Spesso mi sono trovata a discutere dell'importanza della relazione terapeutica in questo periodo e mi è venuto in mente questo thread; ogni persona, indipendentemente dal tipo di disturbo o vulnerabilità psicologica abbia, è certo al 100% che nella sua storia di vita non abbia avuto la possibilità di sentirsi sicura. Non c'è stata una figura di accudimento che le ha fatto provare la sensazione di avere fiducia in sè stessi e di conseguenza di potersi affidare anche al prossimo, di avere la sicurezza e la stabilità per costruire delle relazioni sane. Chi per sua sfortuna non ha avuto una base sicura che permettesse tutto ciò, se si rivolge ad un terapeuta, a prescindere dal modello teorico o dalle esperienze, l'unica cosa che deve fare sempre fin dall'inizio della terapia e costantemente è quella di essere per la prima volta una base sicura per la persona in questione, che piano piano le permetta di sperimentare emozioni e stati mentali senza esserne spaventata, deve poter sperimentare cosa significa avere dei bisogni e essere in relazione con chi li soddisfa (es. bisogno di sicurezza, bisogno di stima, bisogno di rispetto). Come avevo già detto , una terapeuta che non rispetta questo tassello fondamentale della psicoterapia, o non è una terapeuta o forse dovrebbe cambiare lavoro.