Originalmente inviato da
danyp16
Buona sera.
Spero di non aver aperto una discussione "doppia" (ma da una ricerca non ho trovato nulla di simile) e soprattutto spero di essere nella sezione giusta .
Sono in terapia (indirizzo psicodinamico) da 6-7 anni. La mia terapeuta non è mai stata particolarmente puntuale, ma i ritardi erano sempre di massimo 15 minuti. Rarissimamente poteva capitare che arrivasse 20-30 minuti dopo l'orario stabilito.
Tuttavia, da un paio d'anni a questa parte i suoi ritardi sono diventati più frequenti e maggiori, arrivando spesso 30-40 minuti l'orario stabilito. In maniera più o meno sottile l'ho fatto presente, finché a dicembre dello scorso anno, dopo un ritardo di 45 minuti buoni, le ho fatto presente che non ero più disposta a continuare la terapia in questa maniera. Quindi o trovava una soluzione o la terapia si interrompeva. Le ho dato carta bianca: poteva scegliere giorno e orario a lei più consono, purché mi arrivasse puntuale. Abbiamo da gennaio un nuovo orario, ma niente da fare, continua imperterrita ad arrivare tardi. Fra l'altro, quando glielo faccio notare mi risponde "perché hai da fare?"
Onestamente, non so come muovermi. Mi sto demoralizzando, la cosa mi urta i nervi e sono molto tentata a non andare più, ma mi dispiacerebbe.
Che mi consigliate?
Grazie a chi vorrà leggere/rispondere.