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Discussione: EdS giugno 2014

  1. #16
    Neofita L'avatar di serenavariabile
    Data registrazione
    24-03-2014
    Residenza
    Perugia
    Messaggi
    1

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Ciao a tutti,
    come procede la preparazione? Io ho appena iniziato. Inizialmente ero indecisa tra Pavia e Firenze, ma ho seguito alcuni colleghi di Firenze in questo periodo, qualcuno ce l'ha fatta, qualche altro no. Molti sono stati bocciati all'orale, dopo sei mesi di agonia. Questo è il motivo per cui ho deciso di farlo a Pavia, certo ci sono pro e contro. A Pavia tecnicamente sappiamo che il primo giorno avremo le prime due prove, una al mattino l'altra al pomeriggio, e credo che lo stress di quel giorno raggiungerà picchi altissimi. A Firenze invece c'è tutto il tempo di preparare ogni singola prova con calma perché mi pare che trascorrano delle settimane, forse tre, tra una prova e l'altra. Certo non è un vantaggio da poco, però è una cosa estenuante, troppo lunga.
    Ma passando alla preparazione, io mi sto esercitando su una serie di argomenti per la prima prova, seguendo la classica scaletta: argomento, una o più teorie (a confronto), relativi Autori di riferimento, metodi/strumenti d'indagine, risvolti applicativi. Ho fatto un elenco di quelli secondo me più importanti o comunque più gettonati, prendendo spunto dal Rovetto e pensando ai manuali di generale, sviluppo e sociale. Contemporaneamente sto preparando una serie di progetti usando il Rollo, che a mio parere è molto scorrevole, chiaro, e riesce a fornire un'ottima scaletta per lo svolgimento dei diversi progetti, toccando tutti i punti cruciali. Peraltro ci sono esempi utilissimi. Per il caso clinico sto andando a ruota libera: date una serie di tracce, mi sto esercitando su approfondimenti anamnestici, eventuali ipotesi diagnostiche e di trattamento, per farlo utilizzo il DSM IV-TR cercando - dove opportuno - di scrivere qualcosa in più dei semplici criteri diagnostici, e il Manuale di Psicoterapia Cognitiva di Bara (volumi di clinica e patologia). E, dove riesco, cercando di sostenere con la letteratura più recente ciò che affermo. Per quanto riguarda l'ABC della Psicopatologia di Falabella, ho notato che serve a sintetizzare i criteri del DSM e integrarli con un approccio psicodinamico e per questo devo dire che per me risulta poco utile essendo io cognitivista. Stesso motivo per cui non userò il Gabbard. Avendo fatto l'ultimo biennio cognitivo durante la laurea, mi sarebbe veramente difficile andare a riprendere la psicodinamica. Non saprei neppure da dove partire.

    Io sono disponibile a un confronto con chi fosse ispirato (al di là degli orientamenti), anche via mail eventualmente.
    Ma se dovessero esserci cognitivisti in giro, fatemi sapere come vi state preparando.

    Buona giornata e buono studio a tutti.
    F.

    P.s. Possiamo provare a fare un elenco degli argomenti? Magari più tardi vi giro il mio così li confrontiamo.

    N.b. Qualcuno si domandava quanto contano gli orientamenti in una facoltà piuttosto che un'altra. A me è stato riferito che è molto importante utilizzare l'orientamento con cui ci si è formati, con cui viene dunque naturale ragionare sul caso e fare collegamenti, e che se il caso clinico è impostato bene, andrà bene qualunque tipo di orientamento. A conferma di questo, ad esempio, nella corrente sessione a Firenze sono passate persone che hanno utilizzato un approccio cognitivo, e persone che hanno utilizzato un approccio psicodinamico - indistintamente. Chi non è passato invece - da quello che ho sentito - è caduto sul tirocinio e la deontologia, all'orale. Poco c'entra l'orientamento temo.

  2. #17

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Ciao! Considera che nella sessione estiva a Fireze mi hanno detto che su 170 hanno passato l'orale in 80 e poi ci sono state diverse bocciature anche all'orale. Il fatto è che a Firenze c'è più tempo per studiare. Io proverò a vedere quanto riesco a studiare e poi decido.

  3. #18
    Partecipante
    Data registrazione
    17-03-2014
    Messaggi
    31

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Ciao a tutti, anch'io sosterrò l'esame a giugno. Ho studiato a Catania ma ora vivo a Pavia. Catania non è sede di esd quindi fino aqualche giorno fa ero convinta di provarlo a Messina, visto che tutti i miei colleghi lo hanno fatto lì e che quindi l'orientamento della commissione è quello della mia facoltà. Ora però sono assalita dai dubbi, primo perche a messina l'esame dura molto tempo, rispetto a Pavia, secondo perche l'idea di prendere l'aereo nei giorni antecedenti l'esame mi farebbe solo perdere ore di studio e mi stresserebbe da morire
    Quindi ragazzi visto che ho letto un pò nel post di novembre, ma sono abbastanza confusa...mi dite per favore l'orientamento di pavia? e per la prima prova secondo voi basta studiare gli argomenti generali o dovrei soffermarmi su qualche argomwnto specifico?
    Io sto studiando da molti riassunti già fatti da amiche dell'ABC e del roveretto.
    grazieee

  4. #19
    Partecipante
    Data registrazione
    21-02-2014
    Messaggi
    49

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Ciao a tutti,
    qualcuno sa indicarmi l'e-mail a cui rivolgersi per avere informazioni su come/quando pagare per iscriversi all'eds?
    Mi lamentavo del sito della Sapienza, ma su quello dell'Università di Pavia non sono proprio riuscita a raccapezzarmi! è forse troppo presto?

    Grazie per qualsiasi tipo di indicazione al riguardo

  5. #20
    Partecipante
    Data registrazione
    17-03-2014
    Messaggi
    31

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Ciao , io proprio oggi sono stata in segreteria studenti a chiedere, mi hanno detto che loro non se ne occupano e che devo guardare il sito... Sul sito non c'è ancora nulla, quindi non ci resta che aspettare... Speriamo si muovano!!! [/B]
    Citazione Originalmente inviato da Auri2309 Visualizza messaggio
    Ciao a tutti,
    qualcuno sa indicarmi l'e-mail a cui rivolgersi per avere informazioni su come/quando pagare per iscriversi all'eds?
    Mi lamentavo del sito della Sapienza, ma su quello dell'Università di Pavia non sono proprio riuscita a raccapezzarmi! è forse troppo presto?

    Grazie per qualsiasi tipo di indicazione al riguardo

  6. #21
    Partecipante Super Esperto L'avatar di studentessaa
    Data registrazione
    08-01-2010
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    553

    Riferimento: EdS giugno 2014

    sul bando che uscirà per la facoltà di pavia ci sarà scritto quando e come e quanto pagare; orientamento non significa nulla in sede eds...io sono sistemica e lì credo siano dinamici ma non ho avuto problemi.....anzi....ho fatto l'orale parlando della sistemica....vedete voi....
    ecco il link dell'eds di novembre scorso.....http://www.unipv.eu/site/home/didatt...psicologo.html
    ho risposto a tutto? Scrivetemi in privato se vi va o se potete, qui non leggo spesso....

  7. #22

    Riferimento: EdS giugno 2014

    ciao! dai precedenti post ho letto che l'orientamento non conta in sede di esame....
    io per la prima prova sto studiando sul canestrari e sull' abc e su temi e riassunti dati da amiche che hanno già sostenuto l'esame... gli argomenti che ho preparato per ora sono: sensazione, percezione, memoria, linguaggio, comunicazione, coscienza, pensiero, intelligenza, conflitto, apprendimento, personalità, emozioni, motivazione, intell emotiva, sviluppo cognitivo, sviluppo affettivo, sviluppo nel ciclo di vita (dividendo in prima infanzia, seconda infanzia, adolescenza, età adulta, invecchiamento), sviluppo morale, attenzione, stress, aggressività, metodi.

  8. #23
    Partecipante Super Esperto L'avatar di studentessaa
    Data registrazione
    08-01-2010
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    553

    Riferimento: EdS giugno 2014

    per i temi occorre far riferimento a prove precedenti uscite specie a Pavia ma anche ad altre parti, per avere maggiori possibili (ad esempio a novembre a Pavia uscì il rapporto natura - sviluppo...che tra l'altro a Pavia non era la prima volta che usciva....); poi fate riferimento sempre agli indici del moderato e del canestrari perchè ci sono capitoli (non ricordo dove tra i due) che parlano di gruppi di formazione; metodologia della ricerca (che è un tema che ogni tanto mettono, anche a Pavia); gruppi di sostegno o simile; poi ci sono i temi di psicologia del lavoro (ma questi ai clinici non so quanto interessi); poi c'è il capitolo sul disturbo post traumatico da stress ecc....buon lavoro! E non saltate nessun argomento.

  9. #24
    L'avatar di Melody82
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    22-09-2007
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    Roma
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    3,129

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Citazione Originalmente inviato da studentessaa Visualizza messaggio
    ho risposto a tutto? Scrivetemi in privato se vi va o se potete, qui non leggo spesso....

    studentessaa nonostante io immagini le buone intenzioni,
    invito, al contrario, tutti a scrivere in pubblico, di modo che tutti possano leggere e tutti possano rispondere. Questa è una delle utilità di partecipare ad un forum di discussione che chiunque possa intervenire in un thread, indipendentemente da chi l'ha avviato.
    Grazie per la collaborazione e buon prosieguo!
    *** Venditore Accreditato OpS per materiale completo EdS***

    1. Regolamento OpsOnline
    2. Testi consigliati per EdS
    3. Consigli 4a prova Orale EdS

  10. #25
    DIZIONARIO
    Ospite non registrato

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Citazione Originalmente inviato da studentessaa Visualizza messaggio
    per i temi occorre far riferimento a prove precedenti uscite specie a Pavia ma anche ad altre parti, per avere maggiori possibili (ad esempio a novembre a Pavia uscì il rapporto natura - sviluppo...che tra l'altro a Pavia non era la prima volta che usciva....); poi fate riferimento sempre agli indici del moderato e del canestrari perchè ci sono capitoli (non ricordo dove tra i due) che parlano di gruppi di formazione; metodologia della ricerca (che è un tema che ogni tanto mettono, anche a Pavia); gruppi di sostegno o simile; poi ci sono i temi di psicologia del lavoro (ma questi ai clinici non so quanto interessi); poi c'è il capitolo sul disturbo post traumatico da stress ecc....buon lavoro! E non saltate nessun argomento.
    Ciao, potresti spiegarmi come impostare il tema su rapporto natura cultura o natura sviluppo?Grazie

  11. #26
    Partecipante Super Esperto L'avatar di studentessaa
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    08-01-2010
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    Riferimento: EdS giugno 2014

    si, era natura cultura.
    Le risposte ai temi sono state di vario tipo perchè la domanda era un pò più ampia del rapporto natura cultura (nel thread di novembre quasi sicuramente c'è scritta la domanda proprio precisa....) comunque io ho parlato dell'aggressività, di come viene trasmessa o meno dalla famiglia (avevo fatto anche riferimento ovviamente all'attaccamento insicuro perchè questi tendono a isolarsi e poi a essere aggressivi perchè non ha potuto anche sperimentare una normale interazione sociale tra i pari. Se non è chiaro ditemi che cerco di ricordare). E quindi questo per rispondere al concetto di "natura" (cioè cosa ti è stato trasmesso dai tuoi....detto in parole spicciole) e per cultura ho fatto riferimento a ciò che ti viene trasmesso dai pari e quindi ho parlato del bullismo, dei gregari ecc.
    Ripeto se non è chiaro qualcosa ditemelo.

  12. #27
    Partecipante
    Data registrazione
    17-03-2014
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    31

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Ciao, io sono quasi nello stesso punto, ho riassunti sugli argomenti che hai citato anche tu! Ma invece per la seconda prova? Come ti stai preparando? O comunque... Su cosa pensi di orientarti? Grazieeeee ciaoo U][/U]
    Citazione Originalmente inviato da federica-84 Visualizza messaggio
    ciao! dai precedenti post ho letto che l'orientamento non conta in sede di esame....
    io per la prima prova sto studiando sul canestrari e sull' abc e su temi e riassunti dati da amiche che hanno già sostenuto l'esame... gli argomenti che ho preparato per ora sono: sensazione, percezione, memoria, linguaggio, comunicazione, coscienza, pensiero, intelligenza, conflitto, apprendimento, personalità, emozioni, motivazione, intell emotiva, sviluppo cognitivo, sviluppo affettivo, sviluppo nel ciclo di vita (dividendo in prima infanzia, seconda infanzia, adolescenza, età adulta, invecchiamento), sviluppo morale, attenzione, stress, aggressività, metodi.

  13. #28
    DIZIONARIO
    Ospite non registrato

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Citazione Originalmente inviato da studentessaa Visualizza messaggio
    si, era natura cultura.
    Le risposte ai temi sono state di vario tipo perchè la domanda era un pò più ampia del rapporto natura cultura (nel thread di novembre quasi sicuramente c'è scritta la domanda proprio precisa....) comunque io ho parlato dell'aggressività, di come viene trasmessa o meno dalla famiglia (avevo fatto anche riferimento ovviamente all'attaccamento insicuro perchè questi tendono a isolarsi e poi a essere aggressivi perchè non ha potuto anche sperimentare una normale interazione sociale tra i pari. Se non è chiaro ditemi che cerco di ricordare). E quindi questo per rispondere al concetto di "natura" (cioè cosa ti è stato trasmesso dai tuoi....detto in parole spicciole) e per cultura ho fatto riferimento a ciò che ti viene trasmesso dai pari e quindi ho parlato del bullismo, dei gregari ecc.
    Ripeto se non è chiaro qualcosa ditemelo.
    Chiarissima!complimenti anche per l'argomento individuato....

  14. #29

    Riferimento: EdS giugno 2014

    Ciao a tutti, ho spulciato i vecchi post, facendo copia e incolla spero vi sia utile

    Temi pavia

    Giugno 2012: Il candidato esponga un modello psicologico di suo interesse, criticandone i punti di forza e di debolezza, citandone se fosse possibile una ricerca empirica

    Novembre 2012: Parla di una teoria sulla comunicazione, aspetti positivi e negativi, cita un esperimento sulla stessa.

    Progetto: Individua un costrutto psicologico, costruisci 2 strumenti di misura, 1 quantitativo e uno qualitatio, spiega metodo, rischi costi etc.!!!
    Il problema è che lo strumento doveva essere nuovo, non si poteva parlare di uno strumento già esistente

    preciserei che il progetto non richiedeva obbligatoriamente di costruire uno strumento qualitativo e uno quantitativo, ma eventualmente di giustificare la scelta di costruire solo uno dei due in modo sensato e coerente sulla base della defizione del costrutto fornita..almeno questo mi pare fosse emerso dalla precisazione fatta dal prof. A tale proposito direi che senza le sue precisazioni ognuno di noi avrebbe interpretato in modo diverso la traccia e direi che non era affatto chiaro e ben esplicitato che dovessimo costruire noi uno strumento sulla base di un costrutto da noi definito. In generale ho trovato fattibile la prima prova, anche se credo di essermi cacciata in un terreno scivoloso, mentre abbastanza complessa la seconda e soprattutto in così poco tempo! Come avete affrontato la parte relativa ai costi nel progetto?
    "scegliendo un costrutto di proprio interesse, il candidato indaghi lo stesso attraverso le metodologie qualitative e quantitative possibili.
    Indichi le difficoltà incontrate, fasi, tempi e costi"

    non parlava di costruire...sono certa...ma di "indagarlo con i metodi qualitativi e quantitativi possibili"...tant'è vero che quando si sono inziati a chiedere chiarimenti si è evinto che dovevamo costruirlo!

    Caso clinico sviluppo
    ho ipotizzato dist dell'adattamento (causato dalla separazione dei genitori) e ADHD, visto i problemi di concentrazione, disattenzione e relazioni difficoltose con i pari.

    Giugno 2013
    Prima traccia: un paradigma o modello teorico, citare un esperimento significativo e le possibili ricadute applicative. Dell'esperimento hanno detto di non descriverlo, ma solo citarlo senza entrare troppo nel dettaglio.
    Le altre due tracce le ho un po' rimosse, ma una era su crisi e cambiamento e l'altra su una teoria che ha avuto grande rilevanza in un ambito psicologico di nostro interesse.

    Creare un progetto di valutazione del lavoro di gruppo, indicando obiettivi, modalità, strumenti, vincoli e possibili modalità di finanziamento. Poi hanno specificato che con "lavoro di gruppo" si intendeva un progetto rivolto a gruppi o individui già svolto o da svolgere. Una sorta di monitoraggio Siamo andati un po' in crisi su questa, ma si spera che sia andata bene!
    Le altre due tracce erano più generiche, tipo un progetto a scelta (con indicata la scaletta da seguire) e un progetto di intervento in contesto di disagio (bullismo, tossicodipendenza e altre che non ricordo).

    Nella seconda prova è uscito un progetto di valutazione del lavoro di gruppo. in sostanza bisognava "inventarsi" un lavoro di gruppo precedente (su un progetto preesistente) e poi costruirci un progetto per la sua valutazione. indicare metodologia, attività, possibili vincoli.

    Caso clinico adulti

    Marta è una ragazza di 18 anni.
    Giunge presso lo spazio giovani del consultorio spontaneamente, accompagnata da un’amica che era già a conoscenza del servizio.
    Nel colloquio d’accoglienza, fatto da uno psicologo, Marta riferisce di condotte autolesive, graffi e piccoli tagli, che s’infligge quando discute coi familiari.
    Marta ha un ragazzo, di tre anni maggiore, che studia presso una facoltà universitaria del centro Italia, mentre lei frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico a Pavia. La ragazza, che ha una sorella maggiore di 27 anni, sposata, racconta di un rapporto molto conflittuale tra i genitori che 4 anni fa, nel periodo in cui la sorella si era trasferita a Milano, si stavano per separare.
    I genitori, di fatto, vivono da separati in casa ma sono molto attenti, secondo Marta, alle sue esigenze, tanto che l’hanno consigliata di rivolgersi ad uno psicologo per le sue forme d’ansia, che ultimamente stanno incidendo nel suo rendimento scolastico.
    La ragazza, che ha sempre avuto un ottimo rendimento scolastico, teme molto di non riuscire a sostenere la maturità, anche a causa delle frequenti assenze.
    Si lamenta del fatto che il suo ragazzo pensi soprattutto alle proprie esigenze e che, data anche la distanza, sia difficile frequentarsi.
    Dei genitori, riferisce che sono troppo oppressivi nei suoi confronti ed eccessivamente preoccupati per la scuola e il suo futuro.
    Il candidato suggerisca, in base agli elementi a disposizione , eventuali approfondimenti , ipotesi psicodiagnostiche e un progetto d’intervento, specificando, per ognuno di questi punti, strumenti, tempi, modalità, finalità ed obiettivi.


    Caso clinico sviluppo

    Un bambino di 8 anni, che frequenta il III anno di scuola primaria, viene inviato dalla psicologa scolastico a un o psicologo esperto di psicologia dello sviluppo per un approfondimento diagnostico e un’eventuale presa in carico psicologica. Dalla prima valutazione del profilo cognitivo effettuata dalla psicologa scolastica emerge quanto segue:
    WISC-III: QIV: 104; QIP: 134; QI totale 121.
    Inoltre, vengono segnalati problemi di concentrazione, facile distraibilità e difficoltà nelle relazione con i pari. I genitori pur essendo preoccupati per il bambino sono molto concentrati su loro stessi e conflittuali.- il bambino lamenta spesso emicrania e problemi gastro-intestinali che talvolta gli impediscono la regolare frequenza scolastica. Questi sintomi perdurano ormai da parecchi mesi e nonostante specifici accertamenti, non è emersa alcuna patologia organica. I genitori si presentano in consultazione molto preoccupati e desiderosi di trovare risposte e hanno accettato l’approfondimento diagnostico sia pur su sollecitazione delle insegnanti di classe.
    Alla luce delle informazione di cui sopra, il candidato delinei l’opportuno percorso diagnostico specificando:
    le principali ipotesi diagnostiche formulabili sulla base dei dati a disposizione;
    l’iter di approfondimento diagnostico suddiviso in fasi, e per ogni fase descriva: lo scopo, gli attori coinvolti, gli strumenti psicologici utilizzati e i motivi della scelta degli stessi.



    Caso sociale

    Francesca e Julio: una fuga annunciata.
    Il caso viene inviato allo sportello adolescenti di una cooperativa sociale, da parte della psicologa di un istituto scolastico di scuola secondaria di primo grado.
    L’episodio riportato è il seguente: due ragazzini, Julio e Francesca, di 13 anni, entrambi frequentanti la terza media della stessa classe, hanno messo in atto una “fuga d’amore”, creando fortissimo allarme nelle famiglie d’origine e nel piccolo paese dell’hinterland milanese in cui risiedono.
    Sono fuggiti insieme improvvisamente, e hanno vagato per due giorni e due notti, fino a quando sono stati ritrovati dalle Forze dell’Ordine, infreddoliti e un po’ imbambolati, su una panchina, abbracciati e coperti da un plaid.
    Viene riportato alla psicologa del servizio adolescenti, che i due avevano intrapreso una relazione sentimentale, molto osteggiata soprattutto dalla famiglia di Francesca, figlia di una famiglia benestante, di un piccolo industriale della zona, anche perché Julio è un ragazzo immigrato. Julio vive solo con la madre, che fa la badante in Italia, e dopo molto sacrifici ha potuto condurre con sé il bambino (all’età di 9 anni circa). In seguito la signora dirà che il figlio è per lei “l’unico uomo di cui ancora si fida”, “l’unica ragione di vita”, e racconterà delle violenze subite dal padre del ragazzo, e di quanto avesse sofferto della distanza dal bambino, negli anni in cui era stata “costretta a lasciarlo al padre”.
    Julio contrariamente allo “stereotipo” dell’immigrato, è un ragazzino molto maturo, molto serio e molto bravo a scuola.
    Da quando i due hanno cominciato la loro storia d’amore, qualcosa di anomalo è stato registrato dentro la classe e nell’entourage. La tendenza dei due ragazzini – fino a quel momento giudiziosi e molto rispettosi delle regole – a “stare sempre appiccicati”, scambiarsi baci e tenerezze continuamente, anche durante le lezioni, aveva allarmato il contesto scolastico e disorientato i compagni di classe. L’acme era stato raggiunto quando i due ragazzini erano stati sorpresi insieme in atteggiamenti intimi nel bagno della scuola.
    A questo episodio aveva fatto seguito una sospensione (di tre giorni per Francesca e di un giorno per Julio), e il divieto di partecipare ad una gita scolastica che era stata programmata per il mese successivo.
    La madre di Julio avrebbe detto al figlio, dopo il colloquio con il preside: “non ti riconosco più, sei come tuo padre, se continui così ti rimando da lui”, mentre la madre di Francesca avrebbe detto alla figlia “l’unica soluzione è il collegio”.
    A seguito di questi provvedimenti si era verificata la fuga.
    Illustri il candidato un’ipotesi esplicativa della dinamica in essere, e dica che tipo di intervento strutturerebbe, rispetto all’istituzione inviante, rispetto ai due giovani, al gruppo classe o alle famiglie.


    Caso neuropsicologico

    Celia ha appena compiuto 20 anni e lavora da qualche mese da McDonald per potersi mantenere agli studi. Un giorno, subito dopo aver servito un cliente, Celia inizia a sentire i battiti cardiaci accelerati, sudore abbondante ed è sicura di star per avere un attacco di cuore. Celia descrive questi minuti come il momento più brutto della sua vita. Riesce a sedersi, inizia a controllare il respiro e dopo una mezzora finisce il suo turno. Quando torna a casa racconta alla madre cosa le è successo e per i seguenti tre mesi non vuole più uscire di casa. Gli attacchi di panico diventano frequenti e Celia finalmente decide di andare in un centro di assistenza psicologica. Durante i primi tre incontri con lo psicologo , riesce a descrivere in dettaglio i suoi sintomi fisici e i suoi pensieri in concomitanza con i sintomi. Inoltre racconta che la madre si è separata quando Celia era piccola e ha sempre avuto la tendenza a stare in casa dopo il lavoro per difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno. Celia purtroppo si trasferisce con la madre poco dopo i primi incontri con lo psicologo e nella nuova città gli attacchi continuano con frequenza. All’ospedale psichiatrico le vengono prescritti dei medicinali antiansiolitici. Dopo mesi in cui Celia non ha più attacchi e si sente stanca e incapace di concentrarsi – non riesce più neanche a leggere un libro – decide di ritornare al centro di assistenza di psicologia nella città dove abitava con la madre. Celia è una ragazza che ama essere in controllo delle sue azioni e dei suoi pensieri e vuole essere aiutata ad affrontare gli attacchi di panico.
    Il caso illustra l’interdipendenza tra livello biologico e livello psicologico dei disturbi mentali: il candidato approfondisca questa tematica ed illustri delle ipotesi psicodiagnostiche e un progetto di intervento.

    novembre 2009
    Il candidato esponga un esperimento e spieghi quanto tale esperimento abbia contribuito nella modificazione o costruzione di un modello in un particolare ambito di interesse della psicologia generale

    Giugno 2010
    PRIMA PROVA
    si descrivano gli aspetti essenziali di una teoria nel settore psicologico di proprio interesse illustrandone l'impatto teorico, le componenti, il funzionamento ed evidenziandone i limiti

    SECONDA PROVA
    a partire dalla teoria descritta nella prima prova, si illustri una possibile applicazione che riguardi le modalità di valutazione di una funzione psicologica presa in esame, descrivendo per grandi linee i principali indicatori diagnostici, gli strumenti o i metodi di indagine le risorse professionali eventualmente coinvolgibili, facendo attenzione ad indicare ruolo e competenze dello psicologo con riferimento al codice deontologico professionale e alla relazione con altri professionisti operanti in area sanitaria (medici, infermieri, etc etc)
    altre tracce)
    Il candidato descriva una ricerca già portata a termine o di nuova ideazione, nell’ambito della psicologia generale o dello sviluppo, specificando sinteticamente le basi di partenza teoriche, i metodi e gli strumenti utilizzati, le tecniche di analisi dei dati ed i risultati attesi ottenuti, questi ultimi ove si tratti di ricerca compiuta.

    Il candidato illustri una procedura di ricerca anche di nuova ideazione che abbia un solido fondamento nella disciplina psicologica in ambito sociale, del lavoro e della ricerca di mercato, descrivendone il quadro teorico e metodologico e specificando gli strumenti utilizzati, le tecniche e l’analisi dei dati oltre ai risultati ottenuti

    novembre 2010
    I PROVA
    teoria o di un approccio teorico che avessero rivoluzionato l'ambito disciplinare del candidato. esplicitare metodologie e ricadute pratiche di questa teoria o approccio esplicitandone metodi, limiti e innovazione facendo riferimento anche a discipline affini e facendo attenzione ad indicare ruolo e competenze dello psicologo con riferimento al codice deontologico professionale e alla relazione con altri professionisti





    giugno 2011
    Natura e cultura nello sviluppo intellettivo qs è quella che è stata fatta
    altre non estratte
    la metodologia del colloquio
    il rapporto tra pensiero ed emozioni.

    PROGETTO
    1) maestre di una scuola elementare che segnalano "un bambino che disturba". Elaborare un progetto per la diagnosi differenziale e l'eventuale intervento.
    2)elaborazione di un progetto per la riduzione della dipendenza da tabacco (su un gruppo).
    mobbing in un'azienda.

    2^ PROVA V.O.
    2 casi clinici (uno dei quali riguardava questa ragazza di 17 anni che aveva per 10KG in 2 mesi...) ed un progetto. Io ho scelto quest'ultimo, la traccia diceva più o meno così: richiesta di intervento per allievi stranieri con scarsa padronanza della lingua in una scuola primaria (elementare). Non mi ricordo nulla dell'altro caso perchè riguardava un adulto e l'ho scartato subito.



    Novembre 2013
    Nella prima prova è stato chiesto di sviluppare il tema natura-cutura a partire da un contesto o fenomeno (sociale,clinico,evolutivo,di ricerca..)

    Nella seconda un progetto di promozione del benessere relativo ad una fase di transizione dello sviluppo nella popolazione normale

    Novembre 2011
    natura e cultura nello sviluppo della personalità.
    la seconda "un progetto di intervento in un'area a scelta fra alcune che ti indicavano (tra cui bullismo e dipendenze ma non ricordo le altre),

    orale
    a me hanno chiesto del tirocinio e, sulla base di quanto appreso, che strumenti avrei utilizzato per un incarico lavorativo in una struttura simile (S.p.d.c.).
    Poi mi ha chiesto come e quando è stato istituito il Codice Deontologico (L. 56/89), a cosa serve e cosa significa "deontologia".
    Poi mi ha proposto due "casi" chiedendomi a quali articoli mi sarei riferita per decidere come comportarmi (un pz che mi riferiva di un'altra psicologa da cui era stato in cura e che aveva cercato di sedurlo: mi chiedeva cosa pensavo di lei e se la conoscessi; osservazione di un bimbo nell'ambito della quale si intuiva che avesse subito abusi sessuali e, sulla base di qualche frase, che fosse stato il bidello della scuola).
    A due amici è stato chiesto qualcosa sulla terza prova, sul tirocinio e art. 5 del CD.



    EDS giugno 2012
    LE TRACCE:
    -il candidato esponga un modello psicologico di suo interesse, criticandone i punti di forza e di debolezza, citandone se fosse possibile una ricerca empirica
    - disagio psicologico (bullismo, mobbing, burn out o comportamenti a rischio)il candidato scelga un progetti un intervento indicandone i presupposti teorici, i metodi di intervento, i tempi e i costi.

    NON ESTRATTE (grosso modo, ovviamente non le ricordo alla lettera:
    1PROVA:
    -metodi qualitativi e quantitativi
    - diagnosi e personalità
    2PROVA:
    -come creare uno strumento
    -l'ambito era generale, ma bisognava fare riferimento al codice deontologico.
    Prima prova: "Il candidato esponga un modello [verbalmente ci hanno detto che si intendeva anche una teoria] psicologico di suo interesse, criticandone i punti di forza e di debolezza, evidenziando se possibile una ricerca empirica"

    Seconda prova: "Dato un caso di disagio psicologico (bullismo, mobbing, burnout, comportamenti a rischio, abuso di sostanze, abuso minorile [non so bene se sono proprio tutti i casi che erano indicati]) il candidato scelga un progetto di intervento indicandone i presupposti teorici, i metodi di intervento, i tempi e i costi."
    Per la seconda prova c'era solo un titolo che hanno estratto, come per la prima, tra tre buste, quindi stessa prova per ogni orientamento.
    Inoltre, una precisazione fatta dalla commissione è stata che il progetto doveva essere di intervento data una situazione di disagio conclamata, non doveva essere un progetto di prevenzione. In più avevano esplicitamente detto che non volevano la definizione del disagio (es. non volevano due pagine su cos'è il burnout).

    Terza prova: c'erano 4 "casi" uno sull'infanzia, uno sugli adulti, uno lavoro e uno neuroriabilitazione (se non ricordo male)


    Le prove in cui si chiedeva di creare uno strumento mi hanno messa un po' in crisi.....

  15. #30
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    Riferimento: EdS giugno 2014

    Grazie giogio14, ma tu devi sostenerlo l'esame o lo hai già fatto?

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