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  1. #31
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da fiona774 Visualizza messaggio
    Scusate, mi sembrava che qualcuno parlasse della necessità di articoli scientifici come supporto e vi ho messo qualche abstract.
    Cancello subito il mio intervento e vi lascio discutere senza ulteriori intromissioni.
    Ciao

    Certo che son importanti gli articoli scientifici e l'invito è infatti solo a non postarli solamente, ma poterne discutere individuandone i dati principali, in modo da rendere possibile a tutti il proseguimento della discussione. Esattamente come sta facendo joker.
    Ciao
    Ultima modifica di GIUNONE : 25-04-2013 alle ore 00.48.42

  2. #32
    fiona774
    Ospite non registrato

    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da joker.the.mad Visualizza messaggio
    Per Fiona: mi dispiace che tu te la sia presa...
    ma no!..hai capito male.. non mi offendo di certo, per cosa poi?! Stai tranquillo

    Citazione Originalmente inviato da joker.the.mad Visualizza messaggio
    Concludo ribadendo la mia opinione ( che vale ciò che vale, cioè nulla... ): l'assenza di una casistica adeguata impedisce di arrivare ad una conclusione non dico definitiva, ma quanto meno verosimile.
    Sono pienamente d'accordo. Anzi non capisco la necessità di discutere su questo argomento: l'adozione è un ambito molto complesso, in cui ho lavorato per anni e credo che non siano i dati di una ricerca a darci risposte sulla genitorialità omosessuale.
    Nel senso che personalmente non ho una casistica sufficiente di genitori omosessuali che adottano bambini, per farmi un'idea di cosa comporta.
    Tuttavia se devo dare un'ipotetica previsione: non credo che faccia molta differenza per lo sviluppo di un bambino.
    Le dinamiche delle famiglie adottive saranno probabilmente simili, come posso affermare per esperienza clinica, sono simili le relazioni di coppia tra eterosessuali e omosessuali e tutta la vastità dell'orientamento sessuale umano che si assesta su un continuum immaginario tra queste due posizioni.
    Il bambino non necessita solo di "amore" ma di una coppia equilibrata che sappia anche rivestire ruoli di supporto alla crescita psicologica, relazionale, emotiva e cognitiva.
    Quando si lavora con le valutazioni d'idoneità genitoriale si vanno ad indagare differenti campi:
    le dinamiche di coppia, la motivazione all'adozione, il lutto procreativo e il livello di elaborazione, il funzionamento sociale della coppia,ecc.
    E' importante e fondamentale ai fini di una relazione d'idoneità adottiva che la coppia sia dotata di sufficienti competenze e risorse per poter affrontare la scelta adottiva, e aver maturato la consapevolezza delle complesse problematiche relative all'adozione.
    Le caratteristiche individuali, complementari nella dualità di coppia e la collaborazione nel funzionamento di coppia devono essere, in qualche misura, predittivi delle risorse necessarie all’adozione di un bambino.
    La funzione materna e la funzione paterna sono ruoli interscambiabili, non legati all'identità sessuale, che non necessitano di una femmina e un maschio, per essere assunti da un genitore.
    Per il resto come psicologo clinico dico: stiamo a vedere!
    Non sta a me decidere se sia giusto o meno che la Legge conceda l'adozione alle coppie omosessuali (nel senso che posso avere una mia opinione in merito, ma il mio ruolo mi chiede d'intervenire quando viene richiesta la mia consulenza).
    Così come per altri temi come l'aborto: se sono d'accordo o meno, è un mio problema, se sono chiamata a svolgere il mio intervento professionale di supporto, lo devo portare a termine al meglio delle mie facoltà.
    Ugualmente farei se dovessi fare una valutazione ad una coppia omosessuale che fa richiesta d'idoneità per l'adozione: andrei ad indagare se sono persone "mediamente" sane e se sono in grado di diventare genitori adottivi, con tutte le enormi difficoltà che questo genere di coraggiosa scelta, comporta.

  3. #33
    Partecipante Affezionato L'avatar di dreamoon
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da fiona774 Visualizza messaggio
    ma no!..hai capito male.. non mi offendo di certo, per cosa poi?! Stai tranquillo



    Sono pienamente d'accordo. Anzi non capisco la necessità di discutere su questo argomento: l'adozione è un ambito molto complesso, in cui ho lavorato per anni e credo che non siano i dati di una ricerca a darci risposte sulla genitorialità omosessuale.
    Nel senso che personalmente non ho una casistica sufficiente di genitori omosessuali che adottano bambini, per farmi un'idea di cosa comporta.
    Tuttavia se devo dare un'ipotetica previsione: non credo che faccia molta differenza per lo sviluppo di un bambino.
    Le dinamiche delle famiglie adottive saranno probabilmente simili, come posso affermare per esperienza clinica, sono simili le relazioni di coppia tra eterosessuali e omosessuali e tutta la vastità dell'orientamento sessuale umano che si assesta su un continuum immaginario tra queste due posizioni.
    Il bambino non necessita solo di "amore" ma di una coppia equilibrata che sappia anche rivestire ruoli di supporto alla crescita psicologica, relazionale, emotiva e cognitiva.
    Quando si lavora con le valutazioni d'idoneità genitoriale si vanno ad indagare differenti campi:
    le dinamiche di coppia, la motivazione all'adozione, il lutto procreativo e il livello di elaborazione, il funzionamento sociale della coppia,ecc.
    E' importante e fondamentale ai fini di una relazione d'idoneità adottiva che la coppia sia dotata di sufficienti competenze e risorse per poter affrontare la scelta adottiva, e aver maturato la consapevolezza delle complesse problematiche relative all'adozione.
    Le caratteristiche individuali, complementari nella dualità di coppia e la collaborazione nel funzionamento di coppia devono essere, in qualche misura, predittivi delle risorse necessarie all’adozione di un bambino.
    La funzione materna e la funzione paterna sono ruoli interscambiabili, non legati all'identità sessuale, che non necessitano di una femmina e un maschio, per essere assunti da un genitore.
    Per il resto come psicologo clinico dico: stiamo a vedere!
    Non sta a me decidere se sia giusto o meno che la Legge conceda l'adozione alle coppie omosessuali (nel senso che posso avere una mia opinione in merito, ma il mio ruolo mi chiede d'intervenire quando viene richiesta la mia consulenza).
    Così come per altri temi come l'aborto: se sono d'accordo o meno, è un mio problema, se sono chiamata a svolgere il mio intervento professionale di supporto, lo devo portare a termine al meglio delle mie facoltà.
    Ugualmente farei se dovessi fare una valutazione ad una coppia omosessuale che fa richiesta d'idoneità per l'adozione: andrei ad indagare se sono persone "mediamente" sane e se sono in grado di diventare genitori adottivi, con tutte le enormi difficoltà che questo genere di coraggiosa scelta, comporta.
    scusa, ma cosa intendi con -se sono persone "mediamente" sane ?

  4. #34
    fiona774
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da dreamoon Visualizza messaggio
    scusa, ma cosa intendi con -se sono persone "mediamente" sane ?
    È un modo un po' spiccio per dire che è necessario che i membri della coppia genitoriale non presentino patologie psichiatriche gravi e posseggano le risorse psichiche idonee per affrontare le complesse dinamiche della genitorialita' adottiva.
    No, non cerchiamo, di solito, genitori perfetti anche perché non esistono!

  5. #35
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da fiona774 Visualizza messaggio
    Anzi non capisco la necessità di discutere su questo argomento.. .
    Io ravviso invece l'importanza di discutere di tutti i campi che possono essere di pertinenza dello psicologo, ancor più di quelli emergenti sui quali viè carenza o assenza di dibattito, studio o ricerca.

    Citazione Originalmente inviato da fiona774 Visualizza messaggio
    La funzione materna e la funzione paterna sono ruoli interscambiabili, non legati all'identità sessuale, che non necessitano di una femmina e un maschio, per essere assunti da un genitore..
    La funzione essendo tale è assimilabile ad una varietà di persone, chiamate appunto care givers, indipendentemente dalla specifica identità sessuale. Non è questo che differenzierebbe la tipologia di coppia adottante rispetto al percorso evolutivo. Lo sviluppo dell'identità di genere non è riconducibile alla connotazione della funzione, materna vs paterna.

    Citazione Originalmente inviato da fiona774 Visualizza messaggio
    Non sta a me decidere se sia giusto o meno che la Legge conceda l'adozione alle coppie omosessuali


    Ugualmente farei se dovessi fare una valutazione ad una coppia omosessuale che fa richiesta d'idoneità per l'adozione: andrei ad indagare se sono persone "mediamente" sane e se sono in grado di diventare genitori adottivi, con tutte le enormi difficoltà che questo genere di coraggiosa scelta, comporta.
    Non è compito dello psicologo giudicare se sia "giusto o meno" una "concessione", nè questa discussione riguarda la valutazione dell'idoneità adottiva, ma molto più semplicemente o forse più difficilmente lo studio dello sviluppo psicologico del bambino. Il focus non sono i genitori "idonei" o meno, ma il bambino ed il suo sviluppo. Senza quindi alcun neanche vago rimando a fantasmi discriminatori.

    Cosa pensi quindi, in questo vasto tema, dello sviluppo dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale?

  6. #36
    fiona774
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    Cosa pensi quindi, in questo vasto tema, dello sviluppo dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale?
    Ciao Giunone,
    innanzitutto questo è un dialogo aperto a tutti, quindi, datosi che hai iniziato tu la discussione, anche la tua opinione potrebbe essere interessante da ascoltare.
    A questa domanda ho già risposto, ma lo ripeto per chiarezza: io non sono in grado di rispondere in modo predittivo alla questione.
    Non ho gli strumenti sufficienti, un campione sufficiente, esperienza sufficiente con questa casistica .
    Una cosa è certa e provata: da molte coppie di genitori eterosessuali abbiamo figli omosessuali, bisessuali o transgender

    P.S. magari poi mi spieghi perché hai virgolettato la parola "concessione", riferita alla Legge che di norma tecnicamente in gergo giuridico "concede" le idoneità...non so, non vorrei che vengano date letture distorte alle parole

    Ciao e buon 1° maggio

  7. #37
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Sono molto contenta di poter condividere quello che emerge dalla letteratura in campo di sviluppo dell'identità di genere

    Una serie di fattori concorrono allo sviluppo dell'identità di genere: gli elementi della realtà corporea, gli aspetti ambientali, i processi di identificazione e la scoperta e il confronto con l’altro differenziante. Da Freud a Spitz a Winnicott a Gaddini appare la centralità della relazione del bambino con la madre, primo "contenitore" e fondamentale mediatore del suo ingresso nel mondo, nello sviluppo psichico (Freud: essere o possedere l'oggetto fino all'Edipo, Winnicott: elemeto puro maschiel/elemento puro femminile, Gaddini: due modelli funzionali di disposizione verso gli oggetti). Stoller, Chasseguet-Smirgel sottolineano il concetto di protofemminilità ovvero la dimensione di fusione simbiotica tra madre e bambino/a, in cui operano processi identificativi primitivi, simili all’imprinting ed al condizionamento operante, da cui emergere seguendo una differente linea a seconda della suessualità genetica del figlio: la bambina manterrebbe l’identificazione di genere con la madre; il bambino dovrebbe, invece, superare le prime identificazioni femminili e dirigerle verso il padre. Jung con gli archetipi, Neumann con gli stadi matriarcale e patriarcale rimandano alla dualità sessuale genitoriale nell'ambito dei compiti evolutivi dello sviluppo della coscienza. Fordham riconosce la centralità della relazione madre bambino attribuendo particolare importanza alle cure materne ed alla capacità di contenimento della madre in quanto depositaria delle rappresentazioni buone e cattive che rappresentano il mondo.
    Astraendone solo la funzione protettiva/supportiva/contenitrice autori come Bion con contenitore e contenuto e Bowlby con il concetto di attaccamento elettivo /care giver focalizzano la centralità del legame elettivo diadico, Khout attraverso il Sè grandioso e l'Imago parentale idealizzata rimanda anch'egli alla medesima centralità aggiungendovi la capacità della coppia genitoriale di rispondere empaticamente ai bisogni del bambino. Da questa brevissima sintesi, fatta davvero per sommissimi capi, emerge la presenza di teorie ed autori che riconoscono la centralità della differenziazone sessuale della coppia genitoriale al fine dello sviluppo dell'identità di genere, altri autori sottolineano la centralità della dimensione psicoaffettiva empatica conetnitore-contenuto del legame con la figura di attaccamento e successivo accudimento. Probabilmente il contesto socio-culturale di riferimento anche per i secondi autori , dava per scontata la caratterizzazione eterosessuale della coppia.
    Al momento questa macro distinzione sembra presente nella trattazione della specificità funzionale genitoriale. Secondo me c'è quindi terreno per dibattere e non chiudere l'argomento

    Ps: scusami per le virgolette, è deformazione professionale per la battaglia "linguistica" che sto portando nel mio conttesto di lavoro rispetto ai termini di matrice giuridica psicologicamente connotati.
    Ultima modifica di GIUNONE : 30-04-2013 alle ore 13.30.33 Motivo: aggiunta Ps

  8. #38
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    Gli step evolutivi, il processo di identificazione, lo sviluppo dell'identità di genere, la costruzione dell'identità, del sistema psicoaffettivo, ecc...sono specie specifiche?Subiscono alterazioni, se si quali, a seconda che la coppia sia etero o omo?
    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    emerge la presenza di teorie ed autori che riconoscono la centralità della differenziazone sessuale della coppia genitoriale al fine dello sviluppo dell'identità di genere, altri autori sottolineano la centralità della dimensione psicoaffettiva empatica conetnitore-contenuto del legame con la figura di attaccamento e successivo accudimento.
    Ciao a tutti, ho letto con molto interesse i vostri contributi in questo argomento di discussione. Mi hanno suscitato alcune riflessioni; provo a esplicitarle:

    -non so se ho capito bene: il dubbio non riguarda soltanto lo sviluppo dell'identità di genere, giusto? Può essere esteso anche ad altri settori, quindi possiamo chiederci se i figli adottati da coppie eterosessuali e omosessuali (distinguerei le due situazioni) possono presentare o meno differenze, durante lo sviluppo e nella vita adulta, rispetto ai figli naturali (a parità di altre condizioni).
    In questo modo si potrebbe prima ragionare sulle eventuali differenze tra condizioni naturale/adottato, considerando insieme i figli adottati di eterosessuali e omosessuali.

    -credo quindi che si potrebbe cercare di comprendere, attraverso studi ma anche, se possibile, testimonianze- dirette e/o indirette- derivate da attività di consulenza, quali sono i "nodi" cruciali che differenziano la coppia adottante dalla coppia naturale in merito a:
    -fantasie sul nascituro
    -attaccamento (tipo, figura)
    -aspettative del singolo genitore e della coppia sul bambino
    -stile educativo
    -dinamiche all'interno del nucleo familiare
    -modifiche dell'equilibrio familiare e delle dinamiche di coppia in seguito all'arrivo del figlio

    Da profana mi chiedo se il primo nodo su cui riflettere possa essere la condizione figlio naturale/ figlio adottato.
    In seconda battuta mi domando se l'orientamento sessuale dei membri della coppia omosessuale, il tipo di coppia (maschile/femminile, cioè gay/lesbiche) e l'eventuale "posizione" assunta in seguito all'adozione di un figlio (all'interno delle coppie omosessuali c'è una preferenza spontanea verso l'assunzione di un certo tipo di ruolo, cioè materno/paterno, oppure flessibilità/interscambiabilità? ) possa aggiungere qualcosa, e se sì, cosa, in merito al rapporto con il figlio e quindi allo sviluppo di quest'ultimo.

    Quindi, assumendo che la funzione genitoriale sia una questione culturale, trasversale al tipo di nucleo familiare, al/ai care giver(s), all'orientamento sessuale e all'identità di genere dei membri del nucleo, ci si può chiedere se la condizione di figli adottati di genitori omosessuali non si discosti sensibilmente da quella dei figli adottati di genitori eterosessuali (in condizioni omogenee per età, status,ecc ecc)?

    Vi ringrazio per gli spunti di riflessione che avete affrontato e sviluppato in questa discussione .
    Ultima modifica di Lyanne : 01-05-2013 alle ore 23.35.33 Motivo: Chiarimento primo punto

  9. #39
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Ciao, Lyanne. Il focus di questo thread è sullo sviluppo psicologico dei figli adottati, considerando coppie etero o omo. Discutere delle differenze tra figli adottati e figli naturali apre invece un altro vastissimo capitolo. Se vuoi, puoi aprire una nuova discussione
    Qual è il tuo punto di vista sul tema in oggetto in questo thread?

  10. #40
    fiona774
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    Sono molto contenta di poter condividere quello che emerge dalla letteratura in campo di sviluppo dell'identità di genere

    Una serie di fattori concorrono allo sviluppo dell'identità di genere: gli elementi della realtà corporea, gli aspetti ambientali, i processi di identificazione e la scoperta e il confronto con l’altro differenziante. Da Freud a Spitz a Winnicott a Gaddini appare la centralità della relazione del bambino con la madre, primo "contenitore" e fondamentale mediatore del suo ingresso nel mondo, nello sviluppo psichico (Freud: essere o possedere l'oggetto fino all'Edipo, Winnicott: elemeto puro maschiel/elemento puro femminile, Gaddini: due modelli funzionali di disposizione verso gli oggetti). Stoller, Chasseguet-Smirgel sottolineano il concetto di protofemminilità ovvero la dimensione di fusione simbiotica tra madre e bambino/a, in cui operano processi identificativi primitivi, simili all’imprinting ed al condizionamento operante, da cui emergere seguendo una differente linea a seconda della suessualità genetica del figlio: la bambina manterrebbe l’identificazione di genere con la madre; il bambino dovrebbe, invece, superare le prime identificazioni femminili e dirigerle verso il padre. Jung con gli archetipi, Neumann con gli stadi matriarcale e patriarcale rimandano alla dualità sessuale genitoriale nell'ambito dei compiti evolutivi dello sviluppo della coscienza. Fordham riconosce la centralità della relazione madre bambino attribuendo particolare importanza alle cure materne ed alla capacità di contenimento della madre in quanto depositaria delle rappresentazioni buone e cattive che rappresentano il mondo.
    Astraendone solo la funzione protettiva/supportiva/contenitrice autori come Bion con contenitore e contenuto e Bowlby con il concetto di attaccamento elettivo /care giver focalizzano la centralità del legame elettivo diadico, Khout attraverso il Sè grandioso e l'Imago parentale idealizzata rimanda anch'egli alla medesima centralità aggiungendovi la capacità della coppia genitoriale di rispondere empaticamente ai bisogni del bambino. Da questa brevissima sintesi, fatta davvero per sommissimi capi, emerge la presenza di teorie ed autori che riconoscono la centralità della differenziazone sessuale della coppia genitoriale al fine dello sviluppo dell'identità di genere, altri autori sottolineano la centralità della dimensione psicoaffettiva empatica conetnitore-contenuto del legame con la figura di attaccamento e successivo accudimento. Probabilmente il contesto socio-culturale di riferimento anche per i secondi autori , dava per scontata la caratterizzazione eterosessuale della coppia.
    Al momento questa macro distinzione sembra presente nella trattazione della specificità funzionale genitoriale. Secondo me c'è quindi terreno per dibattere e non chiudere l'argomento

    Ps: scusami per le virgolette, è deformazione professionale per la battaglia "linguistica" che sto portando nel mio conttesto di lavoro rispetto ai termini di matrice giuridica psicologicamente connotati.
    Molto interessante il tuo piccolo excursus.
    Il concetto della Chasseguet-Smirgel a cui fai riferimento "la bambina manterrebbe l’identificazione di genere con la madre; il bambino dovrebbe, invece, superare le prime identificazioni femminili e dirigerle verso il padre", è certamente un classico della concezione psicoanalitica dello sviluppo psicosessuale infantile ma andrebbe applicata alle dinamiche adottive..e qui ci sarebbe molto da dire.
    Ma vorrei fare qualche appunto:
    innanzitutto credo sarebbe utile spiegare un po' di cosa stiamo parlando anche ai non addetti al lavoro..sennò poi non ci lamentiamo se dicono che noi psy siamo distanti e criptici
    Lo so che magari te vorresti fare una discussione un po' teorica e abbandonarci alla letteratura psicoanalitica e io mi tufferei insieme a te molto volentieri , nuotando tra Bion e la Mahler...ma mica siamo con Paolo Migone su Psychomedia
    Ecco, volevo spiegare un po' questo:
    la psicoanalisi, da Freud ad oggi, ha cambiato un aspetto di fondo importante, cioè dalla teoria delle pulsioni come concetto di base dello sviluppo umano psicosessuale si è passati alla teoria delle relazioni oggettuali.
    Quindi se una volta si pensava che il processo evolutivo infantile passasse attraverso differenti fasi, in un processo indotto da pulsioni ( quindi da stimoli per lo più interni), la psicoanalisi ha fatto un balzo in avanti considerando che invece lo sviluppo infantile è condizionato e stimolato dalle relazioni ( in una dinamica tra spazio esterno e rielaborazione interna).
    In tutto il tuo elenco di riferimenti ovviamente hai nominato autori della prima fase e autori della seconda, ma mi pare che tu stia eludendo un aspetto fondamentale: quali sono le dinamiche tra bambino e genitore nel processo adottivo?
    Consideriamo che ormai un bambino che viene adottato in Italia ( anche se proviene dall'estero con un'adozione internazionale ) mediamente non ha meno di 4-6 anni, ottimisticamente parlando, quindi come diamo una risposta alla questione : sviluppo di un bambino adottato da genitori etero oppure omosessuali, quando i primi anni fondamentali sono in un passato spesso sconosciuto del bambino?
    Certo che quando il bambino arriva nella nuova coppia genitoriale avviene una riedizione di molte fasi dello sviluppo, in un processo di regressione tipica del bambino adottato, ma credo anche che il tema dell'adozione sia già di per sé un tema molto complesso e che vada visto anche come la coppia, che non può procreare e che quindi all'arrivo del bambino adottivo porta già una serie di temi molto complessi legati al lutto, all'impotenza e alla rabbia, entri nella relazione con il figlio.
    La coppia omosessuale ha anche un'altra tematica: l'impossibilità a procreare è determinata da una differenza di genere che impossibilita la coppia ad avere naturalmente dei figli.
    Sarebbe perciò fondamentale che la coppia omosessuale s'interroghi sul valore di tale richiesta di genitorialità e sul significato anche rispetto alla propria identità sessuale.
    Tutto questo discorso per concludere dicendo che non possiamo scotomizzare lo sviluppo del bambino come se solo le differenze biologiche ( crescere con genitori etero o crescere con genitori omo) facessero la differenza: io credo che la differenza la facciano le dinamiche tra la coppia adottante e il bambino adottato, o meglio, per usare termini per addetti ai lavori, le relazioni oggettuali della coppia come entrano in gioco ( o in collusione) con le relazioni oggettuali del bambino e le differenze nel significato e nella valenza psicologica, individuale e di coppia, di una richiesta di poter essere genitori, nel caso di eterosessuali e/o nel caso di omosessuali.
    Ciao

  11. #41
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Il processo evolutivo non si conclude infatti nei primssimi anni, quindi anche se adottato successivamente le dinamiche determinanti la costruzione e lo sviluppo dell'identità proseguono, ripercorrono, integrano le primissime esperienze. Di relazioni parliamo e non certo di pulsioni dei primi del 900, questo è acquisito. Le dinamiche adottive sono la base di questo discorso, lo avevo dato per scontato, ed influiscono sullo sviluppo psicologico del bambino, altrimenti non ne avremmo la sua contestualizzazione. Non sono infatti le differenze puramente biologiche della coppia ad influire sullo sviluppo, ma la mentalizzazione di esse nelle dinamiche psicologiche cui afferiscono. Credo che il discorso resti aperto, considerando lo sviluppo del bambino ovviamente all'interno delle dinamiche relazionali oggettuali reciproche, ma questo è naturale sia la coppia sia adottante sia la coppia sia biologica, che costituiscono e conferiscono la cornice di senso.

    Ps: Non so chi è paolo migone, ma un pò di sani riferimenti teorici non penso che farebbero male a qualcuno
    Il mio excursus è stato sin troppo breve e sommario, chi voglia integrare, approfondire, aggiungere, ecc è benissimo accetto, anzi in realtà è servito solo per "aprire le danze"
    Ultima modifica di GIUNONE : 02-05-2013 alle ore 13.33.35 Motivo: aggiunta ps

  12. #42
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    Ciao, Lyanne. Il focus di questo thread è sullo sviluppo psicologico dei figli adottati, considerando coppie etero o omo. Discutere delle differenze tra figli adottati e figli naturali apre invece un altro vastissimo capitolo. Se vuoi, puoi aprire una nuova discussione
    Qual è il tuo punto di vista sul tema in oggetto in questo thread?
    Ciao Giunone. In sostanza, leggendo i vostri post, mi sono chiesta:

    -abbiamo elementi sufficienti (dalla letteratura e dalle ricerche) per sostenere che vi siano differenze, in merito alla crescita e allo sviluppo di un figlio, tra coppie adottanti etero e omosessuali?
    -se sì, quali sono?
    -se non ci sono, perché non provare a considerare, prima di tutto nella nostra mente, la coppia adottante come coppia adottante e basta, senza distinzione etero-omo?
    Mi sono detta che se una differenza non c'è, o non è dimostrabile, devo fare attenzione a non assumere che ci sia.

  13. #43
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da Lyanne Visualizza messaggio
    perché non provare a considerare, prima di tutto nella nostra mente, la coppia adottante come coppia adottante e basta, senza distinzione etero-omo?
    Ciao, Lyanne. Come rapporti questa frase alle teorie base dello sviluppo psicologico? Ti riferisci a quali autori?

  14. #44
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    E' una mia riflessione.

  15. #45
    fiona774
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    Riferimento: Adozione per coppie omosessuali

    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    Il processo evolutivo non si conclude infatti nei primssimi anni, quindi anche se adottato successivamente le dinamiche determinanti la costruzione e lo sviluppo dell'identità proseguono, ripercorrono, integrano le primissime esperienze. Di relazioni parliamo e non certo di pulsioni dei primi del 900, questo è acquisito. Le dinamiche adottive sono la base di questo discorso, lo avevo dato per scontato, ed influiscono sullo sviluppo psicologico del bambino, altrimenti non ne avremmo la sua contestualizzazione. Non sono infatti le differenze puramente biologiche della coppia ad influire sullo sviluppo, ma la mentalizzazione di esse nelle dinamiche psicologiche cui afferiscono. Credo che il discorso resti aperto, considerando lo sviluppo del bambino ovviamente all'interno delle dinamiche relazionali oggettuali reciproche, ma questo è naturale sia la coppia sia adottante sia la coppia sia biologica, che costituiscono e conferiscono la cornice di senso.

    Ps: Non so chi è paolo migone, ma un pò di sani riferimenti teorici non penso che farebbero male a qualcuno
    Il mio excursus è stato sin troppo breve e sommario, chi voglia integrare, approfondire, aggiungere, ecc è benissimo accetto, anzi in realtà è servito solo per "aprire le danze"
    Certo non fa male, anzi.
    Per quanto riguarda Migone, ops..scusa, ma avevo capito che avevi una formazione analitica
    Comunque la discussione potrebbe diventare interessante, ma preferisco salutare e fermarmi qui.
    Buon proseguimento!

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