Aggiornamento di studio: come promesso qualche post fa ecco la mia traccia sulle emozioni..
_ definizione: l'emozione è una risposta complessa e geneticamente determinata ad uno stimolo esterno o interno, ha una funzione adattiva e regola il rapporto tra individuo ed ambiente. Ha diverse componenti: fisiologica, cognitiva, soggettiva, motivazionale, espressivo-motoria
_ teorie: breve carrellata di teorie a partire da Darwin, passando per comportamentismo, le teorie fisiologiche, la teoria freudiana, la teoria etologica, il cognitivismo. Poi approfondisco la teoria fisiologica: lineamenti generali (studia l'emozione dal punto di vista ovviamente fisiologico cercando di studiarne l'ontogenesi in base agli stati di attivazione fisiologica e ricercando le strutture cerebrali responsabili della loro origine), aderiscono diversi autori tra cui Papez, James e Lange e Cannon e Bard. Approfondisco la teoria centrale di Cannon e Bard per i quali il costrutto studiato è quello dell'emozione considerata da un punto di vista fisiologico analizzato attraverso diverse variabili tra cui gli apparati/organi attivati e coinvolti quindi nella risposta fisiologica ed organica.
_ metodologia: in riferimento alla teoria centrale descrivo gli esperimenti sui cani e sui gatti dei due autori a supporto della loro teoria, in linea più generale la prospettiva fisiologica si avvale di esperimenti di laboratorio e di metodologie di rilevazione dei segnali di attivazione del SNC, SNA e del sistema endocrino.
_ ambito di applicazione: la prospettiva fisiologica si applica alla medicina psicosomatica in cui è basilare il rapporto tra emozioni e manifestazioni sintomatologiche a carico di diversi apparati organici.
_ seconda teoria approfondita è quella cognitivista: anche qui lineamenti generali (centralità dell'individuo nel rapporto con l'ambiente, soggetto attivo nel processo di elaborazione delle informazioni. L'attenzione viene posta ai processi cognitivi ed a come si origiano, si sviluppano ed influenzano il comportamento. L'emozione è risultato di un processo di valutazione cognitiva degli stimoli e delle situazioni esterne). Tra gli autori approfondisco la teoria bifattoriale o cognitivo-attivazionale di Shachter e Singer. Anche qui costrutto studiato è l'emozione vista dall'ottica cognitivista, e le variabili sono gli organi/apparati attivati, il comportamento del soggetto conseguente alla valutazione cognitiva degli stimoli esterni.
- metodologia: per quanto riguarda gli autori descrivo l'esperimento che hanno condotto sulla scia di quello di Maranon a loro precedente, poi cito anche altri strumenti di indagine propri di altri autori dempre aderenti a questa prospettiva come esperimenti di laboratorio con la tecnica dell'ascolto dicotico o con compiti di riconoscimento di stimoli visivi/uditivi (per dimostrare in particolare che ci può essere una reazione emotiva antecedente la valutazione cognitiva che può influenzare il comportamento) e l'osservazione clinica di pazienti con lesioni al midollo.
- ambito di applicazione: nello specifico la teoria bifattoriale si applica bene al marketing esperienziale.
Che ne pensate? commenti.... Grazie!!! buono studio a tutti!!!