avvalorare le ipotesi di cui ai punti 1 e 2;
    d) di quali strumenti diagnostici ci si potrebbe avvalere per raccogliere i dati di cui al punto 1;
    e) formulate le possibili ipotesi sulle difficoltà del bambino, il candidato illustri il tipo di
    intervento ritenuto più idoneo.
    Il candidato e invitato a fornire per ogni punto le motivazioni delle scelte fatte.

  2. #47
    Partecipante Assiduo L'avatar di CMICHELA
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    Citazione Originalmente inviato da valentina@ Visualizza messaggio
    ragazzi mi potreste aiutare per questo caso uscito anni fà nella mia facoltà..cosa fareste???

    F. e un bambino di otto anni; i suoi genitori si rivolgono ad un servizio materno infantile della ASL territoriale. F. frequenta la terza elementare in una scuola statale. Dal colloquio con i genitori emerge che il bambino negli ultimi mesi ha difficoltà ad andare a scuola, dice ai genitori che teme di essere punito ingiustamente dalle maestre.
    La madre ritiene che ultimamente p diventato più dipendente da lei e con atteggiamenti infantili nei suoi confronti; ha chiesto, un paio di sere fa, la sua vicinanza prima di addormentarsi, mentre dopo un “brutto sogno” ha chiesto di dormire con i genitori.
    Nel corso del colloquio con i genitori si apprende che i genitori attraversano una crisi di coppia e che cominciano a pensare di separarsi, in quanto non riescono a “trovare punti di incontro” su varie vicende familiari, sono sempre in tensione; il marito dice che preferisce “fare gli straordinari al lavoro piuttosto che tornare a casa”.
    Si avvia l’esame psicodiagnostico del bambino; i risultati della valutazione cognitiva mettono in luce una buona capacita d’apprendimento e comprensione delle prove proposte; non si evidenziano problemi cognitivi.
    Il candidato illustri in modo sintetico:
    a) l’ipotesi o le ipotesi che si possono avanzare per spiegare le difficoltà del bambino;
    b) quali ipotesi di diagnosi differenziale si possono avanzare;
    c) quali ulteriori dati sarebbero necessari per avvalorare le ipotesi di cui ai punti 1 e 2;
    d) di quali strumenti diagnostici ci si potrebbe avvalere per raccogliere i dati di cui al punto 1;
    e) formulate le possibili ipotesi sulle difficoltà del bambino, il candidato illustri il tipo di
    intervento ritenuto più idoneo.
    Il candidato e invitato a fornire per ogni punto le motivazioni delle scelte fatte.
    PROVO... FORSE IN MANIERA UN PO' AZZARDATA...

    Analisi della domanda:
    Sembrerebbe che i problemi per cui si arriva alla consultazione riguardino sia la sfera scolastica che domestica e sono comparsi negli ultimi mesi.
    Viene anche evidenziato un problema familiare relativo alla separazione. Non sappiamo però se il bambino ne è a conoscenza, se gli è stato detto direttamente o se semplicemente lo sta vivendo all’interno dell’ambiente domestico.
    a-b)I sintomi descritti potrebbero essere inquadrati all’interno dei disturbi d’ansia, in particolare possiamo fare riferimento al disturbo d’ansia da separazione e alla fobia sociale. Potrebbe anche trattarsi di un disturbo dell’adattamento. Potrebbe anche essere il tentativo del bambino di tenere uniti i genitori.
    c)Sarebbe utile approfondire le situazioni in cui il sintomo si presenta. Per fare una diagnosi di ansia di separazione, è necessario che il bambino manifesti i sintomi anche se viene lasciato a casa con altri diversi dai genitori e il disturbo dovrebbe attenuarsi nel caso in cui la mamma è presente. Per la fobia sociale, bisognerebbe approfondire il comportamento di F. con i coetanei, con altri adulti e nelle situazioni sociali in generale. Per quanto riguarda il disturbo di adattamento, potrebbe essere una reazione alla problematica familiare dunque ai cambiamenti che il bambino si aspetta nella sua vita.
    d) Dunque, saranno necessarie:
    - colloqui con gli insegnanti;
    - Ulteriori colloqui con i genitori, anamnesi accurata;
    - osservazione e colloqui con il bambino, approfondendo soprattutto il tema della possibile separazione;
    - utilizzo di test proiettivi (disegno della famiglia, CAT…) e questionari specifici per l’ansia.

    e)L’intervento sarà pianificato su più livelli:
    - psicoterapia per il bambino, eventualmente di stampo cognitivo comportamentale (esposizione, estinzione, gradualità, modellamento, rinforzo, rstrutturazione cognitiva …) e terapia razionale emotiva;
    - terapia improntata sulla relazione d’aiuto (di stampo Rogersiano), soprattutto per l’ascolto delle tamatiche relative alla separazione;
    - terapia familiare e parent training;
    - Generalizzazione delle tecniche utilizzate con F. nella terapia cognitivo comportamentale anche al contesto scolastico.

    Voi che dite???

  3. #48
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EVOLUT

    Citazione Originalmente inviato da CMICHELA Visualizza messaggio
    PROVO... FORSE IN MANIERA UN PO' AZZARDATA...

    Analisi della domanda:
    Sembrerebbe che i problemi per cui si arriva alla consultazione riguardino sia la sfera scolastica che domestica e sono comparsi negli ultimi mesi.
    Viene anche evidenziato un problema familiare relativo alla separazione. Non sappiamo però se il bambino ne è a conoscenza, se gli è stato detto direttamente o se semplicemente lo sta vivendo all’interno dell’ambiente domestico.
    a-b)I sintomi descritti potrebbero essere inquadrati all’interno dei disturbi d’ansia, in particolare possiamo fare riferimento al disturbo d’ansia da separazione e alla fobia sociale. Potrebbe anche trattarsi di un disturbo dell’adattamento. Potrebbe anche essere il tentativo del bambino di tenere uniti i genitori.
    c)Sarebbe utile approfondire le situazioni in cui il sintomo si presenta. Per fare una diagnosi di ansia di separazione, è necessario che il bambino manifesti i sintomi anche se viene lasciato a casa con altri diversi dai genitori e il disturbo dovrebbe attenuarsi nel caso in cui la mamma è presente. Per la fobia sociale, bisognerebbe approfondire il comportamento di F. con i coetanei, con altri adulti e nelle situazioni sociali in generale. Per quanto riguarda il disturbo di adattamento, potrebbe essere una reazione alla problematica familiare dunque ai cambiamenti che il bambino si aspetta nella sua vita.
    d) Dunque, saranno necessarie:
    - colloqui con gli insegnanti;
    - Ulteriori colloqui con i genitori, anamnesi accurata;
    - osservazione e colloqui con il bambino, approfondendo soprattutto il tema della possibile separazione;
    - utilizzo di test proiettivi (disegno della famiglia, CAT…) e questionari specifici per l’ansia.

    e)L’intervento sarà pianificato su più livelli:
    - psicoterapia per il bambino, eventualmente di stampo cognitivo comportamentale (esposizione, estinzione, gradualità, modellamento, rinforzo, rstrutturazione cognitiva …) e terapia razionale emotiva;
    - terapia improntata sulla relazione d’aiuto (di stampo Rogersiano), soprattutto per l’ascolto delle tamatiche relative alla separazione;
    - terapia familiare e parent training;
    - Generalizzazione delle tecniche utilizzate con F. nella terapia cognitivo comportamentale anche al contesto scolastico.

    Voi che dite???
    si infatti sono poche le informazioni sul bambino ma ho pensato anche io queste cose.

  4. #49
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    Citazione Originalmente inviato da valentina@ Visualizza messaggio
    si anch'io ho capito così...comunque come prosegue lo studio?? io ho quasi finito di sistemare tutto il materiale e da lunedì conto di iniziare a memorizzare bene e a fare qualche esercitazione
    mamma mia io non l'ho proprio toccato l'anziano...
    ma sul dsm c'è l'anziano?!?!? :/
    aiutooo

  5. #50
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    Citazione Originalmente inviato da coccinellissima Visualizza messaggio
    mamma mia io non l'ho proprio toccato l'anziano...
    ma sul dsm c'è l'anziano?!?!? :/
    aiutooo
    Io sull'anziano mi leggo solo un pò di demenze e la depressione... basta!!!

  6. #51
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EVOLUT

    anche io ho ipotizzato i disturbi d'ansia
    per l'anziano guarderò demenze e depressione...ho trovato 1 altro caso:

    Francesco è un bambino di 10 anni, con uno sviluppo intellettivo superiore alla media, frequenta la classe quinta e da qualche settimana si rifiuta di alzarsi al mattino per andare a scuola a causa di forti mal di pancia che scompaiono non appena la madre esce per andare al lavoro, lasciandolo a casa sotto le amorevoli cure della nonna paterna. Le insegnanti riferiscono alla madre di aver rimproverato più volte Francesco perché durante le lezioni è distratto, dice di annoiarsi perché conosce già gli argomenti trattati, pone continuamente domande su aspetti troppo evoluti, corregge le insegnanti durante le lezioni. Il candidato, illustri metodi, strumenti e procedure che utilizzerebbe per giungere ad un intervento in relazione al caso.


    Citazione Originalmente inviato da CMICHELA Visualizza messaggio
    PROVO... FORSE IN MANIERA UN PO' AZZARDATA...

    Analisi della domanda:
    Sembrerebbe che i problemi per cui si arriva alla consultazione riguardino sia la sfera scolastica che domestica e sono comparsi negli ultimi mesi.
    Viene anche evidenziato un problema familiare relativo alla separazione. Non sappiamo però se il bambino ne è a conoscenza, se gli è stato detto direttamente o se semplicemente lo sta vivendo all’interno dell’ambiente domestico.
    a-b)I sintomi descritti potrebbero essere inquadrati all’interno dei disturbi d’ansia, in particolare possiamo fare riferimento al disturbo d’ansia da separazione e alla fobia sociale. Potrebbe anche trattarsi di un disturbo dell’adattamento. Potrebbe anche essere il tentativo del bambino di tenere uniti i genitori.
    c)Sarebbe utile approfondire le situazioni in cui il sintomo si presenta. Per fare una diagnosi di ansia di separazione, è necessario che il bambino manifesti i sintomi anche se viene lasciato a casa con altri diversi dai genitori e il disturbo dovrebbe attenuarsi nel caso in cui la mamma è presente. Per la fobia sociale, bisognerebbe approfondire il comportamento di F. con i coetanei, con altri adulti e nelle situazioni sociali in generale. Per quanto riguarda il disturbo di adattamento, potrebbe essere una reazione alla problematica familiare dunque ai cambiamenti che il bambino si aspetta nella sua vita.
    d) Dunque, saranno necessarie:
    - colloqui con gli insegnanti;
    - Ulteriori colloqui con i genitori, anamnesi accurata;
    - osservazione e colloqui con il bambino, approfondendo soprattutto il tema della possibile separazione;
    - utilizzo di test proiettivi (disegno della famiglia, CAT…) e questionari specifici per l’ansia.

    e)L’intervento sarà pianificato su più livelli:
    - psicoterapia per il bambino, eventualmente di stampo cognitivo comportamentale (esposizione, estinzione, gradualità, modellamento, rinforzo, rstrutturazione cognitiva …) e terapia razionale emotiva;
    - terapia improntata sulla relazione d’aiuto (di stampo Rogersiano), soprattutto per l’ascolto delle tamatiche relative alla separazione;
    - terapia familiare e parent training;
    - Generalizzazione delle tecniche utilizzate con F. nella terapia cognitivo comportamentale anche al contesto scolastico.

    Voi che dite???

  7. #52
    Partecipante Assiduo L'avatar di CMICHELA
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EV

    Citazione Originalmente inviato da valentina@ Visualizza messaggio
    anche io ho ipotizzato i disturbi d'ansia
    per l'anziano guarderò demenze e depressione...ho trovato 1 altro caso:
    Mi metto subito all'opera... Intanto vi posto anche questo:
    Francesco è un bambino di 10 anni, con uno sviluppo intellettivo superiore alla media, frequenta la classe quinta e da qualche settimana si rifiuta di alzarsi al mattino per andare a scuola a causa di forti mal di pancia che scompaiono non appena la madre esce per andare al lavoro, lasciandolo a casa sotto le amorevoli cure della nonna paterna. Le insegnanti riferiscono alla madre di aver rimproverato più volte Francesco perché durante le lezioni è distratto, dice di annoiarsi perché conosce già gli argomenti trattati, pone continuamente domande su aspetti troppo evoluti, corregge le insegnanti durante le lezioni. Il candidato, illustri metodi, strumenti e procedure che utilizzerebbe per giungere ad un intervento in relazione al caso.
    MG. è un bambino di 8 anni che giunge in osservazione a un servizio materno-infantile in seguito a problemi di rendimento scolastico e difficoltà relazionali con insegnanti e compagni di scuola. La famiglia di G vive in condizioni di marginalità sociale: il padre è detenuto per spaccio di droga e la madre, tossicodipendente, affida spesso il bambino ai vicini di casa. Il bambino giunge all’osservazione in seguito a segnalazioni degli insegnanti. Ad un primo colloquio G. appare chiuso in se stesso, risponde a monosillabi e affronta malvolentieri le consuete procedure testali (disegno figura umana, disegno famiglia, WISC-R, CAT, Rorschach). Il livello formale e grafico dei disegni, caratterizzati da un tratto incerto e da povertà di dettagli, è riconducibile a quello solitamente riscontrato in bambini di età inferiore. Il QI totale misurato alla WISC-R è di punti 85, con QI verbale di 80 e QI non verbale di 94, al CAT, G racconta storie molto brevi e povere di dettagli e al Rorschach emergono frequenti risposte che richiamano contenuti di minaccia e aggressione.
    Al candidato si chiede di indicare, in un elaborato non superiore alle due pagine:
    1. quali ulteriori indagini e approfondimenti predisporrebbe;
    2. quale validità attribuirebbe agli elementi emersi dai test;
    3. quali ipotesi diagnostiche prenderebbe in considerazione;
    4. quali ipotesi di intervento penserebbe di impostare.
    Ultima modifica di CMICHELA : 20-08-2012 alle ore 11.36.22

  8. #53
    Partecipante Assiduo L'avatar di CMICHELA
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3 prova CASO EV

    Citazione Originalmente inviato da valentina@ Visualizza messaggio
    anche io ho ipotizzato i disturbi d'ansia
    per l'anziano guarderò demenze e depressione...ho trovato 1 altro caso:

    Francesco è un bambino di 10 anni, con uno sviluppo intellettivo superiore alla media, frequenta la classe quinta e da qualche settimana si rifiuta di alzarsi al mattino per andare a scuola a causa di forti mal di pancia che scompaiono non appena la madre esce per andare al lavoro, lasciandolo a casa sotto le amorevoli cure della nonna paterna. Le insegnanti riferiscono alla madre di aver rimproverato più volte Francesco perché durante le lezioni è distratto, dice di annoiarsi perché conosce già gli argomenti trattati, pone continuamente domande su aspetti troppo evoluti, corregge le insegnanti durante le lezioni. Il candidato, illustri metodi, strumenti e procedure che utilizzerebbe per giungere ad un intervento in relazione al caso.

    I dati disponibili sono sicuramente scarsi e si pone la necessità di un approfondimento. In primo luogo il racconto è quello dei genitori, ma è sempre opportuna un’osservazione diretta del bambino. Siamo già a conoscenza degli aspetti cognitivi, ma non sappiamo praticamente nulla degli aspetti sociali e relazionali. Dunque sarà utile approfondire tali aspetti sia attraverso test specifici che attraverso colloqui e osservazioni. E’ necessaria anche un’ulteriore raccolta anamnestica: composizione della famiglia, status socio- culturale, aspettative relative al successo, percezione da parte dei genitori di questa intelligenza superiore del bambino. Colloqui con le insegnanti.
    Spesso i bambini di intelligenza superiore alla norma manifestano problemi sia di ansia, sia di disadattamento, soprattutto se tenuti nella loro classe di appartenenza relativa all’età cronologica. Tutto questo potrebbe in parte spiegare il rifiuto di andare a scuola. Bisognerebbe comunque indagare ulteriormente le dinamiche familiari e soprattutto il ruolo della nonna paterna. Potrebbe trattarsi di un’ansia sociale? In questo caso bisognerebbe approfondire l’indagine chiarendo se il bambino ha altri interessi o se si rifiuta, in generale, di stare nelle situazioni sociali. Il bambino potrebbe anche sentirsi oggetto di aspettative troppo elevate da parte dei genitori (si potrebbe somministrare il TMA per indagare i livelli di autostima).
    A livello di intervento:
    - Al bambino potrebbe giovare un intervento di tipo cognitivo comportamentale. Se dall’ulteriore raccolta di dati risultano soddisfatti i criteri per l’ansia sociale, l’intervento dovrebbe riguardare anche esposizione , desensibilizzazione ed estinzione. In generale si dovrebbe lavorare sulle competenze sociali, sull’autostima, sulla ristrutturazione cognitiva dell’immagine di sé e degli altri;
    - A livello scolastico, sicuramente si deve procedere con un approccio psicoeducativo, a sensibilizzare le insegnanti circa la tematica dell’intelligenza superiore. Non si può rimproverare un bambino perché “vuole troppo”, anzi questo potrebbe essere rinforzato ed eventualmente si potrebbero ipotizzare gruppi di apprendimento cooperativo. Dall’altra parte il bambino, con la guida del terapeuta, sdovrebbe imparare a “gestire” i suoi comportamenti;
    - Parent training con i genitori ed intervento psicoeducativo.

    Può andare, voi che dite???

  9. #54
    Partecipante Assiduo L'avatar di CMICHELA
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    Re: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    Buongiorno!!!
    Vi posto un link...
    http://www.professionepsicologo.com/...so_clinico.pdf
    Buono studio a tutti!!!!

  10. #55
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Re: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    grazie CMICHELA è molto utile...io da oggi sto cercando di memorizzare i vari disturbi...credo di essere un bel pò in ritardo ma speriamo bene...man mano che faccio i vari disturbi li posto qua

    oggi ho fatto il RITARDO MENTALE, cercherò di seguire più o meno questo schema:
    analisi dei dati e della domanda: analizzo i dati che ho e quelli che non ho per proporre eventuali colloqui etc
    formulazione ipotesi diagnostica secondo i criteri del DSM-IV-R
    diagnosi differenziale: differenzio il RM dai Disturbi Specifici dell'Apprendimento, dai Disturbi della Comunicazione, dai Disturbo Generalizzati dello Sviluppo, dalla Demenza e dal Funzionamento intellettivo Limite (considerando sempre la presenza di una condizione medica generale, tipo sindrome down...)
    strumenti da utilizzare (in base anche alle capacità del pz, per esempio nel RMGrave spesso è difficile poter valutare il QI con prove standardizzate): colloqui e osservazione diretta, WISC o WIPPSI, CPM, disegno della figura umana di Machover, test ABI (Brown, 1987) per valutare il comportamento adattivo, TMA (Braken, 1993) per valutare l'autostima
    ipotesi di trattamento: il trattamento dovrà essere individualizzato e mettere in luce i punti di forza del pz. Scelgo spesso un trattamento cognitivo comportamentale con le seguenti tecniche: rinforzamento, estinzione, modellaggio, modellamento, analisi del compito, apprendimento senza errori (prompting e fading), lettura funzionale (soprattutto per il RM grave) parent training, cooperative learning + teacher training + vari colloqui con i genitori (sia di ascolto che di restituzione) e con i docenti + utilizzo di programmi computerizzati per facilitare l'apprendimento di varie abilità scolastiche e non + invio a vari specialisti come logopedista, terapista occupazionale (sempre in base alla gravità del ritardo) e ai vari servizi territoriali (centri ricreativi o strutture semi residenziali etc)...
    potrebbe andare???








    Citazione Originalmente inviato da CMICHELA Visualizza messaggio
    Buongiorno!!!
    Vi posto un link...
    http://www.professionepsicologo.com/...so_clinico.pdf
    Buono studio a tutti!!!!

  11. #56
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    Disturbi Generalizzati dello sviluppo:
    dsiturbo autistico: Maurizia ha 4 anni, ha un ritardo nel linguaggio, non usa giochi, batte certi oggetti per ore, muove le mani davanti ai suoi occhi in modo stereotipato, gira per ore in una stanza, non parla e a volte sembra che miagoli....

    analisi della domanda e dei dati: prendo in considerazione i dati presenti e richiedo un colloquio con i genitori per comprendere chi ha effettuato l'invio, le loro motivazioni, dubbi, paure, acquisire info sull'anamnesi di Maurizia, sull'anamnesi familiare etc
    valutazione quadro sintomatico: si potrebbe ipotizzare la presenza di un DGS ed in particolare del Disturbo autistico secondo i criteri diagnostici del DSM-IV R.........
    diagnosi differenziale: il Disturbo Autistico verrà differenziato dal Disturbo di Rett, Disturbo disintegrativo della fanciullezza, disturbo di asperger, schizofrenia, disturbo da movimenti stereotipati, disturbo del linguaggio, mutismo selettivo e ritardo mentale
    strumenti da utilizzare: disegno figura umana, wisc, cpm, abi, ados, adi-r, cars + colloqui e osservazione
    ipotesi di trattamento: educazione speciale con tecniche cognitivo comportamentali e il programma TEACCH (rinforzamento, estinzione, modellaggio, modellamento, apprendimento senza errori, role playing, parent training) + possibile utilizzo della pet therapy + possibile intervento da parte di altre figure come logopedista etc e utilizzo di vari servizi territoriali (centri specializzati etc)..

    secondo voi se dovesse uscire un DGS il più probabile è il Disturbo Autistico?? perchè io ho fatto nello specifico quello poi per gli altri so i criteri diagnostici (che mi servono soprattutto per la diagnosi differenziale) ma non ho nulla di preciso sulla terapia e sugli strumenti da proporre....posso usare gli stessi del disturbo autistico????

    stessa cosa per il Disturbo Reattivo dell'attaccamento dell'infanzia o della prima adolescenza...ho fatto bene i criteri, come strumenti penso di mettere osservazione, colloqui e strange situation...ma per un possibile intervento???? coinvolgerei l'intera famiglia e magari richiederei l'intervento di un'assistente sociale...ma sono cose che sto pensando io..non ho trovato nulla di preciso...chi mi aiuta'????

  12. #57
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: 3

    questo è un caso che ho fatto tempo fa....
    analisi della domanda e dei dati disponibili: proporre un colloquio con le maestre per comprendere l'invio (difficoltà di G e in quale aree sono presenti, particolari comportamenti etc) + colloquio con la madre (anamnesi di G, anamnesi familiare, stile genitoriale, consapevolezza.....)
    dall'anamnesi familiare emerge una situazione di grave trascuratezza perciò sarebbe ipotizzabile anche un affido temporaneo del minore (lavoro in rete con i servizi sociali)
    dai dati oggettivi emerge un QI nella norma per cui possiamo escludere un RM, vediamo maggiori difficoltà verbali quindi si potrebbe indagare anche una difficoltà eventuale nell'area del linguaggio, dal rorschac emergono minacce e aggressioni e il bambino si mostra ansioso e timido, si potrebbe ipotizzare secondo i criteri diagnostici del DSM-IV un disturbo reattivo dell'attaccamento di tipo inibito (diagnosi che dovrà essere confermata con ulteriori colloqui e osservazione diretta)
    possibile intervento: sostegno alla madre + disintossicazione
    terapia con G per potenziare la sua espressione emotiva (alfabetizzazione emozionale) e possibile intervento di assistenza domiciliare con una figura che sostenga il bambino nelle diverse attività (esecuzione compiti, socializzazione etc)


    Citazione Originalmente inviato da CMICHELA Visualizza messaggio
    MG. è un bambino di 8 anni che giunge in osservazione a un servizio materno-infantile in seguito a problemi di rendimento scolastico e difficoltà relazionali con insegnanti e compagni di scuola. La famiglia di G vive in condizioni di marginalità sociale: il padre è detenuto per spaccio di droga e la madre, tossicodipendente, affida spesso il bambino ai vicini di casa. Il bambino giunge all’osservazione in seguito a segnalazioni degli insegnanti. Ad un primo colloquio G. appare chiuso in se stesso, risponde a monosillabi e affronta malvolentieri le consuete procedure testali (disegno figura umana, disegno famiglia, WISC-R, CAT, Rorschach). Il livello formale e grafico dei disegni, caratterizzati da un tratto incerto e da povertà di dettagli, è riconducibile a quello solitamente riscontrato in bambini di età inferiore. Il QI totale misurato alla WISC-R è di punti 85, con QI verbale di 80 e QI non verbale di 94, al CAT, G racconta storie molto brevi e povere di dettagli e al Rorschach emergono frequenti risposte che richiamano contenuti di minaccia e aggressione.
    Al candidato si chiede di indicare, in un elaborato non superiore alle due pagine:
    1. quali ulteriori indagini e approfondimenti predisporrebbe;
    2. quale validità attribuirebbe agli elementi emersi dai test;
    3. quali ipotesi diagnostiche prenderebbe in considerazione;
    4. quali ipotesi di intervento penserebbe di impostare.

  13. #58
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    Disturbi dell'apprendimento
    analisi della domanda e dei dati: analizzare tutti i dati disponibili e proporre colloqui con genitori e insegnanti per acquisire maggiori info (anamnesi etc)
    valutazione quadro sintomatico e ipotesi diagnostica: dati i sintomi si potrebbe ipotizzare la presenza di un disturbo specifico dell'apprendimento (preciso quale e i criteri diagnostici)
    diagnosi differenziale: differenzio il disturbo dell'apprendimento dalle normali variazioni dei risultati scolastici, dall'ambiente non stimolante, dai deficit sensoriali, dal RM, dal disturbo della comunicazione, dai disturbi generalizzati dello sviluppo e per quanto riguarda il disturbo dell'espressione scritta anche dal disturbo della coordinazione motoria
    strumenti utilizzati:
    valutazione cognitiva (wisc wippsi o cpm)
    valutazione umore e ansia (stai for children o child depression inventory o parent questionnaire mood and anxiety e teacher rating scale mood and anxiety); valutazione autostima (tma)
    valutazione abilità specifica (PRCR2 Cornoldi, prove MT, ABCA di Lucangeli, SPM)
    valutazione percezione (test visivo di frostig e test visuo motorio di bender gestalt)
    valutazione metacognizione e motivazione (prove MOT di Cornoldi)

    ipotesi di intervento: tecniche cognitivo comportamentali (rinforzamento differenziale e utilizzo dell'istogramma per avere un automonitoraggio, autoistruzioni, modellaggio, modellamento
    x la lettura intervento sulla codifica con training centrati sul deficit, analisi del compito, curricula costruiti ad hoc e apprendimento senza errori + intervento sulla comprensione del testo con rinforzi informativi, autocontrollo
    apprendimento cooperativo
    utilizzo della tecnologia
    parent e teacher training

  14. #59
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    beh..mi sembra ottimo!!!!!!!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
    .................

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  15. #60
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    ragazzi curiosando tra le vecchie tracce della facoltà di cagliari (dove io farò l'esame) ho trovato queste...ma è possibile che escano per la3 prova??? io mi aspetto un caso tipico come quello dei libri con la descrizione dei sintomi etc non una roba del genere...non saprei da dove iniziare...il primo soprattutto mi sembra più un testo della seconda prova...poi gli ultimi 2 boh ...aiutoooooo

    Gli insegnanti di una scuola secondaria di secondo grado riscontrano da tempo varie problematiche
    dovute principalmente a frequenti comportamenti di disturbo da parte di alcuni alunni rivolti nei
    confronti di altri compagni.
    Un insegnante di lettere e filosofia, in particolare, denuncia in sede di Collegio dei Docenti, alcuni
    accadimenti per cui una studentessa è stata fatta oggetto di pesanti attenzioni come l’essere presa in
    giro per le sue caratteristiche fisiche, sottoposta ad isolamento sociale da parte degli altri studenti e,
    fatto questo grave anche sotto il profilo penale, vittima di un’aggressione da parte di alcuni
    compagni maschi durante l’intervallo. Il clima in cui si inserisce l’avvenimento trova riscontri
    anche da parte di altri insegnanti che sottolineano il consistente emergere di comportamenti a
    rischio psicosociale relativi, in particolare, a difficoltà di integrazione di alcuni altri alunni, i quali
    sembrano sistematicamente posti in condizione di esclusione sociale anche quando gli stessi
    insegnanti si fanno promotori di attività che comportano lavoro di gruppo in classe.
    IL candidato descriva gli ambiti di approfondimento e le modalità di valutazione della situazione
    problema, e specifichi in che modo imposterebbe un eventuale intervento richiesto in qualità di
    psicologo..


    Il Tribunale per i Minorenni di Roma ha incaricato lo psicologo del servizio sociale comunale ad
    effettuare un’indagine psico-sociale su una coppia che ha fatto domanda per l’adozione di un
    bambino. Il candidato indichi in che maniera svolgerebbe un’indagine di questo tipo e quali
    elementi indagherebbe maggiormente alfine di stendere una relazione psico-sociale

    Il Tribunale per i Minorenni di Roma ha incaricato lo psicologo del Servizio socio-sanitario territoriale di effettuare un'indagine psico-sociale su un fratello e una sorella, rispettivamente di 5 e di 8 anni, per un sospetto di trascuratezza emotivo-relazionale e materiale, a livello familiare, in base alla segnalazione degli insegnanti del plesso scolastico che accoglie i due minori nella scuola materna ed elementare.
    Il candidato indichi le modalità principali con cui svolgerebbe un'indagine di questo tipo e quali elementi indagherebbe maggiormente al fine della valutazione dei bambini e del loro nucleo familiare per elaborare un’esauriente relazione psico-sociale.

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