Da quanto tempo non scrivevo su questo forum, ma tornare qui è come tornare a casa
Vi chiedo un pensiero, un consiglio, un confronto.
Ho un problema, so di averlo da molto, ma superarlo è difficile.
Ho paura. Paura che abbandonandomi all'amore rimarrei gravemente ferita.
Ho sempre avuto questa paura.
Mi sono innamorata però, 2 volte. Una volta di un bravo ragazzo, tranquillo, dolce, che mi faceva sentire protetta e sicuramente amata. Stiamo insieme 1 anno e mezzo. Ma era anche troppo tranquillo, noioso, lento in tutto, e così è finita.
Poi la scorsa estate ho conosciuto il mio attuale ragazzo. A me non sono mai piaciuti gli stronzi, e anzi sono sempre stata molto "combattiva" e contro la donna tappetino o le teorie di a chi piacciono gli stronzi. Lui si atteggiava a distaccato. Magari a parole, a gesti di fatto ci vedevamo sempre più. Dopo un mese mi chiede di metterci insieme. Io all'inizio non volevo, perchè mi sembrava qualcosa di vincolante, mettersi con qualcuno di cui non ero sicura (lo giudicavo un po' un "caz*one" e troppo alternativo per me). Ho proposto un "tempo determinato" (all'epoca pensavo di andare all'estero dopo 3/4 mesi). Poi ho pensato che non aveva senso vivere una storia con il freno a mano tirato e mi son lasciata andare.
E mi sono innamorata. Cotta. Mai così persa. Facevo tutte le cose, avevo tutti i bei pensieri di chi è strapreso. Lui no. Mi voleva bene. Stop. Sono stata davvero male a non vedermi ricambiata. Io che non volevo fare il tappetino, io che non volevo perdere le redini della situazione. Io che gli dico che sono innamorata, e lui no.
Sono partita per l'esterno per un breve periodo, e nel tempo in cui a me è passata ("niente perle ai porci") lui si è preso.
Io torno, lui mi dice di essere innamorato, io lo lascio. Sapevo tutti i suoi lati positivi, e così siamo rimasti in contatto, io gli ho spiegato tutto quello che andava e non andava, lui pure.
Ci rimettiamo insieme.
Lui è cambiato davvero. Esprime i suoi sentimenti, è dolce, ha piccole premure che prima non c'erano (es. riaccompagnarmi a casa ogni sera).
Dopo un po' di situazione instabile torna tutto rose e fiori.
Per poco.
Io sento che mi sto ri-innamorando.
Lui mi ri-dice, dopo mesi, che è innamorato di me.
Lui è molto intelligente, sveglio, ha cultura, è simpatico e socievole, dolce e riusciamo a parlare e confrontarci su tutto). Note negative, disorganizzato, dà priorità alle feste e uscite (io ora lavoro, quando studiavo anch'io facevo festa, ma il mio dal lato studio lo facevo). In un anno non l'ho visto fare un esame. Si perde, perde tempo. Potrà sembrare stupido ma secondo me i bei giochi devono durare poco, passare un anno con qualcuno vuol dire avere "intenzioni serie" (non dico sposarsi entro l'anno, ma perlomeno sapere che non ci sono a priori "condizioni di esclusione" dal poter stare bene a lungo termine insieme.)
Ora, mi stanno venendo tutte le paranoie sul perchè non dovrei stare con lui.
Ho paura di ri-prendermi e stare male. Ho paura di innamorarmi e diventare cieca ai suoi difetti, e passare anni con un ragazzo che non va bene per me (es. il mio ex storico - 4 anni buttati - non ero innamorata però)
Sento che sto rovinando tutto.
Eppure continuo a stare con le antenne vigili, e cercare segni d'allarme che mi facciano scappare in tempo.
Sono un disastro.
E non so quale decisione sia quella giusta.
Grazie a chiunque sia arrivato fin qui senza addormentarsi o darmi (eccessivamente) della cretina e voglia darmi un suo punto di vista.
So cosa dovrei fare, ma spegnere il cervello o cambiare un pensiero automatico non è facile.
Un bacio, grazie