Ciao a tutti, come molti di voi sapranno...io lavoro con bambini...e da qualche anno..anche con bambini autistici.
Una di queste (la seguo da circa 10 anni, oggi ne ha 16) prende degli psicofarmaci!
Mi è stato detto, raccontato sia dai genitori che dall'equipe che la segue da sempre che non è stata una decisione facile...e sono arrivati a questo..in qaunto già molto piccola la ragazzina si mordeva le mani (cosa che raramente fa ancora!), prendeva la ricnorsa per strisciare con la testa ai muri (meglio se quelli esterni..perchè più "ruvidi!"..insomma...aveva dei comportamenti non tollerabili per la sua sicurezza (ne tantomeno per i genitori!).
Ora questi farmaci sono ovviamente monitorati.....
Oggi è più serena, ha più attenzione, è più tranquilla...fino a....fino a poco tempo fa!
E' possibile che questi farmaci, cos'ì di botto creino degli effetti collaterali?Sono sempre gli stessi (cambiano i dosaggi)....inoltre...fermo restando che IO sono un po' contro questi farmaci, ma ...ovviamente bisogna poi guardare il contesto e le situaizoni singole...voi come la pensate?
Parlando con la madre...si sente avvilita(e lo capisco)....questi genitori che si sentono dire che l'UNICA SOLUZIONE (se di soluzione si può parlare) è il farmaco...e che ovviamente (e fortunatamente )questa cosa viene detta da un medico che ha per loro un valenza importantissima!..........crede di aver fatto male a darli.......ma poi si dice di aver fatto..il possibile per eviarlo!
Senza entrare nei dettagli per ovvi motivi...voi, rispetto ai farmaci e situazioni simili (piuttosto gravi)...come vi posizionate?