Sono secoli che la "terra santa", inutile e arido lembo di deserto, viene contesa per motivi politico-religiosi...le Crociate scavarono un solco che non fu mai pienamente sanato tra la civiltà cristiana e quella musulmana, mentre con la fine della Seconda Guerra Mondiale gli inglesi hanno avuto la brillante idea di consegnare un territorio a stragrande maggioranza devoto all'Islam nelle mani degli ebrei, in virtù di una presunta patria persa millenni prima. Gli ebrei, naturalmente, hanno fatto tesoro delle sofferenze patite sotto Hitler...e hanno deciso, giustamente, che ora spettava a loro la parte degli aggressori, ben consci che il credito acquisito con le persecuzioni li avrebbe immunizzati a lungo. Hanno fatto bene i loro conti...mentre continuiamo a proclamare giorni della memoria per il dramma della Shoah, gli israeliani quella memoria continuano ad offenderla tramite l'arroganza della superiorità militare. Facile fare il bullo quando si ha l'appoggio di amici forti e l'altro contendente, più piccolo e gracile, viene spesso dimenticato anche dai proprio fratelli. Prima o poi, però, arriverà il giorno in cui Israele ordinerà un raid di troppo o Hamas colpirà davvero un bersaglio grosso...e allora finalmente scoppierà questa dannata guerra, tanto temuta quanto attesa, e ci sarà l'agognato bagno di sangue di cui, evidentemente, non possiamo proprio fare a meno. Memorizziamo bene le facce dei leader mondiali degli ultimi 25 anni, perché quando l'instabile sipario della pace lascerà il palco alla distruzione, avere dei feticci da maledire potrebbe essere l'unico conforto possibile...
http://www.repubblica.it/esteri/2014...87/?ref=HREA-1