Originalmente inviato da
anturium_rosa
Buongiorno a tutti, vorrei parlare di un argomento che forse non riguarda la sessualità in senso stretto, ma sicuramente la vita di coppia.
Mi riferisco ad un caso specifico, ma lo porto solo come esempio per discutere dell'argomento in generale.
"Una coppia, 36 anni lui, 33 lei, che va avanti da 15 anni (e 5 di convivenza), ad un certo punto va in crisi perchè lui non riesce più a capire se è innamorato oppure no. Tutto questo accade perchè lui 6 anni prima ha sofferto di attacchi di panico e in seguito a questo ha cominciaro una psicoterapia che va avanti da 5 anni (non ha mai preso psicofarmaci), da qualche mese sono emerse cose del suo passato che lo hanno portato a sentirsi in crisi. Lui dice che ha la testa bloccata. Due settimane fa confessa alla sua compagna che questa crisi comporta il non riuscire a decifrare le sue emozioni e quindi anche a non capire più cosa prova per lei. Già da mesi infatti erano cessati i rapporti sessuali e lui era molto distaccato, non la abbracciava più e non la baciava più. Il fatto però è che dopo che lui ha trovato il coraggio di parlare di questa sua crisi e di questi suoi dubbi ha cominciato ad avvicinarsi di nuovo alla sua compagna. Adesso la abbraccia con più vigore, la bacia sulle labbra più spesso e soprattutto c'è stato un avvicinamento alla sessualità, pur senza avere un rapporto completo, ma c'è stato comunque un atto di forte intimità. Inoltre lui continua a ripetere alla sua compagna di non preoccuparsi, dice che lui con lei sta bene, che se non credesse in loro come coppia se ne sarebbe già andato, ha addirittura accennato a comprare insieme una casa più grossa di quella in cui abitano adesso.
Quando lui ha detto che non sa più cosa prova lei gli ha chiesto se preferiva un allontanamento per un po', per aiutarlo a capire, ma lui non ha voluto, sostiene che per risolvere la cosa devono lottare insieme, però se lei gli chiede cosa può fare lui le risponde che non deve fare nulla".
Questo è solo un caso come forse ce ne sono tanti, e ho voluto portarlo come esempio per aprire una discussione sui rapporti di coppia in crisi. Io ho riflettuto un po' su questo caso e quello che mi salta subito alla mente è che lui, prima dice che non sa più se ama o no la sua compagna, ma poi i suoi atteggiamenti sono molto più affettuosi di prima, parla di comprare insieme una casa, la bacia, la abbraccia, dice che sta bene con lei, ma non sa cosa prova. E' anche vero che lui ha detto che non sa più cosa prova verso qualsiasi cosa, quindi di conseguenza anche verso la sua donna. Quindi il suo potrebbe anche essere un modo per dirle che è confuso su tutto, ma poi con il corpo le comunica che in realtà a lei ci tiene. Quello su cui vorrei concentrarmi è proprio questo: una coppia va in crisi e se lo comunica apertamente, ma poi i comportamenti di uno dei due sono ambigui (in questo caso quelli di lui), quindi quali dinamiche si possono verificare all'interno di questa coppia? Qui non vengono specificate le emozioni che prova lei, ma possiamo supporre che se lei è innamorata avrà paura di perdere il suo uomo, vorrà fare qualcosa, ma lui risponde che lei non deve fare nulla....e che vuol dire? A me sembra quasi che lei debba starsene lì ad aspettare che lui si decida, ma forse così non si arriva da nessuna parte.
Voi cosa ne pensate? All'interno di una coppia che vive una situazione di questo tipo non potrebbero verificarsi dinamiche pericolose, del tipo: "tu mi dici che non sai se mi ami, ma poi mi cerchi, mi dici di non fare niente e poi magari dopo mesi di agonia mi vieni a dire non ti amo più...e allora io covo rancore e quando tutto si risolverà, in un modo o nell'altro, io ti odierò per avermi fatto questo"
Non so, forse ho scritto una cosa assurda ed è vero che ogni persona è diversa, ma non comunicare una crisi è sicuramente sbagliato, ma anche comunicarla e poi lasciare l'altro in attesa secondo me può essere un pericoloso precipizio. Quindi la mia riflessione è: come comunicare in modo efficace e soprattutto costruttivo in una coppia? A volte essere troppo sinceri è controproducente o bisogna esserlo sempre e ad ogni costo? Perchè le parole dicono una cosa e i gesti ne dicono un'altra? Così non ci si confonde ancora di più?