Per rispondere a questo con cognizione di causa, oltre ad essere preparati in materie psicologiche occorrerebbe avere esperienze in merito ed aver affrontato ricerche in questo versante. Personalmente credo che l'importante sia offrire al bambino la possibilità di fare un numero di esperienze sufficiente e sufficientemente vario, dargli modo di interagire con diverse realtà (coppia omo e coppia etero, con le dinamiche che ne conseguono) ed ovviamente entrambi i generi sessuali, in modo da favorire l'identificazione di genere,ma questo è praticamente scontato in una realtà come la nostra.
E' questo, secondo me, il limite per cui non si vede di buon occhio concedere l'adozione ad un single (lasciando per un momento perdere la questione economica e situazioni puramente "pratiche" agevolate dall'essere in 2) .... in una famiglia monogenitoriale viene a mancare un po' se non altro l'idea di coppia, che è riservata solo ad esempi che il bambino vivrebbe all'esterno, non credo sia tanto una questione di affetto...se vogliamo continuare con le classifiche di prima, meglio una famiglia monogenitoriale che una coppia maltrattante!
Per quanto riguarda il "contagio" dell'omosessualità..qualcuno lo credeva ancora possibile?
Personalmente non ho capito i discorsi che facevate rispetto a "meglio questa situazione o quella".... "a parità di condizioni" (quali?), su che base pensate sia meglio un tipo di famiglia o un altro? Principalmente mi riferisco ai post di Joker quando dice "tra una coppia omosessuale ed una eterosessuale, a parità di condizioni, continuo a preferire la coppia eterosessuale": puoi motivare questa tua affermazione?Sono curiosa