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  1. #1
    Partecipante Esperto
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    Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Ciao a tutti. Pongo una semplice riflessione in merito all'esame di stato, a cui spero facciano seguito altri interventi, favorevoli o contrari a quanto sto per esporre. Tutti quanti sappiamo quanto sia estenuante sostenere un esame del genere, dopo aver fatto 5 anni di università, 2 tesi di laurea e un anno di tirocinio post-lauream. Personalmente ritengo che il valore formativo di questo esame sia pari a ZERO (saper svolgere sufficientemente, ad esempio, un tema sulla percezione, un progetto sul bullismo e un caso clinico mi rende un "bravo" psicologo?).
    Nonostante questo, c'è ancora chi sostiene che questo esame rappresenti l'unico momento in cui il futuro psicologo possa mettere insieme i contenuti appresi fino a quel momento, e che la preparazione delle 4 prove fornisca importanti indicazioni per la pratica clinica. Mi chiedo se sia effettivamente lo studio dell'esame di stato o l'intero percorso universitario (o post-universitario) a fornire importanti indicazioni su come svolgere la professione. Domanda retorica, ovviamente. C'è anche chi sostiene che questo esame andrebbe reso ancor più difficile perché "è pieno di minorati laureati in psicologia...come possiamo essere credibili come categoria professionale se continuiamo a patentare gente che non sa neanche dove ha i piedi?", come se aumentare la difficoltà delle 4 prove, e non riformare l'intera formazione universitaria, garantisse la selezione di psicologi maggiormente competenti.
    In conclusione, i problemi di questo esame di stato sono sotto gli occhi di molti. Eppure, mi sembra di capire che la maggior parte degli abilitati sembra dimenticarsene poiché l'esame non costituisce più un loro problema. Così si fa avanti una "nuova generazione" di aspiranti psicologi alla prese con l'esame, che cominceranno a lamentarsi per gli stessi problemi, per poi dimenticarsene anche loro una volta superato l'ostacolo. E avanti così con la cultura del "guardo il mio orticello, infischiandomene degli altri".
    Io devo ancora abilitarmi, ma quando sarò iscritto all'albo non dimenticherò tutto questo. Sarò inoltre ben felice se questo esame verrà abolito, o quantomeno riformato, poiché lo ritengo inutile e non credo che altri aspiranti psicologi debbano stressarsi così tanto soltanto perché per me è stato così.
    Ultima modifica di Lele1986 : 13-09-2014 alle ore 18.45.13

  2. #2
    Antonia
    Ospite non registrato

    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Sono d'accordo con te. Penso che l'esame di stato sia un esame inutile, si suppone che la laurea, con il tirocinio, sia un titolo che già di per sé attesti le conoscenze e le competenze della singola persona senza quindi il bisogno dell'abilitazione. Sarei favorevole all'abolizione dell'esame di stato sia per l'albo b che per l'albo a e piacerebbe anche a me che ci fosse la solidarietà tutti, abilitati e non, se un domani si dovesse votare per questo.

  3. #3
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Eccomi....
    Mi presento a chi ancora non mi conosce Sono abilitata da qualche anno e sono una di quelle che non si è fatta mancare nulla nel percorso universitario: prima vecchio ordinamento, poi passata al nuovo...poi laureata e infine passato esame di stato triennale e finalmente la tanto abilitazione e iscrizione all'albo A!


    Spero tu sia aperto/a alle critiche..perchè la mia vuole essere una critica positiva, costruttiva e discussione relativa al nostro percorso di studi....

    Intanto parto col dire che...

    IO (e alcuni di noi) NON hanno dimenticato il percorso e gli ostacoli per lo studio eds.....semplicemente una volta abilitati si hanno (se si è bravi e fortunati) più impegni professionali....quindi (se si ha anche come si spera) una vita privata...è più complicato star dietro ad inetrent
    Fermo restando che....se frequenti il forum di opsonline ti sarai accorto (sono moderatrice dell'area EDS per cui LEGGO TUTTE le stanze dell'eds.....) che molte domande che pongono gli studenti alle prese con l'eds sono semplicemente domande....ansiogene....
    che troverebbero risposta se si leggesse almeno l'intera discussione a cui si sta scrivendo...
    Rispeondo spesso a domande sempre uguali....e questo, ti assicuro non è piacevole! Certo, c'è una buona componente di ansia....ma....dopo 3 post di richieste e risposte identiche..qualcuno (a volte anche io...) smette di rispondere!!!!


    Detto questo...

    L'eds secondo me va RIFORMULATO!
    nel senso che...mi trovo d'accordissimo quando dici che il percorso universitario DOVREBBE prepararci alla professione....e poco un esame finale...MA, almeno per quento mi riguarda..

    ho trovato molto più utile il MIO studio quando mi preparavo all'eds rispetto a molti esami...

    Il rpoblema infatti secondo me è che l'eds dovrebbe essere davvero orientato alla preparazione pratica dello psiclogo....ma tutto ciò..non è semplice...

    Ripeto: sono abilitata, ma quando mi sono trovata davanti il mio primo bimbo....ciò che mi ha aiutato è: la mente aperta (frutto di caratteristiche personali e sicuramente esperienze di vita oltre che studio), gli anni di studio (sia nel'uni che per eds) e tanta terapia personale...............

    Quindi io sarei a favore dell'eds (DOPO un percorso universitario DAVVERO di preparazione alla professione)e che questo sia molto molto molto pratico.....

    ma tutto ciò..la vedo una cosa utpistica..o molto lontana!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
    .................

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  4. #4
    Partecipante Esperto
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Citazione Originalmente inviato da MEMOLEMEMOLE Visualizza messaggio
    Eccomi....
    Mi presento a chi ancora non mi conosce Sono abilitata da qualche anno e sono una di quelle che non si è fatta mancare nulla nel percorso universitario: prima vecchio ordinamento, poi passata al nuovo...poi laureata e infine passato esame di stato triennale e finalmente la tanto abilitazione e iscrizione all'albo A!


    Spero tu sia aperto/a alle critiche..perchè la mia vuole essere una critica positiva, costruttiva e discussione relativa al nostro percorso di studi....

    Intanto parto col dire che...

    IO (e alcuni di noi) NON hanno dimenticato il percorso e gli ostacoli per lo studio eds.....semplicemente una volta abilitati si hanno (se si è bravi e fortunati) più impegni professionali....quindi (se si ha anche come si spera) una vita privata...è più complicato star dietro ad inetrent
    Fermo restando che....se frequenti il forum di opsonline ti sarai accorto (sono moderatrice dell'area EDS per cui LEGGO TUTTE le stanze dell'eds.....) che molte domande che pongono gli studenti alle prese con l'eds sono semplicemente domande....ansiogene....
    che troverebbero risposta se si leggesse almeno l'intera discussione a cui si sta scrivendo...
    Rispeondo spesso a domande sempre uguali....e questo, ti assicuro non è piacevole! Certo, c'è una buona componente di ansia....ma....dopo 3 post di richieste e risposte identiche..qualcuno (a volte anche io...) smette di rispondere!!!!


    Detto questo...

    L'eds secondo me va RIFORMULATO!
    nel senso che...mi trovo d'accordissimo quando dici che il percorso universitario DOVREBBE prepararci alla professione....e poco un esame finale...MA, almeno per quento mi riguarda..

    ho trovato molto più utile il MIO studio quando mi preparavo all'eds rispetto a molti esami...

    Il rpoblema infatti secondo me è che l'eds dovrebbe essere davvero orientato alla preparazione pratica dello psiclogo....ma tutto ciò..non è semplice...

    Ripeto: sono abilitata, ma quando mi sono trovata davanti il mio primo bimbo....ciò che mi ha aiutato è: la mente aperta (frutto di caratteristiche personali e sicuramente esperienze di vita oltre che studio), gli anni di studio (sia nel'uni che per eds) e tanta terapia personale...............

    Quindi io sarei a favore dell'eds (DOPO un percorso universitario DAVVERO di preparazione alla professione)e che questo sia molto molto molto pratico.....

    ma tutto ciò..la vedo una cosa utpistica..o molto lontana!
    Grazie della risposta, memolememole. Ci tengo a sottolineare che il mio intervento non vuole ergersi in alcun modo a verità assoluta, ma vuole semplicemente rappresentare un punto di vista, che può essere condiviso o meno.
    Relativamente ai tanti colleghi che spariscono una volta ottenuta l'abilitazione, non mi riferisco certamente alla loro presenza meno assidua su questo forum. Mi chiedo, invece, come mai queste persone non facciano sentire la propria voce in sedi ben più importanti. Questo, ovviamente, ben si concilia con i numerosi impegni professionali e personali di ognuno.
    Secondo te, e secondo chiunque legge questo forum, in che modo il percorso universitario dovrebbe essere riformato per prepararci "meglio" alla professione? E a QUALE professione? E' forse meglio parlare di professionI?
    E cosa intendi quando parli di esame di stato "molto molto molto pratico"?

  5. #5
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Suvvìa, non siate timidi! Dite la vostra!

  6. #6
    Postatore Epico L'avatar di MEMOLEMEMOLE
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Citazione Originalmente inviato da Lele1986 Visualizza messaggio
    Grazie della risposta, memolememole. Ci tengo a sottolineare che il mio intervento non vuole ergersi in alcun modo a verità assoluta, ma vuole semplicemente rappresentare un punto di vista, che può essere condiviso o meno.
    Relativamente ai tanti colleghi che spariscono una volta ottenuta l'abilitazione, non mi riferisco certamente alla loro presenza meno assidua su questo forum. Mi chiedo, invece, come mai queste persone non facciano sentire la propria voce in sedi ben più importanti. Questo, ovviamente, ben si concilia con i numerosi impegni professionali e personali di ognuno.
    Secondo te, e secondo chiunque legge questo forum, in che modo il percorso universitario dovrebbe essere riformato per prepararci "meglio" alla professione? E a QUALE professione? E' forse meglio parlare di professionI?
    E cosa intendi quando parli di esame di stato "molto molto molto pratico"?

    si, si..l'avevo capito che la tua era una richiesta di confronto!

    Per me il èpercorso universitario va riformulato secondo le esigenze! Se guardi i nuovi corsidi laurea sono tutti molto pratici (con esami teorici e applicazioni pratiche).da noi la pratica si traduce in un tirocinio post laurea....e secondo me questo è un grave errore....
    Ci sono esami che secondo me andrebbero proprio fatti pratici...accompagnati cioè da tirocini.... che so....un esame di teoria + 10 ore di pratica (ma parlo di pratica reale, ospedali, centri, cooperative...a contatto con le persone).

    Dico questo perchè, una volta laureata...la mia grande difficoltà è stata proprio quella di sperimentare e mettere in pratica le tante teorie studiate.....

    Poi, sono d'accordissimo con te quando dici che bisognerebbe parlare di Professioni...e dico P con la P maiuscola...PSICOLOGO in vari contesti, ambiti....e in collaborazione con altre figure affini....
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  7. #7
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Questo post ha avuto molte visite, ma poche risposte. Che dire? Con questa mentalità "egoista" non andremo mai da nessuna parte. Buona vita a tutti.

  8. #8
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    personalmente credo che il problema del nostro esame di stato è uguale al problema degli esami di maturità al liceo..si parte dalle scarpe, anzichè partire dalla testa..l'esame di stato dovrebbe essere la naturale conclusione di un percorso universitario fatto si di teoria ma anche di tanta ma tanta pratica..pratica che ritengo vada fatta nel corso delle lezioni e nel corso del tirocinio..il tirocinio di un anno di fila dopo l'università non basta..va fatto mentre si studia esamttamente come avviene per chi intraprende un corso di laurea in infermieria, terapia occupazionale etc...dire che bisogna fare l'esame di stato più difficile perchè ci sono i ciucci non risolve sicuramente il problema..purtroppo noi affrontiamo le prove sopratutto la seconda e la terza senza una cognizione dello psicologo calato nella realtà di tutti i giorni
    La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita. Karl Popper

  9. #9
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Sono d'accordo. L'esame di stato non rappresenta in alcun modo la naturale conclusione del percorso universitario e ciò è dimostrato dal fatto che richiede uno studio AD HOC per il superamento di ogni prova. Seconda e terza prova dovrebbero essere "pane quotidiano" per gli psicologi, eppure spesso si arriva all'esame senza aver mai fatto un progetto e/o svolto un caso clinico nel modo richiesto all'esame. Per la prima prova il discorso è leggermente diverso poiché si tratta "solo" di studiare, anche se gli argomenti oggetto d'esame sono stati fatti al primo anno di università, in modo non approfondito. Mi viene da ridere quanto sento qualcuno che vorrebbe un esame di stato più severo. Vorrei davvero capire l'utilità di questo esame. Se servisse solo per riempire le casse dell'ordine ce lo dicessero chiaramente: uno gli verso 1000-2000.-3000 euro e tanti saluti. Io non ci vedo alcuna funzione formativa in questo esame e quando mi abiliterò non mi sentirò più competente di ora.

  10. #10
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Sono d'accordo. L'esame di stato non rappresenta in alcun modo la naturale conclusione del percorso universitario e ciò è dimostrato dal fatto che richiede uno studio AD HOC per il superamento di ogni prova. Seconda e terza prova dovrebbero essere "pane quotidiano" per gli psicologi, eppure spesso si arriva all'esame senza aver mai fatto un progetto e/o svolto un caso clinico nel modo richiesto all'esame. Per la prima prova il discorso è leggermente diverso poiché si tratta "solo" di studiare, anche se gli argomenti oggetto d'esame sono stati fatti al primo anno di università, in modo non approfondito. Mi viene da ridere quanto sento qualcuno che vorrebbe un esame di stato più severo. Vorrei davvero capire l'utilità di questo esame. Se servisse solo per riempire le casse dell'ordine ce lo dicessero chiaramente: uno gli verso 1000-2000.-3000 euro e tanti saluti. Io non ci vedo alcuna funzione formativa in questo esame e quando mi abiliterò non mi sentirò più competente di ora.

  11. #11
    Partecipante Leggendario L'avatar di littlegoldfish
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    ma io credo che lo sbaglio sia pensare che si può essere messi in condizione di affrontare la seconda e terza prova, che come dici giustamente tu dovrebbero essere pane quotidiano per uno psicologo, dopo un solo anno di tirocinio pratico. La formazione post lauream cosi intesa non può secondo me supplire a un'assenza di pratica distribuita in 5 anni di università. Personalmente io ad esempio abolirei la prima prova perchè se mi hai dato una laurea si ritiene che tu dai per scontato che so argomentare costrutti psicologici come percezione, attenzione etc...inoltre a mio giudizio un aspetto fondamentale che manca qui in italia è trasmettere la cultura sopratutto all'università dello psicologo..questa io la considero una mancanza molto grave da parte dell'università che ti fa vedere solo una realtà, quella della psicoterapia che è quanto di più lontano da ciò che fa uno psicologo..se ci fai caso la terza prova è tutta incentrata sulla formulazione di un intervento psicoteraputico, ovvero spesso i casi che vengono propinati in sede d'esame sono affrontabili paradossalmente più da uno psicoterapeuta che da uno psicologo..ci sono persone con formazione in psicoterapia che nonostante una laurea precedente in psicologia ancora non ti sanno spiegare le differenze tra queste due figure..insomma si trasmette il messaggio di psicologo come figura marginale, che oltre a somminstrare test non può fare altro...eppure se leggi l'articolo 1 della legge 56 si dice che lo psicologo può fare dei veri e propri interventi!
    La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita. Karl Popper

  12. #12
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    ragazzi, vista l'importanza di questo argomento per TUTTE le sedi...sposto il 3d nell'area generale dell'eds..così potyranno leggere e rispondere anche gli studenti di altre sedi!
    ." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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  13. #13
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    Riferimento: Esame di Stato: un problema di chi resta?

    Citazione Originalmente inviato da MEMOLEMEMOLE Visualizza messaggio
    ragazzi, vista l'importanza di questo argomento per TUTTE le sedi...sposto il 3d nell'area generale dell'eds..così potyranno leggere e rispondere anche gli studenti di altre sedi!
    Ottima decisione, memolememole. Grazie.

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