purtroppo solo testimonianze non documentate. Tutti dicono io ho visto, io ho assistito io ho sentito.
purtroppo solo testimonianze non documentate. Tutti dicono io ho visto, io ho assistito io ho sentito.
Simone
Dott. Guglielmo Rottigni
Ordine Psicologi Lombardia n° 10126
Beh ci sono tante testimonianze che sono molto attendibili e che non mi metterò qui a riportare. Chi è interessato le può leggere. Ma il punto non è questo, il punto è che siamo soprattutto noi psicologi a dover sempre coltivare un pò di sano dubbio su ogni cosa.
Quello che mi stupisce è che ci sono psicologi che credono a queste cose.... è paura della malattia o l'onnipotenza di riuscire sempre ad accettare cose che si capiscono e incanalarne in una logica del nostro pensiero... Purtroppo esistono cose che ci spaventano senza soluzione senza riuscire a capirne il significato ed è questo il difficile, accettare la nostra fragilità e il nostro smarrimento.
Ciao a tutti!
Datosi che di "diagnosi" sono stata io la prima a parlarne, vorrei chiarire la mia posizione e non rischiare di diventare lo psicologo ottuso, che lavora con le diagnosi e non con le persone, caprio espiatorio di tutto questo thread.
Credo di averlo precisato, ma repetita juvat: non credo che, ignorare il disagio e l'angoscia di una persona che si presenta come posseduta dal demonio, sia uno dei miei modi di lavorare.
Ma non m'interrogo sulla presenza di fenomeni paranormali o meno. Io penso a chi ho di fronte. E la persona che si rivolge a me (qualora si rivolga a me ) ha bisogno di qualcuno che lo ascolti, lo accolga, ma che sappia anche aiutarlo.
Un delirio per me è un delirio, ma questo non lo dico perché voglio liberarmi del problema. Ma se una persona mi fa un racconto inverosimile, bisogna che mi renda conto di cosa sta succedendo. Diagnosi o no, il carico di angoscia è un aspetto importante, tanto che, io, con il delirio, di solito "ci parlo".
Non ricordo di aver mai detto a un paziente in pieno delirio ( o anche dopo) che "ha una coscienza alterata" o di aver usato diagnosi, o di aver scritto su un bel quadernino di appunti in quale categoria del DSMIV potevo infilarlo, perché non so quanto sarebbe utile. Ma perché il delirio è proprio quello, di cosa ha paura, cosa dicono le voci, come si sente in tutto questo, beh..questo sì.
Non so tra voi quanti hanno visto persone possedute. Io non credo di averne mai viste, ma ho visto tanti che lo affermavano e vi garantisco che non è un gran spettacolo, soprattutto quando le persone vivono un'angoscia dolorosa e devastante.
Credete che sentire voci inquietanti o la sensazione che parti del vostro corpo siano governate da qualcosa o qualcuno, dentro di voi, sia un fenomeno su cui è bene disquisire filosofeggiando o sarebbe meglio dare una mano?
Ma avete mai visto una persona affetta da psicosi, tentare di autolesionarsi per riuscire a sentire il proprio corpo e smettere di sentire quel dolore psichico quell'angoscia, che neanche riesco a immaginare?
Ma voi in un reparto di psichiatria ci siete mai entrati?
Ma sapete chi ci lavora? Ma sapete che esistono tanti pazienti psichiatrici che possono condurre una qualità di vita migliore e che non si è costretti a sentirsi posseduti tutta la vita?
Ma siccome io, di persone che vivono queste sofferenze per lavoro, purtroppo ne ho viste tante, sinceramente sentir parlare di deliri persecutori o altri disagi, come Maria Antonietta di Francia con la sua Corte, parlava di chi moriva di fame a Parigi, mi pare poco rispettoso per chi sta davvero male.
Poi se vogliamo parlare di demonio, Dio, Gesù, Maometto o Mosè, non ci sono problemi.
Ma la salute è una cosa, la religione è un'altra.
Accetto tutte le vostre obiezioni sul fatto che sono una psicologa senza cuore, che mi spaventa il paranormale, che non vedo al di là del mio naso, e via dicendo.
Io però faccio questo lavoro. E sono pagata per farlo al meglio ( con i miei limiti).
Poi nella mia vita privata posso anche essere iscritta a 2 sette religiose o parlare con i defunti, ma questo è affar mio.
Ciao ciao
Ciao Fiona.
A scanso di equivoci, no mi stavo riferendo a te.
Notavo un trend, una modalità.
E, in fondo, mi chiedevo se questa rapida "psicopatologizzazione" non potesse essere anche - e sottolieneo "anche" - una difesa contro la sofferenza provocata dal contatto con il delirio.
So, per esperienza personale, quanto sia difficile "reggere" di fronte a pazienti schizofrenici, paranoidi, "psicotici". E tanto di cappello a chi ci passa le giornate, e non solo due o tre ore di settimana in studio.
Pace?
Buona vita
Dott. Guglielmo Rottigni
Ordine Psicologi Lombardia n° 10126
Io cmq non mi sto riferendo a psicosi a sfondo religioso, deliri mistici, disturbi di personalità e quant'altro. Lo so benissimo che sono spiegabili scientificamente, che la suggestione e il particolare contesto socio-culturale in cui una persona vive possono spiegare il tutto. Il compito dei professionisti della salute, psicologi e psichiatri, è accogliere la sofferenza in maniera non giudicante, mettere al centro di tutto il benessere del paziente, fare una valutazione tenendo in stretta considerazione il caso nella sua complessità e definire un percorso terapeutico. Mi chiedevo semplicemente come comportarsi in (rari) casi estremi. Come una guarigione fisica può non essere scientificamente spiegabile da un punto di vista medico, così potrebbe accadere per un caso di possessione. E' chiaro che la sofferenza deve essere accolta e valutata in tutte le sue forme, senza essere giudicata con pregiudizi ideologici di nessun tipo. Non discuto questo, ma ci sono casi che non sono spiegabili da un punto di vista scientifico. Questo è un dato di fatto, poi ognuno può trarne le sue conclusioni. Ad esempio il caso riportato in questo libro, http://www.ilfoglio.it/palazzoapostolico/6642 che sta avendo una certa risonanza anche a livello nazionale, mi sembra che si differenzi abbastanza da una psicosi.
Se vi può interessare, ho fatto una piccola ricerca su alcune banche dati bibliografiche di psicologia. Sul fenomeno della possessione diabolica ci sono - come si può immaginare - pochissimi articoli, ma piuttosto interessanti.
Vi riporto qui gli abstract. Se a qualcuno interessano i full-text, mi manda un PM indicando un indirizzo mail e gli li invio.
Explaining Salem: Calvinist psychology and the diagnosis of...
By: Harley, David. American Historical Review. Apr96, Vol. 101 Issue 2, p306. 25p. Abstract: Looks at the state of witchcraft in Salem, Massachusetts, during 1960s which led to accusations and a series of witchcraft trials. Studying of local context by New England historians; Distinction between witchcraft and possession; Status of Calvinism in England and its colonies; Actions of early modern devil; Significance of direct possession and indirect obsession; Information on actual demoniac cases. (AN: 9605200053)
Argomenti: MASSACHUSETTS; SALEM (Mass.); UNITED States; WITCHCRAFT -- History; DEMONIAC possession; CALVINISM; SALEM (Mass.) -- History -- Colonial period, ca. 1600-1775
Database: Psychology and Behavioral Sciences Collection
Dissociative Trance Disorder: Clinical and Rorschach Findings in Ten Persons Reporting Demon Possession and Treated by Exorcism.
By: Ferracuti, Stefano; Sacco, Roberto. Journal of Personality Assessment. Jun1996, Vol. 66 Issue 3, p525. 15p. Abstract: Although dissociative trance disorders, especially possession disorder, are probably more common than is usually thought, precise clinical data are lacking. Ten persons undergoing exorcisms for devil trance possession state were studied with the Dissociative Disorders Diagnostic Schedule and the Rorschach test. These persons had many traits in common with dissociative identity disorder patients. They were overwhelmed by paranormal experiences. Despite claiming possession by a demon, most of them managed to maintain normal social functioning. Rorschach findings showed that these persons had a complex personality organization: Some of them displayed a tendency to oversimplify stimulus perception whereas others seemed more committed to psychological complexity. Most had severe impairment of reality testing, and 6 of the participants had an extratensive coping stile. In this group of persons reporting demon possession, dissociative trance disorder seems to be a distinct clinical manifestation of a dissociative continuum, sharing some features with dissociative identity disorder. [ABSTRACT FROM AUTHOR] (AN: 6382159)
Argomenti: DISSOCIATION (Psychology); TRANCE; DEMONIAC possession
Database: Psychology and Behavioral Sciences Collection
Possessed (Book).
By: Bernstein, Laurie. American Historical Review. Apr2002, Vol. 107 Issue 2, p660-660. 1p. Abstract: Reviews the book 'Possessed: Women, Witches, and Demons in Imperial Russia,' by Christine D. Worobec. (AN: 6582256)
Argomenti: BOOKS -- Reviews; WOROBEC, Christine; NONFICTION; DEMONIAC possession; POSSESSED: Women, Witches & Demons in Imperial Russia (Book)
The Devil in the Convent.
By: Sluhovsky, Moshe. American Historical Review. Dec2002, Vol. 107 Issue 5, p1379-1411. 33p. Abstract: Examines the relations between group diabolic possession in late medieval and early modern convents and changes in female spirituality. Details of the mass demonic possession of the Ursuline nuns of Loudun in 1633-1640; Implications of gendered mass possessions in religious institutions; Historical chronology of mass possessions. (AN: 8747909)
Argomenti: DEMONIAC possession; FEMINIST spirituality
Database: Psychology and Behavioral Sciences Collection
Horror Films: Tales to Master Terror or Shapers of Trauma?
By: Ballon, Bruce; Leszcz, Molyn. American Journal of Psychotherapy. 2007, Vol. 61 Issue 2, p211-230. 20p. Abstract: The authors review the literature of cinematic-related psychiatric case reports and report the case of a 22-year-old woman who presented with intrusive thoughts of demonic possession and flashbacks of the film The Exorcist. Cinematic neurosis may be considered a form of psychological crisis shaped by exposure to a film narrative that is emotionally and culturally significant to the individual. The structure of horror films are examined from the perspectives of trauma theory, narrative theory, and borderline personality organization theories, using the film The Exorcist as an example. Within this framework, the horror film can be seen as a cultural tale that provides a mechanism for attempting mastery over anxieties involving issues of separation, loss, autonomy, and identity. An individual will identify with narrative elements that resonate in personal life experiences and cultural factors embedded within the film, which carry levels of either stress that will be mastered, or act as a trauma to the viewer. The outcome of this exposure is related to how the individual's personality structure is organized in combination with the stresses they are experiencing. [ABSTRACT FROM AUTHOR] (AN: 26266493)
Argomenti: PSYCHIATRY; WOMEN -- Psychology; DEMONIAC possession; EXORCIST, The (Film); NEUROSES; PSYCHIC trauma; BORDERLINE personality disorder
Database: Psychology and Behavioral Sciences Collection
Representation of mental illness in Christian self-help bestsellers.
By: Webb, Marcia; Stetz, Kathy; Hedden, Kristin. Mental Health, Religion & Culture. Nov2008, Vol. 11 Issue 7, p697-717. 21p. 2 Charts. Abstract: The present study examined messages about mental illness in 14 contemporary Christian self-help bestsellers. Content analysis revealed that most texts focused upon depression. Categories of textual units included Underlying Assumptions Regarding Depression, Representations of Depression, Roots/Causes/Reasons for Depression, and Christian Responses to Depression. Demonic influence was the most frequently cited reason for depression. Other reasons included negative cognitions, failure as a Christian, and negative emotions. Christian responses to depression included trusting God, religious activity, and individual willpower. Discussion of these results focused upon the problematic impact of these messages upon individuals with depression, and upon suggestions for reducing mental illness stigma in religious communities. [ABSTRACT FROM AUTHOR] DOI: 10.1080/13674670801978634. (AN: 34506204)
Argomenti: MENTAL illness; SELF-help materials; MENTAL depression; SELF-help devices for people with disabilities; MENTAL healing; SPIRITUAL healing; DEMONIAC possession; RELIGIOUS communities
Database: Psychology and Behavioral Sciences Collection
On Devils and the Dissolution of Sociality: Andean Catholics Voicing Ambivalence in Neoliberal Bolivia.
By: Van Vleet, Krista E. Anthropological Quarterly. Fall2011, Vol. 84 Issue 4, p835-864. 30p. Abstract: In the Andean highlands of Bolivia, people sometimes express their ambivalence over the religious conversion of family and community members through stories about evangelical Protestants who have been possessed by Santuku or the devil. The article analyzes these narratives as part of a larger genre of devil stories and as a window onto the multiple ways Andean Catholics link migration, religious conversion, and death in the context of broader neoliberal transformations. From the perspective of those "left behind"--Catholic family and community members--conversion empties the future. Nevertheless, the necessary labor of dissolving or reconiguring social relationships is undertaken by both Catholics and evangelical Protestants and sheds light on the production of sociality in 21st century Bolivia. [ABSTRACT FROM AUTHOR] (AN: 67215841)
Argomenti: BOLIVIA; DEMONIAC possession; AMBIVALENCE; NEOLIBERALISM; CHRISTIANITY
Database: Psychology and Behavioral Sciences Collection
Buona vita
Dott. Guglielmo Rottigni
Ordine Psicologi Lombardia n° 10126
Non ti devi giustificare, ma è indubbio che l'unica psicologa che si era esposta sull'argomento "deliri e dintorni " ero io. Quindi mi sembrava che si stesse finendo un po' a parlare di quanto questi professionisti della salute mentale sono miopi e devono dare una spiegazione a tutto, dimenticando che una volta i posseduti dal demonio, se l'esorcismo non funzionava, finivano dentro gli ospedali con 500 schizofrenici, oligofrenici, disabili vari, sordomuti e oppositori politici scomodi. Perdevano qualsiasi diritto ed erano le vergogne di tante famiglie e venivano dimenticati alla svelta. Credere che chi dice di essere posseduto possa affermare qualcosa di vero, mi preoccupa e mi fa temere per una futura prevenzione e integrazione del disagio psichiatrico, in una società che invece di pensare a migliorare il proprio benessere si rivolge ancora ai maghi per le questioni di salute.
Io credo che sia di gran lunga più comodo pensare che ci sia il demonio (che non ha altro da fare, evidentemente) che vada a prendere possesso dei poveri e bravi cristiani, piuttosto che accettare che la follia e' vicino a noi, che la malattia mentale ci riguarda tutti.
Comunque, Willy, per la stima che ho per te, non c'è bisogno di fare le paci!
Ciao ciao!
Fiona, dalla lettura del libro del devincentis si evince chiaramente come la protagonista si trova incastrata in una storia di esorcismo proprio perchè la sua sofferenza non è stata ascoltata, o meglio, è stata interpretata in chiave demoniaca. Ecco il vero prpblema delle possessioni!
Simone
il problema sta nel fatto che se vengono interpretate in chiave demoniaca e non come espressione di un disagio del portatore, i soggetti vanno a finire dall'esorcista. E pensate che questi risolvano il problema o lo peggiorino?
Simone
ecco un esempio di pensiero primitivo in TV
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi...44744896f.html
Simone