in realtà nella seconda e terza prova non si ha un argomento da trattare in generale ( teorie significative, concetti base ecc..), bensì un disturbo preciso da inquadrare in tutti i suoi aspetti sia diagnostici che terapeutici a seconda del modello che si prende come riferimento. Per quanto mi riguarda l'esame è stato sicuramente più semplice: non c'è il rischio di ipotizzare più diagnosi magari sbagliando, come in un caso clinico, e di proporre un progetto irrealizzabile. Sostanzialmente le due prove sono molto simili tra loro.