Ciao a tutti, è un po' di tempo che cerco risposte in rete e, forse, un forum di psicologi è il luogo adatto.
Fidanzato e innamoratissimo, ricambiato, vivo malissimo il passato di lei.
Puntualizzo subito che è una ragazza splendida, c'è un'intesa fortissima e un rapporto basato sulla sincerità reciproca: mi fido di lei e lei non mi ha mai dato motivo di dubitare.
Il mio problema è rappresentato non solo dal grosso numero di partner che ha avuto, ma anche dai partner stessi e dalle modalità con cui si sono frequentati. In sintesi: storie di una notte o senza impegno, spesso con uomini brutti, problematici o "sfigati".
Provo sempre a vedere gli altri come "messi in panchina", ma so bene che un maschio, in genere, non vede mai la cosa in questo modo. Anzi, la soddisfazione è maggiore quando raggiunge il risultato senza prendere impegni dopo. Senza contare che è lei quella che potrebbe essere stata sostituita senza tanti complimenti, e da persone (vi assicuro) di un livello molto più basso. È la tipica ragazza spavalda ma insicura e non consapevole della propria bellezza.
Inoltre, lei ha un atteggiamento blasé verso il sesso, quindi non mi fa percepire i nostri rapporti come speciali. È anche vero che le ragazze con un vissuto sentimentale e sessuale alle spalle sono quasi sempre più interessanti e affascinanti. O almeno più mature nel rapporto. Ma il mio narcisismo porta a vedermi accomunato a persone di bassa lega. Non sono infatti geloso di ex fidanzati belli o brillanti, che pure ci sono stati. Fossero stati tutti così, allora, paradossalmente, mi sentirei io il salto di qualità. Mi sentirei quello speciale.
Sappiamo tutti che gli unici rapporti che non si scordano mai sono quelli col primo amore e col primo a letto. E io prima d'ora non sono mai stato innamorato. Vorrei essere il Primo almeno in un ambito, così mi sento uno del mucchio. Solo che per il mucchio è una "tacca", per me l'Amore della vita. Ora dico una cosa spiacevole: se fossi sicuro di non mettere a rischio il nostro rapporto, premerei per un rapporto a tre (che ho già praticato in passato) e non (lo giuro sul mio onore) per lo "sfizio" di stare con due donne, ma per elevarmi psicologicamente (sul piano meramente sessuale) sugli altri. Razionalmente, è l'unica cosa che mi farebbe stare meglio: se una ragazza ha già fatto tutto, se ha già amato e si è concessa in tutti i modi, un'esperienza nuova e forte lascerebbe il segno e io sarei il primo almeno in un senso. Naturalmente non la forzerei mai in questo senso.
Sono un tipo brillante e narcisista, l'idea che queste persone possano guardare con sufficienza al nostro rapporto mi fa impazzire. Il fatto di incrociarli spesso, in città e fuori, sul lavoro, nella vita e anche in rete, mi provoca crisi di nervi che stento a non sfogare con violenza.
Non ho mai fatto pesare nulla alla mia ragazza, tranne in piccolissima parte una volta, non voglio caricarla di un problema che è solo mio. Soprattutto, non do assolutamente giudizi morali.
Ma mi sento svilito. Ho fantasie cupe, quando sono solo rimugino e divento nervoso e aggressivo, e mantenere il sorriso e la gioia apparente è difficile. Salgo sul palco e recito, e sono consapevole di quanto tutto sia patetico, non sono affatto un sessista retrogrado. Solo che non riesco a controllarmi! Sento il sangue diventarmi nero quando vedo certi sfigati che immagino cosa diranno alle spalle, lo facciamo tutti noi maschi, non è paranoia. Prima di fidanzarmi uno fece una vanteria pesante e volgare riferendosi a lei, queste persone le incrocio e mi sorridono, ma come posso vivere così? Sono innamorato, è la ragazza migliore del mondo, la più bella e in gamba, vogliamo stare insieme per sempre. Ma voglio farmi passare questo malessere perché, davvero, non ce la faccio più a sopportare e tenermi tutto dentro, consapevole della stupidità della cosa.
Argomentazioni razionali non funzionano, ci ho provato a ragionare. Sono una persona pratica, ho bisogno di soluzioni, una terapia, una medicina maledizione, qualsiasi cosa che mi aggiusti la testa.
Preciso che non ho insicurezze particolari, sono sessualmente molto attivo e magari due domande sulle dimensioni degli altri me le faccio, ma non è una cosa che mi condiziona la vita.
Vi prego, qualcosa, qualunque cosa che mi liberi dalle immagini di lei con altri, qualcosa che faccia sparire la paranoia, la rabbia, l'odio. Non creo occasioni, ma segretamente spero che qualcuno mi dia un pretesto per litigare, fare a botte.
Un mio rapido quadro psicologico: cresciuto da donne affettuose e adoranti, ho vissuto invece nel conflitto con mio padre e questo mi ha portato ha vivere i rapporti con gli altri maschi in maniera conflittuale e competitiva. Assumo atteggiamenti "paterni", probabilmente quelli che avrei voluto che mio padre avesse usato con me, e mi altero se qualcuno ha verso di me un atteggiamento giudicante (che mi riporta al conflitto dell'infanzia e adolescenza). Come vedete, sono estremamente lucido e razionale, individuo e analizzo i miei problemi (non vado da uno psicologo, almeno per ora, troppo preso dal lavoro e per ora "sfogo" in palestra) e vorrei solo risolverli e vivere sereno.
Scusate la prolissità. Spero di aver quanto meno aperto un nuovo, interessante argomento di discussione.