ciao
ci provo premetto, non sono mai stata raccomandata non ho amici che mi possano dare la famosa spintarella, né sono (ahimè) "figlia di"...io per il momento posso dire di lavorare e di riuscire a guadagnare uno stipendio non altissimo ma dignitoso facendo la psicologa e la psicoterapeuta per il 90% lavoro con i pazienti privati, il restante 5% consiste in alcuni corsi di formazione che organizzo con una collega e in una piccola collaborazione con una onlus ...

penso che nel mio caso si siano intrecciati una serie di fattori:
- fin da subito ho voluto puntare su un tirocinio post laurea in cui le mansioni fossero davvero da psicologa (e non da segretaria-educatrice-portatrice di panini e caffè...ebbene sì fanno fare anche questo )...a posteriori posso dire che aver effettuato fin da subito colloqui e test mi ha aiutato, dopo l'esame di stato, a sentirmi addosso quel minimo di competenze per iniziare a fare colloqui con i primi pazienti idem per la formazione, scuola di psicoterapia a parte (che ho voluto fare perché vedendo pazienti mi rendevo conto che mi mancava un metodo di lavoro e di interpretazione dei casi) ho sempre preferito i corsi che mi lasciassero competenze pratiche e concrete....
- mi faccio autopromozione, con la pubblicità in internet e con vari professionisti con cui sono entrata in contatto...mi rendo conto di non avere vergogna a contattare altri professionisti con cui collaborare (mia nonna diceva: "la vergogna è metà per uno, metà tua che chiedi e metà di chi deve pensare a cosa e come risponderti" ). Per quello che ho potuto vedere le persone hanno bisogno di un po' di tempo per selezionare il professionista giusto, bisogna mettere in conto di passare i primi anni in perdita (una volta un paziente mi disse che erano due anni che cercava qualcuno, e che già da tempo aveva adocchiato me )
- ho la fortuna di essermi legata a due colleghi (stimati professionisti e cari amici) con cui mi sono "trovata" fin dal secondo anno di università...con loro ho aperto lo studio, e questo aiuta, sia nel condividere spese e oneri, sia perché "mettendo insieme le teste" diventa più facile

...ecco, poi ci sono i fattori più "personali": ho un compagno che si occupa di web e che gestisce il mio sito internet, e che soprattutto mi affianca nella parte di promozione (anche moralmente parlando ), e una famiglia che mi sostiene in ogni momento , sono curiosa e testarda (e questo mi ha permesso ad esempio di capire da sola alcune cose della professione, o di trovare da sola canali dove reperire informazioni utili), ho un tenore di vita per abitudine personale medio-basso (ho visto professionisti lamentarsi per la scarsità di lavoro con al collo borse da 400-500€... parliamone...)... credo però che queste doti siano "mie", e che ciascuno abbia risorse personali che possono essere utilizzate anche in questo lavoro...tutto sta nello scoprirle!!

spero di esserti stata di aiuto, se mi vengono in mente altre cose le scrivo
a presto
Chiara