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  1. #1

    Esperienze e possibilità lavorative dopo la laurea magistrale

    Dopo aver conseguito la magistrale al termine dei cinque anni (a Firenze), e aver compiuto l'anno di tirocinio, quali sono le possibilità lavorative? Io sarei intenzionato a specializzarmi in psicoterapia, però si tratta di scuole a pagamento.. Non vorrei che le spese di questa specializzazione gravassero del tutto sulla mia famiglia, quindi al termine dei 5 anni di laurea, c'è possibilità di iniziare a lavorare, o quantomeno di guadagnare qualcosina anche in vista della specializzazione? Qualcuno ha qualche esperienza a riguardo?

  2. #2
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
    Data registrazione
    04-08-2003
    Residenza
    Latina-Roma
    Messaggi
    3,140

    Riferimento: Esperienze e possibilità lavorative dopo la laurea magist

    Ciao, intanto se stai studiando a Firenze, ti facci oun enorme in bocca al lupo perché quella facoltà è un vero Inferno! Ok, riguardo alla tua domanda: certo, una volta completato l'iter (5 anni, tirocinio, eds), sei psicologo, quindi formalmente abilitato a svolgere tutte le categorie di attività previste dal tariffario, tranne le 3 che si riferiscono alla psicoterapia (psicoter individuale, di coppia, di gruppo). Sono tantissime, ma c'è un piccolo particolare: non immaginare il lavoro classico da dipendente, dove vieni assunto, stai in ufficio dalle 9 alle 18, svolgi le tue belle mansioni, hai le ferie ad agosto e a fine mese ritiri lo stipendio. Nulla di tutto ciò! Bisogna che si verifichi una di queste 2 condizioni:
    1) conosci qualcuno che ti segnala un progettino, un'opportunità, una situazione lavorativa, ti coinvolga e quindi attraverso questo intermediario, ti inserisci da qualche parte. Quindi dovrai avere la fortuna di avere, nella tua cerchia sociale, qualcuno già addentro al settore, che possa mediare il tuo inserimento. Questo qualcuno può essere anche un dottore che hai conosciuto durante tirocinio, il servizio civile, ecc ecc, che ti ha preso di nuon occhio o che ha la fortuna di stare nel giro e ovviamente quando gli servono collaboratori, la prima cosa che fa è pescarli dalla sua cerchia (conoscenti, studenti, tirocinanti con cui è entrato in contatto). Se rientri in qualche modo in quest aopzione, accendi un cero a S. Gennaro per ringraziarlo.
    2) se, come molti di noi, non hai un mentore, uno "sponsor", una persona che conosci o che hai conosciuto durante il tirocinio e che ti faccia entrare nel giro, oppure ti inizi a girare i primi pazienti, ecc ecc, e magari non hai neppure i genitori che ti passano almeno vitto e alloggio, come molti di noi, occorrerà crearti il lavoro tutto da solo, offrendo le tue competenze direttamente al mercato. Dunque: ti apri partita iva, ti sbatti a sangue per farti conoscere, sviluppi da solo un macello di altre competenze non psicologiche che vanno dalla finanza, al marketing, al copywriting, all'informatica (no le 4 sciocchezze della "patente informatica", ma proprio informatica più hard come ad esempio le tecniche SEO), all'analisi di mercato, lla creazione di reti, e così via, avendo cura di aggiornare costantemente questo repertorio. E giorno per giorno progetti, realizzi, promuovi, svolgi, monitori e riprogetti ogni tua attività, cercando di sintonizzarti costantemente con il mercato, che è imprevedibile e saturo. Lo sbattimento è enorme e non è detto che ti porti risultati, proprio perché è difficile capire cosa vuole il mercato e "stare sempre sul pezzo". Richiede tempo, energia, e anche soldi, nel senso che ciò che guadagnerai, sarà poi da reinvestire nel lavoro stesso e nella sua promozione, che dovrà essere incessante. Questo vuol dire anche uno stile di vita molto diverso, non hai orari fissi, ti troverai spesso a lavorare nei weekend o in pieno agosto per progettare alttività da proporre magari da settembre (col rischio che cmq non vadano in porto). Dopo tutto questo, non è detto che riuscirai a mangiare sempre sia a pranzo che a cena e ringrazierai di nuovo i genitori che ugualmente ti forniranno almeno vitto e alloggio. Insomma opportunità ci sono, ma certo non è affatto facile, neanche se sei estremamente competente. E' un lavoro imprenditoriale e come tale è sia portatore sia di rischio, sia di opportunità di crescita (non automaticamente proporzionali alla tua competenza).

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