Salve, ho 31 anni e due anni fa è "finita" la storia con il mio ex, in tutto è durata un anno. Ci siamo conosciuti a inizio estate perché lavoravamo nello stesso luogo, abbiamo iniziato a frequentarci e ci siamo innamorati, sebbene non parlassimo la stessa lingua. A settembre lui è ritornato nel suo paese d'origine e io sono rimasta in Italia. Ci sentivamo al telefono e scrivevamo molte mail in cui entrambi esprimevamo il desiderio di essere vicini. Mi sono attivata personalmente per trovargli lavoro qui, dal momento che era disoccupato, ma la cosa non è stata possibile. Ad ottobre sono andata a trovarlo io, e a gennaio è venuto lui e quella è stata l'ultima volta che l'ho visto. A maggio lui ha trovato lavoro in un altro paese europeo, chiedendomi di raggiungerlo per poter finalmente come diceva lui "vivere il sogno insieme". Io in quel frangente non potevo perché dovevo sostenere l'esame di stato abilitante alla mia professione. L'avrei raggiunto dopo, non con l'idea di trasferirmi ma di passare del tempo con lui. Da giugno non l'ho mai più sentito non ha mai risposto ad una mia mail, oltre ad vere cambiato numero di tel. Ho passato mesi cercandolo ma nulla. Un anno dopo tramite un social network ho scoperto che aveva appena avuto un figlio. Mi è crollato il mondo addosso. Non riesco a capire come una persona che ha dichiarato di amarmi mi abbia lasciata, abbandonata letteralmente senza darmi una qualsiasi spiegazione, anche via mail se non aveva il coraggio di dirmelo di persona. Non si è "sprecato" neanche ad inventare una scusa se proprio la verità non la voleva dire. Perché mi ha fatto questo? Non riesco a capire perché ha voluto intenzionalmente farmi del male, soprattutto se comunque già si era rifatto una vita? Cosa gli costava dirmelo? Ora mi trovo ancora a distanza di tempo a pensarci, e vorrei riuscire a togliermelo dalla testa. Nel frattempo io in questi ultimi due anni non ho avuto nessuna storia significativa, solo avventure che riuscissero un po' a distrarmi