ciao...ti do la mia idea di prova d'esame: una carrellata di generale sulle teorie non serve, ne bastano un paio (magari le principali); non è detto che te debba parlare di cognitivismo, la domanda è sulla memoria quindi ne parli solo ed esclusivamente al tema prescelto e solo nel caso in cui quella scuola abbia un pensiero specifico sul tema e o si distingua per il modo in cui tratta il tema in questione; io non metterei gli esperimenti nelle applicazioni...nel senso che secondo me vanno nell'esposizione delle teorie come prova tangibile della teoria appena esposta...e comunque almeno che non siano esperimenti famosi o particolarmente evocativi io non li metterei proprio; se ti riferisci ad Atkinson e Siffrin come applicazioni e metodi si, cioè dovrebbero riferirsi alla teoria cognitivista...ma se ci pensi bene non esistono applicazioni cognitiviste piuttosto che costruttiviste nel senso che l'applicazione clinica, evolutiva/scolastica o organizzativa che sia è una cosa, la teoria con la quale le si approccia è un'altra...quindi te potresti applicare (per assurdo) teorie completamente contrastanti tra loro allo stesso ambito, ad esempio il campo dell'apprendimento scolastico. non è la scuola, la teoria o l'autore a definire l'ambito di applicazione ma solo ed esclusiavamente il tema. la memoria ad esempio è applicabile un po' a tutti i gli ambiti. IN sostanza tutti gli argomenti della prima prova possono essere applicati a un po' tutti gli ambiti...perchè si tratta di psicologia "generale" mentre un deficit cognitivo che interessa la memoria lo applichi principalmente all'ambito clinico o a quello scolastico (nella sfera della prevenzione, magari).
ti ripeto che questa è la mia personale interpretazione di ciò che ci viene chiesto quindi non prendere per oro colato ciò che dico, anzi invito i nostri colleghi a "smontarmi"!
go!! go!! go!!!