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Roma 08 dicembre 2014.
Piazza Navona in una veste inedita. Oggi ha ospitato, invece dei tradizionali mercatini natalizi romani, un funerale simbolico con tanto di bara in cartone e lumini, per dire no alla riduzione dei banchi di vendita. Dopo anni in cui si andava avanti con le proroghe, un bando ha drasticamente ridotto il numero di bancarelle: da 115 a 72. Una decisione accolta con piacere dai residenti, ma non dagli ambulanti. Tra loro, alcuni hanno fatto ricorso al Tar contro il dimezzamento del mercatino. Ora si apetta il 19 dicembre per la decisione.
"Per piazza Navona devono valere le stesse regole di legalità che questa città non ha mai voluto far rispettare - ha spiegato il sindaco di Roma Ignazio Marino -. Quest'estate abbiamo avuto le proteste dei ristoratori perché abbiamo deciso di far rispettare la legge sull'occupazione del suolo pubblico. Noi ci teniamo che ci sia il commercio, ma tutto deve avvenire all'interno della legalità e della trasparenza".
"I 115 operatori storici - si legge in un volantino - si stringono al dolore per la scomparsa a solo 154 anni della Festa della Befana".
La presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi spiega che "un bando riguardava la giostra, un altro 11 banchi di spettacoli viaggianti e l'ultimo 60 attività per commercianti e artigiani ambulanti, giocattoli e dolci". Sembra che per solidarietà con chi non ha ottenuto il titolo ad avere il banco, però, anche quelli autorizzati non abbiano aperto.
La parola "solidarietà" allora non è un'utopia.