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  1. #1
    Partecipante L'avatar di AlteraW.
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    Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Un conoscente mi ha parlato dei suoi dubbi inerenti alla figura di uno psicopedagogista clinico all'interno dell'asilo che frequenta il figlio, credo sia un nido. Questo professionista si occuperà del progetto di psicomotricità, nella sua presentazione ha spiegato che andrà, tramite giochi ed osservazione ad "analizzare" i bambini.
    Mi chiede se è vero che la pedagogia clinica non è una scienza riconosciuta?

    Chi ne sa di più in merito? Per me è inquietante che si possa parlare di "analizzare i bambini".

  2. #2
    Partecipante Esperto L'avatar di Empowered
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    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Sono dubbi fondati, partiamo dal presupposto che intanto uno psicopedagogista clinico non è necessariamente uno psicologo...

    Igor

  3. #3
    Partecipante Esperto L'avatar di -bijoux-
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    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Citazione Originalmente inviato da AlteraW. Visualizza messaggio
    Un conoscente mi ha parlato dei suoi dubbi inerenti alla figura di uno psicopedagogista clinico all'interno dell'asilo che frequenta il figlio, credo sia un nido. Questo professionista si occuperà del progetto di psicomotricità, nella sua presentazione ha spiegato che andrà, tramite giochi ed osservazione ad "analizzare" i bambini.
    Mi chiede se è vero che la pedagogia clinica non è una scienza riconosciuta?

    Chi ne sa di più in merito? Per me è inquietante che si possa parlare di "analizzare i bambini".
    Bisognerebbe vedere nel dettaglio che formazione ha questa persona, lo psicopedagogista in sè è una figura non regolamentata e per il quale non esiste un mansionario specifico. Spesso ha seguito dei corsi privati in seguito alla laurea magistrale in pedagogia o equipollenti, ma il titolo resta comunque non regolamentato a livello ministeriale. Inoltre credo sia poco professionale dire ai genitori che si andrà ad analizzare i loro bambini (sembra più un termine usato dai ragazzi della triennale per pavoneggiarsi), al massimo andrà a valutarli ma su che base se non è uno psicologo? Insomma bisognerebbe avere più informazioni... Descritta così sembra la solita autoqualifica data da corsi privati e non regolamentati, inoltre il modo in cui ha parlato sembrerebbe esprimere una dubbia formazione e capacità, però non conoscendo cosa andrà a fare e che titoli ha nello specifico non si può dare un giudizio ... Magari prova a chiedere all'ordine ...
    Ultima modifica di -bijoux- : 20-10-2012 alle ore 12.45.45

  4. #4
    Johnny
    Ospite non registrato

    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Citazione Originalmente inviato da AlteraW. Visualizza messaggio
    Un conoscente mi ha parlato dei suoi dubbi inerenti alla figura di uno psicopedagogista clinico all'interno dell'asilo che frequenta il figlio, credo sia un nido. Questo professionista si occuperà del progetto di psicomotricità, nella sua presentazione ha spiegato che andrà, tramite giochi ed osservazione ad "analizzare" i bambini.
    Mi chiede se è vero che la pedagogia clinica non è una scienza riconosciuta?

    Chi ne sa di più in merito? Per me è inquietante che si possa parlare di "analizzare i bambini".
    sapere se è psicologo è semplice: vai sul sito www.psy.it che è il sito dell'ordine nazionale e metti il suo cognome nella sezione "albo nazionale".

    Secondo me però non è uno psicologo, altrimenti si sarebbe qualificato come tale.
    Lo psicopedagogista è una figura che esiste e generalmente sono educatori o pedagogisti che hanno fatto qualche master
    Ultima modifica di Johnny : 20-10-2012 alle ore 14.17.04

  5. #5
    L'avatar di crissangel
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    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Citazione Originalmente inviato da AlteraW. Visualizza messaggio
    Questo professionista si occuperà del progetto di psicomotricità, nella sua presentazione ha spiegato che andrà, tramite giochi ed osservazione ad "analizzare" i bambini.
    Ciao AlteraW, ben trovata

    Da quanto ne so, che, ammetto, non è molto, la definizione di questa figura professionale è quella spiegata da -bijoux-; è una qualifica che si ottiene dopo un corso di formazione post universitario che ha durata variabile (in genere un biennio o un triennio) e che, almeno per quanto ho avuto modo di constatare, viene erogato da enti di formazione privati.

    Per dare una direzione un pochino più precisa alla discussione, volevo chiederti nello specifico se i tuoi dubbi erano relativi, come da titolo, al rapporto tra psicologo e psicopedagogista, alle relative competenze e ad eventuali sovrapposizioni delle stesse, al fatto che una figura non legalmente riconosciuta non dovrebbe ricoprire determinati ruoli laddove ve ne fossero altre di riconosciute e qualificate (con l'ovvia considerazione che c'è un abisso tra ciò che legalmente si può fare e ciò che in realtà si è in grado di fare) o ad altro ancora.

    Ad essere in buona fede, mi verrebbe da osservare che, al di là del termine altisonante e non adatto al contesto (mi riferisco al dubbio legittimamente da te sollevato sull' "analizzare") la definizione dell'intervento di questo/a professionista è un discreto compromesso per non sforare nelle altrui competenze: lo psicopedagogista penso possa portare avanti progetti di screening, di supporto e rieducazione, in quest'ultimo caso però in collaborazione con altre figura professionali che abbiano comunque diagnosticato un certo tipo di disturbo e stilato un piano abilitativo/riabilitativo. Non dovrebbe poter occuparsi direttamente di psicomotricità, in quanto esistono gli psico e i neuropsicomotricisti, nè può somministrare test per la valutazione delle funzioni cognitive e motorie (cosa che in ogni caso non si può fare all'interno del contesto scolastico ma solo dopo invio ai servizi sanitari pubblici) o del linguaggio, per il quale ambito esistono i logopedisti. Immagino e spero che "analizzare" fosse riferito ad una raccolta sistematica di informazioni relative ad aspetti affettivi e socio-relazionali nei bambini.

    Spero qualcuno possa dare maggiori informazioni
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  6. #6
    Partecipante L'avatar di AlteraW.
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    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Grazie per le risposte, non avevo visto le notifiche.
    Allora, questo mia amico mi ha riferito solo quello che ho scritto, poi ho iniziato a cercare su internet per comprenderne un po'. Il titolo si ottiene dopo un master di solito privato, ma in alcuni siti di alcuni di questi professionisti ma anche su wikipedia, lavorano in tutti gli ambiti e possono fare tutto.
    Credo anche io come jonny che se fosse stato uno psicologo si sarebbe presentato come tale.
    Ma un professionista in una presentazioni in un asilo non può far spaventare i genitori dicendo che andrà ad "analizzare i bambini".

  7. #7
    L'avatar di crissangel
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    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Citazione Originalmente inviato da AlteraW. Visualizza messaggio
    ma in alcuni siti di alcuni di questi professionisti ma anche su wikipedia, lavorano in tutti gli ambiti e possono fare tutto.
    No, non possono assolutamente "fare tutto", le restrizioni del loro ambito di intervento dovrebbero essere a grandi linee quelle che ti ho suggerito nel mio precedente post. Oltre alla sommaria conoscenza della figura professionale in questione e all'iter formativo per diventarlo, mi sono basato sul confronto con una psicopedagogista clinica che opera da parecchio tempo nel territorio in cui io lavoravo quando ero inserito in asl e in cui sono (anche se sto ancora decidendo il da farsi) come libero professionista. Non possono eseguire valutazioni psicologiche nè fare diagnosi. Il loro compito dovrebbe essere quello di aiutare da un punto di vista educativo i bambini (persone in genere) a gestire difficoltà/deficit rilevati da altri professionisti, nell'affrontare azioni e compiti nei vari ambiti della vita quotidiana.

    Rimane la questione della non regolamentazione che rischia di far perdere di vista i paletti tra diverse professionalità e di contro il fatto che invece io psicologo se sgarro sono passibile di segnalazione/denuncia e affini e devo rendere conto, dando buone spiegazioni, di quanto mi viene imputato. Ovviamente, per fare un esempio, se uno psicopedagogista si mettesse a fare diagnosi di DSA dovrebbe essere denunciato per abuso professionale, dato che la legge indica quali sono le figura professionali che possono fare diagnosi e tra esse questa non compare di certo.

    Ma un professionista in una presentazioni in un asilo non può far spaventare i genitori dicendo che andrà ad "analizzare i bambini".
    Questo è un altro aspetto critico, indipendentemente dalla buona fede del professionista: l'utilizzo di termini non appropriati che danno adito a dubbi più che legittimi e resistenze da parte di chi, come in questo caso i genitori, sentono dire che i loro figli, a scuola, saranno analizzati (cosa che, sottolineo, non può fare nessuno). Ma si tratta di un progetto già approvato?
    Ultima modifica di crissangel : 21-10-2012 alle ore 14.19.33
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  8. #8

    pedagogisti clinici e diagnosi

    Buongiorno a tutti, sono una psicologa dello sviluppo specializzata in DSA. Avrei qualche domanda da porre e spero che qualcuno mi possa rispondere...
    1. Ma è possibile che un pedagogista clinico possa fare diagnosi e trattamento di un DSA o di qualsiasi altro disturbo psicologico?
    2. Un master sui disturbi dell'apprendimento rivolte a figure che non sono psicologi e soprattutto tenuto da docenti pedagogisti o psicomotricisti, può avere la presunzione di "insegnare" come fare diagnosi e trattamento di questi disturbi?

    Ve lo chiedo perchè sono a conoscenza che questo accade ma prima di fare qualsiasi tipo di segnalazione vorrei essere sicura della mia idea.
    Tra i postulati principe di uno dei fondatori di questo isituto c'è questa perla:
    "LA DISLESSIA



    NON E’ UN DISTURBO FONOLOGICO


    NON E’ UN DISTURBO SETTORIALE


    SI DIAGNOSTICA A CINQUE ANNI


    SI EDUCA/ABILITA SEMPRE


    NON COMPORTA RITARDO MENTALE


    COMPORTA SEMPRE DISGRAFIA


    COMPORTA SEMPRE DISCALCULIA


    COMPORTA SEMPRE DISLATERALITA’
    "

    Spero in qualche risposta
    Grazie

  9. #9
    Partecipante Assiduo L'avatar di alias
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    Riferimento: pedagogisti clinici e diagnosi

    Per fare diagnosi, la legge sembra che dica solo chi fa parte del settore sanitario. Forse loro fanno una specie di diagnosi preventiva ovvero dicono si/no il bambino può avere un disturbo di apprendimento? Se invece fanno e 'insegnano' come fare una vera e propria diagnosi, non credo vada affatto bene.
    Per una rieducazione, un inquadramento generale del problema nell'età evolutiva, una 'abilitazione' all'insegnamento di tutto ciò, nella mia ignoranza, invece, non ci vedo nulla di male, anzi.
    Certo è che questi sembra non sappiano affatto di cosa sia una dislessia, etc., insomma sembra manchi loro proprio una incapacità di fondo.
    Ma aspetta qualche altro parere più professionale del mio.
    Ciao
    How you see the world is a reflection of your soul

  10. #10
    L'avatar di crissangel
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    Riferimento: pedagogisti clinici e diagnosi

    Citazione Originalmente inviato da beba1983 Visualizza messaggio
    Buongiorno a tutti, sono una psicologa dello sviluppo specializzata in DSA. Avrei qualche domanda da porre e spero che qualcuno mi possa rispondere...
    1. Ma è possibile che un pedagogista clinico possa fare diagnosi e trattamento di un DSA o di qualsiasi altro disturbo psicologico?
    2. Un master sui disturbi dell'apprendimento rivolte a figure che non sono psicologi e soprattutto tenuto da docenti pedagogisti o psicomotricisti, può avere la presunzione di "insegnare" come fare diagnosi e trattamento di questi disturbi?

    Ve lo chiedo perchè sono a conoscenza che questo accade ma prima di fare qualsiasi tipo di segnalazione vorrei essere sicura della mia idea.
    Tra i postulati principe di uno dei fondatori di questo isituto c'è questa perla:
    "LA DISLESSIA



    NON E’ UN DISTURBO FONOLOGICO


    NON E’ UN DISTURBO SETTORIALE


    SI DIAGNOSTICA A CINQUE ANNI


    SI EDUCA/ABILITA SEMPRE


    NON COMPORTA RITARDO MENTALE


    COMPORTA SEMPRE DISGRAFIA


    COMPORTA SEMPRE DISCALCULIA


    COMPORTA SEMPRE DISLATERALITA’
    "

    Spero in qualche risposta
    Grazie
    Ciao beba1983

    Ho unito la tua discussione ad una già esistente sui dubbi verso questa figura professionale. Come si diceva sopra, no, non possono fare diagnosi, specie di disturbo specifico dell'apprendimento, per il quale le figure indicate dalla relativa legge sono appunto quelle dello psicologo o del neuropsichiatra infantile.
    Certo, la diagnosi è la risultante di una valutazione di tipo multidisciplinare (l'apporto del logopedista è molto importante) e in ogni caso, più informazioni ci sono meglio è (anamnesi, gestione dei compiti, difficoltà specifiche a scuola, atteggiamento di fronte allo studio e alle attività didattiche ecc) e dunque ben venga anche la collaborazione di un pedagogista, se c'è. Ma stiamo parlando appunto di collaborazione nella gestione di un bambino con un disturbo di apprendimento, non di diagnosi.
    I Master riconosciuti dal MIUR e che dunque rilasciano un diploma e un monte crediti formativi in genere pari a 60 devono rispettare dei criteri rispetto alla qualità della formazione e ai contenuti. Anche nel caso non fosse un master riconosciuto, credo che se i destinatari sono figure professionali non adatte a fare diagnosi possano esserci delle lezioni relative agli strumenti e ai processi diagnostici finalizzate a definire il contesto entro cui ci si muove e a capire su cosa si sta lavorando. Se si insegna davvero come fare diagnosi lo trovo scorretto e pericoloso.
    Anche sul trattamento sarebbe utile un approccio multiprofessionale secondo me: logopedisti e pedagogisti, per esempio, sono preparati per il trattamento e la gestione di difficoltà scolastiche su più livelli. Nel servizio pubblico in genere il trattamento è quello logopedico, nel privato è a discrezione dei genitori dove e da chi portare il proprio figlio.
    In un'ottica di potenziamento mirato alle specifiche difficoltà rilevate dalla valutazione diagnostica, in modo che il trattamento sia efficace ed efficiente secondo me dovrebbe esserci una collaborazione tra più figure onde evitare di puntare su aspetti poco rilevanti rallentando i potenziali miglioramenti. Un pedagogista che concordasse con lo psicologo una metodologia di trattamento e relativi obiettivi se ne può certamente occupare.

    Detto questo, leggendo i postulati che riporti, specie quelli (immagino da te) messi in grassetto, evito commenti perchè non mi sembra ce ne sia particolare bisogno....Se questi sono i contenuti fai bene ad approfondire e in caso a segnalare
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  11. #11
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
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    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    La diagnosi può farla solo lo psico o il neuropsichiatra, il trattamento..dipende che si intende: se si intende, tra le altre cose, un "aiuto a fare i compiti", possono farlo tutti. Cmq le affermazioni perentorie che l'esimio psicopedagogista asserisce, le trovo gravemente fuorvianti: se le legge una mamma che non è addetta al settore, potrebbe spaventarsi e farsi un'idea scientificamente sbagliata. A parte il "si educa/abilita sempre", che è più che giusto, il resto è pericolosa disinformazione, in più su una difficoltà ancora spesso avvolta da pregiudizi, 2° me da segnalare cmq. In che regione opera tale illustre "professionista"?

  12. #12
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Sarebbe interessante chiedere a queste persone sulla base di cosa fanno certe affermazioni e vedere che cosa rispondono.
    Il "sempre", poi, come lo dimostrano?

  13. #13

    Riferimento: Psicologo vs Psicopedagogista clinico

    Citazione Originalmente inviato da ste203xx Visualizza messaggio
    La diagnosi può farla solo lo psico o il neuropsichiatra, il trattamento..dipende che si intende: se si intende, tra le altre cose, un "aiuto a fare i compiti", possono farlo tutti. Cmq le affermazioni perentorie che l'esimio psicopedagogista asserisce, le trovo gravemente fuorvianti: se le legge una mamma che non è addetta al settore, potrebbe spaventarsi e farsi un'idea scientificamente sbagliata. A parte il "si educa/abilita sempre", che è più che giusto, il resto è pericolosa disinformazione, in più su una difficoltà ancora spesso avvolta da pregiudizi, 2° me da segnalare cmq. In che regione opera tale illustre "professionista"?
    Questo "professionista" opera in tutta Italia e oltretutto è anche il fondatore di istituti dove vengono fatti Master dove appunto dicono di insegnare "come fare una diagnosi di DSA"... a me sembra assurdo!!!

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