Ultima modifica di Johnny : 10-02-2013 alle ore 14.19.37
Gli atei evoluzionisti non sostengono che l'uomo sia figlio del caos, né che non vi sia una logica che regge la nascita dell'uomo in quanto specie: l'uomo è figlio dell'evoluzione. E poi perché dovrebbe esserci un autore? E se si volessero cercare a tutti i costi le cause ultime, allora chi sarebbe l'autore dell'autore? E l'autore dell'autore dell'autore? Guardate attentamente i video che ho postato prima di fare obiezioni..
Ultima modifica di Keblish : 11-02-2013 alle ore 00.20.06
Se per te non è necessario riconoscere un Autore della Vita, finisce lì e basta. Nessuno è obbligato a crederci. La fede è un percorso personale, è una scelta di vita.
Chi ha fede accoglie il Mistero, e sa che la ragione non può rispondere a tutto.
Spesso si sente parlare di medici, chirurghi,oncologi che di fronte a guarigioni improvvise,imspiegabile parlino di 'miracolo'.
Al di la del secolare dibattito tra credenti e non credenti e, al di la del fatto che esista o meno 1, 10 , 100 divinità, quello che voglio dire è che una tematica così importante, profonda, complessa e dibattuta come questa, non possa essere affrontata nello stesso modo in cui ci si schiera per la propria squadra di calcio o per la fazione politica in cui ci si rispecchia.
Fintanto che il dibattito si manterrà sugli stereotipi su cui si è basato finora il confronto, quest'ultimo non servirà ne ai fedeli ne agli atei.
In genere non mi piace quando qualcuno per dimostrare la validità di una propria teoria, inizi screditando la teoria opposta.
Ci sono cose sconosciute che accadono, che bisogna trattare con prudenza, senza aver fretta né di gridare al miracolo, né a classificare come imbroglio.
Purtroppo, si tende ancora troppo a confondere la strumentalizzazione degli organi politici, che si sono autoproclamati reggenti della verità religiosa, con la fede religiosa. Dall'altra parte, a mio avviso, c'è chi comunque strumentalizza l'ateismo per i propri scopi, politici anch'essi.
Sarebbe bello discutere di fede e scienza in un' "agorà" comune, non con l'obiettivo di registrare un punteggio come in una partita di basket, ma con quello di tornare a casa con una mente più aperta e più disposta ad accettare teorie, pensieri e ipotesi diverse dalle proprie.
La conoscenza parla ma la saggezza ascolta (Jimi Hendrix)
Mi sembra quasi inevitabile che, di fronte ad argomenti come questi, si manifesti una palese divergenza di opinioni.
Per quanto mi riguarda ho espresso il mio punto di vista tranquillo,ma convinto, senza proclami o anatemi, non è da me
Poi, secondo la mia modesta opinione, questo tipo di discussioni vanno nella stessa direzione di altre chiuse tempo fa..... come le argomentazioni a carattere politico,è legittimo avere opinioni diverse a riguardo, pertanto si esprimono pareri contrastanti, e così via.
Edit: Per quanto mi riguarda io mi fermo qui.
x BigFish -post successivo_ Nessuna colpa! Ho preso serenamente spunto dal tuo messaggio per chiarire la mia posizione
Ultima modifica di Haidy2009 : 11-02-2013 alle ore 15.15.39
Scusa Haidy, il mio messaggio non era in risposta diretta al tuo. Mi riferivo al contenuto dei video.
Colpa mia, non ho citato.
La conoscenza parla ma la saggezza ascolta (Jimi Hendrix)
Ovviamente il mio non era un tentativo di censura, anzi mi sarebbe piaciuto sviluppare la discussione. Dicevo solo che mi sarebbe piaciuto che si sviluppasse in modo sereno e costruttivo.
La conoscenza parla ma la saggezza ascolta (Jimi Hendrix)
Non è che non sia necessario per me, è che non è necessario per una spiegazione razionale, credibile, della vita. Ovviamente ognuno può credere ciò che vuole, ma qui la questione è un'altra. Io posso credere che esista da qualche parte nel mondo un unicorno rosa invisibile, che appunto nessuno potrà mai vedere. Ma so che c'è, si è rivelato ad alcuni e io mi fido dei loro resoconti. Inoltre ormai è una tradizione, ci sono monumenti, ci sono antichi testi che ne parlano. L'unicorno ha creato la terra, l'universo, ha fatto questo e quest'altro ancora, ha fatto x e y. Ora, io posso credere tutto ciò, ma tutto ciò include anche una teoria che entra in competizione con altre teorie che l'uomo ha costruito. Una fra tutte quella scienticfica. Da questo punto di vista la teoria in cui credo è come tutte le altre teorie: criticabile, valutabile, abbandonabile. Se la teoria dell'unicorno si rivela eccessivamente criticabile, improbabile, o addirittura falsa, io posso certamente continuare a crederla vera. Ma che atteggiamento sarebbe, il mio? Chi, veramente, continuerebbe a credere a una teoria del genere?
La conoscenza parla ma la saggezza ascolta (Jimi Hendrix)
Criticabile in generale, da chi ritenga di aver trovato roba da criticare.
Improbabili rispetto ai criteri di razionalità che sono all'opera nella conoscenza scientifica, ad esempio, o anche semplicemente nel senso comune.. Ad esempio, non so in base a quali criteri, ma è altamente improbabile che domani mi risvegli su una zattera nell'oceano atlantico, invece che sul mio letto. In base a quali criteri dico ciò? E chi è che potrebbe criticare la mia credenza di svegliarmi domani nell'ocenao atlantico, se questa fosse davvero una mia credenza?
Certo che le teorie scientifiche possono essere confutate, per fortuna...
Ultima modifica di Keblish : 19-02-2013 alle ore 23.52.07
Io non sono credente, non solo nel senso che non credo alle Verità rivelate dalle religioni per così dire "ufficiali", ma proprio nel senso che non credo all'esistenza di un Essere Superiore comunque definito.
Ma non sono neanche un Ateo, nel senso che non dò per scontato che l'universo così come lo conosciamo e la stessa esistenza dell'Uomo siano solo il frutto del Caso e dell'Evoluzione. Penso, anzi, che per "credere" ciecamente all'Ateismo ci voglia una dose di "fede" non inferiore a quella necessaria per credere ad una qualunque Religione.
Sono, molto più semplicemente, un Agnostico... Ovverosia riconosco serenamente di non essere in grado di dare una risposta soddisfacente alle domande sulle ragioni ultime della mia stessa esistenza... E, forse un po' immodestamente, ritengo che, come me, non siano in grado di dare tale risposta né le Autorità religiose di ogni ordine e grado né i Filosofi di ogni tempo e tendenza né gli Scienziati di ogni branca e livello.
Anche se costoro hanno ugualmente, tutti indistintamente, la mia massima considerazione e rispetto.
Il mio prof di matematica diceva sempre:
"Grazie a Dio sono ateo"
La conoscenza parla ma la saggezza ascolta (Jimi Hendrix)
Il senso comune diceva anche che fosse il sole a girare intorno alla terra...
I criteri di razionalità dicevano che una particella non potesse decidere di comportarsi da onda o da materia in base al fatto che ci fosse o meno un'osservazione da parte di uno sperimentatore...
Con questo non voglio affermare che bisogna smettere di ricercare. L'importante è non liquidare la questione appellandosi a cose quali la razionalità, il buon senso, ecc...
E' una materia diversa e, pertanto, andrebbero utilizzati strumenti diversi.
Innanzitutto bisognerebbe spogliarsi di tutte le proprie convinzioni e credenze e poi cercare di confutare non le credenze opposte alle nostre, ma proprio le nostre. Non dimentichiamoci che l'uomo ha la tendenza a cercare quasi sempre solo le conferme alle proprie credenze.
Sei credente? Cerca di dimostrare perché Dio non esiste.
Sei ateo? Cerca di dimostrare perché Dio esiste.
La conoscenza parla ma la saggezza ascolta (Jimi Hendrix)
penso che questo tipo di ricerca sia impossibile, perché
- Se parli con le tante persone che si ritengono miracolate, di diranno che Dio esiste perché l'hanno sperimentato in prima persona, e la sperimentazione diretta è la prova più evidente che qualcosa esiste. In altre parole: chi ha fede non crede in Dio perché razionalmente ne ha le prove, ma perché ne sperimenta la presenza nella quotidianità o, in certi casi, in eventi straordinari come i miracoli.
- Chi è ateo ti porterà altrettante prove della non esistenza di Dio
Ultima modifica di Johnny : 25-02-2013 alle ore 11.12.24