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  1. #1
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Buongiorno a tutti,
    se tutto procede bene, a metà settembre inizierò il I semestre di tirocinio presso un ospedale della città in cui vivo, in SPDC. Ho già incontrato la Psicologa che sarà la mia tutor e ai primi di settembre ci vedremo per la "preparazione all'ingresso".
    Ho avuto l'impressione che sia una persona molto preparata e precisa e quindi penso che mi darà tutte le informazioni necessarie.
    Nonostante ciò....un po' di ansia preventiva c'è.
    Lavoro da anni con i bambini, come insegnante di scuola primaria, e con gli adulti non ho esperienza.
    Ho scelto questo settore perché mi interessa affrontare ciò che non conosco e imparare cose nuove.
    Chiedo a chi ha svolto il tirocinio in SPDC, o a chi vi lavora, qualche dritta, soprattutto per quanto riguarda la relazione e il comportamento con i pazienti.
    Tenendo conto della variabilità che si può incontrare nelle diverse strutture, quali sono le mansioni e i compiti che solitamente possono essere richiesti ad un tirocinante in SPDC?
    Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi informazione e consiglio.
    Cinzia

  2. #2
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    CiaoLyanne. Io ho svolto 2 semestri di tirocinio in Spdc anni fà. E' stata un'esperienza molto significativa e decisamente formativa. Una tale full immersion nella pratica clinica che forse in altre tipologie di lavoro non avrei mai potuto raggiungere. Le realtà con cui si viene a contatto sono molto intense e variegate, hai molte èpossibilità di declinare le tue competenze, dai colloqui d'ingresso con l'apertura della cartella clinica alla somministrazione con scoring dei test, dalla gestione, co-conduzione delle attività, dei gruppi ai colloqui di sostegno, alle consulenze in altri reparti. La gestione dei casi critici è la più tosta da affrontare emotivamente, mi riferisco prevalentemente ai ricoveri coatti (TSo) spesso in ingresso dal Pronto soccorso. La cosa più difficile, e rispetto alla quale crescerai anche con la costante supervisione dl tutor, è riuscire a gestire la tua affettività che in molti casi è fortemente sollecitata, nel mio caso soprattutto quando i ricoveri coatti riguardavano diciottenni che apparivano smarriti e disperati. E' un'esperienza forte, ma impareggiabili sotto il profilo formativo, professionale e fortemente umano. Ti suggerisco di condividere pensieri, affetti ed intenti con la tutor, affinchè i possibili interventi siano sempre efficacemente adeguati.

  3. #3
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Citazione Originalmente inviato da GIUNONE Visualizza messaggio
    CiaoLyanne. Io ho svolto 2 semestri di tirocinio in Spdc anni fà. E' stata un'esperienza molto significativa e decisamente formativa. Una tale full immersion nella pratica clinica che forse in altre tipologie di lavoro non avrei mai potuto raggiungere. Le realtà con cui si viene a contatto sono molto intense e variegate, hai molte èpossibilità di declinare le tue competenze, dai colloqui d'ingresso con l'apertura della cartella clinica alla somministrazione con scoring dei test, dalla gestione, co-conduzione delle attività, dei gruppi ai colloqui di sostegno, alle consulenze in altri reparti. La gestione dei casi critici è la più tosta da affrontare emotivamente, mi riferisco prevalentemente ai ricoveri coatti (TSo) spesso in ingresso dal Pronto soccorso. La cosa più difficile, e rispetto alla quale crescerai anche con la costante supervisione dl tutor, è riuscire a gestire la tua affettività che in molti casi è fortemente sollecitata, nel mio caso soprattutto quando i ricoveri coatti riguardavano diciottenni che apparivano smarriti e disperati. E' un'esperienza forte, ma impareggiabili sotto il profilo formativo, professionale e fortemente umano. Ti suggerisco di condividere pensieri, affetti ed intenti con la tutor, affinchè i possibili interventi siano sempre efficacemente adeguati.
    Ciao Giunone, ti ringrazio per il tuo intervento. Sono consapevole che non sarà un'esperienza facile ma ho scelto consapevolmente e sono decisa ad affrontare anche e soprattutto quello che mi fa un po' paura. Qualche mese fa avevo manifestato questo interesse alla mia relatrice, chiedendole un consiglio e lei mi aveva appunto suggerito di fare domanda per svolgere un semestre in SPDC e uno in un Centro Diurno. Pensavo, vista la paura, di iniziare con il centro, ma lo psicologo che lavora lì mi ha suggerito di fare il contrario (secondo lui ha più senso vedere i pazienti prima in fase acuta e poi in situazione da tenere sempre sotto controllo, ma non più di ricovero) e così a settembre, se la mia domanda sarà accolta, inizierò in SPDC.
    Da qualche anno lavoro come insegnante in un ospedale pediatrico e in alcuni reparti mi è capitato di avere a che fare con situazioni non proprio semplici (soprattutto in Neuropsichiatria e Oncologia) che, finora, ho sempre cercato di gestire.
    Il lavoro con i bambini e le famiglie mi piace molto e quando vado in reparto sono serena. Si assorbe, però, questo è vero, perché il punto debole, che a mio avviso coinvolge, in modo diverso, un po' tutti, è il rapporto di gruppo, tra colleghi. Non abbiamo un supervisore, quindi "ce la sbrighiamo tra di noi", ognuno con le proprie modalità (arrivata alla fine di quest'anno, ho pensato che forse un pezzo di tirocinio l'ho già fatto! In effetti in certi momenti è' stato faticoso ma altrettanto istruttivo).
    Sono consapevole, però, che con gli adulti e nel ruolo di novizia, la situazione sarà diversa.
    Devo imparare, credo soprattutto a regolare gli stati interni, cercare di non voler strafare o essere troppo severa con me stessa.
    Magari qualche volta tornerò qui, per chiedere un consiglio a chi ci è già passato.
    Grazie ancora, ciao

  4. #4

    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Ciao Lyanne e Giunone! vi scrivo perchè anche io inizierò il tirocinio presso un SPDC e sarà un'esperienza completamente nuova per me! Sono un po' preoccupata, ma al contempo molto entusiasta! Volevo chiedervi principalmente due cose:
    - avete qualche consiglio che vi sentite di darmi, considerando la vostra esperienza?
    - e poi, c'è qualche manuale che mi consigliate e che può essermi utile?

  5. #5
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    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Citazione Originalmente inviato da frafra111 Visualizza messaggio
    Ciao Lyanne e Giunone! vi scrivo perchè anche io inizierò il tirocinio presso un SPDC e sarà un'esperienza completamente nuova per me! Sono un po' preoccupata, ma al contempo molto entusiasta! Volevo chiedervi principalmente due cose:
    - avete qualche consiglio che vi sentite di darmi, considerando la vostra esperienza?
    - e poi, c'è qualche manuale che mi consigliate e che può essermi utile?
    Ciao frafra, il post di Giunone è completo sotto diversi punti di vista e i suggerimenti sempre validi.
    Non mi sento di dire nulla di particolare, se non cercare, sempre, ma soprattutto i primi tempi, di osservare e di comprendere le dinamiche di reparto, che spesso sono molto informative.

  6. #6

    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    grazie mille. Hai poi dei libri che ti sono stati utili da consigliare a me?

  7. #7
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Non ho letto libri specifici con questo obiettivo: puoi utilizzare come supporto iniziale, i testi di psicologia clinica e di psicopatologia che hai studiato nel tuo corso di studi, cercando di coniugare quanto appreso, quanto ti è rimasto, con il rapporto quotidiano con i pazienti e con il personale del reparto, con la supervisione con il tuo tutor, nei momenti in cui ciò è possibile, e al lavoro con te stessa, affinché la relazione sia viva, non troppo distante né troppo coinvolta (una delle cose più difficili, ma credo ci si arrivi con il tempo e il quotidiano lavoro su se stessi, ben al di là del periodo di tirocinio) e il sapere non sia troppo evidente né sappia di libresco.
    Ad ogni modo io avevo ripreso, per la tesi, "La diagnosi psicoanalitica" di McWilliams, un testo sempre valido.

  8. #8
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di GIUNONE
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    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Ciao, frafra11..Ciò che ho compreso essere stato utile nel corso del mio tirocinio è stato sicuramente, proprio come dice Lyanne, un atteggiamento volto innanzitutto alla osservazione ed alla analisi della realtà intra ed interpsichica nella varietà dei livelli, dal sistemico sino all'individuale, relativi non solo alle persone dei pazienti , ma a tutto il contesto operante (colleghi, personale medico, infermieri, pazienti, familiari e specifici nessi relazionali)...In quel periodo ricordo di aver rimpinguato la mia libreria di quanti più testi di clinica (teoria e strumenti) potessi permettermi. Ti consiglio questo settore, affidandoti ai nomi nazionali e internazionali più importanti
    Un consiglio, se puoi metti a frutto l'esperienza che farai redigendo una pubblicazione o partecipando ai lavori di testi o di atti di convegni dell'equipe con cui lavorerai. Questo ti sarà immensamente ed a vario titolo utile.

  9. #9

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    grazie mille ad entrambe per i preziosi consigli!
    buona giornata!

  10. #10
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Se posso permettermi un consiglio fuori dalle righe...aspettati una realtà meno facile di ciò che immagini: è un ambiente particolare in cui le emozioni, di tutti, sono in gioco, ed è nello stesso tempo, un'organizzazione, con struttura gerarchica.
    Le persone che ci lavorano sono a contatto quotidiano, chi più chi meno, con la sofferenza, e sul sistema ha influenza non solo la risonanza singola del contatto con il singolo paziente, ma anche l'insieme di relazioni tra tutti gli operatori, in parallelo e secondo livelli diversi di gerarchia. Non sono rose e fiori ma si può imparare molto attraverso il lavoro e la riflessione su se stessi.
    L'ascolto e la comprensione (mentalizzante, mi viene da dire) da parte del tutor è un bel desiderio, naturale e legittimo, ma in base alla mia esperienza, non fa male aspettarsi che questo desiderio possa essere frustrato in misura variabile in base alle diverse realtà, situazioni, ecc. Riguardo a questo specifico aspetto, ho sempre desiderato di più di ciò che effettivamente si è realizzato. Purtroppo, sullo sfondo, ma neanche tanto, aleggia sempre l'idea della sanità come azienda). Il tutor ha spesso altro da fare, molto da fare, e la presenza del/dei tirocinanti in reparto, che imparano stando a contatto con i pazienti, fa molto bene ai tirocinanti (e ai pazienti, si spera) che imparano, ma altrettanto bene all'organizzazione!
    Con queste premesse, parti con l'idea che tutto quello che verrà sarà buono!
    Per me è stata un'esperienza forte e arricchente.
    In bocca al lupo!

  11. #11

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    Citazione Originalmente inviato da Lyanne Visualizza messaggio
    Se posso permettermi un consiglio fuori dalle righe...aspettati una realtà meno facile di ciò che immagini: è un ambiente particolare in cui le emozioni, di tutti, sono in gioco, ed è nello stesso tempo, un'organizzazione, con struttura gerarchica.
    Le persone che ci lavorano sono a contatto quotidiano, chi più chi meno, con la sofferenza, e sul sistema ha influenza non solo la risonanza singola del contatto con il singolo paziente, ma anche l'insieme di relazioni tra tutti gli operatori, in parallelo e secondo livelli diversi di gerarchia. Non sono rose e fiori ma si può imparare molto attraverso il lavoro e la riflessione su se stessi.
    L'ascolto e la comprensione (mentalizzante, mi viene da dire) da parte del tutor è un bel desiderio, naturale e legittimo, ma in base alla mia esperienza, non fa male aspettarsi che questo desiderio possa essere frustrato in misura variabile in base alle diverse realtà, situazioni, ecc. Riguardo a questo specifico aspetto, ho sempre desiderato di più di ciò che effettivamente si è realizzato. Purtroppo, sullo sfondo, ma neanche tanto, aleggia sempre l'idea della sanità come azienda). Il tutor ha spesso altro da fare, molto da fare, e la presenza del/dei tirocinanti in reparto, che imparano stando a contatto con i pazienti, fa molto bene ai tirocinanti (e ai pazienti, si spera) che imparano, ma altrettanto bene all'organizzazione!
    Con queste premesse, parti con l'idea che tutto quello che verrà sarà buono!
    Per me è stata un'esperienza forte e arricchente.
    In bocca al lupo!
    Credo di capire cosa intendi. Effettivamente pure io ho trovato nelle precedenti esperienze di tirocinio modalità diverse di fare tutoraggio ai tirocinanti, nonostante l'esperienza della supervisione sia quella che abbia la più alta potenzialità di rendere il percorso del tirocinio il più formativo possibile. A volte sono stata seguita benissimo, altre volte invece quasi per niente. Infatti, tra i pensieri che ho c'è proprio questo fatto, e la speranza che sia fortunata in questa circostanza (e che, ovviamente, anche io sappia sfruttare al meglio l'attività di tutoraggio)

  12. #12
    Partecipante Affezionato L'avatar di ikkuna83
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    Riferimento: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)

    Ciao hai poi fatto il tirocinio al SPDC? Com'è andato?
    Anche io lo sto facendo al SPDC e mi sto trovando benissimo...!!! Si fa esperienza diretta con i pz, possiamo somministrare la batteria neuropsicologica, il Rorschach, alcune interviste cliniche; assistiamo ai colloqui clinici, facciamo attività di supporto ai pz ( per es. terapia di gruppo, arte terapia),
    Bello bello! Formativo!
    Non c'è notte che non veda il giorno...

  13. #13
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    io ho fatto tirocinio in spdc ma come infermiera... sono infatti laureata in infermieristica e vorrei tanto poter fare anche questo tirocinio in spdc.
    vedere un altro lato della stessa medaglia!

  14. #14
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    Citazione Originalmente inviato da ikkuna83 Visualizza messaggio
    Ciao hai poi fatto il tirocinio al SPDC? Com'è andato?
    Anche io lo sto facendo al SPDC e mi sto trovando benissimo...!!! Si fa esperienza diretta con i pz, possiamo somministrare la batteria neuropsicologica, il Rorschach, alcune interviste cliniche; assistiamo ai colloqui clinici, facciamo attività di supporto ai pz ( per es. terapia di gruppo, arte terapia),
    Bello bello! Formativo!
    ciao ikkuna, volevo sapere in quale ospedale stai svolgendo il tirocinio? grazie

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