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Discussione: 3 prova CASO EVOLUTIVO

  1. #61
    Partecipante Assiduo L'avatar di CMICHELA
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    GIULIANELLO
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re

    Citazione Originalmente inviato da valentina@ Visualizza messaggio
    questo è un caso che ho fatto tempo fa....
    analisi della domanda e dei dati disponibili: proporre un colloquio con le maestre per comprendere l'invio (difficoltà di G e in quale aree sono presenti, particolari comportamenti etc) + colloquio con la madre (anamnesi di G, anamnesi familiare, stile genitoriale, consapevolezza.....)
    dall'anamnesi familiare emerge una situazione di grave trascuratezza perciò sarebbe ipotizzabile anche un affido temporaneo del minore (lavoro in rete con i servizi sociali)
    dai dati oggettivi emerge un QI nella norma per cui possiamo escludere un RM, vediamo maggiori difficoltà verbali quindi si potrebbe indagare anche una difficoltà eventuale nell'area del linguaggio, dal rorschac emergono minacce e aggressioni e il bambino si mostra ansioso e timido, si potrebbe ipotizzare secondo i criteri diagnostici del DSM-IV un disturbo reattivo dell'attaccamento di tipo inibito (diagnosi che dovrà essere confermata con ulteriori colloqui e osservazione diretta)
    possibile intervento: sostegno alla madre + disintossicazione
    terapia con G per potenziare la sua espressione emotiva (alfabetizzazione emozionale) e possibile intervento di assistenza domiciliare con una figura che sostenga il bambino nelle diverse attività (esecuzione compiti, socializzazione etc)
    Buonasera Valentin@!!!
    io l'ho svolto praticamente come te, ma tra le possibili diagnosi ho inserito anche il disturbo di adattamento cronico (più che altro perchè per il disturbo reattivo dell'attaccamento bisognerebbe dimostrare che i sintomi erano presenti prima dei 5 anni) poi ho detto anche che bisognerebbe approfondire il ruolo del papà: il bambino lo va atrovare? riceve sue lettere? ecc...
    che dite?
    Ultima modifica di CMICHELA : 24-08-2012 alle ore 09.44.57

  2. #62
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Ri

    hai ragione avrei dovuto considerare maggiormente l'età del bambino 8 anni, quindi indagare per capire se ha mostrato i vari sintomi prima dei 5 anni pur essendo arrivato dallo psicolofo a 8 ....nel disturbo dell'adattamento non mi è molto chiaro il criterio in cui si dice che i sintomi devono comparire entro 3 mesi dalla presenza del fattore stressante, cioè in questo caso il fattore stressante è l'intera situazione familiare (padre detenuto, madre che lo trascura etc) quindi dovrei capire da quanto tempo i genitori sono tossicodipendenti, da quanto tempo lui è rinchiuso in carcere etc?? e vedere se da quel momento i sintomi si sono manifestati entro 3 mesi?????

    altra info


    Citazione Originalmente inviato da CMICHELA Visualizza messaggio
    Buonasera Valentin@!!!
    io l'ho svolto praticamente come te, ma tra le possibili diagnosi ho inserito anche il disturbo di adattamento cronico (più che altro perchè per il disturbo reattivo dell'attaccamento bisognerebbe dimostrare che i sintomi erano presenti prima dei 5 anni) poi ho detto anche che bisognerebbe approfondire il ruolo del papà: il bambino lo va atrovare? riceve sue lettere? ecc...
    che dite?

  3. #63
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    ragazzi vi ripropongo queste tracce mi dite cosa fareste???? MEMOLE secondo te è possibile che escano delle tracce del genere?????



    Gli insegnanti di una scuola secondaria di secondo grado riscontrano da tempo varie problematiche
    dovute principalmente a frequenti comportamenti di disturbo da parte di alcuni alunni rivolti nei
    confronti di altri compagni.
    Un insegnante di lettere e filosofia, in particolare, denuncia in sede di Collegio dei Docenti, alcuni
    accadimenti per cui una studentessa è stata fatta oggetto di pesanti attenzioni come l’essere presa in
    giro per le sue caratteristiche fisiche, sottoposta ad isolamento sociale da parte degli altri studenti e,
    fatto questo grave anche sotto il profilo penale, vittima di un’aggressione da parte di alcuni
    compagni maschi durante l’intervallo. Il clima in cui si inserisce l’avvenimento trova riscontri
    anche da parte di altri insegnanti che sottolineano il consistente emergere di comportamenti a
    rischio psicosociale relativi, in particolare, a difficoltà di integrazione di alcuni altri alunni, i quali
    sembrano sistematicamente posti in condizione di esclusione sociale anche quando gli stessi
    insegnanti si fanno promotori di attività che comportano lavoro di gruppo in classe.
    IL candidato descriva gli ambiti di approfondimento e le modalità di valutazione della situazione
    problema, e specifichi in che modo imposterebbe un eventuale intervento richiesto in qualità di
    psicologo..


    Il Tribunale per i Minorenni di Roma ha incaricato lo psicologo del servizio sociale comunale ad
    effettuare un’indagine psico-sociale su una coppia che ha fatto domanda per l’adozione di un
    bambino. Il candidato indichi in che maniera svolgerebbe un’indagine di questo tipo e quali
    elementi indagherebbe maggiormente alfine di stendere una relazione psico-sociale

    Il Tribunale per i Minorenni di Roma ha incaricato lo psicologo del Servizio socio-sanitario territoriale di effettuare un'indagine psico-sociale su un fratello e una sorella, rispettivamente di 5 e di 8 anni, per un sospetto di trascuratezza emotivo-relazionale e materiale, a livello familiare, in base alla segnalazione degli insegnanti del plesso scolastico che accoglie i due minori nella scuola materna ed elementare.
    Il candidato indichi le modalità principali con cui svolgerebbe un'indagine di questo tipo e quali elementi indagherebbe maggiormente al fine della valutazione dei bambini e del loro nucleo familiare per elaborare un’esauriente relazione psico-sociale.

  4. #64
    Partecipante Assiduo L'avatar di CMICHELA
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    GIULIANELLO
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re

    Citazione Originalmente inviato da valentina@ Visualizza messaggio
    hai ragione avrei dovuto considerare maggiormente l'età del bambino 8 anni, quindi indagare per capire se ha mostrato i vari sintomi prima dei 5 anni pur essendo arrivato dallo psicolofo a 8 ....nel disturbo dell'adattamento non mi è molto chiaro il criterio in cui si dice che i sintomi devono comparire entro 3 mesi dalla presenza del fattore stressante, cioè in questo caso il fattore stressante è l'intera situazione familiare (padre detenuto, madre che lo trascura etc) quindi dovrei capire da quanto tempo i genitori sono tossicodipendenti, da quanto tempo lui è rinchiuso in carcere etc?? e vedere se da quel momento i sintomi si sono manifestati entro 3 mesi?????

    altra info
    Buongiorno!!!!

    CITO DAL DSM, GUIDA ALL'INFANZIA E ADOLESCENZA, disturbo di adattamento:
    "UN IMPIRTANTE MODIFICAZIONE NEL DSM IV PERMETTE UNA DURATA MOLTO MAGGIORE PERCHE' LA DIAGNOSI ADESSO PUA' ESSERE FATTA FINCHE' IL FATTORE STRESSANTE PERSISTE... SPECIFICAZIONE ACUTO O CRONICO.... MOLTI BAMBINI PROVENGONO DA CONTESTI MAL FUNZIONANTI CHE PROBABILEMNTE NON SI MODIFICANO..."

    Secndo me, comunque, è bene lasciare entrambe le possibilità diagnostiche dicendo che è necessario chiarire , appunto, da quanto tempo i sintomi persistono (infatti il contesto è talmente disturbato che non si può escludere che siano precedenti ai 5 anni di età). In questo caso l'intervento del servizio sociale credo che sia inevitabile!!!!



    metto un nuovo caso:
    Roberto ha 8 anni, frequenta la III elementare e mostra alcuni problemi nell’apprendimento. Le insegnanti della sua classe si rivolgono al servizio di consulenza psicologica presente nella scuola. Dalla loro segnalazione emerge che Roberto è interessato alle attività scolastiche ad eccezione della lettura verso cui mostra un totale rifiuto. Quando deve leggere lo fa con estrema lentezza e compiendo molti errori. Tende a contrarre le parole e ad invertire lettere e sillabe. Nonostante sembri spesso interessato alle materie scolastiche, Roberto non riesce a mantenere l’attenzione per tempi prolungati, si lascia facilmente distrarre da stimoli esterni, si muove continuamente come se avesse l’argento vivo addosso, perde continuamente le cose necessario per le attività che deve svolgere, ha bisogno di continue sollecitazioni per portare a termine un compito. Nella comunicazione in classe è piuttosto attivo, interviene spontaneamente nelle conversazioni esprimendo le proprie opinioni o raccontando episodi che gli sono accaduti. Nella scrittura compie frequenti errori di ortografia e quando compone un testo non sa organizzare le idee seguendo un filo logico. Roberto è molto consapevole dei suoi insuccessi, si scoraggia facilmente e talvolta ha crisi di rabbia quando non riesce a svolgere un compito. Al candidato/a si chiede di indicare sinteticamente:
    1. le ipotesi che si possono avanzare per spiegare le difficoltà di questo bambino
    2. gli strumenti di valutazione che potrebbero essere utilizzati per comprendere meglio la natura delle difficoltà
    3. il rapporto che cercherebbe di costruire con gli insegnanti del bambino per impostare insieme a loro un Intervento

  5. #65
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Ri

    Buongiorno a tutti, provo timidamente a rispondere rispetto al caso del bambino di 8 anni....se poi qualcuno volesse, per me sarebbe importante avere un feedback.Per affrontare il caso in questione si farà riferimento al Manuale diagnostico DSM IV, purtuttavia i dati che ci sono stati forniti, non sono sufficienti ad attribuire i sintomi ad un'unica categoria nosologica. L'approccio teorico-pratico che verrà utilizzato sarà di tipo cognitivo-comportamentale.

    1) L'ipotesi principale è quella per cui ci si trovi in presenza di un "disturbo specifico di apprendimento della lettura e della scrittura". Tale ipotesi è giustificata dalle difficoltà registrate dalle insegnanti, la lentezza, il timore nel leggere, la defficoltà nel mantenere il giusto ordine delle sillabe, denotano la possibile presenza di un disturbo della lettura; sono inoltre segnalati problemi ortografici nella scrittura. Il bambino inoltre presenta sintomi tipici del disturbo di Deficit di attenzione ed iperattività che potrebbe essere presente in comorbilità, e sintomi di disturbi dell'umore consistenti in scatti rabbiosi (probabilmente una depressione reattiva) nonchè bassa autostima.
    2) Rispetto agli strumenti utili per approfondire, si potrebbero svolgere colloqui con genitori ed insegnanti al fine di avere un quadro completo rispetto all'Anamnesi del Bambino (sviluppo linguistico, sviluppo socio-emotivo, sviluppo motorio), Anamnesi familiare (problemi in gravidanza o periodo perinatale, relazioni familiari, stile di attaccamento), Storia del disturbo (data insorgenza, specialisti consultati). Possono inoltre essere somministrati test specifici come la WISC III al fine di scongiurare la presenza di Ritardo Mentale (il QI nei casi di DSA è in genere uguale o superiore alla media), Il TMA (test multidimensionale dell'autostima, il FRT ((family relations test), test grafici (disegno dell'albero e della famiglia) al fine di approfondire determinati stati emotivi, inoltre per approfondire rispetto ai DSA si potrebbe ipotizzare di somministrare il test di livello MT di Cornoldi e per la diagnosi differenziale specifica la batteria di valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva di Sartori, Job e Tressoldi.
    3) Rispetto al lavoro che lo psicologo potrebbe impostare con le insegnanti, potrebbe essere impostato un lavoro sulla metacognizione , al fine di migliorare non solo la correttezza della lettura, quanto le strategie per assimilare e comprendere il testo. Il lavoro che lo psicologo potrebbe impostare rispetto alla ristrutturazione dell'autostima del bambino, potrebbe coinvolgere tutta la classe seguendo un programma di alfabetizzazione alle emozioni (riconoscimento ed espressione) e di rinforzo della percezione di Sè basato sul dialogo, il riconoscimento e l'accettazione del prossimo, il tutto grazie a tecniche quali il circle time ed il role play.

  6. #66
    Partecipante Assiduo L'avatar di CMICHELA
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re

    Citazione Originalmente inviato da magoridoo Visualizza messaggio
    Buongiorno a tutti, provo timidamente a rispondere rispetto al caso del bambino di 8 anni....se poi qualcuno volesse, per me sarebbe importante avere un feedback.Per affrontare il caso in questione si farà riferimento al Manuale diagnostico DSM IV, purtuttavia i dati che ci sono stati forniti, non sono sufficienti ad attribuire i sintomi ad un'unica categoria nosologica. L'approccio teorico-pratico che verrà utilizzato sarà di tipo cognitivo-comportamentale.

    1) L'ipotesi principale è quella per cui ci si trovi in presenza di un "disturbo specifico di apprendimento della lettura e della scrittura". Tale ipotesi è giustificata dalle difficoltà registrate dalle insegnanti, la lentezza, il timore nel leggere, la defficoltà nel mantenere il giusto ordine delle sillabe, denotano la possibile presenza di un disturbo della lettura; sono inoltre segnalati problemi ortografici nella scrittura. Il bambino inoltre presenta sintomi tipici del disturbo di Deficit di attenzione ed iperattività che potrebbe essere presente in comorbilità, e sintomi di disturbi dell'umore consistenti in scatti rabbiosi (probabilmente una depressione reattiva) nonchè bassa autostima.
    2) Rispetto agli strumenti utili per approfondire, si potrebbero svolgere colloqui con genitori ed insegnanti al fine di avere un quadro completo rispetto all'Anamnesi del Bambino (sviluppo linguistico, sviluppo socio-emotivo, sviluppo motorio), Anamnesi familiare (problemi in gravidanza o periodo perinatale, relazioni familiari, stile di attaccamento), Storia del disturbo (data insorgenza, specialisti consultati). Possono inoltre essere somministrati test specifici come la WISC III al fine di scongiurare la presenza di Ritardo Mentale (il QI nei casi di DSA è in genere uguale o superiore alla media), Il TMA (test multidimensionale dell'autostima, il FRT ((family relations test), test grafici (disegno dell'albero e della famiglia) al fine di approfondire determinati stati emotivi, inoltre per approfondire rispetto ai DSA si potrebbe ipotizzare di somministrare il test di livello MT di Cornoldi e per la diagnosi differenziale specifica la batteria di valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva di Sartori, Job e Tressoldi.
    3) Rispetto al lavoro che lo psicologo potrebbe impostare con le insegnanti, potrebbe essere impostato un lavoro sulla metacognizione , al fine di migliorare non solo la correttezza della lettura, quanto le strategie per assimilare e comprendere il testo. Il lavoro che lo psicologo potrebbe impostare rispetto alla ristrutturazione dell'autostima del bambino, potrebbe coinvolgere tutta la classe seguendo un programma di alfabetizzazione alle emozioni (riconoscimento ed espressione) e di rinforzo della percezione di Sè basato sul dialogo, il riconoscimento e l'accettazione del prossimo, il tutto grazie a tecniche quali il circle time ed il role play.
    Buongiorno...
    l'ho svolto praticamente come te... ho aggiunto solamente il fatto che un logopedista o uno psicologo cognitivo potrebbero potenziare individualmente le abilità di lettura. Ho poi aggiunto l'uso di software in classe, nonchè la crazione di portfoli tematici specifici...
    Buono studio!!!!

  7. #67
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    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re

    Vai con i casi!!!!

    Giugno 2004
    La scuola media S. segnala al Servizio Materno Infantile della ASL di competenza zonale una situazione di mancata frequenza scolastica ; E. , un ragazzo di 11 anni , è assente dalla scuola , dove frequenta la prima media , da più di due mesi. La scuola ha ripetutamente contattato la famiglia che ha giustificato l’assenza di E. con motivi poco credibili.. L’equipe della ASL decide di effettuare una visita domiciliare , concordando un appuntamento con i genitori. L’assistente sociale e la professoressa di lettere della classe di E. si recano a casa di E. in tarda mattinata e lo trovano a letto, nascosto sotto le coperte. I genitori non sono d’accordo fra loro ne sull’esposizione dei fatti relativi all’assenza di E.
    dalla scuola ne sui provvedimenti da adottare per risolvere il problema. La psicologa della ASL convoca E. insieme ai genitori nella sede ambulatoriale. La madre descrive il comportamento di E. come quello di un bambino capriccioso; il padre,invece,sembra preoccupato dell’isolamento di E. che da due mesi non ha più una vita sociale : esce di casa solo con il padre per andare dagli zii paterni. Nel colloquio seguente,senza genitori, E . analizza insieme alla psicologa i possibili motivi che gli hanno impedito di tornare a scuola :una fortissima ansia all’idea di uscire di casa, la preoccupazione per i continui litigi fra i genitori, un senso di disagio a scuola che non sa spiegare. E, ricorda che in passato,in terza elementare aveva avuto qualche difficoltà .superate con l’aiuto delle maestre.
    Il candidato illustri sinteticamente:
    I ) quali altri dati sarebbero utili per meglio definire la situazione
    2) l’ipotesi o le ipotesi che si possono i formulare per spiegare le difficoltà di E.
    3) di quali strumenti si potrebbero utilizzare per avvalorare tali ipotesi
    4) quali ipotesi di diagnosi differenziale si possono formulare
    5) il tipo di intervento ritenuto più idoneo
    6) le eventuali risorse di rete psico-sociale da attivare

  8. #68
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Ri

    Citazione Originalmente inviato da magoridoo Visualizza messaggio
    Buongiorno a tutti, provo timidamente a rispondere rispetto al caso del bambino di 8 anni....se poi qualcuno volesse, per me sarebbe importante avere un feedback.Per affrontare il caso in questione si farà riferimento al Manuale diagnostico DSM IV, purtuttavia i dati che ci sono stati forniti, non sono sufficienti ad attribuire i sintomi ad un'unica categoria nosologica. L'approccio teorico-pratico che verrà utilizzato sarà di tipo cognitivo-comportamentale.

    1) L'ipotesi principale è quella per cui ci si trovi in presenza di un "disturbo specifico di apprendimento della lettura e della scrittura". Tale ipotesi è giustificata dalle difficoltà registrate dalle insegnanti, la lentezza, il timore nel leggere, la defficoltà nel mantenere il giusto ordine delle sillabe, denotano la possibile presenza di un disturbo della lettura; sono inoltre segnalati problemi ortografici nella scrittura. Il bambino inoltre presenta sintomi tipici del disturbo di Deficit di attenzione ed iperattività che potrebbe essere presente in comorbilità, e sintomi di disturbi dell'umore consistenti in scatti rabbiosi (probabilmente una depressione reattiva) nonchè bassa autostima.
    2) Rispetto agli strumenti utili per approfondire, si potrebbero svolgere colloqui con genitori ed insegnanti al fine di avere un quadro completo rispetto all'Anamnesi del Bambino (sviluppo linguistico, sviluppo socio-emotivo, sviluppo motorio), Anamnesi familiare (problemi in gravidanza o periodo perinatale, relazioni familiari, stile di attaccamento), Storia del disturbo (data insorgenza, specialisti consultati). Possono inoltre essere somministrati test specifici come la WISC III al fine di scongiurare la presenza di Ritardo Mentale (il QI nei casi di DSA è in genere uguale o superiore alla media), Il TMA (test multidimensionale dell'autostima, il FRT ((family relations test), test grafici (disegno dell'albero e della famiglia) al fine di approfondire determinati stati emotivi, inoltre per approfondire rispetto ai DSA si potrebbe ipotizzare di somministrare il test di livello MT di Cornoldi e per la diagnosi differenziale specifica la batteria di valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva di Sartori, Job e Tressoldi.
    3) Rispetto al lavoro che lo psicologo potrebbe impostare con le insegnanti, potrebbe essere impostato un lavoro sulla metacognizione , al fine di migliorare non solo la correttezza della lettura, quanto le strategie per assimilare e comprendere il testo. Il lavoro che lo psicologo potrebbe impostare rispetto alla ristrutturazione dell'autostima del bambino, potrebbe coinvolgere tutta la classe seguendo un programma di alfabetizzazione alle emozioni (riconoscimento ed espressione) e di rinforzo della percezione di Sè basato sul dialogo, il riconoscimento e l'accettazione del prossimo, il tutto grazie a tecniche quali il circle time ed il role play.
    premetto che mi sembra ok..comunque posso darti qualche consiglio?

    1. nelle ipotesi diagnostiche NON scrivere dist apprendiemnto della lettura e scrittura...sembra che tu abbia già chiara l'ipotesi diagnostica..mentre sappiamo bene che per fare una diagnosi ce ne vuole...quindi magari ipotizza un disturbo della CLASSE DEI DISTURBI DI APPRENDIEMNTO e poi aggiungi che QUALORA TUTTE LE INDAGINI CHE FARAI VERIFICASSERO LE TUE IPOTESI ALLORA POTREBBE TRATTARSI DI ...APPRENDIMENTO DI LETTURA E SCRITTURA!

    2. DAI più spazio all'anamnesi, esplicita per be etutte le aree che andresti ad indagare: tipo:
    gravidanza (periodo, emotività materna, parto..etc etc), rapprti familiari (rapporti fra eventualib ffratelli, fra genitori, nella c oppia rispetto al bambino...etc etc), scuola...e via dicendo! e specifica che queste info le prenderesti attraverso una serie di colloui fatti sia con il bambino da solo, sia con colloqui fatti con geniotri da soli e poi con bambino e gentiro insieme!

    3. tra gli strumenti non diemnticare l'osservaizone! è importantissima nell'area evolutiva!

    4. per i trattamenti, cerca di essere più specifica, tipo:
    per la famiglia: parent training con tecniche quali...................per ottenere.............
    per il abmbino: cognitivo comportamnetale modeling, shaping e via dicendo(e scrivi lo scopo di queste tecniche..)
    e per la scuola: teacher training(scrivi tecniche e obiettivi!)

    e non dimanticare che per fare tutto ciò ti avvali della collaborazione di altri rpofessionisti quali logopedista e neuropsicologo ad esmepio!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  9. #69
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Ri

    Allora,
    prima di tutto grazie a Michela di Giulianello (pensa, io sto a Velletri) per dare a me ed agli altri la possibilità di metterci alla prova, e poi Memolememole grazie per il preziosissimo feedback. Ed ora rimbocchiamoci le maniche rispetto al caso proposto:
    1)Per approfondire meglio la situazione, sarebbe molto importante un'anamnesi accurata del bambino, includendo le varie fasi dello sviluppo con tutti i sui aspetti, un'approfondita anamnesi familiare, struttura della famiglia, rapporti tra i coniugi, livello di accordo o coerenza tra coniugi, problematiche relative alla gravidanza, come è stata vissuta la maternità ed i primi anni di vita del bambino, quale è lo stile di attaccamento che si è instaurato. Anamnesi del disturbo: periodo di insorgenza (approfondendo l'episodio che c'è stato quando il b. frequentava la terza elementare, perchè lo hanno aiutato solo le maestre e non i genitori), il motivo per cui i genitori non hanno contattato qualche professionista per essere aiutati ma la scuola è dovuta intervenire dopo 2 mesi. Tutto ciò avverrebbe con colloqui approfonditi con insegnanti e genitori.
    2) L'ipotesi principale è che si possa trattare di un caso di disturbo di ansia, nonostante i dati a disposizione non siano sufficienti ad attribuire i sintomi ad un'unica categoria nosologica. La fortissima ansia che il ragazzo prova nel momento in cui deve uscire di casa, il disagio che prova nell'entrare a scuola e quando assiste alle liti dei genitori possono creare un profondo disagio in un momento delicato come l'ingresso nella classe prima media ed in una fase importante come quella della pubertà. Indagando nell'ambito dello stile di attaccamento si può cercare di comprendere se ci dovesse essere uno stile di attaccamento insicuro che può eventualmente aver portato all'instaurarsi di profonde paure ed ansie. Dopo ulteriori indagini e verifiche si potrebbe ipoteticamente giungere ad una definizione del caso in questione come ansia di separazione.In ultima ipotesi, al fine di non farsi fuorviare dai pochi dati che ci sono stati forniti, si potrebbe anche ipotizzare una difficoltà nel processo di apprendimento che potrebbe creare una forte ansia.
    3) Per avvalorare tale ipotesi si potrebbe prima di tutto svolgere qualche osservazione del ragazzo in ambito scolastico e privato, si potrebbe indagare ulteriormente rispetto al momento dell'inserimento alla scuola materna, elementare e medie. Si potrebbe somministrare qualche test specifico come TRI (test delle relazioni interpersonali) per comprendere meglio il sistema relazionale del ragazzo, il TAD test dell'ansia e della depressione, il Child Behavior Checklist per avere un'idea globale del funzionamento del ragazzo, il TAT (test di appercezione tematica) per indagare i vissuti affettivo-emotivi del ragazzo. Al fine di comprendere ulteriormente l'eventualità di problematiche nel percorso di apprendimento si potrebbe somministrare la WISC-III per un profilo cognitivo globale ed eventualmente prove relative ai DSA come la Batteri di Valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva.
    4) La diagnosi differenziale potrebbe essere fatta con gli altri disturbi di ansia: si potrebbe trattare di ansia generalizzata o di una fobia specifica, eppure il soggetto prova ansia a separarsi da casa e dalle persone di accudimento. Si potrebbe trattare di un disturbo dell'umore di tipo depressivo (visto il livello di ritiro sociale) che grazie ad approfondimenti potrebbe risultare in comorbilità con il disturbo di ansia.
    5) L'intervento, basato su tecniche e teorie cognitivo-comportamentali potrà essere di tipo multimodale, incentrato sul bambino, la famiglia ed il contesto scolastico. Rispetto al bambino si potrebbe pensare ad una ristrutturazione cognitiva basata sullo schema ABC in cui tramite un'analisi funzionale si comprendono eventualmente gli antecedenti, il comportamento e le conseguente, vengono quindi compresi i pensieri disfunzionali che stanno allla base del comportamneto disfunzionale e si può procedere nel tentare di sostituire tali pensieri con pensieri più razionali e funzionali. Rispetto ai genitori si può procedere nell'improntare un programma di ristrutturazione fatto di rinforzi differenziali nei confronti del proprio figlio, tentando di coinvolgerlo in situazioni sociali oppure semplicemente rinforzando l'azione di andare a scuola, cercando come obbiettivo di restituirgli la voglia di vivere e la fiducia in se stesso. Nell'ambito scolastico si può lavorare con gli altri ragazzi in situazioni di role play, giocando con il riconoscimento delle emozioni tramite momenti di condivisione in circle time.
    6) Per ciò che concerne le risorse di rete psico-sociale, è importante tenere presente l'ipotesi di disinteresse da parte dei genitori e quindi l'eventuale entrata in scena dei servizi sociali. Per ciò che concerne i problemi relazionali si potrebbe pensare l'eventualità qualora ve ne fosse realmente bisogno di inviare la coppia genitoriale ad uno psicologo-psicoterapeuta specializzato in problemi di coppia.

    Incrocio le dita.
    Commenti? Feedback?
    Grazie e buon lavoro
    Ultima modifica di magoridoo : 25-08-2012 alle ore 17.02.31

  10. #70
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    ragazze...passo per esortarvi a scrivere un po' stringato! qui su ops è vietato postare temi, casi per intero....
    mettete le scalette... altrimenti sarò costretta a editare tutto!
    buono studio!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  11. #71
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    OOOOps, scusatemi, non sapevo e sono stato prolisso....
    comunque mi piacerebbe sapere se con quello che ho scritto passerei l'esame.
    Grazie.....

  12. #72
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    ragazzi ho un dubbio...ho trovato un caso in cui viene descritto un bambino di 7 anni e mezzo, indietro un pò su tutto per quanto riguarda l'ambito scolastico (specialmente la scrittura in corsivo), con difficoltà relazionali e sociali, deficit attentivo, comportamenti stereotipati, aggressività + linguaggio chiaro funzionale anche se le prime parole sono comparse dopo i 2 anni + empatia e sensibilità. inoltre, possiede un QI di 81.
    nel libro mette la diagnosi di DGS NAS, ma si deve aggiungere anche la diagnosi in asse II di Funzionamento Intellettivo Limite dato che il QI è compreso tra 71 e 84 o no?


    P.S: scusate se vi faccio una domanda un pò stupida...ma voi avete fatto i criteri diagnostici dei vari disturbi tutti a memoria??cioè possiamo riportarli nel caso all'esame anche se non esattamente con le parole del DSM??
    Ultima modifica di valentina@ : 27-08-2012 alle ore 12.37.49

  13. #73
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    Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    io la aggiungerei........... ..e certo che puoi riportarli a parole tue...purchè scrivi cose vere!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  14. #74
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    Re: Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    Citazione Originalmente inviato da MEMOLEMEMOLE Visualizza messaggio
    io la aggiungerei........... ..e certo che puoi riportarli a parole tue...purchè scrivi cose vere!
    Un altro dubbio... ma vanno riportati gli assi??? Oppure basta che nominiamo le varie diagnosi??? Sil libro che ho io (psicologo domani) Gli assi non vengono nominati, e i disturbi sono riportati in maniera abbastanza discorsiva.... ???

  15. #75
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    Riferimento: Re: Riferimento: 3 prova CASO EVOLUTIVO

    io ho fatto un bel pò di libri..l'unico che riporta gli assi è il DSM non credo che sia necessario all'esame, potrebbe essere al massimo un qualcosa in più che decidiamo di mettere noi...
    invece io volevo chiedervi avete fatto nello specifico anche i disturbi che si presentano con caratteristiche fisiche (disturbo transitorio da tic, cronico da tic motori o vocali, tourette) disturbo da movimenti stereotipati, evacuazione(enuresi encopresi) e i vari disturbi del sonno????? intendo criteri a memoria, strumenti e intervento???? io li ho studiati ma giusto per sapere di cosa si tratta, + che altro penso siano utili per la diagnosi differenziale con altri...o mi conviene farli bene bene???


    Citazione Originalmente inviato da CMICHELA Visualizza messaggio
    Un altro dubbio... ma vanno riportati gli assi??? Oppure basta che nominiamo le varie diagnosi??? Sil libro che ho io (psicologo domani) Gli assi non vengono nominati, e i disturbi sono riportati in maniera abbastanza discorsiva.... ???

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