Mi sento tirata parzialmente in causa essendo una italiana emigrata all'estero e tra l'altro in un Paese che ha fatto dell'immigrazione la sua forza principale: nel 2010 il 22% della popolazione Canadese era composta da immigrati. Suppongo che ora siano anche di pių (me inclusa
!) Qui a Montréal, 3 persone su 5 sono straniere.
E' un Paese che si basa sulla regola del "sei benvenuto se ti comporti bene": io ho avuto la
fortuna di avere un marito che da bambino č stato alcuni anni qui ed ha preso la cittadinanza in tempi non sospetti (cosė tanto non sospetti che lui stesso era convinto di averla persa dopo pių di 15 anni in Italia).. sono potuta venire qui tramite ricongiungimento familiare, tuttavia č da pių di un anno che ho fatto le pratiche e sono ancora in attesa del mio permesso di lavoro perché, giustamente, stanno facendo molti controlli su chi sono e soprattutto che intenzioni ho. Sono qui con il visto da turista (= non posso lavorare) e attendo pazientemente dall'8 luglio dell'anno scorso: con tutto quello che ne consegue nel bilancio domestico quando uno dei due č impossibilitato a portare a casa soldi... (ma non mi lamento: stiamo meglio di quando eravamo in Italia con due lavori a tempo indeterminato .... ma lasciamo stare sennō me sale la bile :v)
Quando mi sono informata su come funzionava l'immigrazione qui, ho trovato un dettagliato PDF che cominciava dicendo
"Cambiare Paese č una scelta difficile e noi ti ringraziamo di aver scelto il Canada": questo fa capire molto sulla mentalitā che vede la forza lavoro immigrata come una risorsa preziosa e la multiculturalitā come una grande, grandissima opportunitā. Cosa verissima, tra l'altro. E' stupido e ottuso pensare che un immigrato sappia di base meno di noi che nel Paese ci viviamo. Sinonimo di ignoranza pura.
In questa cittā ci sono veramente persone di tutte le nazionalitā: siamo tutti sia canadesi che delle nostre rispettive culture, di cui andiamo tutti molto fieri, e fuori di casa si parla tutti la stessa lingua. [Vivo nella parte francese del Paese quindi č caldamente consigliato parlare francese ma essendo un centro interculturale incredibile, alcuni quartieri parlano inglese.. quindi ti trovi a parlare con un commesso in un negozio in francese e all'improvviso si cambia e si parla in inglese
per darvi un'idea.]
Bisogna perō fare una precisazione: per combattere la mancanza di manodopera qualificata, sin dal boom economico degli anni '70 il Canada ha scelto politiche per l'immigrazione che sono particolarmente flessibili e aperte. Questo significa che all'inizio prendeva "un po' di tutto" e ora grazie alla forza che questa manodopera ha portato,ora si puō permettere il lusso di fare una attenta analisi di chi prendere. Vi riporto da un sito "Ad aprile di quest'anno Toronto ha poi reso ulteriormente flessibile l'accesso al Paese e i visti di studio e di lavoro per persone con qualifiche specifiche (si va da ingegneri e architetti a carpentieri e cuochi per intenderci), in modo tale da attirare anche gli imprenditori stranieri e convincerli a insediarsi in Canada per portare avanti il loro business." Questo č un modo intelligente di fare selezione e di arricchire culturalmente la propria nazione. Certo: i disonesti che si approfittano degli immigrati ci sono anche qui, come ci sono anche sicuramente immigrati che se ne approfittano.. ma la gestione globale del tutto č fatta in modo intelligente. Noi immigrati ci comportiamo bene, i canadesi sono cortesi e c'č un buon clima (non d'inverno
!)
Anche a questo proposito: il Canada č un Paese difficile da vivere, soprattutto pių a nord. Qui d'inverno arriviamo a -30 gradi come niente: non č certo come arrivare e vivere in Italia.
Inoltre dal punto di vista geografico č pių facile "controllare" un Paese come il Canada rispetto all'Italia. Questo č da ammettere.
Tutto sto papiro per dirvi:
io sono una extracomunitaria qui. Sono stata accolta bene e non vedo l'ora di poter lavorare per aiutare un Paese che trovo splendido: perché l'Italia non ci riesce? E non venitemi a dire che vengono tutti con l'intenzione di saccheggiare le nostre cittā.. leggendo in giro su Facebook a volte vedo delle cose imbarazzanti modello "ci portano l'ebola" e boiate di questa dimensione. (e spero sinceramente di non dover spiegare perché sono boiate...
!)
La questione immigrazione italiana č spinosa: da una parte č facile dire che gli immigrati vengono a rubarci il lavoro. (sigh.) Dall'altra
č TROPPO facile ridurre tutto a quello: emigrare in una terra straniera
č difficile ed č doloroso e si fa perché si spera di migliorare la propria vita. Si abbandonano le persone che ami, si rivoluziona la propria vita, si comincia da zero. Ti trovi in una cultura diversa, con una lingua che non č la tua, abitudini che non sono le tue, luoghi che non conosci. Io
credo che come tutte le cose si debba usare il buon senso: non č giusto dividere tra italiani ed extracomunitari come alle elementari tra buoni e cattivi. Bisogna dividere tra brave e cattive
persone. Tra italiani razzisti che ti squadrano anche se sei italiana e vieni da una cittā diversa (č successo a me.) in coppia con stranieri paraculi che cercano di fregare il prossimo e bravi italiani che si danno da fare e sono aperti di mente e bravi stranieri che vengono in Italia con la speranza di avere di meglio e si comportano come si deve.
Dopotutto io stessa mi sono trovata male nel mio stesso Paese per via dell'ignoranza delle persone: italiana in mezzo agli italiani.... quindi si Fake: nel mio piccolo concordo con te.
Molti cittadini italiani spesso e volentieri fanno parecchio per affossare il Paese: troppi ne ho incontrati che avevano come solo obiettivo quello di insegnarti a vivere, di dimostrare (a chi poi?) che sono pių furbi di te. Gente che ha abbracciato la filosofia del
sono mejo io e non perdono occasione di attaccare briga, di doverti convincere per forza delle loro idee. Aggressivi, presuntuosi e spesso tanto ignoranti nei modi come nei contenuti. Persone che dal divano di casa pontificano su come si dovrebbe fare senza mai fare niente davvero: dalla partita di calcio al governo, passando per i matrimoni altrui.. sono sempre tutti pių preparati di te, salvo poi avere delle vite scialbe fatte solo di apparenza. Per fortuna c'č ancora uno zoccolo duro di brave persone intelligenti che perō fanno fatica a barcamenarsi nel quotidiano: vuoi per via della crisi, vuoi per i connazionali che invece di elevarsi preferiscono affossare il prossimo per sentirsi fighi. E a queste persone che auguro di cuore di trovare una via d'uscita per un Paese bellissimo ma ormai completamente avvolto dal menefreghismo e dalla filosofia del "mors tua, vita mea."
Scusate il wall of text
torno nei meandri dello staff...!
#one more thing: un piccolo inciso.
Cosė. Tanto per.