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  1. #16
    L'avatar di Melody82
    Data registrazione
    22-09-2007
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    Roma
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    3,129

    Riferimento: terza prova indirizzo lavoro

    eccola qui http://www.opsonline.it/forum/psicol...ro-142265.html
    Unisco le due così facciamo prima
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  2. #17
    Neofita L'avatar di claudiapatika
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    11-02-2006
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    Frosinone
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    10

    Riferimento: terza prova indirizzo lavoro

    Citazione Originalmente inviato da giadapsyco Visualizza messaggio
    Ciao a tutti,
    io darò la terza prova a pavia settimana prossima,e pensavo di fare quella di lavoro. volevo consigli sulla preparazione, o su dove reperire materiale utile, perche ho cercato un po su internet ma c'è poca roba e un po confusa.... help!
    grazie mille!!!
    Ciao Giada! Per caso hai trovato materiale o hai suggerimenti da darmi?
    Io sto preparando l'eds a Roma e di lavoro c'è poco o niente in giro... :/

  3. #18
    L'avatar di Melody82
    Data registrazione
    22-09-2007
    Residenza
    Roma
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    3,129

    Riferimento: terza prova caso organizzativo e del lavoro

    intano puoi dare un'occhiata ai libri
    http://www.opsonline.it/forum/psicol...tato-8624.html
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  4. #19
    Partecipante
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    13-08-2012
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    32

    Riferimento: terza prova indirizzo lavoro

    Citazione Originalmente inviato da claudiapatika Visualizza messaggio
    Ciao Giada! Per caso hai trovato materiale o hai suggerimenti da darmi?
    Io sto preparando l'eds a Roma e di lavoro c'è poco o niente in giro... :/
    Citazione Originalmente inviato da claudiapatika Visualizza messaggio
    Ciao Giada! Per caso hai trovato materiale o hai suggerimenti da darmi?
    Io sto preparando l'eds a Roma e di lavoro c'è poco o niente in giro... :/
    Ciao!!

    Ti do una manciata di consigli sparsi che spero possano esserti utili. alcuni specifici per l'area lavoro( con una piccola recensione su alcuni testi che ho usato ) e altri trasversali. ti chiedo scusa in anticipo per il mio stile di scrittura poco sintetico

    Premesso che in Italia, rispetto ad altre aree di competenza, i testi di riferimento specifici per lo psicologo del lavoro
    alle prese con l' esame di stato sono pochini, ti dico che ingegnandosi ce la si fa sempre


    TESTI:
    KANEKLIN PSICOLGO DOMANI VOL 1 E 2:
    stile essenziale e di impatto. sintentico al punto giusto ha una grossa esperienza su temaptiche di psico lavoro
    nel volume uno trovi gli argomenti tipici( stress e lavoro, motivazione, assessment) nel vol 2 la seconda e terza prova.
    avvertenze: a volte è troppo eclettico(mischia strumenti ,metodi e approcci di riferimento senza il dovuto rigore e lascia al lettore la motivazione alla base di alcune scelte) ottimo come spunto ma da prendere con le pinze rispetto a vene di eclettismo non utili all eds.

    TABANELLI LO VECCHIO "PREPARARSI ALL'ESAME DI STATO

    credo sia l unico volume che si propone di affrontare la preparazioen all'eds solo e unicamente per lo psicologo del lavoro.
    ha come pregio un attenta disamina di molti dei costrutti principali della psico generale e applicarli all'ambito specifico.
    il difetto è che è estremamente schematico e a volte le autrici sembrano piegare più che spiegare . ovvero molti dei costrutti vengono applicati al lavoro in maniera molto astratta e con pochi riferimenti alla realtà ed esempi pratici il chè può essere pericoloso.

    Su internet potete trovare s diversi casi singoli e progetti di lavoro svolti in maniera accurata .Mio consiglio personale : non visionare quelli svolti da colleghi coetanei ma solo da colleghi senior con un autorità specifica nell'ambito di riferimento.


    CONSIGLI GENERCI in relazione ai testi da cercare

    1)PRIMA PROVA.

    Non intasarti troppo di materiale e intestardirti troppo a cercare materiale!
    Usa "quello che sai" in base alla tua formazione ovvero i manuali di riferimento universitari che hai già usato.
    La prima prova servirebbe per verificare la cosìdetta preparazione "generale" o "di base".
    Userei i testi di riferimento sopra menzionati, non tanto per le scelte di contenuto ( teorie,metodi) ma per le scelte di forma che sono importanti ovvero:

    Quanto spazio dare a premessa, teorie, metodi,strumenti, ambiti applicativi?

    Come organizzarmi con la scaletta e lo svolgimento in maniera efficace (quindi senza essere prolissi,ripetitivi,ecc)?

    Da dove posso iniziare/che conclusione posso trarre??

    Quei testi possono darti un prezioso riferimento.

    -SECONDA e TERZA PROVA

    -Fai diverse simulate a casa ( il massimo che puoi):
    Sono prove atipiche per un neo laureato. richiedono uno sforzo ben diverso da quello libresco a cui siamo abituati all'università. cercare di superarle, senza averne mai esperito nel concreto le difficoltà significa rischiare tantissimo!
    (A detta di molti sono loro i veri scogli...ma qui andiamo un po sul personale)

    -Cerca di reperire le tracce degli anni scorsi ( se possibile anche i nomi della commissione.)

    Non certo per abboccare alle dietrologie cabalistiche tipiche di ogni Eds . Semplicemente perchè spesso molte commissioni, hanno un loro "stile tipico " di formulare le domande. Conoscerlo in anticipo potrebbe fornirti un primo polso della situazione....

    Se lo dai nella tua citta, non è affatto un reato presentarsi a colloquio da uno dei prof indicati dal tuo ateneo come prossimo membro di commissione ( il presidente? un ex professore ? altro?).

    Non è affatto deplorevole sondare il terreno, puntando con rispetto a farli scoprire un po sulle loro aspettative circa il candidato idoneo.Ovviamente sta a te valutare come muoverti e quale profilo usare in base al contesto.
    L'importante che tu sia professionali nel porre le domande e non fare autogol tipici come chiedere sfacciatamente che tipo di risposte vorrebbero leggere o che tipo di approcci preferiscono
    Aggiungo un punto importante ancora legato a questo:
    Conoscere le aspettative "dell'avversario", può risultare utile e a rassicurante ma occhio a non commettere un errore tipico: voler "assecondare la commissione" ovvero Tararsi "su di loro", dimenticandosi del "noi" ,es :
    Usare teorie che si crede siano di gradimento al prof "vattelapesca", scegliere l'approccio teorico e teorie non in base alla propria competenza ma a quelle presunte della commissione...
    Spesso queste strategie risultano inefficaci. conviene in linea di massima puntare sempre su propri cavalli di battaglia teorici" scarsamente attaccabili da critiche (perché li verificherai prima),con rigore e metodo se possibile citando esperienze personali ( di lavoro ,tirocinio,universitarie) dove a livello reale hai potuto verificare quanto dici, con rigore e semplicità senza mai puntare al sensazionalismo o sul sentimento ma su comprensibilità , chiarezza, semplicità , rigore.
    non tentare di barare/omettere/sperare che si legga tra le righe qls...
    la commissione è li apposta , ne sa sempre più di te e quasi sempre ti sgama


    -non citare MAI gli ultimi dati ( per quanto interessanti) ricavati dalla ricerca dell' assistente "vattelapesca" di un professore anonimo, del dipartimento anonimo dell'università della tua città dove magari hai svolto tirocinio. Non citare teorie lette su giornali non specifici o su siti internet che non citano le fonti.

    Attieniti sempre a dati piuttosto noti e accettati da buona parte della comunità scientifica. Preparati una teoria nuova per costrutto usando dati citati da autori nazionali e non di rilievo nell'ambito specifico .Spesso bastano i tuoi libri di testo dell uni ( cerca nelle parti teoriche relative alle nuove frontiere o se usi internet occhio all autorità delle fonti Wikipedia è quasi sempre ok ma stai attenta sempre: Attenzione che ciò che citi sia già validato dalla comunità scientifica e non dalla tua libera iniziativa. (un conto è accennare ad un esperienza personale di tirocinio o lavoro in cui è stata utile una teoria o uno strumento classico che ci si propone di usare nella prova ,un conto è proporci come sceriffi della ricerca in sede di esame senza ancora aver ricevuto il distintivo: meglio evitare.)

    -Se puoi durante la fase di simulazioni a casa, confrontati con altre colleghi in merito alle tue scelte, cerca di farti dare una mano sulle eventuali critiche che muoverebbero al tuo stile e se sono costruttive cerca di farne tesoro e correggere le contraddizioni prima dell' esame e non durante

    -Riconsulta i tuoi testi universitari e imparare bene almeno un paio di teorie per ogni costrutto o argomento che potrebbe uscire :nb due non uno, nel caso tu debba fare dei confronti almeno due devi saperle a mena dito. se ti chiedono di CITARE le teorie principali basta saperle a grandi linee. se devi metterne due a confronto è richiesto un approfondimento maggiore ,quindi studia i contributi principali per ogni costrutto e area di indagine ma scegli sempre due "cavalli di battaglia" con relativi strumenti ,metodi ed esempi applicativi di ciò che tratti :
    l'ideale sarebbe conoscerne almeno 4: due all' interno dello stesso approccio teorico di riferimento(cognitivo comportamentale, psicodinamico, sistemico,neurobiologico ecc) e due all'interno di un altro approccio teorico diverso/opposto al primo.

    - ultimo ma forse il più importante: si esaustiva. evita assolutamente di rispondere( magari in maniera efficace e puntuale ma parziale.)

    individua bene quante domande (implicite ed esplicite) ti vengono fatte nella traccia e premurati di rispondere a TUTTE . se rispondi da genio a 4 domande implicite su 5 è più facile che tu venga respinta rispetto a chi risponde in maniera sufficiente ,senza infamia e senza lode ma tutte e 5!!!
    per farlo ti avranno già ripetuto in mille salse dell' importanza di dedicare il giusto tempo alla lettura della traccia e scrivere direttamente in bella: a meno che tu non abbia a disposizione davvero molto tempo (più di tre ore e non succede spesso) evita l'errore di lasciarti andare impulsivamente ad una "sbrodolata" incomprensibile in brutta copia che non sarà mai trascritta in bella per mancanza di tempo e trovarti nella brutta situazione di consegnare una brutta incomprensibile. Sembra assurdo ma è uno degli errori più frequenti.

    direi che è tutto, spero di non averti annoiata troppo e di esserti stato utile...
    in bocca al lupo!!!
    Ultima modifica di duscian81 : 14-01-2014 alle ore 17.30.03

  5. #20

    Riferimento: terza prova caso organizzativo e del lavoro

    Ciao, a me è stato consigliato il testo di Rollo "Io, psicologo al lavoro". Ripercorre tutti i principali temi e alla fine di ogni capitolo c'è un caso. Tuttavia 11 casi non sono molti! Inoltre non c'è un reale collegamento tra teoria e pratica....quindi l'insieme di punti e fasi con le quali sono risolti i casi non mi sembrano ne esaustive ne permettono di ricavare un metodo!
    Sono un pò preoccupata perchè ok che ci vuole una buona dose di inventiva...ma almeno dei punti base da rispettare...

  6. #21

    Riferimento: terza prova caso organizzativo e del lavoro

    Citazione Originalmente inviato da kivilia9 Visualizza messaggio
    Ciao, a me è stato consigliato il testo di Rollo "Io, psicologo al lavoro". Ripercorre tutti i principali temi e alla fine di ogni capitolo c'è un caso. Tuttavia 11 casi non sono molti! Inoltre non c'è un reale collegamento tra teoria e pratica....quindi l'insieme di punti e fasi con le quali sono risolti i casi non mi sembrano ne esaustive ne permettono di ricavare un metodo!
    Sono un pò preoccupata perchè ok che ci vuole una buona dose di inventiva...ma almeno dei punti base da rispettare...
    Ciao, a me è stato consigliato il testo di Rollo "Io, psicologo al lavoro". Ripercorre tutti i principali temi e alla fine di ogni capitolo c'è un caso. Tuttavia 11 casi non sono molti! Inoltre non c'è un reale collegamento tra teoria e pratica....quindi l'insieme di punti e fasi con le quali sono risolti i casi non mi sembrano ne esaustive ne permettono di ricavare un metodo!
    Sono un pò preoccupata perchè ok che ci vuole una buona dose di inventiva...ma almeno dei punti base da rispettare...

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