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  1. #1

    Consiglio spassionato: farlo o non farlo?!?

    Buongiorno,
    sono nuova di questo forum e ho bisogno di un consiglio spassionato da chi ha esperienza in merito o ha maggiori informazioni rispetto le mie

    In primavera concluderò la laurea magistrale in psicologia del lavoro e del benessere nelle organizzazioni e sono moolto indecisa se fare l'iscrizione all'abo o meno.
    I dubbi mi sono sorti dopo che alcuni professori ci han detto che per noi di lavoro serve a poco.
    Io spero nella vita di riuscire a lavorare nell'ambito del coaching, dellla psicologia sportiva (ho fatto un master in psicologia dello sport) e del benessere organizzativo (sono molto attratta da temi quali self-empowerment,ecc).. L'iscrizione all'albo mi serve?
    Il non iscrivermi cosa potrebbe precludermi?

    La questione non è facile per me, in quanto vivo già fuori casa e iscriversi all'albo vorrebbe dire dopo la laurea fare ancora un anno di tirocinio post-lauream.

    Ringrazio anticipatamente chiunque sarà disponibile a rispodermi

  2. #2
    Partecipante
    Data registrazione
    28-12-2011
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    44

    Riferimento: Consiglio spassionato: farlo o non farlo?!?

    Ciao, io dal piccolo della mia esperienza posso solo dirti che senza iscrizione all'albo ( e quindi esame di stato ) non si è psicologi e quindi non si può esercitare come tali. Qualunque lavoro tu possa trovare, lo faresti in una veste diversa da quella dello psicologo. L'iscrizione all'albo è fondamentale in questo senso, altrimenti professionalmente e legalmente non sei "nessuno", solo un dottore in psicologia specializzato come qualsiasi altro laureato. Capisco le tue perplessità comunque, siamo tutti nella stessa barca =(.

  3. #3
    Venditore Accreditato OPs L'avatar di caramellina84
    Data registrazione
    27-06-2006
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    Milano
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    752

    Riferimento: Consiglio spassionato: farlo o non farlo?!?

    Penso che i tuoi professori ti abbiano detto questo perchè effettivamente per lavorare nell'ambito della selezione del personale e della formazione non è necessaria l'iscrizione all'albo (se pensi che a volte non richiedono nemmeno la laurea in psicologia..), a meno che non devi somministrare dei test psicologici, in quest'ultimo caso ci vuole.
    Per cui dipende tutto dal tipo di lavoro che andrai a fare.
    La psicologia dello sport è un'altra cosa diversa dall'ambito lavoro, per questo ambito devi essere psicologo.

  4. #4
    L'avatar di Melody82
    Data registrazione
    22-09-2007
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    Roma
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    3,129

    Riferimento: Consiglio spassionato: farlo o non farlo?!?

    concordo con Caramellina

    il discorso qual è, come rovescio della medaglia?... è che un conto è fare un anno di tirocinio subito dopo la laurea, quando si è freschi e si ha voglia, un conto è ritrovarsi a dover lavorare gratis per 1000h dopo qualche anno, quando entusiasmo e motivazione stanno già scemando.
    Io ho avuto la fortuna di dover fare il tirocinio pre lauream, essendo laureata dal 2008, ma oggi, che mi ritrovo a dover fare il tirocinio per la specializzazione, mi rendo conto che non ho più la voglia che avevo 5 anni fa, quando ero ancora come dire... "fresca" e speranzosa.

    Solitamente consiglio a tutti di "togliersi" l'esame di Stato il prima possibile per tali ragioni, MA di NON iscriversi all'albo finché non si trovi uno straccio di lavoro come psicologo, perché una volta iniziato a pagare l'Ordine regionale, non si può più interrompere...pena radiazione dallo stesso. Mentre, una volta conseguito l'edS, ci si può iscrivere all'Albo anche dopo 10 anni

    p.s.
    Come a dire "viene prima l'uovo o la gallina?", c'è chi mi ha obiettato che senza il "pezzo di carta" che attesta l'iscrizione all'albo regionale sia impossibile trovare lavoro come psicologi. Purtroppo la mia esperienza - specie quella diretta - mi ha insegnato che il fatto che non ci sia lavoro per gli psicologi non dipenda affatto dal certificato di iscrizione all'Ordine regionale. (Tra l'altro in tutte le mie diversificate esperienze nessuno mi ha mai richiesto uno straccio di certificato che attestasse alcunché...ma siamo in Italia...)
    Se qualcuno dovesse avere la fortuna di trovare lavoro, basterà dire che si è in attesa di ricevere i documenti dell'Ordine relativi alla propria iscrizione, e poi provvedere subito con i pagamenti e la richiesta. Nel giro di un mese sarete iscritti e avrete tutti i documenti del caso, ma soprattutto ...avrete una valida ragione per pagare l'Ordine!

    Ti consiglierei quindi di riflettere in due sensi:
    1. quante concrete chance ho di trovare subito il lavoro che desidero, senza dover conseguire l'abilitazione?
    2. se queste chance non ci sono, quanto mi conviene rimandare il periodo di tirocinio e lo studio per l'edS?


    In bocca al lupo a tutti
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  5. #5
    Partecipante
    Data registrazione
    28-12-2011
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    44

    Riferimento: Consiglio spassionato: farlo o non farlo?!?

    Però anche se si ha l'abilitazione, in teoria legalmente non si può esercitare senza iscrizione all'albo o sbaglio? ad esempio chi volesse lavorare in proprio in uno studio e di conseguenza emettere fatture con partita iva da libero professionista, sarebbe costretto a fare l'iscrizione all'albo per non rischiare di essere denunciato? sono d'accordo sul fatto che la tassa dell'albo è una mafia inutile e che probabilmente le strutture nemmeno si interessano se siamo iscritti o meno, però professionalmente è screditante se si considera che un qualsiasi cliente può andare a controllare la nostra iscrizione sull'albo e prenderci per ciarlatami, se non ci trova in elenco. Insomma mi sa che alla fine si è tutti costretti ad iscriversi per non incappare in rotture legali.

  6. #6
    L'avatar di Melody82
    Data registrazione
    22-09-2007
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    Roma
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    3,129

    Riferimento: Consiglio spassionato: farlo o non farlo?!?

    spiego meglio il mio pensiero, che ovviamente non si riferiva a psicologi che intendano lavorare nel privato e che ovviamente provvederanno da sé a decidere come, quando, quanto ecc. aprirsi uno studio e quindi iscriversi all'albo (e POI ricevere eventuali clienti): molti credono che senza l'iscrizione all'albo in senso letterale, ossia senza il tesserino da mostrare, sia impossibile trovare lavoro.
    Il dato di realtà è che è un miraggio trovarlo in ogni caso, e che questo è assolutamente indipendente dall'avere, o meno, il tesserino da mostrare. Quindi il mio suggerimento è di trovare prima un lavoro "psi" e poi iscriversi all'albo in tempo utile. Significa semplicemente dire al datore di lavoro che si produrranno tutti i documenti a breve, perché si è in attesa di riceverli dall'Ordine in quanto appena abilitati poi si torna a casa, si paga la tassa, si invia tutto all'ordine ...ed entro 30gg, più o meno, arriva tutto.
    p.s.
    dico la mia per cui assolutamente opinabile e che concerne la mia personale esperienza in merito...
    l'ipotesi di uno psicologo che, dal nulla, possa "aprire uno studio" mi sembra tristemente utopica ... personalmente sono specializzata in psicoterapia...ed ho tanti colleghi psicoterapeuti o futuri tali, come me, che faticano ad avere pazienti; lo psicologo senza specializzazione in uno studio privato...non so quanto sia realistica come opzione. Sulla carta lo psicologo può fare tante cose: consulenza, valutazione... ma nella pratica? quanti psicologi senza altro titolo (es.una specializzazione in psicodiagnosi) conoscete che lavorano fattivamente in uno studio? cosa fanno? quanto guadagnano? che tipo di utenza hanno? in che numero? Io ne conosco uno - su decine e decine di colleghi - e per 1 singolo giorno a settimana che ha preso una stanza in uno studio...riesce si e no a pagare l'affitto, seguendo alcuni studenti che lo consultano per aiuto tesi. Lavoro che poteva tranquillamente fare anche senza iscrizione all'albo perché ha ben poco di "psi".

    Ad ogni modo, chiaramente chi volesse tentare questa strada dovrà necessariamente iscriversi all'Albo prima di ricevere clienti.

    Chiaramente il discorso in toto non vale per chi abbia o avrà la fortuna di trovare lavoro come psicologo. Ribadisco:
    per poter esercitare come psicologo è necessaria l'abilitazione. Non sto incitando nessuno ad esercitare senza di questa. Men che meno a promuoversi in giro come psicologi, se non lo si è.
    Il mio suggerimento però è di valutare quali siano le concrete possibilità di lavorare con il titolo, e solo dopo farselo certificare ed iniziare a pagare per mantenerlo attivo ogni anno, considerando che è questione di un mese circa da quando si paga a quando si ottiene il tesserino; un periodo ragionevolmente attendibile da chiunque fosse intenzionato a darvi lavoro.
    Tutti questi sono solamente consigli, a ognuno poi sta prendere le proprie decisioni in base a disponibilità lavorative ed economiche
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  7. #7
    Partecipante
    Data registrazione
    28-12-2011
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    Riferimento: Consiglio spassionato: farlo o non farlo?!?

    Capisco quello che vuoi dire e in parte lo condivido, però penso che ci sia una contraddizione di fondo: siamo tutti d'accordo che ormai lavorare come psicologi, privato o ente che sia, è difficile perché il mercato è saturo ( e anche chiuso culturalmente se vogliamo dirla tutta ) però a questo punto come risparmio i soldi dell'albo ( perché comunque alla fine è tutta una questione economica ), mi risparmio anche quelli per l'esame di stato.. tanto comunque per la legge, senza iscrizione all'albo, lo psicologo non lo posso fare. Prendere l'abilitazione e non poterla utilizzare ( ufficialmente ) non ha molto senso.. tanto vale rimanere dottori in psicologia, con la sola magistrale e amen. Se la prospettiva è non spendere soldi finchè non si lavora ( e la trovo anche una cosa giusta in realtà ), allora non faccio nemmeno la specializzazione che non mi costa più qualche centinaio di euro ma migliaia e migliaia di euro e come mi confermi tu stessa, non è che aumenti chissà che le possibilità di lavorare. A mio avviso bisogna cercare di darsi da fare prima come psicologi "semplici", capire in cosa si riesce meglio, cosa tira di più nel proprio ambiente e le proprie aspirazione , e poi eventualmente valutare la possibilità di diventare psicoterapeuti, visto l'ingente sacrificio economico che richiede. Cercare di crearsi qualcosa in privato, anche se modestamente e con difficoltà, personalmente lo trovo meglio di buttare anni e anni dietro il volontariato nella speranza di essere assunti un giorno.
    Prendere l'abilitazione e iscriversi all'albo ha più o meno la stessa valenza, ti conferisce una qualifica poi sta a noi decidere se investire su di essa oppure limitarci a fare i dottori, come tanti altri in altre discipline.
    Se dovessi dare un consiglio a qualcuno, gli direi di trovarsi prima un lavoro retribuito ( che spesso non c'entra niente con la psicologia ) e godersi il periodo di formazione senza la preoccupazione di essere disoccupato e solo successivamente, attivarsi come psicologo, come attività part time finchè non ci si riesce ad "affermare" ( chi più, chi meno, in base alle proprie necessità ). Questo è quello che sto cercando di fare io e in cui spero di riuscire un giorno perché purtroppo la psicologia non è una strada facile che porta a guadagni facili e non si può nemmeno stare fino a 40 anni a studiare, mantenuto a casa di mamma e papà, inseguendo chimere.

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