Mi piaceva prendere spunto dall'ennesima vicenda che ha infiammato seppur velocemente il web, ovvero le dichiarazioni di Guido Barilla secondo cui non prenderebbe mai come testimonial coppie omosessuali in quanto lui porta avanti un'idea di famiglia tradizionale ecc ecc...

Ora credo che in questo forum si debba si parlare di attualità ma con un occhio e una lente differenze, dando anche una una interpretazione di tipo psicologico, sociale e sociologico rispetto a quella che è un certo tipo di comunicazione che viene data e sugli effetti che questa può portare.

Non mi interessa tanto discutere sulla questione in sè delle coppie gay, matrimoni e quant'altro e vi pregherei di non far scendere la questione su un banale e semplice pro-famiglie tradizionali e pro-famiglie gay dato che alla fine ognuno rimarrà sulla sua idea in quanto sono questioni fortemente radicate con i valori personali, famigliari e contestuali e quindi comunque secondo me abbastanza cristallizzati nella nostra visione del mondo...

Mi piaceva invece aprire una questione secondo me non banale e secondo me abbastanza centrale nel dibattito sociopolitico del tempo... Oggi soprattutto con la globalizzazione anche della comunicazione chiunque può dire la propria e venire ascoltato in maniera più o meno estesa... ovviamente in particolare se sei un capo di una grossa azienda, se sei un politico ma anche un qualunque cittadino oggi ha maggiori possibilità soprattutto ad esempio con il web di parlare a tante persone ....

La domanda è questa... se è pur vero che una persona, chiunque ha un liberissimo diritto di esprimere la propria opinione su qualunque tema, soprattutto se detta in termini pacati, non aggressivi e non utilizzando sproloqui e anatemi vari... secondo voi il fatto di essere a capo di un'azienda e quindi comunque rappresentare un marchio impone una regola di politically correct? Secondo voi chiunque può dire tutto quello che pensa (nei limiti della decenza ovviamente e del rispetto) oppure se hai un ruolo devi attenerti comunque ad un protocollo comunque di moderazione ?

Io sono un po' combattuto sinceramente, da un lato credo che la libertà di espressione sia sacra per cui chiunque deve e può esprimere la sua opinione, sia anche essa differente e totalmente opposta alla nostra ma a volte penso che soprattutto in tempi come questi di fortissime tensioni sociali e soprattutto quando chi ci ascolta spesso può prenderci come "modello" se abbiamo una carica o un ruolo.. sia dal politico, dal dirigente della multinazionale, al semplice cantante, calciatore, sportivo seguito da migliaia di persone... e quindi affermazioni magari forti, nette e magari che avvalorano in modo anche estremo (o meno) anche se detta in toni pacati.. può esasperare incentivare e inasprire i toni per cui ci sta che frange estreme e disadattate (anche se fortemente minoritarie) della popolazione possano passare dall'aggressione verbale virtuale a quella reale se si sentono in un certo qual modo legittimate da espressioni e valori espressi pubblicamente che li giustificano...

Ora andando alla questione Barilla io credo che sia stata tutta una mossa di mareting... non sono un esperto ma credo che non sia tanto la valenza che molti danno al marchio che faccia la differenza quanto che il brand giri e il nome circoli... Su fb da pochi giorni a questa parte ad esempio sono aumentati i "mi piace" alla pagina ufficiale della Barilla... Personalmente penso che sia stata un'abile strategia di marketing sia quella dell'affermazione che quella delle scuse... mi risulta difficile che un uomo a capo di un'azienda che fattura milioni e milioni l'anno si lasci andare ad un'affermazione del genere non perchè non possa ma perchè passa dall'essere un produttore di pasta a un promotire di un'idea "politica". C'era il detto "se ne parli bene, se ne parli male purchè se ne parli". Poi personalmente sono rimasto un po' diciamo infastidito dall'affermazione dato che per mia cultura e formazione sono abbastanza lontano da visioni della vita fortemente conformiste e tradizionali ma non perchè siano sbagliate (la libertà di opinione è sacra quanto l'esistenza di ogni tipo di possibilità di famiglia) ma perchè affermazioni come quelle del signor Barilla mettono secondo la mia sensazione su una bilancia la famiglia tradizionale come migliore e il resto come inferiore/peggiore e quindi da non prendere in considerazione come testimonial o come target .. e credo che si possa essere d'accordo o meno ma nessuno ha il diritto di giudicare qualche cosa come inferiore superiore o migliore peggiore...
Ha Matteo Renzi un entourage di 30 persone nel suo ufficio marketing che gli dicono cosa dire, come dirlo, come muoversi, come guardare le telecamere e che studiano a tavolino i suoi discorsi... figuratevi l'ufficio marketing della Barilla quanti ne deve avere... Mi chiedo invece che eco avrà in Europa dove comunque su questi temi li vivono in maniera meno formale, tradizionale e conformista e anzi parlando con amici di altri paesi dove la famiglia non ha una connotazione cattotradizionale spesso rimanevano abbastanza stupiti di molte esagerazioni e eccessi (sia da una parte che dall'altra ovviamente in quanto per loro è tutto molto normale ) italiani. Il boicottare la Barilla beh... la trovo una cosa abbastanza risibile, piuttosto perchè comunque il marchio Barilla produce cosi' tante cose che alla fine tra pochi mesi la maggior parte delle persone si sarà dimenticata di questa presunta gaffe.... La Voiello è prodotta dalla Barilla.. e poi tantissimi altri marchi... e comunque sinceramente parlando a me se mangio qualcosa o compro un prodotto non interessa granchè le idee del suo capo ma interessa che il prodotto sia buono.. a prescindere dalle sue idee con le quali possono essere o meno d'accordo..

Che ne pensate ?