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  1. #1

    entrare nel mondo della psicologia del lavoro

    Ciao a tutti,
    dopo la laurea in psicologia e una specializzazione in psicoterapia quasi terminata ho pensato di buttarmi nel campo della psicologia del lavoro, selezione e formazione del personale. Da quanto ho capito la cosa migliore non è il master ma cercarsi uno stage. Il punto è che io ho 33 anni e tutti gli stage che trovo richiedono giovani neolaureati (io lo sono da 5 anni) o comunque persone che non abbiano superato il 30esimo anno d'età. Possibile? Forse non ho cercato abbastanza? O devo pensare che ormai ho perso il treno?

  2. #2
    L'avatar di Duccio
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    25-06-2002
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    Riferimento: entrare nel mondo della psicologia del lavoro

    Si, le aziende, agenzie interinali chiedono sempre come titolo preferenziale quello di aver già una esperienza anche solo di stage.. Molto difficile ma non impossibile che non sia fra i prerequisiti.. Alcuni amici che lavorano alla Manpower, una delle piu' grosse agenzie mi dicevano che per essere assunti con un contratto a tempo determinao o indeterminato era necessario fare uno stage da loro e dopo se valevi ti confermavano.. Le agenzie interinali piu' piccole invece basano la loro esistenza solo ed esclusivamente sul turn over degli stagisti sottopagati e sfruttati. Io al tempo provai a mandare un sacco di curricula tramite anche i portali di ricerca lavoro ma non tutti mettevano dei paletti su neolaureati o max 30 anni.. anzi.. Molte pero' chiedevano l'esperienza.. Le agenzie pero' sono un po' un rischio.. meglio nel caso provare con qualche azienda.. e provare a mandare curricula a tutte le aziende agenzie ecc del tuo territorio..
    E' molto probabile che a 34 anni, dottoressa e quasi psicoterapeuta ti considerino troppo qualificata per una mansione quella di stagista che riservano generalmente a neolaureati che con la scusa del training si fanno sfruttare in modo quasi masochista...
    Tentar non nuoce.. Prova a contattare tutte le aziende e agenzie della tua citta', prova anche con quelle formative.. la formazione e' un campo ottimo dove a volte e' facile soprattutto con quelle accreditate e con i finanziamenti di province e fondo sociale europeo delle buone proposte..

  3. #3
    Partecipante Super Esperto
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    574

    Riferimento: entrare nel mondo della psicologia del lavoro

    milleniumflower, ti capisco.io sono neo-abilitata, clinica, 30 enne con in sostanza zero esperienze lavorative (poche, in nero, in settori non affini, tipo bar, locale, yogurteria). per la disperazione anch'io sto pensando alle risorse umane..dirò che non mi sono mai dispiaciute, tant'è che ho fatto la triennale a lavoro (e ho cambiato perchè al momento la clinica mi appassionava di più..chi me l'ha fatto fare??!!). novità?hai mandato cv ad aziende?

  4. #4

    Riferimento: entrare nel mondo della psicologia del lavoro

    Guardi Milleniumflower, il fatto del master è una cosa delicata. E' fatica consigliare a qualcuno di frequentare un master perché hanno dei costi elevatissimi (dipende dalla sua disponibilità economica). Lo stage è una arma utile ma che può essere sfruttata solo da poche categorie di persona. I tirocini curriculari sono interessanti in teoria ma sono troppo brevi e solo per universitari. I tirocini formativi e di orientamento sono solo per i laureandi in senso stretto e i neo laureati e neo diplomati.
    Oltretutto lei è fuori anche dall'età di apprendistato. La riforma Fornero ha creato vari problemi alle aziende ed enti che sono interessate ad ospitare tirocinanti. Pur troppo ha accentuato i problemi. Se prima i pochi che potevano ospitare tirocini seri cercavano stagisti ora non cercano più quasi nessuno. E' un po un controsenso, la Fornero ha voluto far vedere che è dalla parte dei giovani ma li ha rovinati. Ha cercato di eliminare quelli che secondo lei erano sfruttamenti delle aziende ed ha cercato di incentivare le assunzioni di giovani. Risultato: un disastro.
    Perché così facendo con tutte quelle regole che ingabbiano l'impresa, gli stagisti che possono fare qualcosa di formativo sono pochissimi. In più se le aziende hanno pochi soldi o non credono nei giovani, non cambiano mica mentalità per questa riforma. Davvero un paradosso la riforma. Lei è un trentatreenne che dovrebbe decidere per il breve periodo le sue priorità. Deve decidere se sfruttare le sue attuali capacità e titoli nel campo per cui si è formato per avere reddito o scommettere subito sul suo nuovo interesse di risorse umane (se ha capacità e attitudini naturali) e di frequentare piccoli corsi tipo quelli di alta formazione e iniziare da libero professionista, magari su mansioni che già potrebbe fare. In entrambi i casi deve comunque avere in mente lo stesso obbiettivo: il suo vero lavoro ideale. Ci si arriva in diversi modi. Il treno non è mai perso neanche a trentanni superati. Faccia sapere se ci sono novità.

  5. #5

    Riferimento: entrare nel mondo della psicologia del lavoro

    Ciao,
    sarei curiosa di sapere se, a distanza di un anno, sei riuscita ad entrare nel mondo della psicologia del lavoro...sono nella tua stessa situazione e vorrei capire se è fattibile.
    Grazie
    Ciao ciao

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