Chiamasi antipatia a pelle
Chiamasi antipatia a pelle
Dovessi paragonarmi ad un animale, probabilmente sarebbe il salmone quello con cui mi verrebbe facile l'accostamento... Nuotare controcorrente per chilometri e chilometri, anche migliaia di chilometri, per raggiungere la propria destinazione. E riuscirci, per poi esausto lasciarsi andare nella corrente nuovamente verso il mare... E poi ricominciare ancora... una, due, tre, quattro volte, ogni volta arrivando a destinazione, ogni volta tornando al punto di partenza, per ricominciare ancora.
Per poi l'ultima volta, senza più forze, cadere vittima dei predatori o fermarsi in punti di secca, senza essere più capace di uscirne.
Ultima modifica di joker.the.mad : 27-07-2014 alle ore 14.59.35
Mi sento come se un treno mi fosse passato addosso....Sono vecchietta per fare le ore piccole (dopo la mia solita 10 km serale). Lo capirò prima o poi....
Il rischio e la speranza
Il rischio, parola che per molti è la negazione della logica, per alcuni è mancanza di riflessione, per altri semplice stupidità. C’è chi ne è profondamente attratto, chi applica il rischio calcolato e chi rischia quanto meno possibile.
Cos’è il rischio se non qualche cosa che per sua stessa natura ha nella sconfitta l’ esito più probabile?
Quando si rischia vuol dire che si ha più del 50% di possibilità di perdere, eppure tanto più grande è il rischio, tanto più, per alcuni diventa irresistibile. Così sai che ci sono 1000 ragioni per non rischiare, ti passano in mente tutte e mille in un sol colpo e poi c’è quell’ unica, debole, pericolosa, precaria ragione per fare quello che tutte le altre mille ti urlano di fermarti… ma rischi.
Gente incollata nelle slot machine, sapendo che la possibilità di vincita è nulla ma stanno lì a schiacciare quei tasti, dannandosi e sperando e pian piano il rischio diventa un gioco lugubre
I tossici che rischiano la loro vita perché non sono attrezzati a combattere contro questo pianeta e per viverci l’ unico sistema che conoscono è il discostarsi da se stessi
Le anoressiche che rischiano anch’ esse la loro vita, perché crescere è orrendo, l’ adulto è orrendo, l’ adulto di questo pianeta fa proprio schifo.
Ci sono rischi veramente estremi, non si rischia per caso, si pensa sempre che ne valga la pena, il rischio è una forte emozione ma anche l’ impossibilità di poter fare diversamente.
C’è gente che vive tutta la vita rischiando, i più creativi, i più coraggiosi, e più sognatori. Io rischio tutti i giorni della mia vita, cercando l’ essere umano, chilometri e chilometri di cammino. C’è un tossico depresso, vedo nei suoi occhi qualche traccia di umanità, l’ altro sta morendo di AIDS con la testa non c’è più, ha gli occhi umani ma già è in un’altra dimensione che non mi è consentito arrivare, poi c’è quella borderline che si è tagliata tutta, ora è calma, sento la sua rabbia, la sento, le sue lacrime sono schiaffi nel mio viso. So che sto rischiando, è un mondo di maschere, non di ruoli, i ruoli sono l’ alibi per spiegare il perché di quella maschera, le regole sono per difendere quelle maschere…maschere di cera per cui gli occhi devono essere sempre spenti altrimenti le maschere si sciolgono, ed io cercatore di uomini ho bisogno di fermarmi per qualche momento, inizio a sentire la fatica, sto correndo un grosso rischio, camminare e camminare, invecchiare, morire ed essermi alienato tra gli alieni.
Ingannatori, truffatori, corrotti e corruttori, esibizionisti di illusioni, bugiardi, lista infinita, elenco interminabile eppure rischio, rischio perché spero, spero perché rischio. La relazione, io che mi apro al tu, operazione fatta infinite volte, poi a capo chino ammetto che avevo di fronte una maschera. Ci sono quelli che si definiscono “socievoli”, sono coloro che amano le orge di maschere, poi ci sono “i diffidenti”, altro gran numero della popolazione globale, loro non rischiano perché a loro volta fregherebbero l’ altro se solo potessero ma il rischio è perdere la maschera e allora nessuno dei due rischia, ci si specchia e basta. Nella relazione con l’ essere umano c’è il tesoro, la ricchezza, l acqua per chi ha sete e l’ ossigeno per chi deve respirare. Le maschere non respirano, in realtà non esistono però sembrano vive, diventare uomo e vivere da uomo è una cosa difficilissima, per essere uomo per prima cosa devi credere negli uomini, anche dopo 100 mila volte che le maschere ti hanno fregato, devi essere impavido e credere che ci sia uno, due, cento, mille, centomila uomini, che stanno aspettando solo di essere trovati, e questa speranza mi continua a far camminare
Ciao aragon,
questo lunghissimo post è più adatto al blog, come già ti dissi in un'occasione precedente.
Per trasferirlo al posto giusto basta che tu clicchi su "Blog this post" in basso a sinistra sotto al tuo post. Lì poi avrai il tuo spazio virtuale (al quale puoi accedere direttamente dai comandi del tuo profilo) per poter liberare la tua creatività e avere anche altri che leggano (e ti assicuro che non sono pochi!)
Buon pomeriggio
Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
(Haruki Murakami)
proprio quando sto per gettare tutto alle ortiche, rovesciare, distruggere, e desidero solo allontanarmi da te, cancellarti dal mio cuore, dalla mia vita per soffocare quel bisogno insoddisfatto di te, ecco che arrivi e mi guardi come il primo giorno, che mi scopri come la prima notte, mi lasci senza fiato ed è come sempre... un tuffo al cuore.
Ieri sera passeggiata post cena con mio fratello... uno dei rari momenti in cui non sono troppo stanca per uscire... ad un tratto, girato l'angolo, si apre la vista sul porto e rivedo le giostre da poco arrivate per le festività di agosto... rivedo le giostre al porto della mia città, dopo 25 anni!!
la ruota panoramica, l'autoscontro, i calcinculo!!! e tante altre di cui non so il nome... non erano al completo, mancava il Tagadà, ma arriverà... il tiro al bersaglio, vabè, aveva l'insegna con i personaggi di Romanzo Criminale ma tutto il resto non sembrava cambiato... le luci, i suoni, gli odori, il vento, erano gli stessi della mia adolescenza!!
non potevo credere ai miei occhi...che emozione!!
ho già in programma qualche giretto, come ai vecchi tempi!!
ultimamente mi scopro molto "zen"
in questi ultimi giorni la mia felicità sfiora vette abbastanza elevate
Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante
Perché le cose più buone fanno male e fanno ingrassare??? perché? vorrei fumare, bere alcolici, vivere di pizza e patatine fritte, gnocchi al ragù e gelato al pistacchio!!!
Sono morti tendendosi la mano dopo 62 anni di matrimonio. Una storia d’amore da film quella di Don Simpson, 90 anni, e della moglie Maxine, 87. Marito e moglie, di Bakersfield, California, sono morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro: prima Maxine e quattro ore più tardi anche Don. Lei era malata di cancro, lui si era fratturato un’anca dopo una caduta. I due hanno passato le ultime ore insieme, l’uno accanto all’altra, tenendosi la mano.
nota per il futuro.. mai tossire mentre si beve il caffè , se non si vuole passare mezzora a ripulire tutto intorno ... -.-"
Ci sono 10 tipi di persone: quelle che capiscono il codice binario e quelle che non lo capiscono.
... ma perché è così brutto aspettare?!?!
non imparerò mai ad avere pazienza!
Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante
... era meglio continuare ad aspettare, che avere una notizia del genere!
che schifooooo sono scioccata, totalmente scioccata! le prime batoste e le prime delusioni dei prossimi 3 anni
Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante
Uno dei pochi (pochissimi...) pregi che ho è l'ironia...
Menomale che riesco a sorridere sempre e comunque