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Discussione: lavoro e cooperative

  1. #46
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    16-06-2007
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Citazione Originalmente inviato da roro1982 Visualizza messaggio
    Esperienze ?
    Tirocinio post lauream in una UOSM,poi in precedenza un po' di volontariato in case famiglia,poi questa casa famiglia è stata pure chiusa se non sbaglio, laurea specialistica in psicologia clinica e dello sviluppo.
    L'unica possibilità è diventare psicoterapeuta e intraprendere la libera professione,ma anche lì devi essere abile a venderti,ad avere contatti per crearti un certo numero di pazienti.
    Non so. Questo discorso del vendersi, del mercato, a me piace molto poco e credo che si debba stare attenti, anche per le ripercussioni che può avere sulla persona. Però non entro nel merito perché quando ho iniziato a lavorare io (insegnante di scuola primaria) la situazione era meno tragica di ora; in ogni caso la questione dell'apparire, della visibilità, con tutti i risvolti che ha, ahimé entra dappertutto, e bisogna cercare di sopravvivere mantenendo la propria identità. Il rischio di diventare una molla dell'ingranaggio economico putroppo c'è, in tutti i campi (anche per chi lavora). io credo che il disagio nasca anche da lì.
    In riferimento a quello che dici (ho notato il tono abbastanza scoraggiato dei tuoi post), credo che si possa anche ribaltare la prospettiva.
    Non so se mi spiego: se una persona è molto delusa e convinta di X e io le dico che per andare avanti, in effetti, bisogna fare X, non c'è storia. La delusione aumenta perché oltre a esserc, realisticamente, un problema fuori, la cosa nasce da dentro. E i due fattori si alimentano, mi spiego? Quindi, secondo me, è da lì che bisogna partire, dal mio stare male. Poi se sto meglio, magari riesco ad affrontare in modo diverso anche il problema esterno.
    Sul piano pratico, se al momento non lavori, oltre a continuare a cercare come credo tu abbia fatto e stia facendo, io cercherei un lavoro qualsiasi, nel frattempo, quello che trovi: l'aspetto pratico, il "toccare quello che faccio", svolgere un impegno riconosciuto economicamente, anche se con poco, è già un inizio e credo possa far bene, dentro e fuori.
    In bocca al lupo

  2. #47
    Partecipante Assiduo L'avatar di roro1982
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    19-06-2009
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Lyanne,si i miei post sono scoraggianti,ma mi è stato riconosciuto da diverse persone il mio essere piuttosto diretta e schietta,di dire le cose come stanno,cioè come è la mia situazione,non fingo e non dico di saper fare cose che non so fare,cmq ho cercato di fare un altro lavoro,ma sono stata scartata (promoter),vivo in modo piuttosto isolato,non è facile trovare altro,il perché anni fa decisi di intraprendere questi studi forse deriva dalle mie esperienze infantili, ero molto immatura ed ingenua quando mi iscrissi a psicologia,poi nella mia vita le cose sono solo peggiorate,per limiti miei .
    Purtroppo non posso sfruttare il mio diploma perché ho una maturità classica,mi sarebbe piaciuto fare l'insegnante di scuola primaria come te,o cmq l'insegnante,ma con la sola laurea di psicologia è impossibile farlo,sono troppi esami da fare per avere l'abilitazione e altri problemi,lo so perché mi sono informata.

  3. #48
    kiwykiwy
    Ospite non registrato

    Riferimento: lavoro e cooperative

    Citazione Originalmente inviato da roro1982 Visualizza messaggio
    Avevo pensato di proporre dei progetti,ho cercato collaborazioni,ma nessuno vuole collaborare,e da sola non sono capace di iniziare,ora direte: "ma no ti devi muovere tu,non aspettare gli altri",non tutti sono capaci di proporre progetti completamente soli,,quindi per me è da scartare.
    Per i master si ho pensato di farlo,a tale riguardo conoscete un buon master per l'autismo o i DSA in Campania ?

    Posso essere un pò diretta con lo scopo di incentivarti e non di buttarti giù?
    Ora tu te ne stai su un forum chiedendo master su Dsa o autismo, a te questi ambiti interessano?
    Cerca tu per prima in google o con altri motori di ricerca info, non aspettare che ti vengano suggeriti da persone.
    Sul proporre progetti...scrivine qualcuno e vedi come va, nessuno all'inizio è capace ma l'importante è attivarsi.
    Il primo sarà pessimo, il secondo un pò meglio, il terzo funzionerà...
    Il discorso di vendersi è relativo al fatto di attivarsi, non di fregare il cliente con competenze che non si hanno.
    Hai fatto il classico?Proponiti per lezioni private di greco e latino.
    Io prima di fare questo lavoro ho fatto di tutto dal call center, all'animatrice di feste per bambini, alla promoter.
    Spulciavo ogni giorno tutti i siti cerca lavoro, le bacheche nelle uni per fare la baby sitter...
    Coraggio!

  4. #49
    kiwykiwy
    Ospite non registrato

    Riferimento: lavoro e cooperative

    Citazione Originalmente inviato da Lyanne Visualizza messaggio
    Non so. Questo discorso del vendersi, del mercato, a me piace molto poco e credo che si debba stare attenti, anche per le ripercussioni che può avere sulla persona. .
    Vendersi non vuol dire fregare il cliente con competenze che non si hanno, ma vuol dire attivarsi e proporsi.
    Se uno si fa vedere insicuro o dubbioso delle sue capacità non verrà mai considerato.

  5. #50
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    si, concordo! Non è per buttarti giù..ma ti giuro tutti, prima di te...abbiamo avuto(e a volte li abbiamo ancora oggi) tanti dubbi, paure!

    In prima persona posso dirti che inizialmente ....direi un paio d'anni(sono dura a capire!!!) ho cercato lavoro tradizionalmente (cooperative, centri...) lamentandomi del fatto che nessuno voleva collaborare, era un paese piccolo, nessuno mi prendeva, c'è crisi..etc etc..ma poi ho fatto mea culpa! avevo laurea in psicologia, qualche esperienza VOLONTARIATO alle spalle, qualche piccola esperienza lavorativa..................E TANTA TANTA PAURA DI NON ESSERE ALL'ALTEZZA!...che mi 'paralizzava!

    quindi cosa ho fatto?

    Sono partita dal basso....ripetizioni, colloqui a scuola con insegnanti che conoscevo per propormi sempre e soloper ripetizioni..)nel frattempo, corsi, e esperienza sul campo!

    Poi....mi sono fatta coraggio...una prof mi ha inviato come psico una bimba..(avevo fifa nera.... di non riuscire)ho chiamato la mia terapista (come spicologa ho deciso di andare anche in terapia..anche se vado poco visto..che costa un botto!!!!)e ho fatto una seduta solo sul "cosa faccio? dico si o dico no"?????

    insomma...consulenza andata! ...e da lì..non ti dico che è tutta una passeggiata...ma..dai buttati, se mai ti butti, ti proponi (come psicologa ti devi proporre, non attendere che ti assumano!!!!!!!!!).....vedrai che ...anche la mtivazione e le paure, piano piano..si affievoliscono!
    in bocca al lupo
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  6. #51
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Citazione Originalmente inviato da kiwykiwy Visualizza messaggio
    Vendersi non vuol dire fregare il cliente con competenze che non si hanno, ma vuol dire attivarsi e proporsi.
    Se uno si fa vedere insicuro o dubbioso delle sue capacità non verrà mai considerato.
    aggiungo...
    Vendersi è relativo alla propria autostima! Posso essere competente, professionale, bravo quanto volete..ma se non ci credo neanche io...difficile che mi proporrò come professionista! Insomma...vendere non è ingannare, ma saper mostrare le proprie competenze e non è una cosa proprio scontata!!!!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  7. #52
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Roro, eventualmente puoi anche provare a contattare qualche collega della tua zona (o zone limitrofe) in modo da progettare qualcosa insieme e proporlo...d'altronde..l'unione fa la forza!!
    Sicuramente anche le altre psicologhe non disdegnano il fatto di associarsi per pensare a qualcosa e concretizzarlo!

  8. #53
    Partecipante Assiduo L'avatar di roro1982
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Si mi interessa approndire l'autismo,intanto parteciperò ad un seminario gratuito per l'identificazione dei DSA che si terrà presso il mio ordine,chiedevo dei master per capire se qualcuno li aveva già frequentati,ho letto di persone che si sono lamentate della loro preparazione dopo aver speso bei soldi,vabbè cmq grazie a tutti/e dell'incoraggiamento.
    Per quanto riguarda la collaborazione,dopo le esperienze che ho avuto,che in realtà non sono mai cominciate,penso che non contatterò più nessuno/a,le persone quando le cerchi,dimostri di dare loro importanza,sei sempre tu a farti sentire,iniziano a "tirarsela",si sentono migliori di te .
    Ultima modifica di roro1982 : 04-09-2013 alle ore 20.45.28

  9. #54
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Citazione Originalmente inviato da kiwykiwy Visualizza messaggio
    Vendersi non vuol dire fregare il cliente con competenze che non si hanno
    Non intendevo questo: per persona intendevo il soggetto (chi entra in questo circolo), non il paziente.
    E' tutto questo accento continuo, anche nei termini, sul commerciale, la visibilità, ecc ecc. che non mi piace.
    Che molte così funzionino così, oggi, può anche darsi. Che tutto funzioni così, no.
    Credo che ci siano diverse strade e che ognuno debba trovare la propria, quella che sente più consona a sé, non al mercato.

  10. #55

    Riferimento: lavoro e cooperative

    Salve a tutti,
    vorrei un vostro parere non so se sono nella stanza adatta per porre questa domanda ma dato che si tratta d lavoro nelle cooperatice ci provo. Sono stata assunta da una cooperatova come psicologa, le mie mansioni sono molteplic, mi occupo dello sportello d'ascolto in alcune scuole e delle supervisioni in case alloggio e colloqui con gli utenti, scrivo delle relazioni relative a questi colloqui e le firmo specificando la ia qualifica.
    Il problema è che sul contratto non figura il mio ruolo da psicologa ma sono stata assunta come AECe il trattamento economico è uguale a quello delle educatric che lavorano per la cooperativa!!!io non capisco, secondo voi cosa dovrei fare??il mio ruolo è proprio sminuito e denigrato!!
    Aspetto vostri consigli.
    Grazie e saluti.

  11. #56
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    cosa dovrei fare rispetto a cosa? Sinceramente è verissimo: la situaizone è tragica: sei psicologa, svolgi compiti da psicologa ma ti pagano come educatrice (e qui.....come fanno a farti fare gli sportelli, le supervisioni etc etc, se un eductarice non può farli?!).....è svilente...MA non ho capito se la tua domanda è:

    "come faccio a farmi rispettare"? oppure
    "che faccio, lascio o rimango"?


    Sulla prima direi che proverei a dire le mie ragioni(ma presumo che tu l'abbia già fatto), farei leva sui compiti che uno psicologo PER LEGGE può fare e cosa invece UN EDUTCATROE NO...farei leva sull'eventualità di problemi qualora si venisse a scoprire che svolgi ruolo da psicologa..........

    Mentre se la tua domnda è la seconda..beh..io non lascerei! sono tempi duri..molto duri!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  12. #57

    Riferimento: lavoro e cooperative

    Ciao Memolememole,
    grazie per la tua risposta, la mia domanda era "come faccio a farmi rispettare" ma è difficile secondo me ottenere il rispetto. Non voglio lasciare assolutamente il lavoro vista la crisi, ma ora a lavorare vado controvoglia perché penso di essere stata presa in giro, faccio lavori da psicologa ma sono considerata un'educatrice, è davvero svilente. Proverò a chiarire con il responsabile dato che sul contratto risulta addirittura che sono un AEC e secondo me hanno utilizzato questa dicitura perché in questo modo possono retribuirmi di meno!! È vergognoso!!
    Saluti e grazie ancora.

  13. #58

    Riferimento: lavoro e cooperative

    scusate , ma sento la necessita' di portare un minimo di speranza in questo "mare nero". Innanzi tutto io conosco delle mie amiche che fanno le educatrici e posdo dire con tranquillita' che non e' un "lavorone" nel senso che un laureato/a trienbalista in scienze e tecniche psicologiche e' fin troppo preparato per fare quel mestiere, il problema vero e' l'atteggiamento di chiusura totale di alcuni educatori i educatrici cio'e' per entrare anche solo nel pre o post scuola hanno delle reticenze anche soltanto a dirti il nome della cooperativa, come se andassi a "rubargli il lavoro" senza contare che magari (sto parlando delle educatrici che conosco) sono persone che non sono neppure laureate, e inseguito a colloquio, sono state assunte ma per lo piu perche' presentate da persone che gia' lavorano in quella cooperativa. Ci sono alcune mie colleghe della triennale in stp che sono state poi assunte dopo aver svolto il tirocinio ( della triennale) all'interno di una cooperativa. Conosco poi una laureanda in scienze del'educazione che fino a poco fa' lavorava in una cooperativa , in quanto vi faceva volontariato un giorno a settimana e poi si era aperta una posizione, ora vi sta facendo ancora volontariato perche',essendo una cooperativa statale, da un paio di anni possono assumere i soli laureati, altrimenti se la cooperativa fosse una di quelle "private" avrebbero chiuso tranquillamente un occhio. Questo e' tutto quello che so' in merito e percio' mi sento di dire che per trovare un lavoro nell'ambito serve farsi conoscere e , aggiungo io forse a torto, presentarsi di persona e se gia' conosci qualcuno che ha gia' lavorato in quella cooperativa o , ancora meglio, vi sta gia' lavorando si e' un po' piu' facilitati (a meno che la suddetta persona vi remi contro, come e' successo a me...ma quella e' sfortuna, spero di rifarmi con il tirocinio). Spero di aver "infuso" un poco di ottimismo. Ps. aspetto i vostri commenti e critiche (si spera costruttivi)

  14. #59
    Partecipante Esperto L'avatar di LePleiadi
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Citazione Originalmente inviato da psicotip Visualizza messaggio
    scusate , ma sento la necessita' di portare un minimo di speranza in questo "mare nero". Innanzi tutto io conosco delle mie amiche che fanno le educatrici e posdo dire con tranquillita' che non e' un "lavorone" nel senso che un laureato/a trienbalista in scienze e tecniche psicologiche e' fin troppo preparato per fare quel mestiere, il problema vero e' l'atteggiamento di chiusura totale di alcuni educatori i educatrici cio'e' per entrare anche solo nel pre o post scuola hanno delle reticenze anche soltanto a dirti il nome della cooperativa, come se andassi a "rubargli il lavoro" senza contare che magari (sto parlando delle educatrici che conosco) sono persone che non sono neppure laureate, e inseguito a colloquio, sono state assunte ma per lo piu perche' presentate da persone che gia' lavorano in quella cooperativa. . (si spera costruttivi)
    Non è un lavorone?Scusa ma lavorare con persone non è semplice, ci sono persone assunte per il pre post scuola che non riescono nemmeno a gestire un gruppo di bambini
    Psicologi (e se ne leggono pure in questo forum) che fanno gli educatori e non hanno mai gestito bambini con autismo e altre patologie.
    Al centro estivo ho avuto una collega laureata con 110 che non sapeva nemmeno impostare un'attività ricreativa perchè proponeva attività troppo lunghe o complesse per bambini di cinque anni.
    Io non credo proprio che un laureato alla triennale sia in grado di fare l'educatore così al primo colpo, magari si può essere più portati ma di certo l'esperienza insegna molto di più che i libri.
    Per il discorso delle conosc.è così in tutti i settori non solo nel nostro.
    Se vuoi sapere il nome della coop.che appalta un servizio basta chiamare il comune XX dove vorresti lavorare e chiedere a chi sono appaltati i servizi educativi, mica è un segreto!

  15. #60
    Partecipante Esperto L'avatar di Alessya79
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    Riferimento: lavoro e cooperative

    Io lavoro come educatrice in una cooperativa sociale (e sono un'educatrice, oltre che una psicologa) e posso assicurare che questo lavoro è importantissimo in quanto hai a che fare con persone disabili e svantaggiate per cui la preparazione e le competenze sono fondamentali!
    Per un lavoro simile la laurea quinquennale in materie umanistiche è il minimo, anche se, oltre a quella, viene considerato valido anche il diploma di educatore.

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