Ciao a tutti, ho spulciato i vecchi post, facendo copia e incolla spero vi sia utile
Temi pavia
Giugno 2012: Il candidato esponga un modello psicologico di suo interesse, criticandone i punti di forza e di debolezza, citandone se fosse possibile una ricerca empirica
Novembre 2012: Parla di una teoria sulla comunicazione, aspetti positivi e negativi, cita un esperimento sulla stessa.
Progetto: Individua un costrutto psicologico, costruisci 2 strumenti di misura, 1 quantitativo e uno qualitatio, spiega metodo, rischi costi etc.!!!
Il problema è che lo strumento doveva essere nuovo, non si poteva parlare di uno strumento già esistente
preciserei che il progetto non richiedeva obbligatoriamente di costruire uno strumento qualitativo e uno quantitativo, ma eventualmente di giustificare la scelta di costruire solo uno dei due in modo sensato e coerente sulla base della defizione del costrutto fornita..almeno questo mi pare fosse emerso dalla precisazione fatta dal prof. A tale proposito direi che senza le sue precisazioni ognuno di noi avrebbe interpretato in modo diverso la traccia e direi che non era affatto chiaro e ben esplicitato che dovessimo costruire noi uno strumento sulla base di un costrutto da noi definito. In generale ho trovato fattibile la prima prova, anche se credo di essermi cacciata in un terreno scivoloso, mentre abbastanza complessa la seconda e soprattutto in così poco tempo! Come avete affrontato la parte relativa ai costi nel progetto?
"scegliendo un costrutto di proprio interesse, il candidato indaghi lo stesso attraverso le metodologie qualitative e quantitative possibili.
Indichi le difficoltà incontrate, fasi, tempi e costi"
non parlava di costruire...sono certa...ma di "indagarlo con i metodi qualitativi e quantitativi possibili"...tant'è vero che quando si sono inziati a chiedere chiarimenti si è evinto che dovevamo costruirlo!
Caso clinico sviluppo
ho ipotizzato dist dell'adattamento (causato dalla separazione dei genitori) e ADHD, visto i problemi di concentrazione, disattenzione e relazioni difficoltose con i pari.
Giugno 2013
Prima traccia: un paradigma o modello teorico, citare un esperimento significativo e le possibili ricadute applicative. Dell'esperimento hanno detto di non descriverlo, ma solo citarlo senza entrare troppo nel dettaglio.
Le altre due tracce le ho un po' rimosse, ma una era su crisi e cambiamento e l'altra su una teoria che ha avuto grande rilevanza in un ambito psicologico di nostro interesse.
Creare un progetto di valutazione del lavoro di gruppo, indicando obiettivi, modalità, strumenti, vincoli e possibili modalità di finanziamento. Poi hanno specificato che con "lavoro di gruppo" si intendeva un progetto rivolto a gruppi o individui già svolto o da svolgere. Una sorta di monitoraggio Siamo andati un po' in crisi su questa, ma si spera che sia andata bene!
Le altre due tracce erano più generiche, tipo un progetto a scelta (con indicata la scaletta da seguire) e un progetto di intervento in contesto di disagio (bullismo, tossicodipendenza e altre che non ricordo).
Nella seconda prova è uscito un progetto di valutazione del lavoro di gruppo. in sostanza bisognava "inventarsi" un lavoro di gruppo precedente (su un progetto preesistente) e poi costruirci un progetto per la sua valutazione. indicare metodologia, attività, possibili vincoli.
Caso clinico adulti
Marta è una ragazza di 18 anni.
Giunge presso lo spazio giovani del consultorio spontaneamente, accompagnata da un’amica che era già a conoscenza del servizio.
Nel colloquio d’accoglienza, fatto da uno psicologo, Marta riferisce di condotte autolesive, graffi e piccoli tagli, che s’infligge quando discute coi familiari.
Marta ha un ragazzo, di tre anni maggiore, che studia presso una facoltà universitaria del centro Italia, mentre lei frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico a Pavia. La ragazza, che ha una sorella maggiore di 27 anni, sposata, racconta di un rapporto molto conflittuale tra i genitori che 4 anni fa, nel periodo in cui la sorella si era trasferita a Milano, si stavano per separare.
I genitori, di fatto, vivono da separati in casa ma sono molto attenti, secondo Marta, alle sue esigenze, tanto che l’hanno consigliata di rivolgersi ad uno psicologo per le sue forme d’ansia, che ultimamente stanno incidendo nel suo rendimento scolastico.
La ragazza, che ha sempre avuto un ottimo rendimento scolastico, teme molto di non riuscire a sostenere la maturità, anche a causa delle frequenti assenze.
Si lamenta del fatto che il suo ragazzo pensi soprattutto alle proprie esigenze e che, data anche la distanza, sia difficile frequentarsi.
Dei genitori, riferisce che sono troppo oppressivi nei suoi confronti ed eccessivamente preoccupati per la scuola e il suo futuro.
Il candidato suggerisca, in base agli elementi a disposizione , eventuali approfondimenti , ipotesi psicodiagnostiche e un progetto d’intervento, specificando, per ognuno di questi punti, strumenti, tempi, modalità, finalità ed obiettivi.
Caso clinico sviluppo
Un bambino di 8 anni, che frequenta il III anno di scuola primaria, viene inviato dalla psicologa scolastico a un o psicologo esperto di psicologia dello sviluppo per un approfondimento diagnostico e un’eventuale presa in carico psicologica. Dalla prima valutazione del profilo cognitivo effettuata dalla psicologa scolastica emerge quanto segue:
WISC-III: QIV: 104; QIP: 134; QI totale 121.
Inoltre, vengono segnalati problemi di concentrazione, facile distraibilità e difficoltà nelle relazione con i pari. I genitori pur essendo preoccupati per il bambino sono molto concentrati su loro stessi e conflittuali.- il bambino lamenta spesso emicrania e problemi gastro-intestinali che talvolta gli impediscono la regolare frequenza scolastica. Questi sintomi perdurano ormai da parecchi mesi e nonostante specifici accertamenti, non è emersa alcuna patologia organica. I genitori si presentano in consultazione molto preoccupati e desiderosi di trovare risposte e hanno accettato l’approfondimento diagnostico sia pur su sollecitazione delle insegnanti di classe.
Alla luce delle informazione di cui sopra, il candidato delinei l’opportuno percorso diagnostico specificando:
le principali ipotesi diagnostiche formulabili sulla base dei dati a disposizione;
l’iter di approfondimento diagnostico suddiviso in fasi, e per ogni fase descriva: lo scopo, gli attori coinvolti, gli strumenti psicologici utilizzati e i motivi della scelta degli stessi.
Caso sociale
Francesca e Julio: una fuga annunciata.
Il caso viene inviato allo sportello adolescenti di una cooperativa sociale, da parte della psicologa di un istituto scolastico di scuola secondaria di primo grado.
L’episodio riportato è il seguente: due ragazzini, Julio e Francesca, di 13 anni, entrambi frequentanti la terza media della stessa classe, hanno messo in atto una “fuga d’amore”, creando fortissimo allarme nelle famiglie d’origine e nel piccolo paese dell’hinterland milanese in cui risiedono.
Sono fuggiti insieme improvvisamente, e hanno vagato per due giorni e due notti, fino a quando sono stati ritrovati dalle Forze dell’Ordine, infreddoliti e un po’ imbambolati, su una panchina, abbracciati e coperti da un plaid.
Viene riportato alla psicologa del servizio adolescenti, che i due avevano intrapreso una relazione sentimentale, molto osteggiata soprattutto dalla famiglia di Francesca, figlia di una famiglia benestante, di un piccolo industriale della zona, anche perché Julio è un ragazzo immigrato. Julio vive solo con la madre, che fa la badante in Italia, e dopo molto sacrifici ha potuto condurre con sé il bambino (all’età di 9 anni circa). In seguito la signora dirà che il figlio è per lei “l’unico uomo di cui ancora si fida”, “l’unica ragione di vita”, e racconterà delle violenze subite dal padre del ragazzo, e di quanto avesse sofferto della distanza dal bambino, negli anni in cui era stata “costretta a lasciarlo al padre”.
Julio contrariamente allo “stereotipo” dell’immigrato, è un ragazzino molto maturo, molto serio e molto bravo a scuola.
Da quando i due hanno cominciato la loro storia d’amore, qualcosa di anomalo è stato registrato dentro la classe e nell’entourage. La tendenza dei due ragazzini – fino a quel momento giudiziosi e molto rispettosi delle regole – a “stare sempre appiccicati”, scambiarsi baci e tenerezze continuamente, anche durante le lezioni, aveva allarmato il contesto scolastico e disorientato i compagni di classe. L’acme era stato raggiunto quando i due ragazzini erano stati sorpresi insieme in atteggiamenti intimi nel bagno della scuola.
A questo episodio aveva fatto seguito una sospensione (di tre giorni per Francesca e di un giorno per Julio), e il divieto di partecipare ad una gita scolastica che era stata programmata per il mese successivo.
La madre di Julio avrebbe detto al figlio, dopo il colloquio con il preside: “non ti riconosco più, sei come tuo padre, se continui così ti rimando da lui”, mentre la madre di Francesca avrebbe detto alla figlia “l’unica soluzione è il collegio”.
A seguito di questi provvedimenti si era verificata la fuga.
Illustri il candidato un’ipotesi esplicativa della dinamica in essere, e dica che tipo di intervento strutturerebbe, rispetto all’istituzione inviante, rispetto ai due giovani, al gruppo classe o alle famiglie.
Caso neuropsicologico
Celia ha appena compiuto 20 anni e lavora da qualche mese da McDonald per potersi mantenere agli studi. Un giorno, subito dopo aver servito un cliente, Celia inizia a sentire i battiti cardiaci accelerati, sudore abbondante ed è sicura di star per avere un attacco di cuore. Celia descrive questi minuti come il momento più brutto della sua vita. Riesce a sedersi, inizia a controllare il respiro e dopo una mezzora finisce il suo turno. Quando torna a casa racconta alla madre cosa le è successo e per i seguenti tre mesi non vuole più uscire di casa. Gli attacchi di panico diventano frequenti e Celia finalmente decide di andare in un centro di assistenza psicologica. Durante i primi tre incontri con lo psicologo , riesce a descrivere in dettaglio i suoi sintomi fisici e i suoi pensieri in concomitanza con i sintomi. Inoltre racconta che la madre si è separata quando Celia era piccola e ha sempre avuto la tendenza a stare in casa dopo il lavoro per difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno. Celia purtroppo si trasferisce con la madre poco dopo i primi incontri con lo psicologo e nella nuova città gli attacchi continuano con frequenza. All’ospedale psichiatrico le vengono prescritti dei medicinali antiansiolitici. Dopo mesi in cui Celia non ha più attacchi e si sente stanca e incapace di concentrarsi – non riesce più neanche a leggere un libro – decide di ritornare al centro di assistenza di psicologia nella città dove abitava con la madre. Celia è una ragazza che ama essere in controllo delle sue azioni e dei suoi pensieri e vuole essere aiutata ad affrontare gli attacchi di panico.
Il caso illustra l’interdipendenza tra livello biologico e livello psicologico dei disturbi mentali: il candidato approfondisca questa tematica ed illustri delle ipotesi psicodiagnostiche e un progetto di intervento.
novembre 2009
Il candidato esponga un esperimento e spieghi quanto tale esperimento abbia contribuito nella modificazione o costruzione di un modello in un particolare ambito di interesse della psicologia generale
Giugno 2010
PRIMA PROVA
si descrivano gli aspetti essenziali di una teoria nel settore psicologico di proprio interesse illustrandone l'impatto teorico, le componenti, il funzionamento ed evidenziandone i limiti
SECONDA PROVA
a partire dalla teoria descritta nella prima prova, si illustri una possibile applicazione che riguardi le modalità di valutazione di una funzione psicologica presa in esame, descrivendo per grandi linee i principali indicatori diagnostici, gli strumenti o i metodi di indagine le risorse professionali eventualmente coinvolgibili, facendo attenzione ad indicare ruolo e competenze dello psicologo con riferimento al codice deontologico professionale e alla relazione con altri professionisti operanti in area sanitaria (medici, infermieri, etc etc)
altre tracce)
Il candidato descriva una ricerca già portata a termine o di nuova ideazione, nell’ambito della psicologia generale o dello sviluppo, specificando sinteticamente le basi di partenza teoriche, i metodi e gli strumenti utilizzati, le tecniche di analisi dei dati ed i risultati attesi ottenuti, questi ultimi ove si tratti di ricerca compiuta.
Il candidato illustri una procedura di ricerca anche di nuova ideazione che abbia un solido fondamento nella disciplina psicologica in ambito sociale, del lavoro e della ricerca di mercato, descrivendone il quadro teorico e metodologico e specificando gli strumenti utilizzati, le tecniche e l’analisi dei dati oltre ai risultati ottenuti
novembre 2010
I PROVA
teoria o di un approccio teorico che avessero rivoluzionato l'ambito disciplinare del candidato. esplicitare metodologie e ricadute pratiche di questa teoria o approccio esplicitandone metodi, limiti e innovazione facendo riferimento anche a discipline affini e facendo attenzione ad indicare ruolo e competenze dello psicologo con riferimento al codice deontologico professionale e alla relazione con altri professionisti
giugno 2011
Natura e cultura nello sviluppo intellettivo qs è quella che è stata fatta
altre non estratte
la metodologia del colloquio
il rapporto tra pensiero ed emozioni.
PROGETTO
1) maestre di una scuola elementare che segnalano "un bambino che disturba". Elaborare un progetto per la diagnosi differenziale e l'eventuale intervento.
2)elaborazione di un progetto per la riduzione della dipendenza da tabacco (su un gruppo).
mobbing in un'azienda.
2^ PROVA V.O.
2 casi clinici (uno dei quali riguardava questa ragazza di 17 anni che aveva per 10KG in 2 mesi...) ed un progetto. Io ho scelto quest'ultimo, la traccia diceva più o meno così: richiesta di intervento per allievi stranieri con scarsa padronanza della lingua in una scuola primaria (elementare). Non mi ricordo nulla dell'altro caso perchè riguardava un adulto e l'ho scartato subito.
Novembre 2013
Nella prima prova è stato chiesto di sviluppare il tema natura-cutura a partire da un contesto o fenomeno (sociale,clinico,evolutivo,di ricerca..)
Nella seconda un progetto di promozione del benessere relativo ad una fase di transizione dello sviluppo nella popolazione normale
Novembre 2011
natura e cultura nello sviluppo della personalità.
la seconda "un progetto di intervento in un'area a scelta fra alcune che ti indicavano (tra cui bullismo e dipendenze ma non ricordo le altre),
orale
a me hanno chiesto del tirocinio e, sulla base di quanto appreso, che strumenti avrei utilizzato per un incarico lavorativo in una struttura simile (S.p.d.c.).
Poi mi ha chiesto come e quando è stato istituito il Codice Deontologico (L. 56/89), a cosa serve e cosa significa "deontologia".
Poi mi ha proposto due "casi" chiedendomi a quali articoli mi sarei riferita per decidere come comportarmi (un pz che mi riferiva di un'altra psicologa da cui era stato in cura e che aveva cercato di sedurlo: mi chiedeva cosa pensavo di lei e se la conoscessi; osservazione di un bimbo nell'ambito della quale si intuiva che avesse subito abusi sessuali e, sulla base di qualche frase, che fosse stato il bidello della scuola).
A due amici è stato chiesto qualcosa sulla terza prova, sul tirocinio e art. 5 del CD.
EDS giugno 2012
LE TRACCE:
-il candidato esponga un modello psicologico di suo interesse, criticandone i punti di forza e di debolezza, citandone se fosse possibile una ricerca empirica
- disagio psicologico (bullismo, mobbing, burn out o comportamenti a rischio)il candidato scelga un progetti un intervento indicandone i presupposti teorici, i metodi di intervento, i tempi e i costi.
NON ESTRATTE (grosso modo, ovviamente non le ricordo alla lettera:
1PROVA:
-metodi qualitativi e quantitativi
- diagnosi e personalità
2PROVA:
-come creare uno strumento
-l'ambito era generale, ma bisognava fare riferimento al codice deontologico.
Prima prova: "Il candidato esponga un modello [verbalmente ci hanno detto che si intendeva anche una teoria] psicologico di suo interesse, criticandone i punti di forza e di debolezza, evidenziando se possibile una ricerca empirica"
Seconda prova: "Dato un caso di disagio psicologico (bullismo, mobbing, burnout, comportamenti a rischio, abuso di sostanze, abuso minorile [non so bene se sono proprio tutti i casi che erano indicati]) il candidato scelga un progetto di intervento indicandone i presupposti teorici, i metodi di intervento, i tempi e i costi."
Per la seconda prova c'era solo un titolo che hanno estratto, come per la prima, tra tre buste, quindi stessa prova per ogni orientamento.
Inoltre, una precisazione fatta dalla commissione è stata che il progetto doveva essere di intervento data una situazione di disagio conclamata, non doveva essere un progetto di prevenzione. In più avevano esplicitamente detto che non volevano la definizione del disagio (es. non volevano due pagine su cos'è il burnout).
Terza prova: c'erano 4 "casi" uno sull'infanzia, uno sugli adulti, uno lavoro e uno neuroriabilitazione (se non ricordo male)
Le prove in cui si chiedeva di creare uno strumento mi hanno messa un po' in crisi.....