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  1. #46
    Partecipante L'avatar di musashi!
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    poi oh,freud diceva che gli uomini sono tendenzialmente cattivi ed egoisti.Hobbes parlava di Homo homini lupus..
    sarà ma io non ci ho mai creduto...
    è che come dici nell'ultimo post violenza genera sempre violenza, se cresci conoscendo solo violenza, odio e diffidenza per l'altro è più facile che da adulto alimenterai anche tu il meccanismo... da una parte e dall'altra.
    pensare che molti ragazzi che vivono in israele e palestina da quando sono nati non hanno conosciuto che questo clima di conflitto e paura permanente, con fasi di guerra aperta e fasi di tregua, mi chiedo come questo possa influenzare lo sviluppo di un bambino, la sua emotività...

    quella foto mi ha fatto venire in mente di un progetto di pace di cui avevo sentito parlare qualche anno fa che lavorava proprio mettendo insieme ragazzi e bambini israeliani e palestinesi e fargli fare insieme cose normali, cose da bambini...
    poi però come dice morgana intervengono le culture, le guerre, gli interessi di potere...sarà sempre più forte tutto questo?

  2. #47
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Beh ai minimi termini,io credo che la strategia adattiva dell'essere umano sia basata sull'egoismo,l'istinto di sopravivvenza è possibile solo grazie all'egoismo.Se domani fossi rinchiuso in una cella con un'altra persona e avreste solo un pezzo di pane per sfarmarvi che non basterebbe a tutti e due in teoria potresti arrivare tu ad ucciderlo pur di sopravivvere.Io credo che sia cosi,altrimenti non avrei capito molto di come funzionano gli uomini nel corso dei miei studi
    Ciò non toglie però che ci siamo evoluti e che,di fatto,ad oggi per fortuna non ci troviamo in situazioni simili ed estreme.A lungo andare l'altruismo può essere considerata la strategia vincente.Certo come dici tu poi grande importanza hanno il contesto e le esperienze dei singoli.

  3. #48
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Secondo me purtroppo se non si trova una giusta soluzione sarà sempre più forte perchè dietro qualsiasi ragione loro abbiano o prendano, sono quasi certa che si nasconde un bisogno sproporzionato di potere. Che poi, se proprio se ne vuole parlare, queste zone sono alcune tra le più ricche di petrolio e anzi avevo letto proprio l'altro giorno che la guerra in atto adesso è nata proprio perchè gli israeliani vogliono conquistare i pozzi petroliferi di Gaza.
    http://www.generazioneweb.net/la-gue...e-palestinesi/

    Citazione Originalmente inviato da musashi! Visualizza messaggio
    pensare che molti ragazzi che vivono in israele e palestina da quando sono nati non hanno conosciuto che questo clima di conflitto e paura permanente, con fasi di guerra aperta e fasi di tregua, mi chiedo come questo possa influenzare lo sviluppo di un bambino, la sua emotività...
    credo che ormai crescendo per loro diventi proprio normale fare guerre, non conosceranno mai purtroppo cosa vuol dire essere bambini, giocare, correre, ridere e scherzare; perchè già a 8-9 anni saranno costretti ad iniziare a fare pratica con le armi che poi diventeranno l'unica compagnia della vita e questa è la cosa che più fa male, sapere che questi bambini in realtà "bambini" non lo saranno mai

    Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante

  4. #49
    Johnny
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    oltre al controllo del petrolio c'è anche la questione del controllo dell'acqua
    http://www.adnkronos.com/aki-it/poli...GIkJvPIoN.html

    se un'organizzazione violenta, antisemita, terroristica e che mira a imporre con la forza la propria religione nel mondo avesse il controllo di tutte queste ricchezze non oso pensare agli scenari che si aprirebbero (acquisto di armi, controllo del territorio, ecc..)

  5. #50
    Postatore Epico L'avatar di Morgana-z
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Basti pensare (tornando alla nostra Europa) che cosa succede se i paesi dell'Est ci lasciano senza riscaldamento....

    Moltiplicate questo per un miliardo, e forse cominceremmo ad avere una vaga idea.


    Vorrei aggiungere una cosa, a proposito della considerazione su Freud. Egli sosteneva che siamo per natura egoisti, ossia tendenzialmente concentrati a cercare il nostro interesse e la nostra felicità, e per questo possiamo anche arrivare a usare o ferire l'altro. Che la guerra (vedere lo scambio epistolare bellissimo con Einstein) diventa quasi una perversione delle capacità e delle risorse straordinarie dell'uomo che, pur potendo con le stesse risorse vivere e ambire alla pace e alla cooperazione, si volge ciecamente al predominio e alla guerra.

    Se mi permettete una lettura analitica, ogni qualvolta che pensiamo che "MIO" abbia più diritto di esistenza di "NOSTRO", che pensiamo che ciò che noi pensiamo/vogliamo/desideriamo possa avere più importanza delle regole o dell'incontro con l'altro, allora diventiamo come bambini capricciosi e viziati, capaci di mettere focolai di conflitto dovunque e in qualsiasi situazione pur di cercare di avere la meglio, anche a dispetto di qualsiasi evidenza o logica. E laddove uno dei due contendenti possa assicurare dei vantaggi secondari a terzi, che ne diventano alleati occulti, non vi sarà che altro conflitto, altra battaglia, con spinte che (lo vediamo in Israele ma potremmo applicare questa lettura dovunque, e magari con un po' di fantasia anche nel mondo virtuale) diventano francamente anti-evoluzioniste e contrarie ad ogni sano confronto o progresso.

    Penso ora ai conflitti come certe situazioni patologiche familiari. Non finiscono perchè a qualcuno fa proprio comodo perpetuarle.
    Che ne pensate di questo spunto?
    Ultima modifica di Morgana-z : 16-07-2014 alle ore 13.00.09
    Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
    (Haruki Murakami)

  6. #51
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Citazione Originalmente inviato da Morgana-z Visualizza messaggio
    Basti pensare (tornando alla nostra Europa) che cosa succede se i paesi dell'Est ci lasciano senza riscaldamento....

    Moltiplicate questo per un miliardo, e forse cominceremmo ad avere una vaga idea.


    Vorrei aggiungere una cosa, a proposito della considerazione su Freud. Egli sosteneva che siamo per natura egoisti, ossia tendenzialmente concentrati a cercare il nostro interesse e la nostra felicità, e per questo possiamo anche arrivare a usare o ferire l'altro. Che la guerra (vedere lo scambio epistolare bellissimo con Einstein) diventa quasi una perversione delle capacità e delle risorse straordinarie dell'uomo che, pur potendo con le stesse risorse vivere e ambire alla pace e alla cooperazione, si volge ciecamente al predominio e alla guerra.

    Se mi permettete una lettura analitica, ogni qualvolta che pensiamo che "MIO" abbia più diritto di esistenza di "NOSTRO", che pensiamo che ciò che noi pensiamo/vogliamo/desideriamo possa avere più importanza delle regole o dell'incontro con l'altro, allora diventiamo come bambini capricciosi e viziati, capaci di mettere focolai di conflitto dovunque e in qualsiasi situazione pur di cercare di avere la meglio, anche a dispetto di qualsiasi evidenza o logica. E laddove uno dei due contendenti possa assicurare dei vantaggi secondari a terzi, che ne diventano alleati occulti, non vi sarà che altro conflitto, altra battaglia, con spinte che (lo vediamo in Israele ma potremmo applicare questa lettura dovunque, e magari con un po' di fantasia anche nel mondo virtuale) diventano francamente anti-evoluzioniste e contrarie ad ogni sano confronto o progresso.

    Penso ora ai conflitti come certe situazioni patologiche familiari. Non finiscono perchè a qualcuno fa proprio comodo perpetuarle.
    Che ne pensate di questo spunto?
    che hai ragione e che mi ha colpito il paragone con i bambini è azzeccatissimo,non a caso piaget illustra un concetto chiamato egocentrismo infantile,proprio per illustrare da un punto di vista cognitivo l'immaturità del bambino nell'imporre il proprio punto di vista.In questi termini,ogni forma di imposizione di idee o pensieri ad altri è una forma di infantilismo,da intendersi appunto come "egocentrismo"

    Non condivido l'idea però che l'egoismo vada superato per un motivo:secondo me è impossibile da superare.In situazioni estreme l'egoismo è la strategia adattiva che permette la sopravivvenza quindi è impensabile purtroppo,almeno secondo me un mondo senza guerre e senza prevaricazione.
    In realtà alcuni studi però hanno conermato coe l'altruismo sia la vera strategia adattiva vincente(sopratutto in campo della psicologia evoluzionista)ma questo primato si basa perloppiù sulla NECESSARIETA' della cooperazione per il raggiungimento di obiettivi comuni.In Quest'ottica anche l'altruismo può essere letto come una forma più "complessa" di egoismo in quanto a mio avviso presuppone comunque un tornaconto personale del tipo:cooperi con l'altro per i vantaggi che puoi ricavare/ottenere dallo scambio.
    Bisogna essere un pò egoisti per sopravvivere e tragicamente,infondo è stato proprio l'egoismo della nostra specie perpretato ai danni delle altre a permettere di evolverci.
    L'egoismo e la cattiveria sono più naturali dell'altruismo e della tolleranza,sad but true,almeno secondo me.
    Tuttavia se si rendono TUTTI necessari per un miglioramento delle condizioni di vita globali,si può pensare ad un futuro in cui la tolleranza non sia subordinata all'egoismo
    Edit:in sostanza alcuni studi hanno confermato che l'altruismo è la strategia adattiva privilegiata perchè l'uomo da solo non ha possibilità di sopravvivere.Quindi in sostanza,si si è altruisti sempre per garantire innanzitutto il proprio benessere personale
    Ultima modifica di Fakeplastictree : 16-07-2014 alle ore 13.42.07

  7. #52
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Vi propongo la lettura di quest'articolo

    http://temi.repubblica.it/limes/il-c...4Yiwg.facebook
    Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
    (Haruki Murakami)

  8. #53
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Beh mi associo anche io alla speranza delle ultime tre righe dell'articolo : ' È forse su queste basi che possiamo sperare in un mutamento della situazione tra Israele e Hamas, in modo tale che “il conflitto senza soluzione” ne trovi una e il compromesso non rimanga una “chimera”. '

    Non si legge nulla di vecchio ovviamente, ma chiarisce molti punti e purtroppo si intuisce che per entrambi i popoli la guerra è concepita veramente come un qualcosa di abitudinario e non come un periodo di conflitti distruttivi che eliminano famiglie, bambini e innocenti.

    Ieri avevano cercato una tregua. A quanto pare Israele avrebbe accettato, ma Hamas ha preferito respingerla, attaccando di nuovo.

    http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIAN...der-auto-74198

    Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante

  9. #54
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Citazione Originalmente inviato da Morgana-z Visualizza messaggio
    Vi propongo la lettura di quest'articolo

    http://temi.repubblica.it/limes/il-c...4Yiwg.facebook
    Bellissimo articolo!
    In pratica si fanno guerra per continuare ad esistere...o ho capito io male?

  10. #55
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di riripane93
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Citazione Originalmente inviato da Fakeplastictree Visualizza messaggio
    Bellissimo articolo!
    In pratica si fanno guerra per continuare ad esistere...o ho capito io male?
    No purtroppo hai capito molto bene, o almeno questo è anche quello che ho capito io!

    Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante

  11. #56
    Johnny
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Citazione Originalmente inviato da Fakeplastictree Visualizza messaggio
    Bellissimo articolo!
    In pratica si fanno guerra per continuare ad esistere...o ho capito io male?
    se le organizzazioni terroristiche come Hamas non esistessero sarebbe meglio.
    Israele, sotto il controllo dell'ONU, degli Stati Uniti e tutto l'occidente, non va certo a infastidire (lanciando missili e facendo attentati) i Paesi confinanti...cosa che invece puntualmente accade al contrario

  12. #57
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Citazione Originalmente inviato da Johnny Visualizza messaggio
    se le organizzazioni terroristiche come Hamas non esistessero sarebbe meglio.
    Israele, sotto il controllo dell'ONU, degli Stati Uniti e tutto l'occidente, non va certo a infastidire (lanciando missili e facendo attentati) i Paesi confinanti...cosa che invece puntualmente accade al contrario
    Ovviamente una milizia paramilitare è sempre da bandire,ma com'è scritto nell'articolo e ,almeno a mio avviso,quello che alimenta l sentimento antiisraeliano anche nell'opinione comune di molti italiani è la risposta sproporzionata di israele alle provocazioni di Hamas.
    Non è che esiste un equazione perfetta palestinesi=hamas ma molti palestinesi però,nei raid israeliani ci restano secchi

    AZA - Nono giorno. Continuano i raid israeliani su Gaza, continuano i lanci di razzi dalla Striscia al territorio israeliano. E continua ad aumentare il numero delle vittime: dall'inizio dell'operazione "Confine protettivo" sono stati uccisi oltre 220 palestinesi, in maggioranza civili, solo oggi sono morti sei bambini. Uno a Gaza City, un altro a Khan Yunis. Quattro sono morti durante un bombardamento su una spiaggia. Una pioggia di proiettili. Il primo colpo è caduto poco dopo le 16, mentre stavano giocando a pallone. A terra sono rimasti Ahed e Zakaria di dieci anni, e altri due, entrambi di nome Mohammed, di nove e 11 anni, tutti della famiglia Bakr. Un secondo proiettile, pochi istanti dopo, ha colpito i sopravvissuti, alcuni bimbi e un adulto, mentre si stavano mettendo in salvo e ne ha feriti altri. Un testimone oculare, Ahmed Abu Hassera, ha raccontato: "I ragazzi stavano giocando sulla spiaggia, erano tutti sotto i 15 anni. Quando il primo missile è caduto, sono corsi via ma un altro li ha colpiti tutti. Sembrava che li stesse rincorrendo". L'esercito israeliano ha annunciato che indagherà sull'episodio, definito "tragico".
    da repubblica.it
    Hai ragione,ma per quanto mi sforzi non riesco a ritenere sulla base di questi eventi un simile avvenimento meno criminale rispetto ad alcuni razzi lanciati da hamas contro israele

    Aggiungo infine una domanda:ma che caz di obiettivi sensibili possono esserci su una spiaggia?

  13. #58
    Partecipante L'avatar di musashi!
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    Israele, sotto il controllo dell'ONU, degli Stati Uniti e tutto l'occidente, non va certo a infastidire (lanciando missili e facendo attentati) i Paesi confinanti
    quali confinanti? la palestina non ha mai ottenuto lo status di paese indipendente (l'ONU l'ha sancita tale ma israele ha continuato a considerarla territorio occupato) e i suoi abitanti non godono dei diritti civili di cittadini di nessuno stato... è questo uno dei problemi di fondo, di cui si sta parlando... israele ha continuato la politica di espansione delle colonie anche quest'anno, nonostante anche il governo statunitense, attraverso Kerry, ne avesse chiesto la cessazione in un'ottica di mediazione.

  14. #59
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Pessime news oggi gente
    Gran brutta giornata
    La home di repubblica.it è divisa tra

    Aereo abbattuto da missile al confine russo-ucraino: 295 morti
    Scontro Mosca-Kiev

    e

    Israele ha invaso
    striscia di Gaza

  15. #60
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    Riferimento: Riflessioni e confronti su attualità e religione

    Forse perchè il mio sguardo è sempre un po' "sdoppiato", ma in questa guerra ci vedo la riproposizione di certe faide familiari per le eredità, dove alla fine non si combatte nemmeno più per il pezzo di terra, ma per rancori di presunte attenzioni mancate o per conflitti di fragili identità....
    Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
    (Haruki Murakami)

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