Quanta nostalgia dei tempi passati e delle persone con le quali ho condiviso momenti magici!
Quanta nostalgia dei tempi passati e delle persone con le quali ho condiviso momenti magici!
Ecco, per una volta sto cominciando ad usare la testa e non farmi prendere dall'impeto!!!
Amen.
Mi sento dire che oggi non ci si forma più come prima - che noi giovani non siamo adeguatamente formati - che le scuole di specializzazione in psicoterapia non valgono nulla e non servono a nulla. Che gli psicoterapeuti di oggi non sono degli esperti in materia. Mi sento dire che oggi è tutto più facile per noi. E tutto questo da una persona - psicologa - in pensione che da anni ha sempre le stesse mansioni, che NON è psicoterapeuta e che è nata in tempi non d'oro ma di diamante. Francamente ho la rabbia che mi sale fin sopra i capelli.
"Pensare è normale. La tristezza è normale. La paura è normale. Il dolore è normale" mi dice una persona seduta di fronte a me, come un mantra.
"Non è normale. E' umano" rispondo io
Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
(Haruki Murakami)
Questo è uno di quei giorni pesanti, luminoso a tratti, ma pieno di tempesta. Lo scirocco confonde il mio dentro col fuori....ho una cupa oppressione al centro dello sterno, come se mancasse aria, come se mancasse luce.
Dopo le lacrime, la rabbia, il dolore, ora vorrei solo chiudere la porta, gli occhi, spegnere il mondo per qualche ora. Faccio fatica persino a respirare.
Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
(Haruki Murakami)
Mi sono sempre sentita dire che parlo poco, ma come si fa a parlare e a dare voce a ciò che senti se dall'altra parte nessuno ti fa sentire a tuo agio e si sovrappone alla tua voce?! Io non so parlare sopra gli altri.
è un periodo che va così: i pensieri ricorrenti e continui circa il futuro, il possibile divenire, e la tendenza di cercare di anticiparlo/organizzarlo/prevenirlo - almeno con il pensiero - mi creano un senso di tensione che permea in tutto il corpo e si scarica inevitabilmente sulle spalle. Sembra così di portare "sulle spalle il peso" di questo periodo di transizione e dell'incerto divenire. La conseguenza è che non riesco a vivere pienamente nel presente e ne sono consapevole ma purtroppo non riesco a fare molto per evitare questo mio protendermi. Tutto ciò si trasforma in frustrazione.
E negli anni ho imparato a relazionarmi agli altri con disincanto.
Non so se mi piace quella che sono diventata.
Quella corazza che credevo aver dissolto ha solo cambiato forma..è meno bitorzoluta, l'ho abbellita e infiocchettata ma è sempre lì!
Tesoro mio quanto mi manchi ... Era tutto così bello con te ... Ero così felice ...
Triste, triste, triste ...
Grazie per oggi... per l'affetto, per le confidenze, per la spontaneità, per tutto ciò di cui avevo bisogno... ora sto molto meglio!!
chiedere è lecito, rispondere è cortesia
Mi manchi PAPà..ma ogni giorno ti sento sempre più vicino...
"Chissà dove vanno a finire le ipotesi d'amore.
Sai quegli inizi che non hanno svolgimento.
Quei timidi voli della fantasia rivolti ad una persona che poi finiscono in nulla.
Che non sono diventate storie ma avrebbero potuto.
La vita ogni tanto lo fa..
Ti piazza davanti uno sguardo e non lo dimentichi più,
anche se guarderà altrove."
(Paola Felice)
Prima di giudicare l'esterno bisogna saper osservare cosa nasconde l'interno!
Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante
Nonostante sia passato del tempo, nonostante abbia compreso alcune cose di me stessa e di come funziono, nonostante io sia molto cambiata sento ancora forte il divario tra pensiero e azione. Sento questo divario prima, durante e dopo, ma nel momento in cui lo sento non riesco ad avere la forza (o l'energia necessaria) a superarlo. Il pensiero non si tramuta in azione. Sono consapevole delle motivazioni ma non riesco a fare quel "salto" essenziale.
Tutto ciò mi insegna che oltre alla consapevolezza e conoscenza di se stessi nella vita ci vuole tolleranza verso se stessi, verso i propri limiti e le proprie fragilità, ma anche coraggio e fiducia nelle proprie potenzialità. E questo mi risulta ancora difficile da sostenere.
Ultima modifica di Very_Viky : 28-10-2014 alle ore 13.57.26
Non bisogna dipendere emotivamente da nessuno, la sola forza di una persona è in se stessa, questo mi ripeto da sempre ma come sarebbe bello però che qualcuno mi prendesse per mano e rendesse questo cammino di crescita interiore meno solitario e meno tormentato, la solitudine crea una corazza che col tempo diventa una prigione.