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  1. #46
    Partecipante Super Figo L'avatar di fattoriale
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Citazione Originalmente inviato da Lpd Visualizza messaggio
    Io trovo francamente inquietante che un gruppo di professionisti voti sulla base di un "sentito dire", "ho il sospetto che", "siamo in Italia", ignorando i riferimenti normativi e informativi che sono stati ripetutamente indicati. Mi scuso per il tono seccato, ma leggendo alcuni dei commenti precedenti sono veramente basito.

    1. Il referendum sull'articolo 5 è dovuto al fatto che la Legge 56/89 prevede un referendum tra gli iscritti per ogni cambiamento, anche solo di una virgola del Codice Deontologico; in questo caso la cosa è paradossale perchè la modifica è imposta espressamente da una Legge dello Stato (DPR 137/2012, art.7; prego andare a leggerlo).

    2. Spero di no, ma dal livello acritico di certe cose che si leggono in giro per la Rete temo in alcuni casi di sì.

    3. Hai letto l'articolo di Zanon che spiega bene questo punto ? ECM è diverso da Formazione Continua in Psicologia.
    Leggi questo:http://www.federicozanon.eu/formazio...gli-psicologi/

    Evitiamo, vi prego "luoghi comuni" e "complottismi": si parla di normative che riguardano tutti i professionisti italiani, di cui gli psicologi sono solo una piccolissima parte. Informiamoci davvero, per cortesia.
    Ciao Lpd,

    non credo ci sia da scusarsi per i toni, l'essenziale è che ci sia il rispetto reciproco e che in uno scambio ci sia davvero comunicazione, ovvero il desiderio di ascoltare l'altro per capire e per capirsi...

    Io mi sono limitata a questo, a fare domande per capire, le ho poste alla persona che riportava alcune notizie sulle quali ho delle idee precise, (supportate da fatti e non da sentito dire) ma dal momento che il mio intento è appunto "capire" e non arroccarmi sulle mie posizioni, aspetto le risposte da chi ne sa sicuramente più di me, senza preconcetti in merito.

    Se questo ti sembra parlare "per complottismi" e non per normativa, ti prego di fare un passo indietro e leggere dove ho commentato l'articolo 7 (mi sembra da te citato in altri post) comma per comma...

    Ora se vogliamo parlare di norme mi trovi assolutamente disponibile, ma parlare per norme non vuol dire leggersi le opinioni riportate in un articolo o in altro...perché per quanto interessanti rappresentano comunque una visione di parte, le norme si leggono ed interpretano in altro modo, sulla base di chiare evidenze documentali e non mi sembra che il citato articolo 7 sia dettagliato in tal senso al punto da tranquillizzare gli iscritti all'ordine.

    Dire che
    "Il voto all'articolo 5 non inasprisce proprio niente: l'obbligo di legge, e il fatto che il mancato adempimento configura illecito disciplinare per tutti i professionisti italiani (avvocati, veterinari, geologi, psicologi, ingegneri, ecc.), come è già stato spiegato diverse volte, è già attivo per tutti, e non cambierà minimamente se vincono i No: un referendum interno di categoria non cambia nemmeno una virgola di una Legge dello Stato."
    può starmi bene, ma bisognerebbe che tu dicessi dove è scritto...da cosa deduci le tue certezze...perché è solo lo scritto l'unica evidenza che conta e conterà in futuro a livello legislativo...le opinioni lasciano il tempo che trovano.

    Che poi le modifiche debbano essere approvate, tutte, sulla base di un quesito referendario lo apprendo ora e ne sono felice, (come vedi nelle discussioni si cresce sempre...), forse sarebbe opportuno però che prima di chiedere se una cosa è approvata o no dagli iscritti, fosse quanto meno spiegata a chi deve decidere, nei dettagli e non in modo "abbozzato".
    Onestamente non mi sembra sia stato fatto, ma se mi sbaglio e tu hai "buone nuove" sarò lieta di ascoltarle.


  2. #47
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Affermare che un referendum non cambi nulla è davvero una presa in giro all'intelligenza delle persone.
    Che senso ha proporre un referendum se già esiste una legge? E' evidente che il referendum cerca l'avallo di qualcosa.

    e cerca proprio agli stessi professionista l'avallo di inasprire una norma affinchè poi nessuna si possa lamentare "" ma come""" diranno ""lo avete votato voi""" ma è possibile che non si colgano certe sottigliezze?

    inoltre quale mezzo si ha a disposizione per il controllo di un aggiornamento professionale se non un qualcosa come gli ECM che ti obbligano ad una fredda e schifosa raccolta punti?

    Gli interssi qualcuno mi chiede? certo quelli dei formatori e degli enti ECM che sanno che il professionista sarà obbligato a rivolgersi a loro. Ecco gli interessi e vorrei vedere se si fa finta di NON capire.
    Assolutamente ragione ha chi afferma che quella norma dell'articolo 5 è così ambigua che andrebbe scartata senza pensarci ecco la necessità del no all'articolo 5.
    Simone

  3. #48
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Citazione Originalmente inviato da anitnelav Visualizza messaggio
    ciao a tutti, anche io sono alle prese con la votazione...
    volevo capire una cosa però... ho letto piu volte in questa discussione che anche allo stato attuale delle cose c è l obbligo di formazione a livello legale..qualcuno potrebbe chiarirne i termini? chi e in quale modo controlla la nostra formazione attualmente, e in base a quale criterio si stabilisce se è adeguata o meno rispetto all'obbligo di legge di cui parlate? quali sarebbero le indicazioni in questo senso? scusatemi ma questa cosa mi ha colto alla sprovvista, io ero convinta che l obbligo di formazione fosse morale e deontologico, non legale da sanzione per inadempienza!
    se sei libera professionista allo stato attuale nessuna sanzione e nessun obbligo (se non esclusivamente deontologico) è previsto
    Ultima modifica di GIUNONE : 11-06-2013 alle ore 17.29.17 Motivo: inserimento riferiment post di anitelav
    Simone

  4. #49
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    un collega ha ricevuto questa che mi rigira e rigiro a voi

    E' in corso il Referendum per gli Psicologi volto a introdurre alcune modifiche agli articoli 1, 5 e 21 del nostro caro e già ben concepito Codice Deontologico.

    E’ nostra opinione che tali modifiche non apporteranno nessun vantaggio concreto all'utenza e, nel caso dell'Art.5, avalleranno e rafforzeranno un Regolamento (stabilito dal Consiglio e non ancora comunicato) che danneggerà ulteriormente la nostra categoria soprattutto in termini economici, con un'aggravante di spesa che mediamente potrà ammontare a 500 euro all'anno per ogni psicologo.


    Sebbene infatti la modifica degli Articoli 1 e 21 non comporterà sostanzialmente nessun cambiamento concreto per la stragrande maggioranza degli psicologi (a parte per chi ha interesse a vendere corsi ai counselor non-psicologi e simili), la modifica dell'Art. 5 è volta a recepire la legge (DPR 137/2012) da poco uscita che, in sostanza, dipendentemente dal Regolamento che presto tutti conosceremo, avrà il risultato di obbligare tutti gli Psicologi Italiani ad acquistare (direttamente o indirettamente) corsi di formazione ECM.

    E' infatti compito del Consiglio Nazionale creare un Regolamento che stabilisca tempi e modalità di questa formazione continua imposta dalla legge 137 e sembra che tale Regolamento imporrà a tutti gli psicologi privati ciò che è già imposto alla minoranza che opera in ambito pubblico: accumulare obbligatoriamente (ma a proprie spese e senza rimborsi) una media di 50 crediti ECM all'anno.

    In pratica decine di migliaia di psicologi si troveranno col dover necessariamente acquistare una media di 500 euro di corsi all'anno, per la felicità delle Società private che producono questi corsi (una ristrettissima minoranza di psicologi), per un giro di affari di decine di milioni di euro all'anno!

    E così, ai costi d'iscrizione all'Ordine (160 euro), all'ENPAP (minimo 350 euro, per maturare poi una pensione di 60 euro mensili!), dell'Assicurazione (sui 50 euro l'anno), adesso dovremo aggiungerne altri 500 per la formazione!

    Più di 1000 euro all'anno per poter svolgere una professione mai decollata e che sta attraversando un periodo di crisi storica. Molti psicologi e psicoterapeuti, soprattutto i più giovani e tutti quelli che devono partire da zero, non potranno permettersi questa spesa e saranno costretti a rinunciare a tentare di farsi strada nel settore per il quale hanno già investito tantissimo tempo, denaro e fatica.

    Ci vuole molto a capire che chi opera nel privato (più del 90% degli psicologi!) non ha le protezioni e i privilegi di chi opera nel pubblico (stipendio sicuro e fisso, pensione assicurata, ferie e malattie pagate, tredicesime e sostegni economici alla formazione continua)? Se si vogliono equiparare gli obblighi tra pubblici (pochi colleghi) e privati (la quasi totalità), bisogna PRIMA anche equiparare diritti e privilegi. Ma poichè questo è impossibile, è saggio e necessario tener conto delle enormi differenze che intercorrono tra le due categorie e modificare adeguatamente sia il regolamento che la stessa legge.


    Votare NO alla modifica dell'Art.5 significa mandare un FORTE messaggio non solo di PROTESTA e di non-rassegnazione di fronte a tali decisioni, ma anche di stimolo agli attuali e futuri dirigenti a modificare il Regolamento tenendo conto delle differenze su citate e a farsi promotori attivi, nelle sedi appropriate (Parlamento), dei possibili miglioramenti della legge 137 e della legge 56.


    Certamente il voto è libero, non siamo obbligati a votare "si" alla modifica dell'Art. 5 e certamente non è nostro interesse (e dell'utenza) avallare questo regolamento (50 crediti ECM all'anno) e la legge 137 con masochistiche modifiche dell'Art. 5.

    International Society of Psychology
    Simone

  5. #50
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Concordo pienamente!!

    Un professionista sa che per svolgere al meglio il proprio lavoro è necessario aggiornarsi e ne sente il bisogno, ma in relazione al suo campo d'interesse. Inoltre la mia perplessità è che per i nuovi iscritti come me, che non possono contare su grosse somme di guadagni, questo cambiamento possa comportare un ulteriore aumento delle nostre spese; con la conseguenza di portare alla demotivazione per questo lavoro e per l'importanza stessa dell'aggiornamento, in quanto verrebbe visto solo come un "obbligo a raggiungere i crediti necessari".

    Per quanto mi riguarda voterò No

  6. #51
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    ciao simone.. in effetti anche a me risulta questo, ma siccome si continua a dire che c è una legge che sanziona questi inadempimenti volevo capirci meglio
    Citazione Originalmente inviato da simone11 Visualizza messaggio
    se sei libera professionista allo stato attuale nessuna sanzione e nessun obbligo (se non esclusivamente deontologico) è previsto

  7. #52
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Citazione Originalmente inviato da anitnelav Visualizza messaggio
    ciao simone.. in effetti anche a me risulta questo, ma siccome si continua a dire che c è una legge che sanziona questi inadempimenti volevo capirci meglio
    DALL'ORDINE LAZIO
    http://www.ordinepsicologilazio.it/f...m/pagina5.html

    (..)Seguendo l’ordine di esposizione della nota ministeriale del 4-4-2005, occorre osservare che la sentenza del T.A.R. Lazio Sezione III ter n.14062 del 18-11-2004 avvalora quanto finora sostenuto da codesto spettabile Ordine.

    Infatti, al contrario di quanto afferma il Ministero, detta sentenza – della quale Le rimetto il relativo stralcio –, seppur incidentalmente, precisa che “L’E.C.M. s’appalesa obbligatoria solo per i sanitari dipendenti degli enti del S.S.N., e per quelli che con esso collaborano in ragione di convenzione o d’accreditamente, tant’è che questo se ne accolla i costi. Viceversa, per i professionisti, che erogano prestazioni sanitarie non coperte dal S.S.N., il controllo delle prestazioni connesso alla formazione e all’aggiornamento è rimesso, oltre che al mercato (ossia all’apprezzamento, o meno, del cliente-paziente), agli Ordini ed ai Collegi professionali, onde per costoro l’E.C.M. rappresenta un onere, non già un obbligo”.(..)



    ORDINE LOMBARDIA

    http://www.opl.it/media/normativa/EC...inanziaria.pdf

    (..) La manovra finanziaria 2011 - decreto legge n. 138 del 13.08.2011 coordinato con la legge di conversione n. 148 del 14.09.2011 – al Titolo II che tratta di “liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre misure per favorire lo sviluppo”, promulga alcune norme che riguardano in particolare le professioni.

    Nello specifico, l’Art.3, comma n. 5 ricorda che la violazione dell'obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale può essere eventualmente sanzionato.

    L’Ordine degli Psicologi della Lombardia ribadisce l’assenza di sostanziali novità e cambiamenti in materia di ECM alla luce della Legge 148 rispetto a quanto già contenuto nel Codice Deontologico degli Psicologi italiani, che prevedeva già che il professionista dovesse mantenere un aggiornamento costante della propria formazione. In particolare l’art. 5 (…)

    (..)Ad oggi l'obbligatorietà del sistema dei crediti ECM come parametro per quantificare l’obbligo formativo generale contenuto nel Codice Deontologico continua a riguardare esclusivamente i dipendenti del SSN e a chi opera con esso in regime di convenzionamento o accreditamento (vedi tabella 1).



    TEBELLA POSIZIONE ECM

    Tipo di operatività professionale Obbligo ECM

    Dipendente pubblico e/o convenzionato SSN......... SI

    Libero professionista clinico o psicoterapeuta coincidente con prestazioni esenti IVA ex art. 10 l.633/72................ Controverso. Non esiste però obbligo di legge né sanzioni.



    http://www.opl.it/showPage.php?template=news&id=239

    E’ utile precisare che l'esercizio dell'attività psicoterapeutica privata, caratterizzata peraltro per la sua natura dall’esenzione IVA ex art.10 d.p.r. 633/72 è a tutti gli effetti considerata attività sanitaria.

    Viste però le ultime determinazioni in tema da parte della Conferenza Stato Regioni, la quale in data 5 novembre 2009 ha approvato il testo del nuovo sistema di formazione continua in medicina, in assenza sia di sanzioni che di una programmazione in tal senso, non c’è un effettivo obbligo neppure per chi esercita l'attività psicoterapeutica in forma libero professionale.



    ORDIEN EMILIA R.

    http://www.ordpsicologier.it/ml_preview.php?id_ml=264

    L’obbligo di acquisire crediti ECM è in vigore solo per i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale.

    2) L’obbligo non riguarda pertanto gli psicologi libero professionisti a meno che non collaborino, a vario titolo, con il Servizio Sanitario Nazionale o con strutture private accreditate.

    3) In caso di obbligo, i crediti da acquisire annualmente sono 50 (minimo 25 e massimo 75), per un totale di 150 nel triennio 2011-2013.

    4) Il libero professionista che inizia una collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale o con strutture private accreditate ha l’obbligo di acquisizione dei crediti ECM solo dal momento della stipula del contratto.(..)


    Si deduce che, allo stato attuale, chi parla di sanzioni già esistenti per i liberi professionsiti sta lavorando di PURA fantasia!
    Ultima modifica di simone11 : 11-06-2013 alle ore 22.16.31
    Simone

  8. #53
    L'avatar di Melody82
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    concordo con Simone. Vi invito anche a leggere qui, visto che altri colleghi hanno linkato altri articoli
    http://coordinamentopsicologi.wordpr...ta-investendo/
    http://coordinamentopsicologi.wordpr...i-e-affondati/

    *** Venditore Accreditato OpS per materiale completo EdS***

    1. Regolamento OpsOnline
    2. Testi consigliati per EdS
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  9. #54
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Grazie Melody mi sembrano passaggi interessanti che sarbbe meglio riportarli:

    (...)Qualcuno dice che se passa il Si al referendum sul quesito 5, la formazione sarà pagata dagli Ordini: non è vero! Non c’è nessun obbligo in tale senso e se anche fosse, per sostenere le spese, gli Ordini dovrebbero aumentare le entrate: indovinate come?

    Molto probabilmente invece andremo verso un sistema della formazione continua di tipo privatistico simile a quello a cui assistiamo per la formazione specialistica e lo scenario di una grande abbuffata di affari sulle nostre teste ci pare molto probabile(...)

    da http://coordinamentopsicologi.wordpr...ta-investendo/

    mentre da https://i-s-p.org/referendum-psicologi-2013.html
    (..)Cosa vuol dire FCP? FCP sta per "Formazione Continua in Psicologia". A gennaio 2013 infatti il CNOP ha approvato il "Regolamento sulla Formazione Continua in Psicologia" (FCP) che dovrà essere emanato entro agosto 2013, a patto che il Ministero della Salute dia il suo benestare.

    In questa situazione di scarsità di informazioni e di attesa, tra le varie possibilità che si prospettano, due sembrano le più plausibili:


    1- da una parte il Regolamento potrà imporre a tutti gli psicologi privati ciò che è già imposto alla minoranza che opera in ambito pubblico: accumulare obbligatoriamente (ma a proprie spese e senza rimborsi) una media di 50 crediti ECM all'anno, per un costo medio di 500 euro all'anno.


    2 - dall'altra, nel caso in cui il Ministero della Salute dia l'OK al Regolamento proposto dal CNOP (per gli FCP), facendo il CNOP riferimento esplicito ad una "Formazione Continua di qualità", è ragionevole supporre che il sistema di "valutazione della qualità di un corso FCP sarà basato su una qualche "authority" che deciderà quali corsi sono di qualità e quali no, utilizzando probabilmente lo strumento di misura già in uso ovunque: i crediti formativi.

    Il fatto è che sia che si tratti di ECM, sia che si tratti di FCP, a meno che le società che producono questi corsi accreditati non decidano di lavorare gratuitamente, ci troveremo comunque di fronte all'obbligo di acquistarli.


    In pratica decine di migliaia di psicologi si potranno trovare nella condizione di dover necessariamente acquistare una media di 500 euro di corsi all'anno, per la felicità delle Società private che producono questi corsi accreditati (una ristrettissima minoranza di psicologi), per un giro di affari di decine di milioni di euro all'anno !(..)

    se proprio NON si vuol essere ciechi
    Simone

  10. #55
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Ragazzi, mi spiace, ma se non si coglie la differenza tra una Legge dello Stato che vale per tutti i professionisti del paese, e un referendum interno di una categoria che ha uno scopo consultivo intracategoriale, non se ne esce proprio.

    1. La Legge dello Stato (DPR 137/2012, articolo 7 - cercatelo su Internet) obbliga già tutti i professionisti italiani (dagli avvocati ai veterinari) alla formazione, pena illecito disciplinare.

    2. Noi psicologi, a differenza di altri Ordini, per via di un vecchio comma dell'articolo 28 della nostra Legge istitutiva di 25 anni fa (L.56/89), siamo tenuti a fare un referendum per ogni cambiamento (anche di una virgola) del nostro Codice Deontologico.

    3. Questo però non cambia niente, nel senso che se anche vincessero i No, il nostro Codice Deontologico nella "gerarchia delle fonti" (prego controllare cosa sia, ad esempio anche su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Gerarchia_delle_fonti) è ovviamente subordinato ad una Legge dello Stato; questo vuol dire che se anche vincono i No e tu non ottemperi all'obbligo di formazione, sei soggetto a illecito disciplinare previsto dalla Legge.

    Per chiarire ulteriormente, perchè vedo molta confusione su questo punto: questo non è un "referendum di Stato", ma una mera consultazione interna alla nostra categoria; pertanto NON può modificare in nessun caso gli effetti di una Legge dello Stato.
    Se vince il No, la Legge dello Stato se ne strafrega; e non viene certo cambiato un DPR già in vigore da un anno, che si applica a due milioni di professionisto e che deriva da una Direttiva Europea solo perchè una piccola comunità professionale ha votato qualche migliaio di no a una consultazione meramente interna per esprimere un generico voto di protesta sull'applicabilità di un comma di un articolo dello stesso. Poi uno si può ovviamente fare tutte le fantasie rivendicative del mondo, immaginandosi che il suo No cambierà il modo in cui sono organizzate le professioni in Europa; ma il dato di realtà rimane.
    Il concetto adesso è più chiaro ?

  11. #56
    Partecipante Assiduo L'avatar di roro1982
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Lpd allora perché fare un referendum se il suo esito non conterà nulla? Se è già tutto stabilito da una legge di stato?L'ordine ha indetto il referendum per pura formalità?L'ordine ha il dovere di informare seriamente su quali saranno le conseguenze dell'esito referendario.

  12. #57
    Partecipante Affezionato
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    Re: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    questo vuol dire che i liberi professionisti, attualmente, sono obbligati a raccogliere "punti ECM?" ve lo chiedo perchè anche se alcuni ordini regionali dicono di no,l'ordine Puglia dice il contrario, quindi, vorrei sapere se con la modifica dell'art. 5 cambia qualcosa o no! Scusate ma sono in piena confusione perchè mi arrivano sempre e solo notizie discordanti

  13. #58
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    anch'io sono estremamente combattuta sull'art 5. e propensa per il no per le ragioni addotte da Melody. Leggendo il DPR e in particolare l'articolo 7 sulla formazione continua, mi sembra che l'art. 5 del codice deonto, così come formulato adesso, sia già pienamente conforme al DPR. Cioè se la modifica è una forma di adeguamento e recepimento del DPR...sinceramente non trovo nulla di discordante nell'attuale art.5, tale da richiedere modifiche/adeguamenti/ecc, mi sembra già perfettamente in linea. Entrambe già dichiarano espressamente l'importanza e l'obbligo di aggiornamento professionale, pure con le stesse parole. Quale sarebbe nell'art 5 attuale il punto manchevole o non in accordo col DPR?

    -------------------------------------------------------------------------------------------------------

    Art.5 codice deonto:
    Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera. Riconosce i limiti della propria competenza ed usa, pertanto, solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione. Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti ed i riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate.

    -------------------------------------------------------------------------------------------------------

    Art. 7 del DPR
    Formazione continua

    1. Al fine di garantire la qualita' ed efficienza della prestazione professionale, nel migliore interesse dell'utente e della collettivita', e per conseguire l'obiettivo dello sviluppo professionale, ogni professionista ha l'obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale secondo quanto previsto dal presente articolo. La violazione dell'obbligo di cui al periodo precedente costituisce illecito disciplinare.

    2. I corsi di formazione possono essere organizzati, ai fini del comma 1, oltre che da ordini e collegi, anche da associazioni di iscritti agli albi e da altri soggetti, autorizzati dai consigli nazionali degli ordini o collegi. Quando deliberano sulla domanda di autorizzazione di cui al periodo precedente, i consigli nazionali trasmettono motivata proposta di delibera al ministro vigilante al fine di acquisire il parere vincolante dello stesso.

    3. Il consiglio nazionale dell'ordine o collegio disciplina con regolamento, da emanarsi, previo parere favorevole del ministro vigilante, entro un anno dall'entrata in vigore del presente decreto: a) le modalita' e le condizioni per l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento da parte degli iscritti e per la gestione e l'organizzazione dell'attivita' di aggiornamento a cura degli ordini o collegi territoriali, delle associazioni professionali e dei soggetti autorizzati; b) i requisiti minimi, uniformi su tutto il territorio nazionale, dei corsi di aggiornamento; c) il valore del credito formativo professionale quale unita' di misura della formazione continua.

    4. Con apposite convenzioni stipulate tra i consigli nazionali e le universita' possono essere stabilite regole comuni di riconoscimento reciproco dei crediti formativi professionali e universitari. Con appositi regolamenti comuni, da approvarsi previo parere favorevole dei ministri vigilanti, i consigli nazionali possono individuare crediti formativi professionali interdisciplinari e stabilire il loro valore.

    5. L'attivita' di formazione, quando e' svolta dagli ordini e collegi, puo' realizzarsi anche in cooperazione o convenzione con altri soggetti.

    6. Le regioni, nell'ambito delle potesta' a esse attribuite dall'articolo 117 della Costituzione, possono disciplinare l'attribuzione di fondi per l'organizzazione di scuole, corsi ed eventi di formazione professionale.

    7. Resta ferma la normativa vigente sull'educazione continua in medicina (ECM).

  14. #59
    Partecipante
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Ho votato seguendo il buon senso.. teniamo incrociate le dita d'aver fatto la cosa giusta!

  15. #60
    Matricola L'avatar di buskashi79
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    Riferimento: Referendum codice deontologico psicologi occhio!!!!

    Ormai abbiamo votato e presto conosceremo gli esiti... devo dire però che è stata fatta una pessima campagna informativa e difficilmente si sono trovate informazioni super partes. Io, iscritta all'albo del lazio, ho addirittura ricevuto un aggiornamento della newsletter istituzionale che ripotava le ragioni per votare NO a tutti e tre i quesiti. Onestamente ho trovato la cosa quantomeno inopportuna.

    Riguardo la discussione sull'articolo 5, mi pare si sia fatto fin troppo terrorismo psicologico (e noi psicologi ci siamo cascati con tutte le scarpe). L'obbligo deontologico della formazione continua già esisteva, la modifica all'articolo 5 costituiva a mio avviso un rafforzativo coerente con gli obblighi imposti da una legge dello Stato validi per noi come per tutte le altre categorie professionali.

    Detto ciò, è l'obbligo di legge che fa sì che le agenzie formative si lecchino i baffi. Lo Stato ha incaricato gli Ordini di vigilare che venga rispettata questa legge e incorreremmo in infrazioni che l'articolo 5 venga modificato o meno. A questo punto non ci resta che vigilare noi a nostra volta affinché la formazione proposta sia di qualità.
    Ricordiamoci che la categoria professionale è costituita da NOI e che NOI abbiamo il potere di scegliere chi eleggere nostro rappresentante. Se questa novità legislativa si trasformerà nell'ennesimo atto di cannibalismo professionale, ricordiamoci che ognuno di noi porta sulle spalle un pezzetto di responsabilità.

    "Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti" (Martin Luther King)
    Chi ha un perché abbastanza forte, può superare qualsiasi comeFriedrich Nietzsche

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