ciao
io in genere mi comporto così:
1) se un paziente mi dice di aver subito un abuso,
gli credo questo sia perchè avendo collaborato anche con la Tutela Minori ho visto di tutto, e so che l'abuso è molto più diffuso di quanto si creda
3) il prima possibile
mi informo dettagliatamente su alcune cose: l'abusante ha a che fare ancora oggi con bambini? il mio paziente sa se sono stati commessi abusi su altre persone oltre a lui? l'abusante potrebbe ripetere il fatto?
...per ora mi sono capitati solo casi di pazienti adulti che mi raccontavano abusi subiti da piccoli e commessi da persone che avevano abusato solo loro
nella stragrande maggioranza dei casi l'abuso era commesso da un famigliare e il paziente non si è mai sentito di fare la denuncia, io ho rispettato la loro volontà
in un caso (una paziente che ho visto per poche sedute di consulenza) ho esortato la signora a fare denuncia o quantomeno a prendere consapevolezza della reale gravità della cosa, ma non ho più saputo come è finita (il fatto era accaduto almeno 20 anni prima e aveva riguardato anche le sorelle della signora, quindi ho rispettato sul momento la volontà della donna a prendere tempo anche per instaurare un dialogo con le sorelle su quanto accaduto)
io la vedo così: se un paziente riporta abusi accaduti molti anni prima, prioritario è rispettare la volontà della persona...altra cosa è venire a sapere che c'è un abusante tutt'ora "attivo" e in libertà