cari colleghi psicologi volevo condividere con voi un'esperienza che mi è capitata in questo ultimo anno. Per un anno ho lavorato come psicologa in una casa di riposo per anziani facendo colloqui, test etc... inoltre ho impostato un lavoro fortemente relazionale con gli ospiti di questa struttura...ovvero tutte le mattine passavo a salutare ognuno di loro ( e sono 100) e ho imparato i nomi di tutti e li ho sempre chiamati per nome quando mi rivolgevo a loro. dopo un anno ero diventata il loro punto di riferimento, mi riconoscevano come una figura importante... beh alla fine mi è stato fatto capire che era più importante la burocrazia e le riunioni con gli operatori e i test che il lavoro"relazionale" volto al benessere e alla resituzione dell'identità degli ospiti (così come l'ho impostato io) e che stare sempre sui piani e a contatto con gli ospiti era più visto come una perdita di tempo rispetto al resto. Voi cosa ne pensate?? qualcuno di voi lavoro in una struttura per anziani?? Ho bisogno di sapere perchè io intendo il lavoro di psicologo in un certo modo ma forse non per tutti è così. grazie