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  1. #1
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    04-04-2006
    Messaggi
    171

    Riferimento: Ii prova esame di stato padova giugno 2013: Il progetto

    Sei stata molto d'aiuto memolememole, come sempre : )

    Domanda:
    mi interrogavo oggi proprio sulla teoria e gli strumenti di un progetto:
    un progetto deve sempre basarsi su un modello teorico di riferimento? (Es.: nel mio progetto precedente: la teoria di Dutton che elenca gli effetti sulle donne, anche se credo che più che una singola teoria nella stesura dei progetti si debba parlare a modelli teorici più globali e comunitari come ad esempio modello ecologico-sociale, approccio sistemico-relazionale, modello bio-psico-sociale, ecc.)
    e, se si, questi modelli teorici sopra citati dove li vado a trovare per studiarmeli un attimo e vedere èpoi di applicarli? Sui libri di Psicologia di Comunità o psicologia della Salute?
    (Ma perchè l'università italiana non ci dà dei riferimenti precisi e uno deve sempre ammazzarsi per trovare modelli teorici che non ha studiato o ha studiato a malapena? )


    Se la risposta è ancora si, gli strumenti devono essere stati elaborati all'interno del modello teorico scelto o possiamo utilizzare anche tecniche trasversali (come penso siano quelle da te elencate: educazione socioaffettiva, copertve learning..etc etc......)...
    e ancora una volta, dove troviamo un'elenco e spiegazione di queste tecniche per conoscerle e saperle descrivere quando troviamo il progetto, così come un elenco e spiegazione dei modelli teorici?

    scusa il bombardamento di domande ma io e altri che stanno studiando l'EDS stiamo impazzendo non tanto per fare il progetto ma per rintracciare conoscenze che non esistono in modo esaustivo in nessun libro di psicologia! e quindi la fatica non èp indifferente ad andar a rintracciare i pezzi di una teoria che ci manca!
    DottFrusa

  2. #2
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    04-04-2006
    Messaggi
    171

    Riferimento: Ii prova esame di stato padova giugno 2013: Il progetto

    Ciao Memole memole, scusa per lo sfogo del post precedente era un momento di "sconforto":

    Allora alla luce delle tue indicazioni ho modificato i punti del progetto, che ne pensi?
    in più volevo chiederti il punto finale la valutazione: mi sai dare qualche informazione su quali sono i punti salienti della valutazione? ho guardato i miei appunti del prezza ed è chiaro solo parzialmente...

    3- Destinatari
    Diretti: 20 donne maltrattate di età compresa tra i 28 e i 45 anni, la maggior parte di livello di istruzione medio-basso (presumo che quelle con un livello di istruz. più elevato abbiano maggiore autostima, fattore di protezione verso l’abuso)
    Da Appunti Leone Prezza, pag. 7: individuazione beneficiari/target:

    • caratteristiche sociodemografiche principali (età,genere, liv. istruzione, professione) delle donne target nel territorio di riferimento: conoscere questi dati aiuta a delineare il target con cui si avrà a che fare
    • Num. di donne che potrebbe usufruire dell’intervento?, in base al quale (oltre che in base a risorse disponibili e tipo e costo attività previste) stabilire una % di “cambiamento” atteso?

    Indiretti:
    -operatori sanitari (medici, infermieri, ecc.), soprattutto del p ronto soccorso che vengono a contatto con una donna che vi si reca e possono identificare segni di violenza che lei attribuisce ad altre cause
    Il progetto si propone una prima fase di acquisizione delle competenze tramite formazione relativa ai professionisti, che poi andranno ad applicare (2° fase) in attività con il target/destinatari: le donne (in questi casi probabilmente necessaria una supervisione iniziale da parte degli psicologi che svolgono la formazione nella 1° fase che monitorano una corretta applicazione di quanto appreso)

    4- Obiettivo generale:
    per le donne l’aiuto e il supporto, l’uscita da questo stato, per gli operatori la maggior sensibilizzazione e responsabilizzazione nel cogliere i segni che potrebbero essere imputati a una violenza, finalizzati poi ad un possibile intervento

    5- Obiettivi specifici:
    -Incrementare negli operatori sanitari le conoscenze e il grado di responsabilità verso le tematiche degli incontri formativi (cioè l’abuso sulle donne)
    -Istituire in ospedale uno sportello d’ascolto/informazione, segnalazioni, sostegno psicologico e legale per le donne maltrattate, che sia anche punto di informazione e divulgazione in generale per la popolazione: obiettivo specifico qui è aumentare le possibilità di contatto tra le donne e le figure professionali d’aiuto, istituendo uno sportello d’ascolto, che apra la possibilità di un confronto con operatori e promuova la partecipazione ad attività come (gruppi di auto aiuto, informativi, di supporto...ecc.) con lo scopo di aumentare l’autostima delle donne maltrattate

    6- Metodologia:
    3 incontri formativi riguardanti tematiche di psicologia, comunicazione (per saper cogliere il disagio velato delle donne) e legali
    -apertura di uno sportello all’interno dell’ospedale o afferente ad un ausl a cui potrebbero essere veicolate le donne
    NON TROVO METODOLOGIE ADEGUATE PER LE DONNE, EDUCAZ SOCIOAFFETTIVA E COOPERATIVE LEARNING SI FANNO A SCUOLA COI BAMBINI...

    7- Attività, fasi, tempi:
    Le attività con gli operatori sanitari si articolano in 3 cicli di incontri, uno sulla fenomenologia dei disturbi e uno clinico di rilevazione dei segnali (psicologico), uno comunicativo e di strategie di intervento per gli operatori, e uno sugli aspetti legali

    Contenuti degli incontri:
    L e tipologie della violenza di genere e gli ostacoli alla loro identificazione (conoscenze per contestualizzare il fenomeno). Aspetti psico-sociali condotti da uno p sicologo:
    • Gli aspetti psicologici e fisici del maltrattamento.
    • Il riconoscimento degli indici di sospetto e degli indicatori di rischio sia fisici che psicologici.
    • La valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza domestica
    Strategie di comunicazione e d’intervento (per definire una fase di accoglienza e operativa). Aspetti comunicativo-relazionali condotti sempre dallo psicologo:
    • La relazione d’aiuto con la donna maltrattata e la metodologia d’accoglienza.
    • La gestione del colloquio e la sperimentazione di tecniche di comunicazione adeguate al contesto.
    Incontri Legali: (mirato non ad una formazione in ambito giuridico quanto ad una informazione atta a definire le procedure e le autorità competenti a cui rivolgersi nel momento in cui sia evidenziata una qualsiasi forma di maltrattamento o violenza ai danni della donna e fondamentali per avere una prospettiva integrata del fenomeno) condotti da un avvocato:
    • Gli aspetti legali del maltrattamento e la responsabilità legale dell’operatore che viene a conoscenza di un maltrattamento domestico.
    • Breve excursus legislativo e le modalità di contatto e collaborazione con forze dell’ordine e operatori giudiziari a cui rivolgersi
    L’attività con gli operatori sanitari sarà articolata in 3 incontri della durata di 2,30 ore ciascuno, i giorni e gli orari degli incontri verranno concordati con la Direzione dell’U.O. del Pronto Soccorso, e si svolgeranno all’interno dell’O spedale


    8- Risorse:
    - RISORSE: sono tutte le cose che possono esserti utili: esempio:
    risorse materiali: carta, folgi, penne, ma anche videoproiettore.....cd..
    risores personali: le persone coinvolte(professionisti)

    Le risorse personali possono essere: gli operatori sanitari, lo psicologo e l’eventuale membro dell’associazione, l’avvocato/giurista.

    Le risorse materiali possono essere:
    Dunque pensando ai luoghi dove si svolge l’intervento:
    -l aula dove svolgere gli incontri con bloc notes e penne, un video poriettore, un pc con connessione ad internet
    -Il luogo dello sportello: deve avee carta e penne e cancelleria, un pc con connessione ad internet, (una bacheca per gli avvisi di orari ed eventi?)
    -anche il pronto soccorso forse è un luogo all’interno del progetto, dove gli operatori devono rilevare i segni, se presenti di maltrattamento: questo però è un procedimento a carico della sanità pubblica mi sa, quindi lo escluderei.


    9- Budget:
    come imparare a ipotizzare una cifra adeguata?

    10- Rischi:
    Cosa si intende per rischi?
    - Rischi: motivi per cui un progetto potrebbe andare male: mancanza di fondi! o anche scarsa collaborazione degli utenti!

    -Uno dei rischi che mi viene in mente è che le donne potrebbero avere un comportamento di negazione verso richieste di chiarimenti da parte degli operatori su eventuali danni fisici che non li convincono e quindi la partecipazione alle donne potrebbe essere nulla o scarsa (se vengono in 5 non ha senso fare il progetto, perchè no rientra in tempi e costi)
    -oppure che in un secondo momento durante o dopo l’avvio del progetto non ci siano più i fondi o non sia più possibile destinarli ( ad esempio mi viene in mente per un urgenza che ha colpito il territorio e a cui devono essere destinati i fondi...)


    11- Valutazione pre-ante, in itinere e post-ante:
    Approfondire la letteratura
    DottFrusa

  3. #3
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Citazione Originalmente inviato da DottorFrusa Visualizza messaggio
    Ciao Memole memole, scusa per lo sfogo del post precedente era un momento di "sconforto":

    Allora alla luce delle tue indicazioni ho modificato i punti del progetto, che ne pensi?
    in più volevo chiederti il punto finale la valutazione: mi sai dare qualche informazione su quali sono i punti salienti della valutazione? ho guardato i miei appunti del prezza ed è chiaro solo parzialmente...
    i

    allora :il progetto così va molto meglio!......anche se per favore non postarlo per intero perchè qui è vietato!

    comunque va bene!

    per la valutazione: devi mettere gli strumenti che usi nei 3 momenti....
    ex ante, in itinere e post!

    budget: circa 30 euro orarie per professionisti.........., 15,20 per infermieri, educatori...
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
    .................

    nuovo regolamento: http://www.opsonline.it/help/
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  4. #4
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    Sei stata molto d'aiuto memolememole, come sempre : )

    Domanda:
    mi interrogavo oggi proprio sulla teoria e gli strumenti di un progetto:
    un progetto deve sempre basarsi su un modello teorico di riferimento? (Es.: nel mio progetto precedente: la teoria di Dutton che elenca gli effetti sulle donne, anche se credo che più che una singola teoria nella stesura dei progetti si debba parlare a modelli teorici più globali e comunitari come ad esempio modello ecologico-sociale, approccio sistemico-relazionale, modello bio-psico-sociale, ecc.)
    e, se si, questi modelli teorici sopra citati dove li vado a trovare per studiarmeli un attimo e vedere èpoi di applicarli? Sui libri di Psicologia di Comunità o psicologia della Salute?
    (Ma perchè l'università italiana non ci dà dei riferimenti precisi e uno deve sempre ammazzarsi per trovare modelli teorici che non ha studiato o ha studiato a malapena? )


    Se la risposta è ancora si, gli strumenti devono essere stati elaborati all'interno del modello teorico scelto o possiamo utilizzare anche tecniche trasversali (come penso siano quelle da te elencate: educazione socioaffettiva, copertve learning..etc etc......)...
    e ancora una volta, dove troviamo un'elenco e spiegazione di queste tecniche per conoscerle e saperle descrivere quando troviamo il progetto, così come un elenco e spiegazione dei modelli teorici?

    scusa il bombardamento di domande ma io e altri che stanno studiando l'EDS stiamo impazzendo non tanto per fare il progetto ma per rintracciare conoscenze che non esistono in modo esaustivo in nessun libro di psicologia! e quindi la fatica non èp indifferente ad andar a rintracciare i pezzi di una teoria che ci manca!

    tutto deve essere coerente! si ci vuole SEMPRE la teoria, COERENTI gli strumenti.....e li trovi..sui libri o/e internet!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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