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  1. #1
    Johnny
    Ospite non registrato

    questo tipo di educazione sessuale

    questa mi era sfuggita:
    in alcuni asili di Roma (e a quanto pare anche a Milano) circola questo libro, che si intitola "piccola storia di una famiglia" e presenta una famiglia con due mamme descrivendo, con un linguaggio accessibile ai più piccoli, il concetto di fecondazione artificiale e famiglia gay.

    Il caso (ovviamente) ha scatenato la protesta di alcune famiglie e esponenti di alcuni partiti politici.

    Tralasciando il discorso etico/morale, a voi come psicologi sembra educativo esporre bambini così piccoli a questi concetti
    ?
    In Italia non esiste un'educazione sessuale nelle scuole, non ci sono psicologi o altri professionisti che fanno seriamente educazine sessuale (tranne in casi sporadici e isolati e su iniziativa dei singoli presidi)...è giusto far circolare questi libri ad uso degli insegnanti? addirittura con bambini neanche alle elementari ma ancora all'asilo?

    ecco alcune immagini


    http://voxnews.info/wp-content/uploa...propaganda.jpg

    http://voxnews.info/2014/10/10/roma-...o-i-libri-gay/
    Immagini allegate Immagini allegate

  2. #2
    L'avatar di claudia1976
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    23-01-2005
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    Lodi
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    457

    Riferimento: questo tipo di educazione sessuale

    Ciao Johnny...credo che così piccoli sia davvero prematuro, è vero che le nuove generazioni sono molto più sveglie rispetto a noi.

    Ormai anche in TV è sdoganato il fatto che si possa essere una famiglia, pur essendo individui del medesimo sesso, di "sbagliato" se proprio c'è è forse il concetto che per essere famiglia sia necessario un figlio.

    Se i bambini faranno domande a chi dona il libretto, sarà un problema loro come spiegare questi concetti; è possibile che facciano "danni" o dare informazioni non corrette? è una possibilità.

    Anche perché la realtà della fecondazione artificiale è lontana da quella proposta nel libretto...ancora sono figli e li si mette in testa il concetto di un figlio nel futuro...

    Trovo però diseducativo, invece, che non esista probabilmente ancora un concetto di "limite", perché un conto è accettare la diversità e quindi capire che nella vita è possibile seguire varie direzioni, un altro non stabilire primariamente come riconoscere i propri desideri, aspirazione e orientamento...

    Inoltre potrebbe forse creare confusione nei bambini, rispetto la loro origine, fare pensare loro ad esempio che la loro mamma ha ricevuto un ovino da un'altra mamma e il papà non c'entri ad esempio...

    Però cosa possiamo fare? Viviamo la contraddizione di non insegnare agli adolescenti l'utilizzo del profilattico e non "proteggere" i bambini da chi è pedofilo, mettendoli in guardia sui comportamenti di alcuni adulti e allo stesso tempo in qualche modo instillare un'idea di famiglia diversa dal passato, che va bene, ma nell'ottica di un'apertura.

    Avrebbe senso se il libretto dicesse semplicemente "ci sono diversi tipi di famiglie" ma non mi sembra sia questo l'intento.

    Mi preoccupa? Un po'...ho letto di un caso di una donna che ha sviluppato un DOC per cui collezionava uccellini finti di ogni tipo...tutto era scaturito da un libro di infanzia dove si parlava di un passerotto ferito o qualcosa del genere...bei ricordi e identificazione con l'animale, più altre difficoltà avevano fatto "il resto".

    A una bambina potrebbe piacere così tanto quella immagine da volerla inconsciamente riprodurre in età adulta? Forse, è possibile.

    Insomma non è poi chiaro se quello sia un pilot...perché solo Milano e Roma se l'intento è educativo?
    "Nessuno teme l'Inquisizione spagnola" (tratto da "Sliding doors")

  3. #3
    Johnny
    Ospite non registrato

    Riferimento: questo tipo di educazione sessuale

    quello che mi fa specie è che non si fa educazione sessuale, non ci sono psicologi o altri professionisti che fanno educazione sessuale nelle scuole in modo strutturale.

    E nel momento in cui questa la si fa, diventa politica. Perché presentare questi libri ai bambini dell'asilo non ha uno scopo educativo ma politico.

    E poi, siccome gli psicologi non protestano, nell'immaginario collettivo la gente pensa che questo tipo di iniziative sia messo in atto dagli psicologi
    Ultima modifica di Johnny : 25-03-2015 alle ore 13.54.45

  4. #4
    Banned
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    Riferimento: questo tipo di educazione sessuale

    Secondo il mio modesto parere non si dovrebbero inserire questi libri nelle scuole(addiritura asili ) senza prima aver consultato tutti i genitori della scuola. L'educazione sessuale dovrebbe essere affrontata in primis dai genitori del bambino, e poi dalle scuole.
    Sicuramente ci sono psicologi che affronterebbero il tema secondo la propria opinione personale. Chi è favorevole a trasmettere l'idea di famiglia tradizionale, e chi invece non si farebbe problema a proporre le nuove famiglie come quelle presentate dai link sopra citati.
    Sicuramente è prematuro proporre questo argomento all'asilo e lo lascerei in carico ai genitori.
    Sarebbe auspicabile che a scuola si potesse scegliere il percorso educativo/morale secondo l'educazione ricevuta a casa. Dovrebbero essere proposti eventuali percorsi formativi a seconda del proprio modello di riferimento almeno fino a quando i bambini non crescono un pò... Voglio dire che in una fascia d'età sensibile come quella dell'infanzia, dove il bambino non è ancora capace di un pensiero critico, non si dovrebbe imporre idee diverse da quelle che lo stesso bimbo ha ricevuto in famiglia.Giusto per non creare confusione d'identità e disagi in un periodo delicato dello sviluppo.

  5. #5
    L'avatar di Duccio
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    Riferimento: questo tipo di educazione sessuale

    Purtroppo manca una base educatica e psicologica seria.. Questa è anche una cosa positiva..il mettere fin da subito al corrente i bambini dell'esistenza di varie forme di relazioni e tipologie di famiglie... ma dovrebbe ovviamente essere veicolata in un certo modo.. da personale adeguato e formato.. perchè comunque lasciando tutto al caso alla fine il bambino legge, chiede all'insegnante, va a casa e chiede al genitore... come rispondono insegnanti e genitori? Quindi ecco trovo più problematiche potenzialmente le risposte di genitori e insegnanti che altro..
    Insomma secondo me non c'è niente di dannoso in questo.. c'è di dannoso (a mio parere) la tendenza che spesso riscontro nel voler proteggere, nascondere, non far sapere che riscontro spesso negli ambienti educativi.. come se l'essere troppo piccoli sia una scusante per non fargli conoscere gli aspetti più variegati della natura umana... I bambini alla fine vivono nel mondo.. insieme alle persone, guardano la tv, leggono (quando imparano a leggere).. ascoltano, assorbono tutto e quindi anche nascondendo.. alla fine verranno a sapere in ogni caso..
    Un bambino troppo piccolo (anche il troppo andrebbe compreso cosa significhi).. fa semplicemente delle domande.. pure e "ingenue" ... come rispondere a queste domande? I danni non li fanno queste immagini o opuscoli... i danni li fanno le risposte che vengono date a queste domande se vengono da persone non qualificate, non esperte, e che magari possono avere pregiudizi e paure varie...

  6. #6
    Banned
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    Riferimento: questo tipo di educazione sessuale

    Citazione Originalmente inviato da Duccio Visualizza messaggio
    .. perchè comunque lasciando tutto al caso alla fine il bambino legge, chiede all'insegnante, va a casa e chiede al genitore... come rispondono insegnanti e genitori? Quindi ecco trovo più problematiche potenzialmente le risposte di genitori e insegnanti che altro..... i danni li fanno le risposte che vengono date a queste domande se vengono da persone non qualificate, non esperte, e che magari possono avere pregiudizi e paure varie...
    Certo, è vero che genitori e insegnanti potrebbero dare risposte inadeguate,se loro stessi mancano di formazione a riguardo. Io sono dell'idea che l'argomento richiederebbe confronto e dibattito tra il mondo adulto in relazione al bambino, per trovare una linea di pensiero comune tra genitori e insegnanti e formatori, nel proporre l'argomento. Per rispetto di tutti,soprattutto per una questione di coerenza educativa.

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