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  1. #31
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    Grazie ragazze siate state gentilissime :-)
    per quanto riguarda il tema sul conflitto come l'avete impostato?

  2. #32
    Partecipante Figo L'avatar di Pazzamente
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    INTELLIGENZA SECONDO LA TEORIA COGNITIVA: intelligenza in termini di problem solving;

    - TEORIA DELLO SPAZIO PROBLEMATICO (Newell e Simon anni 50);

    Vantaggi:
    1)Ci consente di comprendere meglio la capacità umana di risolvere problemi applicando regole euristiche (generali) per ridurre la complessità di soluzioni alternative possibili;
    2)Consente di specificare formalmente la struttura di un problema;
    3)Ci dice quale sarebbe la strategia di pensiero ideale in una determinata situazione;
    4)Ci consente di stabilire quando determinati problemi sono uguali dal punto di vista strutturale anche quando sembrano molto diversi all’apparenza (cioè ci consente di individuare problemi isomorfi);
    Limiti:
    1)In dubbio la validità ecologica: i problemi messi in atto sperimentalmente non si trovano facilmente nella vita quotidiana, cioè di comune riscontro, sono problemi poco familiari;
    2)Se la conoscenza necessaria per la soluzione del problema è contenuta nella formulazione iniziale del problema, nella vita di ogni giorno, spesso NON si dispone di tutte le informazioni necessarie alla soluzione del problema;
    3)In un problema rompicapo, che sono i problemi mostrati sperimentalmente, le richieste sono ben chiare, cioè non ambigue, invece, nella vita quotidiana invece, vi è spesso la difficoltà di specificare la natura del problema.
    In breve, la teoria dello spazio del problema è centrata su problemi ben definiti (gli operatori, lo stato iniziale e finale sono ben specificati e non è necessaria una vasta conoscenza del problema perché appunto che sono ben specifici, possono essere risolti mediante euristiche generali) in opposizione ai problemi mal definiti (lo stato iniziale e finale sono poco chiare e specifiche e per questo è necessario più informazioni per giungere allo stato finale del problema).

    *Costrutti e variabili: prove di rompicapo:
    - torre di Hanoii (vedi tema “ragionamento e pensiero”);
    - Hitori (vedi tema “intelligenza”);
    - problema delle 8 regine (vedi tema “intelligenza”);

    *Metodi d’indagine: sperimentale;

    *Ambito di applicazione:
    1) ambito della riabilitazione: la costruzione di sotto-mete appropriate da risolvere e l’apprendimento di strategie euristiche per arrivare alla meta finale è di cruciale importanza ai fini della risoluzione del problema. Se un soggetto riesce a scomporre un problema in sotto-mete e a saper bene manipolare e pianificare le strategie euristiche, allora il processo di soluzione del problema dovrebbe migliorare;
    2) ambito psicosomatico: anche se i problemi in questo caso non sono concreti, ma emotivi, il ragionamento per la soluzione del problema che ha scaturito un emozione negativa. Una delle ragioni per cui facciamo fatica a risolvere i problemi emotivi e interpersonali è la confusione tra problema e disagio: il problema non è il disagio. Il malessere che sentiamo è piuttosto un segnale dell’esistenza del problema, l’espressione di bisogni o difficoltà che, non trovando soluzioni migliori, si manifestano appunto attraverso le emozioni sgradevoli o dolorose. E’ per questo motivo che quando ci proponiamo di non provare una certa emozione, ad esempio la paura o l’imbarazzo, il più delle volte non riusciamo nel nostro intento e somatizziamo. Dunque, è importante riuscire a identificare quali esigenze profonde si celano dietro le emozioni per arrivare a porci gli obiettivi giusti. Obiettivi positivi, non semplici negazioni dell’ostacolo.
    ...il bacio è la porta per la perdizione...

  3. #33
    Partecipante Figo L'avatar di Pazzamente
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    INTELLIGENZA SECONO LA GESTALT:
    Intelligenza in termini di pensiero produttivo (il pensiero è l’attività operativa dell’intelligenza definita come una combinazione di contenuti, prodotti e operazioni diverse); Il pensiero è ristrutturazione, riorganizzazione delle relazioni tra i singoli elementi di un problema che porta alla soluzione intuitiva e improvvisa (insight) di essa. Il pensiero è quindi per i gestaltisti, e in particolare per Max Wertheimer, produttivo, è creatività in quanto si fa riferimento alla capacità del soggetto di ristrutturare il problema cercando di essere indipendenti dall’esperienza per evitare la fissità funzionale;

    *Costrutti e variabili: - esperimento Kohler (1927): scimpanzé Sultan nella gabbia con bastone + cassa (intuizione improvvisa della soluzione del problema dopo aver riorganizzato la situazione problematica);
    - esperimento Maier (1931): il problema delle 2 corde in una stanza;
    - esperimento Duncker (1945):
    - problema della candela;
    - problema dei 9 punti (fissità funzionale dovuto per influenza dell’esperienza);

    *Ambito di applicazione:

    AMBITO SCOLASTICO: il pensiero creativo-produttivo rappresenta un importante predittore del successo accademico e lavorativo in tutte quelle discipline e professioni in cui tale abilità risulta rilevante;

    AMBITO LAVORATIVO: per la selezione del personale. Le sfide che le aziende devono affrontare, infatti, coinvolgono in misura sempre maggiore le competenze relative alla creatività, quale risorsa fondamentale per la risoluzione dei problemi nell'ottica dell'innovazione, della promozione del cambiamento efficace e della creazione di nuovi prodotti e servizi. In questa prospettiva, i test di pensiero inferenziale e creativo di Shuter e i test di Guilford, si propongono come un test di valutazione attitudinale ideale per tutte le occupazioni che richiedono come requisiti i tratti del pensiero inferenziale e creativo, facendo confluire in un unico strumento la possibilità di esaminare non solo le capacità di analisi e di ragionamento logico-deduttivo, ma anche le abilità legate al pensiero laterale e alla propensione ad inventare idee, trovare soluzioni a problemi aperti e stabilire associazioni e combinazioni nuove tra fatti, parole e concetti.
    ...il bacio è la porta per la perdizione...

  4. #34
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    Pazzamente posso chiederti come hai impostato il tema sul conflitto?

  5. #35
    Partecipante Figo L'avatar di Pazzamente
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    TEMA CONFLITTO

    - definizione: secondo Lewin, può essere definito come una situazione in cui forze di valore uguale ma dirette in senso opposto, agiscono simultaneamente sull’individuo; oppure come la reciproca interferenza di reazioni incompatibili. Si può distinguere un:
    *CONFLITTO INTERIORE o intra-psichico o intra-personale: nella mente, psiche della persona determinata da scontri contrastanti motivazionali rispetto alla meta (teoria Freud);
    *CONFLITTO SOCIALE o infra-psichico: tra 2 o più gruppi sociali determinata da una competizione per il raggiungimento dello stesso obiettivo (teoria Sherif);

    - Teoria: TEORIA DELLA DISSONANZA COGNITIVA (Festinger 1957);
    - costrutti e variabili:
    1) a dei soggetti veniva presentata una lista di oggetti (che erano in realtà i regali della lista di nozze di uno studente) da classificare in base alla loro desiderabilità. I soggetti vennero messi in condizione di fare una scelta tra due o più oggetti che avevano lo stesso livello di gradimento e veniva dunque richiesto di fare una seconda classificazione degli oggetti. Dai risultati emerse che i soggetti tendevano a mantenere coerente la loro preferenza iniziale anche se la seconda opzione (oggetto preferito) era, inizialmente, gradito allo stesso livello di un altro oggetto.

    2) 1956 Festinger e coll.: si erano inseriti in una setta che aveva predetto la distruzione dl mondo ad opera di alieni in una data precisa. Arrivato il giorno fatidico, i seguaci si erano riuniti e avevano atteso invano il disastro, provando inizialmente una sorta di smarrimento di fronte alla smentita delle loro credenze. Ma anizchè seguire un percorso razionale e ammettere lì infondatezza delle proprie convinzioni, gli aderenti alla setta alla fine giusticarono il fatto con un “messaggio cosmico” in cui gli alieni comunicavano che la fede del gruppo aveva di fatto salvato il mondo intero;

    3) 1959 presso l’Università di Stanford, i ricercatori chiedevano ad un individuo per volta di prestarsi ad un esperimento particolarmente noioso, in cui dovevano fare movimenti lenti e monotoni roteando figure geometriche per circa un’ora; finito l’esercizio noioso chiedevano al soggetto sperimentale di collaborare all’esperimento, facendo credere al soggetto successivo (un complice) che l’esperimento appena svolto era particolarmente divertente (quindi dire una menzogna).
    Chi si prestava cioè il soggetto-partecipante, riceveva in cambio una ricompensa bassa (1 dollaro) oppure piuttosto appetibile (20 dollari). Dopo l’esperimento, un intervistatore chiedeva al soggetto-partecipante come era stato l’esperimento aldilà di quello che aveva detto al soggetto successivo. Sorprendentemente erano proprio coloro che avevano ricevuto un solo dollaro a minimizzare la noiosità dell’esperimento, Coloro che avevano invece ricevuto 20 dollari potevano pensare fra sé e sé “ho ingannato il prossimo solo in cambio di un compenso”. Coloro che avevano ricevuto un compenso insignificante invece non avevano questo alibi, si trovarono quindi con una conflittualità interna che chiedeva di essere risolta. L’unico modo era quello di modificare il proprio atteggiamento spiegando a se stessi che in fondo non era un compito così noioso.

    PUNTI DI FORZA DELLA TEORIA DI FESTINGER:

    1)Motivazione intrinseca
    I risultati dell’esperimento 20 $ per una menzogna sconfermano uno dei principi base del comportamentismo, la legge dell’effetto: più è alto il rinforzo (premio in denaro) più forte dovrebbe essere la modifica dell’atteggiamento, invece avviene il contrario. Una motivazione intrinseca ai processi mentali stessi (bisogno di coerenza) è più forte di motivazioni esterne (soggetto attivo);

    2) Ruolo dell’azione
    Secondo il comportamentismo l’atteggiamento era l’antecedente (causa) del comportamento.
    Gli esperimenti sulla Dissonanza Cognitiva mostrano invece il ruolo retroattivo dell’azione sulle cognizioni. L’impegno più o meno volontario in alcune azioni comporta una riorganizzazione del mondo cognitivo.

    - metodi d'indagine: sperimentale;
    - ambito di applicazione:
    1) AMBITO MARKETING-PUBBLICITA': i meccanismi di persuasione sono un utile strumento per poter ridurre la tensione data dal conflitto che il soggetto vive in fase pre-decisionale (teoria della dissonanza cognitiva). Esiste una naturale tendenza del soggetto a mantenere una certa coerenza cognitiva e quindi a fare scelte e mettere in atto atteggiamenti in coerenza con le proprie idee, valori, credenze, regole sociali e immagine di sé. In questo ambito, quello della pubblicità e del marketing non si cerca altro che cercare di modificare l’atteggiamento del soggetto, modificando le sue idee PERSUADENDOLO. Attraverso la pubblicità si cerca di persuadere la cognizione del consumatore, cercando di valorizzare la stima per se stesso e la propria immagine di sé, cosi da convincere il consumatore a scegliere il prodotto sulla base di idee coerenti con l’idea che si ha di sé ed evitare quindi la creazione di idee dissonanti (rischiose per una NON scelta del prodotto). Una volta acquistato il prodotto, il soggetto, per mantenere una coerenza cognitiva, valorizzerà il prodotto acquistato (che precedentemente, la cui pubblicità del prodotto, inconsapevolmente ha modificato la sua idea) sminuendo quelli non acquistati. Nei casi in cui la decisione d’acquisto non sia significativa per l’individuo, la pubblicità stessa dovrebbe fare attenzione a non creare incoerenze consistenti, onde evitare di attivare gli automatici meccanismi di difesa e poter avere maggiore efficacia. Ovviamente l’esposizione a informazioni contrastanti con le nostre idee può portare il soggetto ad individuare le eccezioni o distorcere l’interpretazione.

    2) AMBITO SOCIALE: il gruppo di appartenenza è una delle maggiori fonti di dissonanza, ogni volta che nasce un disaccordo tra i membri. L’impatto è minore dove il contenuto dell’opinione è verificabile e se il numero di persone che sono d’accordo è alto. È anche da valutare se l’oggetto sia considerato particolarmente importante o meno; la considerazione che si ha delle persone in disaccordo; il loro potere di attrazione e l’estensione del disaccordo stesso, cioè la grandezza della differenza tra le opinioni. In questo caso, la riduzione avviene, oltre che modificando il proprio parere, influenzando gli altri o rendendoli in qualche modo non paragonabili a noi, attribuendo loro altre motivazioni, screditandoli o respingendoli.

    Citazione Originalmente inviato da marmottina87 Visualizza messaggio
    Pazzamente posso chiederti come hai impostato il tema sul conflitto?
    ...il bacio è la porta per la perdizione...

  6. #36
    Partecipante Assiduo
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    Re: Esame di Stato Novembre 2012

    Ciao a tutti..stamattina ho affrontato la comunicazione così di seguito sviluppata:

    definizione: la comunicazione è un processo dinamico, uno scambio di messaggi che si realizza all'interno di una interazione tra un emittente che trasmette il messaggio ed un ricevente che lo elabora e ne trasmette uno a sua volta. è una componente psicologica costitutiva dell'individuo, un'attività cognitiva, sociale, relazionale con basi culturali e filogenetiche. è caratterizzata da intenzionalità e partecipazione, elementi che la distinguono dalla semplice informazione.

    componenti secondo jacobson (emittente, ricevente, messaggio, mezzo, codifica, decodifica, risposta, retroazione e rumore)

    funzioni: proposizionale, relazionale, espressiva, sociale e persuasiva

    risponde a vari bisogni: fisici (infulenza la salute), sociali, pratici e concorre alla costruzione dell'identità

    teorie: ho puntato sul modello lineare con la teoria matematica di Shannon e Weaver e sulla prospettiva pragmatica con la teoria degli atti linguistici di Austin e Seales, Wazlavitck con la prospettiva pragmatica-relazionale (5 assiomi e la teoria del doppio legame di Bateson)

    poi ho affrontato la distinzione tra comunicazione verbale e non verbale e le funzioni di quest'ultima.

    strumenti di misurazione :osservazione sistematica soprattutto nella terapia familiare, il colloquio

    come ambiti di applicazione la terapia familiare derivata dagli studi di Palo Alto e la terapia del doppio legame.


    Che ne pensate? qualcuno condivide?

    Ciaooo
    ...IT'S HARD TO HOLD A CANDLE IN THE COLD NOVEMBER RAIN...

  7. #37
    Partecipante Figo L'avatar di Pazzamente
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    Riferimento: Re: Esame di Stato Novembre 2012

    direi ottimoooooo ..... anche io la imposto più o meno cosi
    Citazione Originalmente inviato da 84stellina84 Visualizza messaggio
    Ciao a tutti..stamattina ho affrontato la comunicazione così di seguito sviluppata:

    definizione: la comunicazione è un processo dinamico, uno scambio di messaggi che si realizza all'interno di una interazione tra un emittente che trasmette il messaggio ed un ricevente che lo elabora e ne trasmette uno a sua volta. è una componente psicologica costitutiva dell'individuo, un'attività cognitiva, sociale, relazionale con basi culturali e filogenetiche. è caratterizzata da intenzionalità e partecipazione, elementi che la distinguono dalla semplice informazione.

    componenti secondo jacobson (emittente, ricevente, messaggio, mezzo, codifica, decodifica, risposta, retroazione e rumore)

    funzioni: proposizionale, relazionale, espressiva, sociale e persuasiva

    risponde a vari bisogni: fisici (infulenza la salute), sociali, pratici e concorre alla costruzione dell'identità

    teorie: ho puntato sul modello lineare con la teoria matematica di Shannon e Weaver e sulla prospettiva pragmatica con la teoria degli atti linguistici di Austin e Seales, Wazlavitck con la prospettiva pragmatica-relazionale (5 assiomi e la teoria del doppio legame di Bateson)

    poi ho affrontato la distinzione tra comunicazione verbale e non verbale e le funzioni di quest'ultima.

    strumenti di misurazione :osservazione sistematica soprattutto nella terapia familiare, il colloquio

    come ambiti di applicazione la terapia familiare derivata dagli studi di Palo Alto e la terapia del doppio legame.


    Che ne pensate? qualcuno condivide?

    Ciaooo
    ...il bacio è la porta per la perdizione...

  8. #38
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: Re: Esame di Stato Novembre 2012

    Citazione Originalmente inviato da Pazzamente Visualizza messaggio
    direi ottimoooooo ..... anche io la imposto più o meno cosi
    Bene!! grazie..
    ...IT'S HARD TO HOLD A CANDLE IN THE COLD NOVEMBER RAIN...

  9. #39
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    Pazzamente grazie ! sei stata gentilissima :-)

  10. #40
    Partecipante Figo L'avatar di Pazzamente
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    pregooooo
    Citazione Originalmente inviato da marmottina87 Visualizza messaggio
    Pazzamente grazie ! sei stata gentilissima :-)
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  11. #41
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    Scusami!!!!non avevo visto che sbadata!!!
    Per intelligenza ci sono...
    Definizione
    Carrellata varie teorie
    Teoria intelligenze multiple gardner
    (dove per variabili ho considerato proprio le sette intelligenze e la loro indipendenza in base alke ricerche sui cosi' detti idiot savant)
    Eventuale confronto con teoria triarchica
    Risvolti:
    Ambito didattico
    Manageriale


    Comunque il dubbio resta sempre sulle variabili....
    Te che dici???
    chicca

  12. #42
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    Ciao a tutti
    anche io come voi proverò a Novembre l'EdS a Chieti..sto pian piano carburando..
    la lista degli argomenti che ho preparato è praticamente uguale a quella pubblicata qualche giorno fa..
    l'unico dubbio che ho è sull'impostazione di ogni traccia, la mia scaletta sarà:
    - definizione
    - approcci teorici (con relativi esperimenti) e naturalmente confronto tra teorie
    - metodi di indagine
    - sviluppi applicativi
    Va bene??? Che dite???
    Una delucidazione cosa intendete per costrutti e variabili, come devo incorporare il tutto? se cortesemente mi chiarite questo dubbio..grazie

    In bocca al lupo a tutti
    A risentirci presto

  13. #43
    Partecipante Figo L'avatar di Pazzamente
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    va benissimo..... anche io considero (e credo) che le variabili dell'intelligenza (= costrutto), secondo la teoria di Gardner, siano appunto le 7 abilità indipendenti.
    Citazione Originalmente inviato da fiorellino82 Visualizza messaggio
    Scusami!!!!non avevo visto che sbadata!!!
    Per intelligenza ci sono...
    Definizione
    Carrellata varie teorie
    Teoria intelligenze multiple gardner
    (dove per variabili ho considerato proprio le sette intelligenze e la loro indipendenza in base alke ricerche sui cosi' detti idiot savant)
    Eventuale confronto con teoria triarchica
    Risvolti:
    Ambito didattico
    Manageriale


    Comunque il dubbio resta sempre sulle variabili....
    Te che dici???
    ...il bacio è la porta per la perdizione...

  14. #44
    Partecipante Figo L'avatar di Pazzamente
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    Riferimento: Esame di Stato Novembre 2012

    la scaletta è come tu hai detto.....per costrutti e variabili si riferisce, più o meno, agli esperimenti e/o dati pratici che dimostrano la teoria....
    Citazione Originalmente inviato da ila bavuso Visualizza messaggio
    Ciao a tutti
    anche io come voi proverò a Novembre l'EdS a Chieti..sto pian piano carburando..
    la lista degli argomenti che ho preparato è praticamente uguale a quella pubblicata qualche giorno fa..
    l'unico dubbio che ho è sull'impostazione di ogni traccia, la mia scaletta sarà:
    - definizione
    - approcci teorici (con relativi esperimenti) e naturalmente confronto tra teorie
    - metodi di indagine
    - sviluppi applicativi
    Va bene??? Che dite???
    Una delucidazione cosa intendete per costrutti e variabili, come devo incorporare il tutto? se cortesemente mi chiarite questo dubbio..grazie

    In bocca al lupo a tutti
    A risentirci presto
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  15. #45
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    Citazione Originalmente inviato da Pazzamente Visualizza messaggio
    la scaletta è come tu hai detto.....per costrutti e variabili si riferisce, più o meno, agli esperimenti e/o dati pratici che dimostrano la teoria....
    Perfetto, grazie mille, davvero......
    Per oggi credo che possiamo riposare.....
    Buona serata a tutteeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!
    chicca

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