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  1. #16

    Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    La maggior parte dei disturbi "moderni" si possono risolvere con una psicoterapia nel giro di 2-6 mesi (per i disturbi d'ansia più comuni), un anno per quelli più profondi (depressione).

    Disturbi moderni?L'anoressia esisteva già nel Medioevo ma non era ancora conosciuta come tale,nè sono un esempio le Sante ascetiche,così come anche le psicosi e le le varie forme di nevrosiL'uomo prima con la filosofia e la religione ha sempre cercato di interrogarsi sul male oscuro e lo hanno fatto con i loro metodi e le loro rrisposte,poi è arrivato qualcosa di rivoluzionario,per fortuna,è arrivata la psicologia e la scoperta dell'inconscio.


    Quindi jonny ,mi stai dicendo che io da anoressica e narcista posso rivlgermi a Morelli e guarire da un problema di identità,un disturbo di personalità nel giro di 6 mesi o se vado all'istituto riza nel giro di qualche convegno con Morelli,alias non più di 5/6 incontri?
    (A parte che mi ha rovinata,quindi non c'andrei manco morta!Poi non mi piace il suo approccio,la sua saccenza e la scarsa professionalità).

    Sai quali tipi di terapie curano in così' breve tempo?quelle orientate al sintomo,le stategie bervi strategiche.Non mi ritengo una macchina,non posso dimenticare il mio passato e non posso permettermi ricadute!Ho scelto di fare una psicoterapia perchè ho sempre sentito il peso del mio porblema e del mio passato e non lo dimentico in due sedute.
    Piuttosto penso ch eil metodo di Morelli è molto "banale",superficiale"(oltre che pericoloso),prova a chiedere ad una anoressica di sentire la sua femminilità,di capire chi è ,di stare nel mondo e poi mi fai sapere.
    Da quello che vedo ,oggi,tutto ciò che è un pò new age va molto di moda,basta che sia facile e veloce...le persone per paura (ma acnhe perchè possono permetterselo non avendo urgenza e necessità,perchè non rischiano la pelle) hanno paura di affronate un percorso psicoterapeutico,ed è un peccato,secondo me..perchè una terapia del profondo ti fa conoscere e guarire davvero.

    Penso che essere psicolgo non è per tutti,ci vuole empatia,passione,responsabilità,etica,professional ità..capire l'essenza del disagio psichico!mi fa tristezza vedere che c'è chi svaluta la malattia mentale relegandola a paturnia o a "soluzione facile da qualche video"e soprattutto mi lascia basita vedere che ciò può fare anche "figo".Di solito le persone che soffrono,hanno problemi a rivolgersi agli spiclogi proprio perchè la società non dà ,ancora,molto valore al problema mentale,l'anoressica è una frignosa,il fobico sociale un rincoglionito...invece chi riesce a "guarirsi con un video dalla triestezza" è degno della società di questi tempi.
    Ciò che dice Morelli una persona che sta benino c'arrivo per logica,per istinto di sopravvinvenza e per esperineza,non credo che ci voglia una formazione così complessa,a lui bastava leggere un libro di Osho ..però sai com'è non fa più figo essere psichiatra alterntivo e new age negli ultimi tempi.
    Mi dispiace ancora di più che c'è chi valuta psicterapia una lettura da una rivista.

    PS:ritengo una terapia cognitivo -comportamentale cmq più seria di quella di Raffaele Morelli,indipendentemente dalla sua attenzione sclusiva al sintomoe per la sua brevità.
    Ultima modifica di Dreaming-girl : 03-03-2013 alle ore 22.57.18

  2. #17
    Johnny
    Ospite non registrato

    Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Citazione Originalmente inviato da Dreaming-girl Visualizza messaggio
    La maggior parte dei disturbi "moderni" si possono risolvere con una psicoterapia nel giro di 2-6 mesi (per i disturbi d'ansia più comuni), un anno per quelli più profondi (depressione).

    Disturbi moderni?L'anoressia esisteva già nel Medioevo ma non era ancora conosciuta come tale,nè sono un esempio le Sante ascetiche,così come anche le psicosi e le le varie forme di nevrosiL'uomo prima con la filosofia e la religione ha sempre cercato di interrogarsi sul male oscuro e lo hanno fatto con i loro metodi e le loro rrisposte,poi è arrivato qualcosa di rivoluzionario,per fortuna,è arrivata la psicologia e la scoperta dell'inconscio.


    Quindi jonny ,mi stai dicendo che io da anoressica e narcista posso rivlgermi a Morelli e guarire da un problema di identità,un disturbo di personalità nel giro di 6 mesi o se vado all'istituto riza nel giro di qualche convegno con Morelli,alias non più di 5/6 incontri?
    (A parte che mi ha rovinata,quindi non c'andrei manco morta!Poi non mi piace il suo approccio,la sua saccenza e la scarsa professionalità).

    Sai quali tipi di terapie curano in così' breve tempo?quelle orientate al sintomo,le stategie bervi strategiche.Non mi ritengo una macchina,non posso dimenticare il mio passato e non posso permettermi ricadute!Ho scelto di fare una psicoterapia perchè ho sempre sentito il peso del mio porblema e del mio passato e non lo dimentico in due sedute.
    Piuttosto penso ch eil metodo di Morelli è molto "banale",superficiale"(oltre che pericoloso),prova a chiedere ad una anoressica di sentire la sua femminilità,di capire chi è ,di stare nel mondo e poi mi fai sapere.
    Da quello che vedo ,oggi,tutto ciò che è un pò new age va molto di moda,basta che sia facile e veloce...le persone per paura (ma acnhe perchè possono permetterselo non avendo urgenza e necessità,perchè non rischiano la pelle) hanno paura di affronate un percorso psicoterapeutico,ed è un peccato,secondo me..perchè una terapia del profondo ti fa conoscere e guarire davvero.

    Penso che essere psicolgo non è per tutti,ci vuole empatia,passione,responsabilità,etica,professional ità..capire l'essenza del disagio psichico!mi fa tristezza vedere che c'è chi svaluta la malattia mentale relegandola a paturnia o a "soluzione facile da qualche video"e soprattutto mi lascia basita vedere che ciò può fare anche "figo".Di solito le persone che soffrono,hanno problemi a rivolgersi agli spiclogi proprio perchè la società non dà ,ancora,molto valore al problema mentale,l'anoressica è una frignosa,il fobico sociale un rincoglionito...invece chi riesce a "guarirsi con un video dalla triestezza" è degno della società di questi tempi.
    Ciò che dice Morelli una persona che sta benino c'arrivo per logica,per istinto di sopravvinvenza e per esperineza,non credo che ci voglia una formazione così complessa,a lui bastava leggere un libro di Osho ..però sai com'è non fa più figo essere psichiatra alterntivo e new age negli ultimi tempi.
    Mi dispiace ancora di più che c'è chi valuta psicterapia una lettura da una rivista.

    sono perfettamente d'accordo con te, con tutto quello che hai scritto.

    Nei disturbi "moderni" di cui ho parlato, non a caso, l'anoressia non l'ho citata.
    Per l'anoressia ha dimostrato un'efficacia più alta di altre la terapia cognitivo-comportamentale e quella sistemica.

    Quando parlo di problemi risolti mediamente da 2 mesi a un anno (a seconda del disturbo e della gravità) mi riferisco alla terapia cognitivo-comportamntale e sono, statisticamente, i tempi della psicoterapia rispettivamente per i disturbi d'ansia e dell'umore.


    Come dici tu serve empatia, sensibilità ecc.. ed effettivamente uno dei più importanti fattori terapeutici è il rapporto di fiducia e l'alleanza che si instaura tra il paziente e il terapeuta.
    E ogni caso è un caso a sé, ogni persona è unica.

    PS:ritengo una terapia cognitivo -comportamentale cmq più seria di quella di Raffaele Morelli,indipendentemente dalla sua attenzione sclusiva al sintomoe per la sua brevità.
    la terapia cognitivo-comportamentale a differenza di quella psicodinamica/psicoanalitica ha un approccio pragmatico e scientifico, ragion per cui, fra l'altro, la sua efficacia è dimostrata in modo rigoroso e si avvale dell'uso di tecniche la cui efficacia è dimostrata per quello specifico disturbo (desensibilizzazione sistematica, esposizione in vivo, ristrutturazione cognitiva, tecniche di rilassamento, ecc...).
    Non è che quella psicoanalitica non funziona, solo che è difficile misurarne l'efficacia e non tutti i pazienti, effettivamente, sono predisposti per l'analisi (correggetemi se sbaglio).
    Ultima modifica di Johnny : 03-03-2013 alle ore 23.12.45

  3. #18

    Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Purtroppo il tema mi tocca da vicino e non ne parlo con distacco.Non so se ti/vi può interessare sto leggendo un libro a riguardo e si chiama "Elogio dell'inconscio" di Massimo Recalcati.
    In ogni caso,penso che un paasso in avanti per la psicologia sarebbe quello di diventare più accesibile,non parlo dell'aspetto economico,per fortuna ci sono le asl,ma di conferlilre un valore più umano ,invece lo psicoterapia e lo psicologo,in molte realtà, sono ancora taboo.
    Il "malato "psichico oscilla tra due realtà e considerazioni :il malato ,l'alieno, o il paturnioso.

  4. #19
    Partecipante Figo L'avatar di bella primavera
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    Riferimento: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Basta leggere Riza psicosomatica, per rendersi conto che si tratta di una rivista più o meno del livello di novella 2000, basti pensare che fa scrivere articoli a coach e consulenti filosofici, malgrado, sia anche direttore di una scuola di psicoterapia. Gli ho mandato anche una lettera di protesta a Riza, e nemmeno si sono degnati di rispondermi.

  5. #20

    Re: Riferimento: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Anche io una volta gli ho scritto e non ho avuto risposta.Ma d'altronde cosa avrebbero dovuto rispondere?

    Mi viene in mente il titolo di una rivista"figli felici",che suonava così:"tuo figlio si annoia?Vuol dire chè felice"!:j

    Allora siamo profondi ed entriamo nella pronfodntità e originalità rivluzionarioa dei concetti morelliani:in pratica per Morelli la noia è creativa,te la vivi fin quando dura e,le lasci fare il suo corso,e quando finisce ti si spalancano le porte della creatività ,del bnessere ecc...ma queste sono chiacchiere se le mettiamo su un piano serio e pratico e soprattutto su un piano di realtà.

    !Un bambino si annoia?Vuol dire tante cose !

    Poi,secondo il pensiero originale e rivoluzionario di Morelli,interpretare la noia del bambino sta al genitore,un genitore che ,a sua volte potrebbe essere lui stesso" problematico",o essere la causa di quella noia..e che probablimente noia non è ma ben altro(solitudine,abbandone,isolamento?..e un non profano sa bene cosa può diventare quella "noia da "grande"!).

    Cosa accade se questo "saggio"concetto Morelliano viene letto da un genitore "ingnorante",ingenuo..con problematiche affettive che porta nel rapporto col bambino?A Morelli non interessa...Un genitre più o meno equilibrato,scorge l'assurdità e ci riflette un pochino e butta la rivista nella spazzatutra...un genitore ingenuo e che non sa dove stanno di casa gli affeti,le responsbailità ecc magari gli dà corda e crede che quello è un saggio concetto,e magari lascia stare il bambino a giocare annoiato aspettando che diventi creativo e chissà da grande un artista!Embè per Moreli gli artisti depressi sono"geni incompresi"superiori alla soceità vuota che li circonda...Non fa nulla che nei momenti di noia creativi tentano il suicidio...
    Ultima modifica di Dreaming-girl : 06-03-2013 alle ore 16.27.56

  6. #21
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
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    Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Io non saprei prendere una posizione netta rispetto a Morelli sì/Morelli no o cmq rispetto alla psicologia televisiva di massa . Premetto che a casa non ho la tv, ce l'hanno le 3 coinquiline ciascuna in camera sua e io non me la sono comprata perché ahimé ho 1000000 altri vizi su cui ho preferito buttare soldi ... quindi non sono al corrente di come effettivamente il soggetto sia apparso in tv negli ultimi anni, cosa abbia detto, fatto, ecc. Premesso ciò, mi chiedo a volte: è vero che quello che dicono gli psi televisi sono banalizzazioni, sciocchezze, superficialità, consigli della nonna ammantati di saccenza, però in televisione, quindi in un contesto di evasione e intrattenimento, dove le cose vengono ascoltate distrattamente, poco più che come un brusìo di sottofondo, e con un pubblico trasversale (anziani, casalinghe con la 5a elementare, immigrati che conoscono magari poco la lingua italiana, ecc) che altro formato potrebero avere i conteuti, se non quello inevitabilmente semplificato? Cioè, boh, forse melgio quello che niente. Discorsi impegnativi sulla fenomenologia trascendetale kantiana non se ne possono fare, non è il contesto appropriato. Poi, in base a quale criterio il consiglio stupido e banale è appunto, "stupido e banale"? Forse per chi viene dall'università ed è imbevuto di complicate teorie fino al midollo, teorie che spesso comlicano cose semplici, ma per qualcuno magari quella sciocca banalità proferita con superbia potrebbe essere illuminante e metterlo sulla strada poi di percorsi magari più impegnativi a cui neanche avrebbe pensato. Uno su millle, ma è sempre un guadagno per la psicologia. Ammetto ad esempi di non aver capito un tubo dei testi di un prof di Psicopatologia dei tempi in cui ero studentucola, erano scritti da lui, erano deliri autoreferenziali. Preferisco le sciocchezze digeribili da salotto televisivo alle tortuosità dei baroni universitari. D'altronde mi metto nei panni del telespettatore non addetto ai lavori: se io ascoltassi un avvocato in tv, o un medico, ecc, magari mentre metto la pasta a bollire e preparo il sugo, insomma vorrei che parlasse il più semplice possibile, a costo di banalizzare, perché non mi interessa diventare edotta in diritto o in medicina laparoscopica, ma solo avere cose essenziali ed elementari, ma immagino che tali cose agli avvocati risultino banalizzazioni di una materia estremamente complessa come il diritto. Non sto difendendo l'operato di Morelli o chiperesso, ripeto manco so cosa abbia davvero detto o fatto in tv, però mi chiedo che tipo di comunicazione, a livello contenutistico e di forma, abbia più probabilità di essere compresa e utilizzata in un medium d'evasione come la tv, di fronte a un pubblico trasversale in condizioni di scarsa attenzione . Insomma certe volte manco me a sento di condannarli del tutto, per quanto possa essere contraria alla superficialità(o meglio a quella che per i miei criteri appare tale)
    Ultima modifica di ste203xx : 12-03-2013 alle ore 20.52.37

  7. #22
    fiona774
    Ospite non registrato

    Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Ciao Ste, sai bene quanto ti stimo, ma stavolta non sono per niente d'accordo con la tua posizione radical-chic: non guardo la tv, la tv la guardano gli analfabeti e le classi sociali meno acculturate. Il problema non sono gli spettatori, ma gli autori, il sistema pubblicitario dietro le tv e la programmazione. I tempi televisivi sono stretti e gli argomenti sono trattati superficialmente, ma non perché il pubblico e' culturalmente o cognitivamente svantaggiato, ma perché fare una tv educativa e colta costa, tempo e denaro. Morelli non è una figura riconosciuta nella comunità scientifica, ma si vende bene. Accetta i compromessi televisivi di fare da opinionista dai luoghi comuni, perché quello gli chiedono e nessuno vigila su ciò che un medico o uno psicologo va a dire davanti alle telecamere. Quando si fa il nostro mestiere bisogna saper dire no, se non si è sicuri di poter mantenere la propria etica e fare un servizio utile ai cittadini, rinunciando al proprio narcisismo. Il pubblico va educato e sa riconoscere la qualità , se lo si aiuta a sviluppare il senso critico. Anche la casalinga di Voghera

  8. #23
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
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    Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    oddio radical-chic no ti prego: . Era per pecisare che non avrei saputo riportare concretamente cosa abbia detto o fatto il tipo, visto che ho rinunciato alla tv, non per scelta ideologica ma per budget limitato, avendo molti altri vizi ho preferito spendere soldi in essi che nel canone . Orbene mi chiedo: quale può essere, concretamente, l'alternativa, senza scendere nell'estremo opposto, di cose complesse, non perché il pubblico sia ignorante, ma perché il mezzo in sé ha le sue caratteristiche (tempi, "attitudine verso l'evazione, fruizione distratta, ecc)? Cioè cosa c'è di così gravemente e oggettivamente superficiale in quelo che dice st'omo? Per dire, una volta mi è capitato di avere un mal di denti boia, allora ho cercato su internet qualcosa, e sono usciti sia trattati incomprensibili di odontoiatria, sia banalità del tipo "bevi acqua calda e il dolore si allevia". Ebbene, così ho fatto...ovvio il dolore non mi è passato ma quella banalità in quel momento mi ha aiutato. Magari gli odontoiatri inorridiscono di fronte a queste banalità perché un mal di denti è sintomo sicuramente di un problema odontoiatricamente più coplesso, che richiede apposite cure, ecc, per il pubblico che in quel momento ha una difficoltà, potrebbero non esserlo. Allora in quel momento ho pensato: chissà che non succeda la stessa cosa con le cavolate che scrivono su "Tu Donna" e quele altre rivistuola che si sfogliano in metro e quindi per le loro caratteristiche di fruizione non si prestano ad ospitare teorie complesse, insomma quelle che per me rsisultano boiate e anzi oggettivamente lo sono, magari per qualcun altro, in un certo momento, potrebbero avere una qualche pur minima utilità, più di quello che io possa ritenere utile. Insomma non me la sentirei di schierarmi, squalificare qualcuno (per quanto squalificato dalla comunità scientifica) o escludere a priori che le cose che dice siano inutili

  9. #24
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    ste, giusto per farti capire il tipo:

    citato da un suo giornale /rivista:
    non bisogna allontanare il dolore ma avvicinarsi a lui, non averne paura, ascoltarlo, così se ne va da solo.
    inoltre a mio avviso NOn è empatico, e dice spesso TUTTo e il contrario di tutto!...
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  10. #25
    fiona774
    Ospite non registrato

    Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Citazione Originalmente inviato da ste203xx Visualizza messaggio
    oddio radical-chic no ti prego: . Era per pecisare che non avrei saputo riportare concretamente cosa abbia detto o fatto il tipo, visto che ho rinunciato alla tv, non per scelta ideologica ma per budget limitato, avendo molti altri vizi ho preferito spendere soldi in essi che nel canone . Orbene mi chiedo: quale può essere, concretamente, l'alternativa, senza scendere nell'estremo opposto, di cose complesse, non perché il pubblico sia ignorante, ma perché il mezzo in sé ha le sue caratteristiche (tempi, "attitudine verso l'evazione, fruizione distratta, ecc)? Cioè cosa c'è di così gravemente e oggettivamente superficiale in quelo che dice st'omo? Per dire, una volta mi è capitato di avere un mal di denti boia, allora ho cercato su internet qualcosa, e sono usciti sia trattati incomprensibili di odontoiatria, sia banalità del tipo "bevi acqua calda e il dolore si allevia". Ebbene, così ho fatto...ovvio il dolore non mi è passato ma quella banalità in quel momento mi ha aiutato. Magari gli odontoiatri inorridiscono di fronte a queste banalità perché un mal di denti è sintomo sicuramente di un problema odontoiatricamente più coplesso, che richiede apposite cure, ecc, per il pubblico che in quel momento ha una difficoltà, potrebbero non esserlo. Allora in quel momento ho pensato: chissà che non succeda la stessa cosa con le cavolate che scrivono su "Tu Donna" e quele altre rivistuola che si sfogliano in metro e quindi per le loro caratteristiche di fruizione non si prestano ad ospitare teorie complesse, insomma quelle che per me rsisultano boiate e anzi oggettivamente lo sono, magari per qualcun altro, in un certo momento, potrebbero avere una qualche pur minima utilità, più di quello che io possa ritenere utile. Insomma non me la sentirei di schierarmi, squalificare qualcuno (per quanto squalificato dalla comunità scientifica) o escludere a priori che le cose che dice siano inutili
    Va bene, non sei radical-chic.
    Comunque Morelli e' sempre meglio di Luciano Onder che da 20 anni invita a medicina 33 solo neurologi per parlare di ansia e fobie (neanche uno psichiatra per sbaglio, lo psicologo poi...non se ne parla proprio!)

  11. #26

    Re: Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Citazione Originalmente inviato da fiona774 Visualizza messaggio
    Ciao Ste, sai bene quanto ti stimo, ma stavolta non sono per niente d'accordo con la tua posizione radical-chic: non guardo la tv, la tv la guardano gli analfabeti e le classi sociali meno acculturate. Il problema non sono gli spettatori, ma gli autori, il sistema pubblicitario dietro le tv e la programmazione. I tempi televisivi sono stretti e gli argomenti sono trattati superficialmente, ma non perché il pubblico e' culturalmente o cognitivamente svantaggiato, ma perché fare una tv educativa e colta costa, tempo e denaro. Morelli non è una figura riconosciuta nella comunità scientifica, ma si vende bene. Accetta i compromessi televisivi di fare da opinionista dai luoghi comuni, perché quello gli chiedono e nessuno vigila su ciò che un medico o uno psicologo va a dire davanti alle telecamere. Quando si fa il nostro mestiere bisogna saper dire no, se non si è sicuri di poter mantenere la propria etica e fare un servizio utile ai cittadini, rinunciando al proprio narcisismo. Il pubblico va educato e sa riconoscere la qualità , se lo si aiuta a sviluppare il senso critico. Anche la casalinga di Voghera




    Sono d'accordissimo con te.Anche la storia è un argomento complesso,ma alle elemmentare la spiegano in maniera semplice,man mano che si sale di livello d'istruzione la storia viene approfondita e spiegata in modo più complesso e articolato,lo stesso vale per la psicologia.Non dico che in tv si debbano dare lezioni di psicologia ma ho portato l'esempio di Storia per dire che si possono divulagre e spiegare concetti complessi in modo semplice,tutto sta all'educatore,al divulgatore!Il problema di Morelli non è la sua difficolotà o impossibilità a spiegare concetti complessi ma la sua libera scelta di "banalizzare"(e anche ridicolizzare)dei concetti,distroceli nel contenuto per scopi commerciali.

    La psicologigia può arrivare alla massa,al grande pubblico per quella che realmente é e lo si può fare senza uscire fuori binario,ma semplicemnte divulgando gl argomenti in maniera semplificata,ma non banale,che non è a stessa cosa.La prima guerra mondiale la si può spiegare in tv ad un anziano,ad una casalinga ad un bulleto svogliato in mdo semplice senza distorsioni.

    Dire che la se un bambino si annoia è felice è quindi bisogna lascirlòo nella sua noia èuna banalizzazione ,una generalizzazione anche pericolosa,quindi errata e non ha nulla a che fare con una vera informazione di quella che potrebbe celarsi dietro quella noiae come dare degli strumenti ad un genitore -spettatore nel rapporto genitore -figlio.

    Si potrebbe dire,"se un bambino si annoia,è sempre triste,è svogliato,non vi segue,diventa ggressivo...ci possono essere diverse cause che andrebbero indagate più da vicino,forse ha bisogno di maggiore presenza del genitore o forse ha vissuto qualcosad i negativo,o semplicemente si annoia (sono esempi)"e mi sembra molto più corretto e non banale,posto che uno psicologo non parlerebbe di noia,ma parlerebbe solo di casi più specifici.Non sono d'accordo neppure quando si parla di anoressia,e qui c'entrano un pò tutti gli psicologinon solo Morelli,la fanno passare cme uncomplesso di na ragazzina ossessianata dal peso e dallamodo,lasciando occultate le vere cause,la maggioranza così non percepisce che l'anoressia è un problema più serio di quelo che si crede,come anche la depressione.Non bisogna fare trattati in Tv ma almeno infomare in odo più coretto,anche mantenedo la semplicità.
    Ultima modifica di crissangel : 15-03-2013 alle ore 13.41.11

  12. #27
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Citazione Originalmente inviato da Dreaming-girl Visualizza messaggio
    Dire che la se un bambino si annoia è felice è quindi bisogna lascirlòo nella sua noia èuna banalizzazione ,una generalizzazione anche pericolosa,quindi errata e non ha nulla a che fare con una vera informazione di quella che potrebbe celarsi dietro quella noiae come dare degli strumenti ad un genitore -spettatore nel rapporto genitore -figlio.
    Non conosco approfonditamente Morelli nè molto quello che dice però mi vien da pensare che frasi estrapolate così possano essere fuorvianti, magari bisogna contestualizzarle, penso che quelle frasi facciano parte di un discorso più ampio...ad esempio mi verrebbe da pensare che possa dire "lasciatelo stare" nel senso di "non riempitegli la giornata di mille attività" come spesso succede per molti poveri bimbi che han perso la possibilità di godersi anche spazi di "dolce far niente"(fondamentali per ricaricare le pile psicoaffettive e rielaborare elementi alfa, Funzione Alfa del grande Bion) e di tutela della propria libertà personale (anche di non fare niente!) perchè hanno piscina, musica, judo, inglese, disegno, ... Condivido invece e pienamente la controtendenza di NON patologizzare sempre e comunque o spesso e volentieri i comportamenti, soprattutto se di giovani o peggio bimbi nel processo di crescita. Ho incontrato sin troppi pazienti/utenti/clienti così come conoscenti o amici incistati in etichette psichiatriche autoassegnatesi proprio in virtù della estrema facilità diffusa, nei mass media e fuori, di assegnare etichette per racchiudere e concludere comportamenti "problema".
    Ultima modifica di GIUNONE : 15-03-2013 alle ore 18.24.16

  13. #28

    Riferimento: Re: Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    Morelli..chi?!

  14. #29

    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensa

    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    Non conosco approfonditamente Morelli nè molto quello che dice però mi vien da pensare che frasi estrapolate così possano essere fuorvianti, magari bisogna contestualizzarle, penso che quelle frasi facciano parte di un discorso più ampio...ad esempio mi verrebbe da pensare che possa dire "lasciatelo stare" nel senso di "non riempitegli la giornata di mille attività" come spesso succede per molti poveri bimbi che han perso la possibilità di godersi anche spazi di "dolce far niente"(fondamentali per ricaricare le pile psicoaffettive e rielaborare elementi alfa, Funzione Alfa del grande Bion) e di tutela della propria libertà personale (anche di non fare niente!) perchè hanno piscina, musica, judo, inglese, disegno, ... Condivido invece e pienamente la controtendenza di NON patologizzare sempre e comunque o spesso e volentieri i comportamenti, soprattutto se di giovani o peggio bimbi nel processo di crescita. Ho incontrato sin troppi pazienti/utenti/clienti così come conoscenti o amici incistati in etichette psichiatriche autoassegnatesi proprio in virtù della estrema facilità diffusa, nei mass media e fuori, di assegnare etichette per racchiudere e concludere comportamenti "problema".
    Prova a coprare una sua rivista,ti renderai conto che certe affermazioni sono strampalate di suo e non dipednono da una mancata contestualizzazione.ahimè!

  15. #30

    Riferimento: Re: Raffaele Morelli...cosa ne pensate?

    *messaggio editato dalla moderazione*

    La discussione è datata e ferma da troppo tempo, in caso di interesse si prega di aprirne una nuova, seguendo quanto specificato dal regolamento che si trova a QUESTO LINK
    Ultima modifica di crissangel : 20-11-2014 alle ore 13.40.26

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